Ciao ragazzi, e` da molto che non scrivo sul forum, ma vi seguo sempre e siete stati i primi a cui ho pensato per far circolare questa lettera di soliderieta` di una mamma che piange disperata la perdita del proprio figlio centauro vittima non solo di un incidente stradale ma anche di una grande ingiustizia!
Sono certo che saprete come dare solidarieta` alla signora......
Portici 10 novembre 2005
Se scrivo questa lettera e`perche` sono una madre che sente e che crede che non sia stata fatta giustizia a suo figlio,e per non soccombere al proprio dolore chiede solidarietà` a quanti leggeranno.
Il giorno 21 novembre 2003 , mio figlio Stefano di 30 anni perde la vita in un incidente stradale in cui sono coinvolte la sua moto e due auto.
Quasi sempre quando si legge la parola moto c`e` un pregiudizio per il quale automaticamente ,si colpevolizza il motociclista. Stefano indossava il casco, era un bravo motociclista prudente e rispettoso del codice della strada e andava tranquillamente a giocare la sua partita settimanale di calcetto. A 20 mt dal suo arrivo al campo di calcio una prima auto gli taglia la strada e una seconda che sopraggiunge lo travolge nuovamente.
Dopo 2 anni di attesa della giustizia viene fuori una sentenza di archiviazione da cui risulta che mio figlioe` colpevole della sua stessa morte.
Come parte lesa non siamo mai stati ascoltati, mentre invece si e` dato rilevanza solo alle dichiarazioni dei conducenti delle due auto e di un testimone indiretto.
E CHI PARLA PER STEFANO?
La giustizia avrebbe dovuto parlare per lui e invece Stefano e` stato ritenuto responsabile unico dell`incidente.E` questa la giustizia in cui crediamo?
Mio figlio e` stato messo a tacere una seconda volta.
Per me e per la mia famiglia e` esattamente come rivivere la stessa tragedia di quel venerdi` sera, ma di qusto il giudice se ne lava le mani. Forse che la professionalità` di un giudice non necessita di umana valutazione come valore aggiunto?
E inoltre mi domando : ma i giudici sanno che dietro alle pile di documenti sulle loro scrivanie ci sono i volti dei familiari, delle madri, dei padri, dei fratelli e delle sorelle di chi ha perso la vta una prima volta sulla strada e una seconda volta nell`ufficio di un giudice?
Chi si sentisse partecipe e volesse, puo` scrivere al seguente indirizzo:
mariaciradelgaudio@libero.it
Mariacira Del Gaudio
Sono certo che saprete come dare solidarieta` alla signora......
Portici 10 novembre 2005
Se scrivo questa lettera e`perche` sono una madre che sente e che crede che non sia stata fatta giustizia a suo figlio,e per non soccombere al proprio dolore chiede solidarietà` a quanti leggeranno.
Il giorno 21 novembre 2003 , mio figlio Stefano di 30 anni perde la vita in un incidente stradale in cui sono coinvolte la sua moto e due auto.
Quasi sempre quando si legge la parola moto c`e` un pregiudizio per il quale automaticamente ,si colpevolizza il motociclista. Stefano indossava il casco, era un bravo motociclista prudente e rispettoso del codice della strada e andava tranquillamente a giocare la sua partita settimanale di calcetto. A 20 mt dal suo arrivo al campo di calcio una prima auto gli taglia la strada e una seconda che sopraggiunge lo travolge nuovamente.
Dopo 2 anni di attesa della giustizia viene fuori una sentenza di archiviazione da cui risulta che mio figlioe` colpevole della sua stessa morte.
Come parte lesa non siamo mai stati ascoltati, mentre invece si e` dato rilevanza solo alle dichiarazioni dei conducenti delle due auto e di un testimone indiretto.
E CHI PARLA PER STEFANO?
La giustizia avrebbe dovuto parlare per lui e invece Stefano e` stato ritenuto responsabile unico dell`incidente.E` questa la giustizia in cui crediamo?
Mio figlio e` stato messo a tacere una seconda volta.
Per me e per la mia famiglia e` esattamente come rivivere la stessa tragedia di quel venerdi` sera, ma di qusto il giudice se ne lava le mani. Forse che la professionalità` di un giudice non necessita di umana valutazione come valore aggiunto?
E inoltre mi domando : ma i giudici sanno che dietro alle pile di documenti sulle loro scrivanie ci sono i volti dei familiari, delle madri, dei padri, dei fratelli e delle sorelle di chi ha perso la vta una prima volta sulla strada e una seconda volta nell`ufficio di un giudice?
Chi si sentisse partecipe e volesse, puo` scrivere al seguente indirizzo:
mariaciradelgaudio@libero.it
Mariacira Del Gaudio
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