francomarsi : |
8/6/2010 16:17 |
Cavoli, bellissima giornata. Era cominciata male, nubi sulle alpi, addio progetto Bernina. Alle 7:45 mi arriva un sms da Carlo (Dorsoduro);"si va". Nemmeno il punto interrogativo. Stavo guardando le notizie in tv con il caffè in mano, sei incidenti di moto durante la domenica. Il caffè mi è andato di traverso, le nubi, la famiglia... "mi sa che stamattina resto a letto, ormai il giorno l'ho preso. Vorrà dire che mi dedico all'ozio". Poi il messaggino.... Carlo è più affamato di me, quando ha un buco sale subito sulla Dorso.... Lo chiamo: ok appuntamento alle 8:30 poi decidiamo dove andare. Penso alla Val trebbia oppure ad andare nel veronese, mah. Carlo è in forma lo si vede subito, un abbraccio immediato per gli auguri del mio 44° e poi mi dice che vorrebbe andare in un negozio per abbigliamento moto. E' lunedì in Lombardia è tutto chiuso. Ah ma lui conosce un negozio che è a La Spezia. La Spezia?? Cacchio sono già le 9:00, muble muble... vabbè partiamo prendiamo la tangenziale e ci catapultiamo in autostrada, sulla Piacenza Torino. Fermata d'obbligo all'autogrill per caffè, liquidi organici e liquidi moto. Si riparte, direzione Parma. Incontriamo tre motociclisti che ci superano salutandoci con entusiasmo, siamo in giro come loro, lo stesso club di emozioni. Imbocchiamo la Cisa, finalmente abbiamo finito di stare seduti come sul water, qui le curve ci sono, i piedi sulle pedane cominciano a lavorare ed anche le gambe tutto a sollievo del deretano! Altra sosta, io e Carlo siamo così, un'ora massimo e poi vogliamo fermarci, due parole, rabbocchi vari. Compro una cartina, ero preparato per il Bernina, ho cartine inutili in borsa. Le diamo un'occhiata e decidiamo per le cinque terre, ci siamo quasi ormai. La Spezia, un casino di traffico, fortunatamente ce la sbrighiamo subito, direzione Portovenere. Non ho proprio scelto l'abbigliamento adatto per il mare, me ne accorgo quando gli scooteristi espertii del posto ci superano in pantaloncini e magliette ridendosela. Su questo terreno non c'è competizione, a loro il regno delle città. Portovenere incantevole, qualche turista che fa il bagno. peccato non avere il costume, ci togliamo quello che possiamo e decidiamo di fare due passi nella cittadina. Il pantalone della tutta non posso toglierlo, mi regalerò un pò di gratuita sauna. Arriviamo fino alla grotta di Byron attraverso i vicoli interni. Sono le 13:00 ma mangiare qui significa fare la fine dei crucchi, decidiamo, dopo aver goduto del paesaggio impremendolo sulle digitali di tornare verso le moto. Arriviamo accaldati, fortuna c'è una panchina all'ombra dove arriva anche la brezza. E che brezza! Al lato c'è un chiosco per la frutta. Io ho fame ma Carlo sembra inappetente. 15 euro per uno spaghetto allo scoglio che con coperto, bibita e caffè arrivano subito a 20 li spenderei anche ma Carlo ha altri progetti, allora mi ciuccio mezzo litro d'acqua. Un'altra mezz'ora è passata, torniamo alle moto, ricompongo la tuta (Dio che caldo, con la protezione lombare la tuta non si sopporta proprio). Si riparte, Vernazza, Monterosso ed arriviamo a Levanto. Strada stretta e piena di curve. Ci fermiamo prima di arrivare a Levanto per ammirare dall'alto la costa e Vernazza. Incontriamo altri motociclisti, tedeschi, il solito saluto entusiasta di condivisione. A Levanto mangiamo pasta al pesto, era tutto chiuso, ci credo alle 3:00. Troviamo una rosticceria aperta dove recuperiamo focaccia e riccioli al pesto. Bel posto Levanto da girare con calma, bella spiaggia ma qui stranamente il mare è mosso e nonostante il sole non c'è nessuno tra gli ombrelloni. Vediamo gente che viene dalla passeggiata sulla costa, altra cosa sicuramente da fare. Ma noi siamo stanchini e dobbiamo scegliere quale strada fare per il ritorno. Ad un bar ci facciamo consigliare: Passo Cento Croci e poi la statale fino a Parma. Ci guardiamo: Ok! Il caffè mi tira su ma appena poggio le natiche sulla sella ricordo che ho 44 anni. Merda, penso sarà dura il ritorno. La strada verso Varese Ligure è bella, curvosa, le gambe lavorano, l'attenzione sale. Finalmente troviamo l'indicazione per il passo, caspita qui ci si diverte proprio. Carlo sembra aver bevuto una Red bull, man mano che avnziamo subisce una metamorfosi, diventa tutt'uno con la sua Dorso, supera di impulso un'auto che mi blocca per una decina di curve e s'invola verso il passo. Accelero, che curve questa strada, ma non riesco a vederlo se non ad un paio di km dal passo. Pausa foto e sfottò. 1000 metri ma qui fa freddo, almeno la tuta qui fa il suo maledetto dovere. L'aria è frizzante. Ci involiamo verso la statale, andatura tranquilla e cigodiamo l'appennino, è davvero uno spettacolo. La ss 308 è una bella strada davvero, da affrontare con il gusto del viaggio. Riprendiamo la Cisa, fermata all'autogrill, prendiamo la direzione per Milano, poi svoltiamo per Cremona ed a Ghedi ci fermiamo l'ultima volta dopo qualche allungo per svegliarci e ricomporre i glutei. Tutto ok, una bella giornata ma sarà l'età, sono sfinito!
[ Modificato da francomarsi 08.06.2010 - 21:27 ] | |
|