Ho deciso, vado a pranzo fuori.
E siccome non ho mai visto il lago di Barcis vado a mangiare li'.
Mi dicono anche che e' un posto pieno di motociclisti sporchi e barboni.
E domenica se troveranno un bel po', di quelli che hanno una moto fuorilegge gia' nel nome.
Gli 800km che mi separano dal ranch di Flaibano ormai li bevo senza nemmeno accorgermene, e in men che non si dica (piu' o meno...) rivedo la bella faccina di Sara ed il ghigno infernale di Shalako.
Non mi ero mai accorto di cotanto e stridente contrasto e parcheggio la moto rimuginando su come l'amore e' veramente cieco...
La scena davanti ai miei occhi e' insostenibile: Enrico (Rawson) e Shalako giocano al meccanico, ma mentre Enrico e' professionalmente in tono con grasso e attrezzi, la vista del birraio in tuta da officina e ciabattine quasi mi uccide.
Decido per una salutare doccia e quando esco fortunatamente e' tutto finito.
La serata sembra tranquilla: quattro amici seduti attorno ad una tavola chiacchierano amabilmente tra una fetta di salame, un frico clamoroso ed una frittata con erbe dal nome incomprensibile ma di una bonta' apocalittica.
Enrico tira fuori una bottiglia di prosecco "che questo e' il miglior prosecco in circolazione, lo devi provare".
Ed io lo provo.
Ed e' veramente buono.
Ed io lo riprovo.
Continua ad essere veramente buono.
Alla fine finisce, peccato.
Il birraio a questo punto approfitta del mio stato di quiete.
Sfodera (non in ordine) vini bianchi e rossi dal sapore paradisiaco, mentre io ignaro penso che sto bene, sono seduto, ho mangiato, quindi vado tranquillo.
Dopo il liquore alla cioccolata mi hanno poi detto che c'e' stato anche altro, ma io non ricordo.
Questa cosa degli assaggi alcolici proprio non va bene, mi fregano sempre....
Ad un certo punto con l'ultima scintilla di vita in un cervello ormai stradiluito nell'alcool trovo la forza di andare a letto.
Mattina, esterno giorno, splendida giornata.
Sto sognando cose belissime e mi sento una mano sulla faccia.
Apro gli occhi ancora rapito e vedo il birraio che e' venuto a svegliarmi.
Ci stavo rimanendo secco.
La giornata e' di quelle da cartolina, l'aria primaverile ed il cielo terso.
Ci troviamo con in nostri compagni di viaggio, tra cui un mitico sidecar che io incauto penso "ma come fara' nelle curve?!?".
In poco tempo ci troviamo di fronte ad una stradina in salita con un cartello che li' per li' non mi dice nulla.
Passo Rest.
Io sono uomo di mare, mezzasega patentata nella guida e di indole tranquilla.
Il birraio invece mi ha trascinato in una salita terrificante, con tornanti strettissimi che percorrevo sempre piu' preoccupato, mentre la neve ammonticchiata ai lati della stradina si faceva sempre piu' alta.
Riesco a guardare nello specchietto e vedo Papitosky col suo sidecar che schizza tra curve e tornanti con una leggiadria disarmante.
Scoda, alza un po' la ruota e viene fuori dalle curve manco avesse un supermotard, mentre la passeggera con aplomb terrificante guarda il panorama, come se fosse la cosa piu' normale del mondo.
E' il segno.
Io sono una mezzasega.
Ma son contento. Faccio fermare tutti come un bambino per fare quattro foto alla moto tra la neve, con l'immancabile palla di neve sul casco.
Da non credere, io terrone marino.....
Il birraio gongola e ci guida giu' verso Barcis dove c'e' uno spettacolo mozzafiato.
No, non il lago.
I banditi....
Millemila moto parcheggiate dovunque, sorrisi e pacche sulla spalla e ci siamo proprio tutti.
No, tutti no, me ne manca uno.
Lo cerco e non lo vedo.
Impossibile, e' sempre presente e puntuale.
Ma...no...non e' possibile...si muove...e' umano...
Quello che avevo scambiato per un manichino pubblicitario e' BandiVenice!
C'e' il suo corpo dentro la sfavillante tuta da moto nuova, pensavo fosse finta.
Nella massa di barboni alcolizzati e vestiti alla buona si muove questo damerino impomatato.
E' praticamente appena uscito dal negozio, giusto la decenza di staccare il cartellino del prezzo ed e' li.
Rotolo nella ghiaia quando poi vedo che sotto porta una specie di....cotta...medievale di un improbabile tessuto similtecnico.
Sembra Robin Hood vestito da moto.
Supero il difficile momento con stile, ho troppo fame e mi fiondo al ristorante.
Mangio tanto e bene, rido e mi diverto.
Avevo proprio voglia di andare a mangiare fuori oggi...
Assisto tra l'altro ad una scena surreale: vedo Barone chino sulla moto con uno strano attrezzo in mano che smanetta dove ci dovrebbe essere un mono. Ripasso dopo un quarto d'ora abbondante ed e' ancora li' a trastullarsi con un cavatappi e le mani sempre piu' sporche. Sono molto perplesso ma non voglio infierire e passo oltre fischiettando.
Dopo i saluti corali mi unisco al gruppo dei padovani e vicentini per la marcia di avvicinamento alla base.
Dormo da Boltz stasera, mica micio micio bau bau.
Mentre percorriamo strade da sogno ed ammiro il vallone del Vajont non senza commozione, continuo a chiedermi se saro' all'altezza.
A casa del uebmastro, usti, che onore....
Arriviamo al santuario dove entro quasi in punta di piedi, mi fanno togliere subito gli stivali, e' giusto, come in una moschea devi avere rispetto dei luoghi.
Intravedo un PC portatile e capisco che e' da li' che diffonde la sua saggezza, lo sfioro di nascosto, dovro' raccontarlo ai nipotini un giorno....
Dopo una salutare doccia il sommo si mette a cucinare.
Lui, con quelle stesse mani con cui pigia i tastini magici del sito.
E' una poesia, e' tutto irreale.
Si forma come d'incanto un risotto ai carciofi dal sapore paradisiaco, accompagnato da un ottimo cabernet.
Il birraio e' lontano anni luce, sono in paradiso.
Il uebmastro mi parla affabile, con tono pacato, mi viene quasi voglia di dirgli "Padre ho peccato, mi assolva...."
Vado a dormire trasognato.
Mi sveglio ancora con gli occhi lucidi, ma non c'e' piu' tempo, devo ripartire.
Giusto il tempo di raccattare per strada un ragazzo con un Bandit che instrado al forum mentre facciamo un pezzo di strada assieme, e vedo il cartello Napoli-10km che mi riporta ai cari luoghi natii.
Sono contento, c'e' un bellissimo tramonto.
E tra quel sole che cala, ancora rivedo i momenti piu' belli di questi giorni.
Andro' spesso a mangiare fuori....
E siccome non ho mai visto il lago di Barcis vado a mangiare li'.
Mi dicono anche che e' un posto pieno di motociclisti sporchi e barboni.
E domenica se troveranno un bel po', di quelli che hanno una moto fuorilegge gia' nel nome.
Gli 800km che mi separano dal ranch di Flaibano ormai li bevo senza nemmeno accorgermene, e in men che non si dica (piu' o meno...) rivedo la bella faccina di Sara ed il ghigno infernale di Shalako.
Non mi ero mai accorto di cotanto e stridente contrasto e parcheggio la moto rimuginando su come l'amore e' veramente cieco...
La scena davanti ai miei occhi e' insostenibile: Enrico (Rawson) e Shalako giocano al meccanico, ma mentre Enrico e' professionalmente in tono con grasso e attrezzi, la vista del birraio in tuta da officina e ciabattine quasi mi uccide.
Decido per una salutare doccia e quando esco fortunatamente e' tutto finito.
La serata sembra tranquilla: quattro amici seduti attorno ad una tavola chiacchierano amabilmente tra una fetta di salame, un frico clamoroso ed una frittata con erbe dal nome incomprensibile ma di una bonta' apocalittica.
Enrico tira fuori una bottiglia di prosecco "che questo e' il miglior prosecco in circolazione, lo devi provare".
Ed io lo provo.
Ed e' veramente buono.
Ed io lo riprovo.
Continua ad essere veramente buono.
Alla fine finisce, peccato.
Il birraio a questo punto approfitta del mio stato di quiete.
Sfodera (non in ordine) vini bianchi e rossi dal sapore paradisiaco, mentre io ignaro penso che sto bene, sono seduto, ho mangiato, quindi vado tranquillo.
Dopo il liquore alla cioccolata mi hanno poi detto che c'e' stato anche altro, ma io non ricordo.
Questa cosa degli assaggi alcolici proprio non va bene, mi fregano sempre....
Ad un certo punto con l'ultima scintilla di vita in un cervello ormai stradiluito nell'alcool trovo la forza di andare a letto.
Mattina, esterno giorno, splendida giornata.
Sto sognando cose belissime e mi sento una mano sulla faccia.
Apro gli occhi ancora rapito e vedo il birraio che e' venuto a svegliarmi.
Ci stavo rimanendo secco.
La giornata e' di quelle da cartolina, l'aria primaverile ed il cielo terso.
Ci troviamo con in nostri compagni di viaggio, tra cui un mitico sidecar che io incauto penso "ma come fara' nelle curve?!?".
In poco tempo ci troviamo di fronte ad una stradina in salita con un cartello che li' per li' non mi dice nulla.
Passo Rest.
Io sono uomo di mare, mezzasega patentata nella guida e di indole tranquilla.
Il birraio invece mi ha trascinato in una salita terrificante, con tornanti strettissimi che percorrevo sempre piu' preoccupato, mentre la neve ammonticchiata ai lati della stradina si faceva sempre piu' alta.
Riesco a guardare nello specchietto e vedo Papitosky col suo sidecar che schizza tra curve e tornanti con una leggiadria disarmante.
Scoda, alza un po' la ruota e viene fuori dalle curve manco avesse un supermotard, mentre la passeggera con aplomb terrificante guarda il panorama, come se fosse la cosa piu' normale del mondo.
E' il segno.
Io sono una mezzasega.
Ma son contento. Faccio fermare tutti come un bambino per fare quattro foto alla moto tra la neve, con l'immancabile palla di neve sul casco.
Da non credere, io terrone marino.....
Il birraio gongola e ci guida giu' verso Barcis dove c'e' uno spettacolo mozzafiato.
No, non il lago.
I banditi....
Millemila moto parcheggiate dovunque, sorrisi e pacche sulla spalla e ci siamo proprio tutti.
No, tutti no, me ne manca uno.
Lo cerco e non lo vedo.
Impossibile, e' sempre presente e puntuale.
Ma...no...non e' possibile...si muove...e' umano...
Quello che avevo scambiato per un manichino pubblicitario e' BandiVenice!
C'e' il suo corpo dentro la sfavillante tuta da moto nuova, pensavo fosse finta.
Nella massa di barboni alcolizzati e vestiti alla buona si muove questo damerino impomatato.
E' praticamente appena uscito dal negozio, giusto la decenza di staccare il cartellino del prezzo ed e' li.
Rotolo nella ghiaia quando poi vedo che sotto porta una specie di....cotta...medievale di un improbabile tessuto similtecnico.
Sembra Robin Hood vestito da moto.
Supero il difficile momento con stile, ho troppo fame e mi fiondo al ristorante.
Mangio tanto e bene, rido e mi diverto.
Avevo proprio voglia di andare a mangiare fuori oggi...
Assisto tra l'altro ad una scena surreale: vedo Barone chino sulla moto con uno strano attrezzo in mano che smanetta dove ci dovrebbe essere un mono. Ripasso dopo un quarto d'ora abbondante ed e' ancora li' a trastullarsi con un cavatappi e le mani sempre piu' sporche. Sono molto perplesso ma non voglio infierire e passo oltre fischiettando.
Dopo i saluti corali mi unisco al gruppo dei padovani e vicentini per la marcia di avvicinamento alla base.
Dormo da Boltz stasera, mica micio micio bau bau.
Mentre percorriamo strade da sogno ed ammiro il vallone del Vajont non senza commozione, continuo a chiedermi se saro' all'altezza.
A casa del uebmastro, usti, che onore....
Arriviamo al santuario dove entro quasi in punta di piedi, mi fanno togliere subito gli stivali, e' giusto, come in una moschea devi avere rispetto dei luoghi.
Intravedo un PC portatile e capisco che e' da li' che diffonde la sua saggezza, lo sfioro di nascosto, dovro' raccontarlo ai nipotini un giorno....
Dopo una salutare doccia il sommo si mette a cucinare.
Lui, con quelle stesse mani con cui pigia i tastini magici del sito.
E' una poesia, e' tutto irreale.
Si forma come d'incanto un risotto ai carciofi dal sapore paradisiaco, accompagnato da un ottimo cabernet.
Il birraio e' lontano anni luce, sono in paradiso.
Il uebmastro mi parla affabile, con tono pacato, mi viene quasi voglia di dirgli "Padre ho peccato, mi assolva...."
Vado a dormire trasognato.
Mi sveglio ancora con gli occhi lucidi, ma non c'e' piu' tempo, devo ripartire.
Giusto il tempo di raccattare per strada un ragazzo con un Bandit che instrado al forum mentre facciamo un pezzo di strada assieme, e vedo il cartello Napoli-10km che mi riporta ai cari luoghi natii.
Sono contento, c'e' un bellissimo tramonto.
E tra quel sole che cala, ancora rivedo i momenti piu' belli di questi giorni.
Andro' spesso a mangiare fuori....
........è sempre un piacere leggerti Gianluca 
...i tuoi racconti ed i tuoi km sono sempre "fuori di testa".......un caro saluto 
)
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