...oggi mi ha proprio salvato il culo....
E che diamine, dalle mie parti c'è una strada, la volterrana, che è un concentrato di smanettoni. E io son come un cane che fa branco, quando vanno tutti a palla non ci riesco a trotterellare morbido come cerco di guidare solitamente. Allora lancio la mia povera motoretta in improbabili inseguimenti, 100-120-130 per me sono velocità folli, eppure qualcuno mi passa ancora...
Un GS, una Monster, un Griso... cacchio stavano li, 100 metri avanti a me, sempre, non riuscivo ad avvicinarmi.
Allora ho pensato, se su questa strada non riesco a frenare i mie impulsi suicidi, cambio direzione. Primo incrocio, e sono sulle mie solite strade, dico mie perché ci giro solo io, a quanto pare.
E' incredibile, a volte basta prendere un bivio e non incroci più un motociclista. Forse perché il misto si fa stretto, l'asfalto sconnesso, il fondo più sporco, sta di fatto che su queste strade sono solo. Allora posso riprendere la mia andatura, e sull'onda del raptus da pista in strada forzo un po' l'andatura.
La strada la conosco bene, so esattamente quanto stringe questa curva e come è avvallata la strada al centro, tutta sconnessa, forse sta franando... so per certo quanto poi bruscamente arriva la curva opposta. Proprio per questo non mi pare di filare troppo, il giusto diciamo, forzando un po'.
La curva cacchio chiude eccome se chiude, e poi, giù a destra per l'altra curva, secca. Metto il piede, come sempre, solo il destro, il sinistro non riesco a staccarlo dalla pedana, e sento che tocca bene terra, con la gamba piegata, ah.... che bella sensazione. Dura poco, ciao ciao anteriore che te ne vai per la tangente... ma dura poco anche questo. La fatidica zompata è provvidenziale, anche senza lo stivalone rinforzato. Il piede si punta, la moto riprende, la gamba vola per aria, l'anca si scianca, il tallone sbatte sulla ruota di dietro. Non freno, non mi fermo, non mi stupisco, semplicemente proseguo, moderando un po' landatura ma sempre con fare allegrotto.
Capita. Però non ho capito perché. Sarà il freddo, sarà la terra dello sterrato rimasta sul battistrada, sarà l'asfalto sconnesso, il brecciolino, o il bagnato della neve a bordo strada, sarò io negato, di sicuro non è stata mancanza di fede, io c'ho creduto, ma non è bastato, se non ci fosse stata la zampata la fede me lo avrebbe tirato in quel posto...
[ Modificato da celaf 13.03.2010 - 23:17 ]
E che diamine, dalle mie parti c'è una strada, la volterrana, che è un concentrato di smanettoni. E io son come un cane che fa branco, quando vanno tutti a palla non ci riesco a trotterellare morbido come cerco di guidare solitamente. Allora lancio la mia povera motoretta in improbabili inseguimenti, 100-120-130 per me sono velocità folli, eppure qualcuno mi passa ancora...
Un GS, una Monster, un Griso... cacchio stavano li, 100 metri avanti a me, sempre, non riuscivo ad avvicinarmi.
Allora ho pensato, se su questa strada non riesco a frenare i mie impulsi suicidi, cambio direzione. Primo incrocio, e sono sulle mie solite strade, dico mie perché ci giro solo io, a quanto pare.
E' incredibile, a volte basta prendere un bivio e non incroci più un motociclista. Forse perché il misto si fa stretto, l'asfalto sconnesso, il fondo più sporco, sta di fatto che su queste strade sono solo. Allora posso riprendere la mia andatura, e sull'onda del raptus da pista in strada forzo un po' l'andatura.
La strada la conosco bene, so esattamente quanto stringe questa curva e come è avvallata la strada al centro, tutta sconnessa, forse sta franando... so per certo quanto poi bruscamente arriva la curva opposta. Proprio per questo non mi pare di filare troppo, il giusto diciamo, forzando un po'.
La curva cacchio chiude eccome se chiude, e poi, giù a destra per l'altra curva, secca. Metto il piede, come sempre, solo il destro, il sinistro non riesco a staccarlo dalla pedana, e sento che tocca bene terra, con la gamba piegata, ah.... che bella sensazione. Dura poco, ciao ciao anteriore che te ne vai per la tangente... ma dura poco anche questo. La fatidica zompata è provvidenziale, anche senza lo stivalone rinforzato. Il piede si punta, la moto riprende, la gamba vola per aria, l'anca si scianca, il tallone sbatte sulla ruota di dietro. Non freno, non mi fermo, non mi stupisco, semplicemente proseguo, moderando un po' landatura ma sempre con fare allegrotto.
Capita. Però non ho capito perché. Sarà il freddo, sarà la terra dello sterrato rimasta sul battistrada, sarà l'asfalto sconnesso, il brecciolino, o il bagnato della neve a bordo strada, sarò io negato, di sicuro non è stata mancanza di fede, io c'ho creduto, ma non è bastato, se non ci fosse stata la zampata la fede me lo avrebbe tirato in quel posto...
[ Modificato da celaf 13.03.2010 - 23:17 ]
, però mi ricordo un asfalto non proprio perfetto, pieno di avallamenti, cunette, radici che spaccano l'asfalto... ora com'è?
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