DiegoIanez : |
14/3/2011 17:29 |
Io non lo sapevo, magari non interessa, ma alla domanda "chi è il Santo protettore dei motociclisti?", la mia ricerca ha dato quest'articolo del 2002 (magari voi lo sapete già):
DAL NOSTRO INVIATO PASSO DEL PENICE - Oggi, nel giorno a lui dedicato nel calendario, San Colombano (540-615), monaco di origine irlandese, diventa protettore dei motociclisti italiani. L' iniziativa è ufficializzata oggi al Passo del Penice, tra Bobbio e Varzi, cioè fra la provincia di Piacenza e Pavia, con un mosaico, opera dell' architetto Giovanni Sartori, posto ai piedi della statua di San Colombano sul piazzale del passo appenninico e con l' intervento del primate d' Irlanda, Cardinal Daly, per la benedizione, e di monsignor Piero Coletto, segretario dell' associazione «Gli amici di San Colombano». Nel bellissino mosaico è inserita la scritta «Gli amici di San Colombano - Federazione motociclistica italiana - 23.11.2002» per ricordare l' evento, alla realizzazione del quale hanno fondamentalmente contribuito i membri del «Motoclub Bobbio» e il sindaco della città termale che sorge sulle sponde del fiume Trebbia, Roberto Pasquali, egli stesso appassionato delle «due ruote». Fino ad oggi i «centauri» italiani non avevano un santo protettore: il presidente della Federazione motociclistica nazionale, Paolo Sesti, e il presidente de «Gli amici di San Colombano», Agostino Zanetti, hanno scelto di comune accordo il frate irlandese Colombano (allievo di San Patrizio), un santo che già 1500 anni or sono aveva una «spinta» che lo portava a muoversi incessantemente per tutta l' Europa (Scozia, Germania, Francia, Svizzera, dove ha fondato l' Università di Sion, e poi l' Italia, dove fondò il monastero di Bobbio) per incontrare nuove persone, per trasmettere loro la conoscenza di commozioni profonde. Un atteggiamento da eremita, ma anche la piena disponibilità ai contatti umani per diffondere il Verbo, la ferma determinazione a non arrendersi di fronte alle avversità. Tutti sentimenti che si possono ritrovare in pieno nel comportamento dei motociclisti di oggi: soli in sella, pronti a partire alla ricerca di nuove scoperte, ma anche forti di grande spirito di solidarietà. Così con Valentino Rossi, Max Biaggi, Loris Capirossi e Marco Melandri, tutti gli oltre 100 mila «centauri» iscritti alla Federazione italiana da oggi hanno un Santo, Colombano appunto, al quale potersi rivolgere per aiuto e anche protezione. Il lombardo Giacomo Agostini (è stato per 15 volte campione del Mondo) ha dovuto essere oggi a Belfast, in Irlanda, per un revival del locale Gran Premio. Ma ha detto: «Appena torno renderò omaggio a San Colombano». Alla cerimonia di oggi presenziano altri grandi campioni delle «due ruote». Con Virginio Ferrari, fra gli altri, c' è Nello Pagani, oggi 91 anni, nel 1949 primo italiano vincitore di una gara iridata e anche primo campione tricolore. Il Passo del Penice (meta di Fausto Coppi per i suoi allenamenti e anche ultimo traguardo vittorioso del Drake Enzo Ferrari, allora pilota su Alfa Romeo), diventerà sempre più punto di riferimento per i motociclisti. Il costituendo «Moto Club Monte Penice-San Colombano» raccoglierà «le mani della leggenda»: le impronte della mano destra dei campioni del mondo delle «due ruote». Giancarlo Falletti
Falletti Giancarlo Pagina 55 (23 novembre 2002) - Corriere della Sera"""
ho inoltre trovato delle preghiere: (ho scaricato un pdf se qualcuno lo vuole, mi faccia sapere in mp)
Ti ringrazio Signore, per avermi dato l'impeto del vento, l'abbraccio del sole, del freddo e della pioggia. Ti ringrazio Signore, per avermi fatto vivere la pace grande della notte, quando tutto si nasconde e diventa più vero Ti ringrazio Signore, per avermi dato il bisogno di pregarti, perché tu sai cos'è salire un monte gettare il cuore in un filare d'alberi, e respirare l'aria gelida di quando si va forte. Ti ringrazio Signore, per il cielo, le campagne, i fiori, per avermeli fatti vedere così diversi e belli, e così tanto miei. Ti ringrazio Signore, per aver dato ogni volta alla mia casa, la gioia del ritorno. Ti ringrazio Signore, per quell'amore con cui hai accolto quelli che non sono ritornati. Amen
Siate accorti ogni giorno. Date il meglio di voi in ogni occasione. La vita è la cosa più preziosa che abbiamo. Ragazzi, ricordate sempre: "Viaggiamo per vivere, e viviamo per viaggiare" MotoClub Storico V. Conti
Beh, mi sembrava bello dividere con voi questa mia scoperta... Ora scusate, ma vado a scoprire cos'è che fa cadere la mela a terra e tiene sospeso nello spazio un orso come me. Happy days a voi tutti...
[ Modificato da Ianez 14.03.2011 - 17:30 ] | |
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DiegoIanez : |
14/3/2011 17:34 |
preghiera 2:
Signore, ti ringrazio per il dono della vita: fa che la rispetti sempre in me e negli altri, evitando avventure prive di senso e di responsabilità: fa che, tolto il casco, chiunque possa leggere sul mio volto la gioia e l’amore che viene da te. Grazie della passione per la motocicletta che mi avvince: fa che lo stesso impegno ed entusiasmo non mi manchino anche per tutto ciò che è bello, vero, giusto e santo. Signore, come ogni raduno al quale partecipo ha il suo fine/traguardo, fa che la mia vita non resti senza significato, ma sia sempre orientata verso Te; fa che nei nostri incontri costruiamo l’amicizia e lo spirito di corpo; siamo leali e altruisti, testimoniamo tutti gli altri valori che rendono piacevole la convivenza umana: il rispetto, l’emulazione, la fratellanza, la cooperazione, la non violenza. Ti prego Signore, di darmi la padronanza della moto che guido, come pure la padronanza di me stesso, perché non mi lasci mai vincere facilmente dal male, ma lo vinca sempre facendo unicamente il bene. Mi affido a Te, o Signore, e ti prego di proteggermi nel pericolo, per intercessione di San Gabriele dell’Addolorata. Amen.
Mons. Giulio Mencuccini Vescovo di Sanggau (Indonesia) | |
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