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Giuspe : 19/6/2007 21:52
Vista l'esplosione di caldo degli ultimi giorni...riflettevo (ma non troppo, non vi illudete :-P) sull'esposizione al rischio (leggi...pericolosità) cui siamo soggetti o in cui ci poniamo a seguito di certe abitudini...

Mi sono reso conto di un paradosso motociclistico...
...mi spiego meglio...

Con l'avvento della stagione estiva, o comunque quando fa molto caldo, è abitudine abbastanza diffusa l'uso di giacche in cordura (in genere più fresche) e di abiti più leggeri... Questo per evitare immani sudate o "soffocamenti".
Bè, questo mi ha fatto sorgere qualche perplessità...

Stamattina, visti i 35° che mi aspettavano per strada, prendendo la mia fida giacca in pelle...ho pensato "uhm...quasi quasi prendo il vecchio Dainese in cordura..."
Poi, riflettendoci meglio, ho desistito...ed ho indossato la mia amica pelle. ;-)

La rilfessione è stata qualcosa tipo:
Con l'asfalto così rovente, anche la migliore cordura al mondo non avrebbe speranza di resistere più di mezzo secondo...anche alla minima abrasione conseguente ad un'eventuale scivolata/caduta.
Si, va bene, le protezioni...ma se la giacca si apre...queste si spostano...e addio!
Farà più caldo...ma sono più al sicuro.

Il paradosso sta nel fatto che...una giacca in cordura è più efficace in inverno e, in genere, in condizioni di scarsa aderenza dell'asfalto. Proprio perché in caso di abrasione, l'attrito minore...rende meno probabile l'apertura della giacca.
In estate si tende alla "svestizione"...quando con asfalto e guard-rail roventi, insetti, animali abbandonati per strada, automobilisti "da insolazione"...ci sarebbe da indossare una corazza!!!

Mi raccomando, ponete sempre particolare attenzione all'abbigliamento pensando principalmente alla sicurezza...e poi al comfort.
Sposare le due cose è l'ideale, sono legate l'un l'altra ma una ha sempre priorità sull'altra. ;-)


P.S.: Ovviamente, non intendo fare commenti su quella marea di persone che vedo andare in moto in pantaloncini corti e infradito...
Sir_J : 19/6/2007 22:01
Citazione:


Giuspe ha scritto:

P.S.: Ovviamente, non intendo fare commenti su quella marea di persone che vedo andare in moto in pantaloncini corti e infradito...


Ovviamente l'infradito e i pantaloncini sono da evitare.
Pero' occorre fare una considerazione.
A Palermo oggi c'erano 40 gradi (dato preso dalla macchina in movimento, non parcheggiata sotto il sole).
Io sono andato al lavoro in sputer e avevo jeans, giacca Brema in cotone pesante con protezioni e casco semi jet (Nolan N40), e guida assolutamente a basso rischio.
A parte gli sguardi da marziano che subivo ai semafori e il collega che appena sono arrivato mi ha apostrofato con "c'era freddo, fuori?", effettivamente si soffriva non poco.
Ora non voglio dire certamente che non ci si debba proteggere, e infatti io mi proteggo, ma in certi momenti, fermo al semaforo, c'era quasi da svenire sul serio, non per metafora. Credo che guidare in condizione di disagio, con il sudore che gronda e con la sensazione reale di non riuscire a respirare crei lo stesso una situazione di pericolo.
Un giusto mezzo mi pare la soluzione.
Giuspe : 19/6/2007 22:08
Citazione:


Sir_J ha scritto:
Credo che guidare in condizione di disagio, con il sudore che gronda e con la sensazione reale di non riuscire a respirare crei lo stesso una situazione di pericolo.
Un giusto mezzo mi pare la soluzione.



Esatto...intendevo questo! ;-)
Bisogna trovare il giusto mix...o perlomeno avere consapevolezza del rischio e comportarsi di conseguenza.
Cosa che spesso, purtroppo, in strada non vedo...

Ah, dimenticavo...
la mia scelta di stamattina (giacca in pelle, casco integrale, guanti in pelle) è stata dettata anche dal fatto che sapevo che avrei preso la tangenziale e poi l'autostrada...
Si fosse trattato di un servizio in città...avrei optato per qualcos'altro (forse).

Diciamo che la mia riflessione è dedicata principalmente ad un uso fuori dai percorsi cittadini. ;-)

Domani mattina so già che farò 10 Km di tangenziale...19 km di autostrada...più 5-6 km in città...e poi lo stesso al ritorno.
Pare che farà più caldo di oggi...ma pelle e casco integrale saranno ancora con me.
Miki : 20/6/2007 7:16
Sergio, non sono d'accordo sulla definizione di guida "a basso rischio".
Anch'io giornalmente adotto una guida di questo tipo, ma se in un viale cittadino a 2 corsie un'auto cambia direzione di colpo e falcia il dueruotista di turno questo può avere la guida che vuole, ma anche a 50 km/h va a terra... Con conseguenze facilmente immaginabili.
Personalmente, dovendo stilare una classifica, considero molto meno al rischio una gita fuoriporta su strade tranquille magari con un buon ritmo che una mezzoretta in centro... Sempre IMHO, comunque.

Le considerazioni di Giuspe sono corrette, ma anche la descrizione dell'effetto gelato di Sir_J non è sbagliata.
Io ho optato per il classico giubbotto leggero in cordura traforata - Bering mod. Sunrise, l'ho descritto su Comprite - che credo sia un'onesta via di mezzo tra le mutande e la tuta in pelle :-D

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