Campagna anti Guard Rail 2007 : Forum Sicurezza : Forum : Bandit.it - Suzuki Bandit GSF: the smart side of the road
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teerts : 29/9/2007 17:09
DiLake,
Citazione:

bella analisi,in parte concordo, quindi il riassunto sarebbe:
"sbattersi è inutile" ?

La maggior parte delle volte e in questo caso particolare, sì.
DiLake : 29/9/2007 18:00
teerts,
Citazione:

DiLake,
Citazione:

bella analisi,in parte concordo, quindi il riassunto sarebbe:
"sbattersi è inutile" ?

La maggior parte delle volte e in questo caso particolare, sì.


Di sicuro la tua opinione deriva da esperienze passate e quindi la rispetto, ma dato che per me è una esperienza relativamente nuova (tutto: dalla moto all'incidente al pensare alla sicurezza stradale) mi concedo prima il lusso di provarci ed in seguito, nel caso, di disilludermi.
Spero però che tutti gli "altri", quelli che come me non si erano mai interessati all'argomento, lascino perdere DOPO averci provato almeno una volta e non PRIMA.


;-)
teerts : 29/9/2007 18:29
DiLake,
Citazione:

Di sicuro la tua opinione deriva da esperienze passate

Non solo. Deriva dalla constatazione quotidiana di quanto le istituzioni e la maggior parte dei cittadini siano totalmente incompetenti/inconsapevoli/menefreghisti sulle problematiche della sicurezza stradale.
L'album è corposo, dai rallentatori omicidi, alle strisce pedonali di ghiaccio/sapone ai poveri bimbi portati in braccio sul sedire anteriore o senza seggiolino. Tanto, dopo, si potrà sempre invocare la disgrazia.
Babi : 29/9/2007 21:47
teerts,

senza offesa, ma penso che finchè tutti ragioneranno come te, di sicuro non cambierà mai niente.
Essere pessimisti e accettare che le cose vadano sempre male, e lasciare che siano gli altri a sbattersi perchè qualcosa che interessa anche te cambi, è da vigliacchi.
Il giorno che qualcuno a cui vuoi bene si farà male a causa di un guardrail o qualcos'altro, e spero sinceramente non accada mai, sarai così coerente da continuare a pensare che bisogna fregarsene tanto rimarrà sempre tutto uguale?

scusa ma questi ragionamenti mi fanno veramente incazzare, perchè chi si mangia i nostri soldi invece di investirli in quello che veramente serve, lo fa grazie alla gente che la pensa come te, e che in silenzio glielo lascia fare.
Shak : 29/9/2007 22:29
Bisogna comunque farsi sentire , oggi guardavo un programma su Nuvolari (SKY) è si diceva che in altri paesi europei tipo Francia e Spagna le varie associazioni di motociclisti collaborano con i governi di quei paesi e sono riusciti a realizzare grossi interventi per ridurre i rischi specialmente riguardanti i guardrail ,come sempre l'italia è il fanalino di coda dell'Europa , continuiamo a riempire le strade di velox, ma intervenire sulle infrastrutture non se ne parla!!!!!!!
darkfour : 29/9/2007 22:49
Premetto e sottolineo che non sono contro la campagna anti guard rail 'ghigliottina'.

Inizio un ragionamento (ognuno partecipa come può...). In italia ci sono 90.000 incidenti l'anno che vedono coinvolto almeno un mezzo a due ruote (lo dicono qui: http://www.sicurauto.it/sicurmoto/statistiche_incidenti.php); di questi 90.000, 1.500 hanno esiti più seri in relazione ad urto contro barriere stradali (http://www.repubblica.it/2006/09/motori/settembre-2006/guard-rail-moto/guard-rail-moto.html). Mi sembra una percentuale un po' bassa per incentrarvi tutta la campagna sulla sicurezza delle due ruote.

Ho letto che la maggior parte degli incidenti ha luogo in città negli orari di ingresso/uscita dal lavoro, quando il traffico è più caotico.

Due aspetti di un ragionamento sulla sicurezza: sicurezza attiva (io sto attento, ho alle spalle una bella educazione stradale, le situazioni della strada sono prevedibili) e sicurezza passiva (interviene un fattore imprevisto e ci devono essere le condizioni per cui le conseguenze dell'evento siano minime).

Per una Sicurezza Attiva (intendo quella che parte da noi ogni giorno in moto):
1) rendere più prevedibile il traffico
2) diminuire le situazioni in cui lo scorrimento del traffico non è fluido; anzitutto mi vengono in mente quelli che 'solo per due minuti' si fermano in doppia fila e bloccano centinaia di persone in una coda inutile, coda che genera delle situazioni in cui il movimento delle particelle diventa più disordinato e 'toccarsi' diventa facile
3) educazione alla strada (automobilisti e motociclisti). Fare educazione più che fare multe...
4) aumentare la consapevolezza sull'importanza dell'abbigliamento tecnico (l'infradito per l'estate)

Per una Sicurezza Passiva:

1) modificare i 'rallentatori di velocità' in modo che non siano pericolosi, altezza ridotta
2) evidenziare al di la di ogni ragionevole dubbio che il tratto di strada è pericoloso. Iin Polonia sui punti pericolosi c'è una segnalazione con il numero di morti e feriti relativo... Personalmente credo che sarebbe più funzionale una installazione tipo rallentatore che dia vibrazioni su tutto il mezzo senza pregiudicare la sicurezza della strada, come le linee di bordo strada per la nebbia: arrivi a 200 sul rallentatore che vibra e poi hai 100 metri per affrontare il problema
3) rendere più comprensibili certi incroci in cui non è del tutto evidente a chi spetta la precedenza (nella mia esperienza l'automobilista tende a ritenere di avere più precedenza rispetto al motociclista che sembra sempre 'na roba piccolina, e sembra ci metterà tanto ad impegnare l'incrocio)
4) rendere meno pericolosi i guard-rail (e in città gli spigoli dei marciapiedi o quant'altro...)
5) predisporre delle via di fuga sui punti dove si ha una ricorrenza di incidenti

Uso la moto come mezzo di trasporto 'normale' quasi tutti i giorni e percorro in media 30.000 km l'anno; mi sembra che cambiare 5000km di guard rail sia ben costoso rispetto ad interventi per rendere meno probabile l'incidente. Comunque qualsiasi iniziativa è benvenuta: se non ci si fa sentire non si viene considerati.
Scusatemi il ragionamento contorto...
Babi : 29/9/2007 23:37
darkfour,

grazie per avere espresso il tuo pensiero, è questo quello di cui c'è bisogno!! :-)

una precisazione sulla campagna guardrail: ora si è lanciato questo appello in seguito ad un brutto incidente avvenuto il 15 settembre, in cui ha perso la vita un motociclista di 50 anni scivolato a 40 all'ora in una curva e finito contro un guardrail.
Questo brutto avvenimento ha catalizzato un pò gli avvenimenti degli ultimi giorni, purtroppo ci si smuove solo quando accadono queste cose, ma per la prima volta si è cercato il sostegno di tutti, nella speranza che in tanti si possa riuscire dove i pochi che da anni, da soli, non sono ancora riusciti.

La campagna anti guardrail all'ecima vuole essere il primo passo di una lunga strada:la speranza di Italia in moto è continuare questa strada insieme al maggior numero di associazioni, motoclub, gruppi virtuali come può essere bandit.it.
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