Inverno su due ruote

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nel mio caso si tratterebbe di un tragitto casa-lavoro e qualche giretto in città.

per me vestirsi di inverno si intende vestirsi per un giro di parecchie ore ( non a velocita' sostenute causa fondo stradale infido ma per gustarmi la moto)
io mi sono attezzato con sotto tuta in micropile (che uso anche per andare a sciare), pantolni in cordura con protezioni ed interno termico estraibile e giacca in cordura a 3/4 sempre con protezioni ed interno estribile, un paio di guanti in neoprene (quelli della muta da sub ) che uso come sottoguanti + guanti con protezioni
e se dovessi sentire il freddo anche cosi' bhe allora me ne sto a casa davanti al camino sul divano a guardare la tv

Il problema secondo me è il giubotto, ne ho 2 in cordura, il più "caldo" della Spike (impermeabile con membrana in neoprene) purtroppo è pesante ingombrante mi pare di essere grassissimo e mi sento parecchio a disagio nei movimenti. Se poi aggiungo a questo il maglietta windstopper e micropile la frittata è fatta, sembro imbasamato in moto tanto sono rigido .
Idem per pantaloni in cordura, ovvio con imbottitura (simil alluminio per capirci), con sottopantaloni windstopper.
Ci vorrebbe 1 giubotto (escludo quelli termici) leggero che non impacci ma che tenga caldissimo pure a 0 C°. Lo devono ncora inventare

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Nel tuo caso allora, lo so che è brutto ciò che dico (più che altro è antiestetico) risulta ancor di più vantaggioso dotarsi di quelle schifezze di copertina e moffole.
Le moffole perchè ti permettono di utilizzare guanti "sensibili" (casomai non estivi ma più semplicemente caldi il giusto come il neoprene senza essere imbottiti e ben poco sensibili) nella guida in situazioni dove sei sempre alle prese con frizione e freno; la copertina perchè così non devi metterti gli ingombranti pantaloni da moto nel caso tu sia sprovvisto di armadietto dove riporre il cambio da "ufficio".
Altra cosa che una volta utilizzavo anche io ma che poi è stata soppiantata da "un'evoluzione", è il sottocasco. Se utilizzi un caldissimo sottocasco, hai sempre e comunque un'oggetto parecchio ingombrante addosso soggetto alle intemperie e alla simpaticissima umidità emiliana, che nel peggiore dei casi da anche fastidio perchè stringe o impaccia e appunto si bagna. La soluzione è un sottocasco in seta leggerissimo con l'aggiuta del mai troppo pubblicizzato st aqua che coimbenta eccezionalmente una parte del corpo mai sufficientemente calda.

Il resto... bhè, dipende tantissimo da come senti il freddo e da quanto resti in moto.
Quando il termometro è sullo zero, che debba fare pochi o tanti km, il classicissimo abbigliamento a cipolla è sempre obbligatorio, dipende, appunto da cosa fai dopo.
Personalmente ho sempre una canottiera tecnica (ne avrò 100 di quelle cosette) tipo questa a contatto pelle,

































più questa (è sempre un'esempio... non badate alla marca)
sopra... e per finire, un un'altro pile ancora più pesante ma con zip, da mettere sotto alla giacca vera e propria.


Perchè, ti chiederai, due pile? Semplice, perchè nel caso poi mi trovi in ambienti più caldi (come appunto l'ufficio) posso gestirmi molto semplicemente la temperatura togliendo uno dei due pile in pochi istanti

bhe e chiaro che d'inverno tutti sembriamo l'omino della michelin siamo tutti vestiti a cipolla è solo questione di abitudine
ma almeno noi la moto la usiamo o meglio la viviamo mica come tanti che appena si abbassa la temperatura e va via il sole la rinchiudono in garage per quanto riguarda l'andare a lavorare vado con la sardomobile ma non per paura del freddo,
essendo la macchina aziendale la utilizzo anche per fare delle commissioni mentre sono al lavoro e quindi mi tocca usare per forza quella

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Dico solo una cosa perchè effettivamente è un surplus e fa ben poco motociclista (ma molto persona "furba").
Durante una vacanza di 3 giorni a gennaio con giovanni e pier, nella speranza di riuscire in qualche modo a svalicare l'appennino per andare in liguria, ho portato con me il giubbotto termico...


Dico solo che dopo 5 ore di moto, 3 provinciali percorse sotto l'acqua (l'autostrada era da contratto vietata... ) e miseramente fallite perchè al raggiungimento dei 1000 metri nevicava, ecc. ecc. ci siamo fermati a bobbio per pranzare. Bhè, giovanni e pier erano leggermente infreddoliti (non dico che avevano freddo ma semplicemente sentivano che non c'era caldo), il sottoscritto, invece era bello pimpante (per come può esserlo un'alcolizzato come me) perchè al minimo accenno di ciò che era l'inizio della fine (il classimo brivido che una volta che arriva lo togli solo fermandoti davanti ad un camino) accendeva il corpetto riscaldato ed aveva la sensazione, per quei 3 secondi in cui veniva attivato (mica l'ho tenuto acceso 5 ore eh, bensì solo 30 secondi in tutto) di provare questo... e lo scrivo facendoti un'esempio:
- essere nudo in bagno con le finestre aperte;
- attendere che il corpo di raffreddi;
- entrare in una vasca con l'acqua bollente e sentire il gusto del caldo non appena metti il piede nell'acqua


Insomma... roba da fighetti quanto vuoi... ma che figata

ok per l'abbigliamento, ma voi che precauzioni usate girando in moto con possibile strada gelata? lo confesso, io me la faccio addosso prima di ogni curva, svolta o possibile frenata improvvisa

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io la risolvo andando moooooolto cauto

Io l'ho risolta cadendo perchè un collione deve restare duro e puro fino in fondo

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Presumo intenda trada gelata quell' insidiossissimo velo, poco percepibile, insidiosissimo pure per la sardomobile. Si verifica nelle fredde giornate invernali con foschia o peggio nebbia, il gg dopo con temperature molto basse accade appunto questo fenomeno. Me ne sto assolutamente a casa, non devo dimostrare nulla, e ho paura sopratutto di farmi male, poi mi scoccia e molto pure per la moto. Ripeto, se la strada è asciutta nessun problema, io in inverno vado piano, proprio piano !