Mototurismo - la scintilla primordiale : Mototurismo : Forum : Bandit.it - Suzuki Bandit GSF: the smart side of the road
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skiboy : 14/5/2008 21:46
....bhe........
anche il tuo racconto non e' niente male............

;-)
Paolo_69 : 15/5/2008 9:27
Io di anni ne avevo 13 o 14, andavo in vacanza con i miei in Sardegna, macchina, cane, nonni, nessuna autonomia e ogni volta che volevo andare in qualche posto dovevo fare tre ore di lagna finchè qualcuno dei grandi si muovesse a compassione, insomma due palle!
Le cose più belle di quelle vacanze furono il mio primo viaggio in aereo (Cagliari Roma Napoli) perchè fui rimandato, e la miriade di ragazzi e ragazze che salivano sul traghetto con le loro moto, tenda e sacchi a pelo legati alla buona e via...Rispetto a tutte le costrizioni che avevo l'immagine di quei ragazzi per me rappresentava l'idea stessa di libertà.
Li guardavo e pensavo che un giorno lo avrei fatto anch'io 8-)
E se oggi, dopo centinaia di km, mi fermo in un autogrill stanco morto, mi basta lo sguardo sognante di un ragazzino per risalire in moto con più voglia di prima :-)

Oltre alla passione per le moto, in quelle vacanze, grazie alle tante ragazze che sfoggiavano splendidi topless, mi è venuta un'altra passione che mi accompagna ancora adesso :-P
Miii, mi venivano le bolle sotto ai piedi a furia di andare su e giù per le spiagge kilometriche :-D
suzibandit : 15/5/2008 10:25
Io sono cresciuto con i racconti del mio nonno materno che mi raccontava le sue "peripezie" quando lui, bersagliere motorizzato in tempi vicini alla guerra (la seconda), scorrazzava per le vie di Roma "prendendo a prestito" le moto militari per andare a trovare le ragazze.
Poi la passione che evidentementre si era sviluppata nel frattempo (probabilemnte era tutto partito come necessità, in quanto immagino che costasse mooolto meno di un'auto), lo ha portato anche in età più adulta a prendersi una Guzzi Falcone con la quale mi raccontava (e mia madre conferma) che una volta sono andati fino ad Asiago in 4 saliti.
Ma la sua passione non si limitava alla guida.
Faceva pure esperimenti, tipo per aumentare la compressione, riportare del materiale di saldatura sul cielo del cilindro, per poi accorgersi che le valvole toccavano, quindi si è messo ad asportare con la lima in materiale in eccesso per creare la sede delle valvole.
Oppure di quando ha provato a migliorare la lubrificazione delle punterie con un goccio di olio (non ricordo che accrocchio si era inventato perfarlo), ma non essendoci il coperchio delle punterie, la polvere si era amalgamata all'olio smerigliando la sede delle valvole.
Mio nonno era amico di uno storico meccanico Guzzi di Mestre ( Emilio Ceccon, se non ricordo male) con il quale condivideva le idee e gli esperimenti.
Quello che al tempo era il garzone ( "el bocia") ha portato avanti l'opera del "maestro" arrivando fino ai giorni nostri essendo fino a due anni fa l'unico meccanico dal quale i guzzisti portavano le moto d'epoca a fare i vari lavori (per chi lo conosce, "Battista e Gigi").
La moto poi negli anni '60 è stata venduta per comperare un mezzo più consono ad una famiglia (moglie e tre figlie); una Fiat Topolino che piu avanti, nei primi anni '70 sarebbe stata sostituita da una 500.
C'è da direi che fino a 70 anni suonati la sua intenzione era quella di riprendersi una moto, ma la moglie e le figlie hanno insistito tanto da fargli credere che era troppo vecchio per questa sua idea... alla fine comunque ha ripiegato su un Ciao, che dopo sei mesi ha sostituito perchè "correva troppo poco", con uno Scarabeo 50 al quale ha fatto togliere immediatamente i fermi.
Ora non è più tra noi, ed il mio più grande rammarico è di non essere riuscito a portarlo ad un raduno di moto d'epoca, come gli avevo promesso....

Dal racconto che vi ho riportato potrete capire che per me la moto è passione, punto. Mi piacciono le moto, mi piacciono i motori, mi piace sporcarmi le mani e sudare. Da grande vorrei diventare come mio nonno Luigi (Gigio, per gli amici) per il quale in meccanica (e nella vita) non c'erano mai problemi irrisolvibili: bastava un pochina di pazienza e di inventiva.

Ah Miki, magari ti è capitato di vederlo in giro dalle tue parti: una delle sue mete preferite era il Villaggio dei Pescatori....



Ciao nonno... mi manchi tanto !
Gunny : 15/5/2008 11:33
Miki,
Citazione:

E' vero, ci pensavo proprio ieri in campagna: in un km avrò sentito 5 o 6 odori - ormai rari - diversi.


E' bello di fare fuoristrada :-D

Sempre la stessa mulattiera, ma in stagioni diverse... profumi diversi ;-) :-D con il passare degl'anni anche gli odori dei mezzi... prima il "profumo" del 2 tempi ed oggi la monotonia del 4 tempi :-D :-(
SNAIL62 : 15/5/2008 17:22
Bho, direi che è una cosa innata e indipendente dalla potenza (CV) del mezzo che si possiede, basta un pò di affidabilità meccanica e una sufficente velocità di crociera (anche bassa).
Se per ipotesi vendessi la moto,quindi mi basterebbe uno sputer 250/400 per soddisfare la mia voglia di avventura, non mi farei problemi per andare in Scandinavia giusto per fare un esempio :love:
topesio : 15/5/2008 17:41
Miki,
Citazione:

cosa ha scatenato in voi la passione del mototurismo?

Non ero mai stato in Friuli.
Mi sono chiesto perche' no?
Non mi sono ancora risposto, quindi continuo a venirci... :-D
Scherzi a parte, adoro viaggiare, ho sempre amato le due ruote e percio' non appena ho potuto cominciare a macinare km ho scoperto una sana passione per il mototurismo.
Dapprima da solo, poi ti capita di imbatterti in un gruppone di barboni alcolizzati e li' e' la fine....
Il cerchio vita/passione si chiude.
E non ti lascia piu' uscire.
utente inattivo : 15/5/2008 21:40
avevo 19 anni ed una Gilera 125 Arcore che usavo per i miei spostamenti.
Un giorno mio padre mi sgridò energicamente per una colpa che, a mio parere, non avevo. Mi arrabbiai, sbattei la porta e me ne andai fuori di casa. Ho dormito in un sacco a pelo per un paio di giorni fin quando un zio mi convinse a far pace con i miei. Lo feci, ma il giorno dopo, come avevo progettato nei 2 giorni che ero stato "fuori casa", ho riempito uno zaino verde militare e, indossatolo sulle spalle, l'ho appoggiato su una scatola di cartone (anch'essa piena) legata sul posto passeggero del sellino della moto. 500.000 lire in tasca, un saluto a tutti e.... dalla Sicilia alla Calabria, alle Puglie, alle Marche, all'Emilia Romagna e poi dritto fino a Udine. poi a Bologna e poi... a casa (senza una lira e, credo, molto più adulto delle settimane precedenti.
Era il 1982 e credo di aver passato l'estate più bella di tutta la mia vita. Ho imparato a viaggiare da solo (anche metaforicamente) con una meta principale ma aperto a ogni possibile avvenimento. Ho imparato ad avere fiducia in me stesso ed ho imparato a confrontarmi con la vita.
La scintilla è stata quella. Forse, nel tempo, si è sopita, ma non si è mai spenta
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