Forum: NonSoloMoto -> di anzianita'

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© G-Spot :

21/2/2012 7:57
 affrontando, pur con la pochezza del mio inglese, lo articolo QuestO su thekneeslider.com
mi sono messo a rimpolpare il filone mentale del "ammazza o come passa il tempo ", facendomi anscere un po' di questidi "da vecchi" ...
gioventu' in moto quanta ce ne e' ?
goiventu' in generale quanta esiste, consiste e persiste ?
dove vivo io siamo sempre di meno e sempre piu' vecchi. in molti settori non c'e' un vero ricambio generazionale anche se le iniziative personali di under30 non sono cosi rare.
ma la gioventu' latita.
parlavo con una signora l'altro giorno (nota : eleggo la zona di raccolta rifiuti differenziati a nuovo posto per socializzare) che mi diceva che non solo mancano bambini, ma che le mamme sono sempre piu' oppressive/apprensive.
bah
crisi a parte e' possibile che si sia creata uan generazione cosi' "chiusa e timida" ?
si' si', i pericoli sono cambiati col tempo, ma, in fondo, se no nsi fa' veder il mondo ai giovani, se non si fa' godere almeno di quello che si ha attorno casa, come potra' il germoglio crescere, almeno un po' ?
ok, la montagna non aiuta la socializzazione, ma almeno "ai miei tempi" il paese era vivo.

© DiegoIanez :

21/2/2012 8:27
 “La giovinezza non è un periodo della vita
essa è uno stato dello spirito,
un effetto della volontà,
una qualità dell’immaginazione,
un’intensità emotiva,
una vittoria del coraggio sulla timidezza,
del gusto dell’avventura sull’amore del conforto.
Non si diventa vecchi per aver vissuto un certo numero di anni,
si diventa vecchi perché si è abbandonato il nostro ideale.
Gli anni aggrinziscono la pelle,
la rinuncia al nostro ideale aggrinzisce l’anima.
Le preoccupazioni, le incertezze, i timori e i dispiaceri
sono i nemici che, lentamente, ci fanno piegare verso la terra
e diventare polvere prima della morte.
Giovane è colui che si stupisce e si meraviglia,
che domanda come un ragazzo insaziabile: “E dopo?”
che sfida gli avvenimenti e trova la gioia nel gioco della vita.
Voi siete così giovani come la vostra fede,
così vecchi come la vostra incertezza,
così giovani come la vostra speranza,
così vecchi come il vostro scoramento.
Voi resterete giovani fino a quando resterete ricettivi,
ricettivi a ciò che è bello, buono e grande,
ricettivi ai messaggi della natura,
dell’uomo,
dell’infinito.
Se un giorno il vostro cuore dovesse essere morso dal pessimismo
e corroso dal cinismo,
possa Dio aver pietà delle vostre anime di vecchi.”

Discorso del Gen. Douglas Mac Arthur ai cadetti dell’accademia militare di West Point nel 1945

© chiotto :

21/2/2012 9:02
 G-Spot,
Citazione:

gioventu' in moto quanta ce ne e' ?


mi limito a rispondere a questa domanda: parlavo qualche tempo fa con un concessionario della provincia torinese che conosco da più 40 anni. Mi diceva proprio che la clientela dei motociclisti è prevalentemente di uomini maturi/anziani e che sempre meno giovani si avvicinano alle due ruote. Oltretutto, mentre una volta la norma era che si iniziasse dal cinquantino a 14 anni, poi il 125 a 16, fino ad arrivare alle moto "adulte" verso i 20 anni, ora chi si avvicina alle moto magari lo fa a 30/40 anni e subito con un mezzo da 100 e più cv, con tutte le conseguenze del caso.
(lo so sono un :vecchiobalordo: )

© libido :

21/2/2012 9:32
 beh non c'è da stupirsi... con quello che costa acquistare e poi mantenere una moto.

© chiotto :

21/2/2012 9:40
 costava anche 40 anni fa, ma allora, specie in provincia i ragazzini volevano il motorino a 14 anni, la 125 a 16 e poi in tanti, a 18/20 anni si passava a cilindrate superiori. Ora, salvo poche eccezioni non interessa più.

Poi è anche ovvio che se la maggior parte dei giovani finisce di studiare e poi non trova lavoro, difficilmente si comprerà una moto ...... :-(

Proprio oggi, a questo proposito, link

[ Modificato da chiotto 21.02.2012 - 13:08 ]

© cosca66 :

21/2/2012 16:45
 Allora mio figlio è una mosca bianca: 18 anni appena compiuti, ha voluto una Duke patente A2 e di prendere la patente B non se ne parla.

© Satoru :

21/2/2012 17:08
 Secondo me una volta la macchina era meno accessibile.
Magari una sola in famiglia e l'usava il padre durante il giorno. E difficilmente la mollava la sera visto che una sola ce ne stava e serviva per tutti.
Adesso, almeno fuori dai centri, due macchine sono abbastanza comuni ed e' facile che una sia resa disponibile al neopatentato.
In questo scenario chi prendeva la moto anche come mezzo di trasporto e non come passione alla moto non ci pensa piu': i consumi non sono un problema perche' qualcun'altro ci mettera' la benzina, bollo e assicurazione bassi non importano perche' paga pantalone, non siprende la pioggia, praticamente non si prende il freddo.
Chi glielo fa fare?
Io stesso una volta avuta la macchina in pieno inverno non andavo piu' in ufficio in moto anche se prima lo facevo.

© sirantic :

21/2/2012 19:41
 Satoru,
Citazione:

Secondo me una volta la macchina era meno accessibile.
Magari una sola in famiglia e l'usava il padre durante il giorno

...ma alla macchina fino ai 18 anni non ci si pensava proprio,io ma anche tutta la mia compagnia di coetanei abbiamo fatto tutta la trafila,motorino,vespa,motoretta e poi moto vera nonostante le nostre famiglie fossero quasi per tutti di operai monoreddito.Come si faceva?D'estate chi il cameriere,chi il manovale chi il barista,si mettevano via in 4 mesi quei 3-4 milioncini coi quali un buon usato ci scappava.I più fortunati potevano contare sul mezzo del fratello maggiore o dello zio che passavano ad altro.Il resto veniva compensato dalla passione e dalla fantasia,si passavano pomeriggi interi a svuotare le marmitte o a cambiare i "giglè" del carburatore.Io oggi fra i ragazzini questo "fuoco" che avevamo noi non lo vedo,è questo che manca,la sensazione di essere liberi con qualcosa che ti sei conquistato con fatica;

© Satoru :

21/2/2012 20:21
 sirantic,
Citazione:

manca,la sensazione di essere liberi con qualcosa che ti sei conquistato con fatica;

Soprattutto la fatica.

Sara' che io ricordo con un certo amarcord i miei "lavoretti" di gioventu', ma mi pare che adesso non vada per la maggiore che i pargoli si sudino le cose (grandi o piccole che siano).

Primo stereo, 16 anni 750.000 lire. Un mese da magazziniere d'estate (qualcosa avanzo' per il secondo grande acquisto)
Primo ibm compatibile (286) 3.900.000. Un altro mese e mezzo farcito di straordinari.
Anni e anni di upgrades pagati facendo l'agente per un negozio di computer.

Moto nulla perche' mia madre non mi voleva sotto il suo tetto con una due ruote e un altro tetto col parttime non si copriva.
Macchina nulla perche' parcheggiare in centro era un delirio anche 20 anni fa.

© andrewsti :

22/2/2012 7:50
 io ho 29 anni...e da quello che posso vedere in giro, alla generazione attuale non interessa nulla di nulla. avere qualsiasi cosa si chieda non da stimoli nella crescita...
faccio l'esempio personale, la mia prima moto, un cagiva aletta rossa, me la sono dovuta pagare, risparmiando. ed anche avendo una moto immatricolata qualche mese dopo di me, ero felice, perchè era la mia e mi portava dove volevo! e ci ho anche fatto un viaggio in francia!
ad un ragazzino che ha 1000euro di vestiario addosso quando esce, e che allo schiocco delle dita viene scarriozzato dove vuole all'orario che vuole, non interessa avere un 2 ruote...e così si perdono tutta la magia, delle 2 ruote, e della gioventù semplice.

© chiotto :

22/2/2012 7:54
 andrewsti,
Citazione:

ad un ragazzino che ha 1000euro di vestiario addosso quando esce, e che allo schiocco delle dita viene scarriozzato dove vuole all'orario che vuole, non interessa avere un 2 ruote...e così si perdono tutta la magia, delle 2 ruote, e della gioventù semplice


proprio così

© libido :

22/2/2012 8:17
 ogni epoca ha i suoi pregi e difetti.
e con questo si può chiudere.

:lol:

© avolteritorno :

22/2/2012 9:30
 poscritto: certi discorsi li sentivo da ragazzino. State semplicemente invecchiando.

© G-Spot :

22/2/2012 9:55
 mmm aldila' della consideraizoni piu' meno stagionali, le cose cambiano anche se i discorsi sono/sembrano sempre gli stessi.

le pieghe del tempo su cui scorrono le umane esistenze sono indefiniible ed indecifrabili, ma localmente, nella nostra piccola grande vita appare una ciclicita' piu' o meno artefatta, alla sovrapposizone di personali "bioritmi".

se la moda e' l'emblema della novita' sommata alle ciclicita', cosi' anche le consideraizoni generazionali non hanno un valore assoluto ma descrivono sensazioni mentre surfiamo sulla cresta di quella risultante chiamata "realta' "

© chiotto :

22/2/2012 10:30
 avolteritorno,
Citazione:

poscritto: certi discorsi li sentivo da ragazzino. State semplicemente invecchiando


io non sto invecchiando perchè sono già invecchiato. Però il discorso l'ha fatto un bandito di 29 anni. E' vecchio anche lui? :-)

© avolteritorno :

22/2/2012 11:55
 Diciamo che è vecchio il discorso. E che certe moto sono buone solo in mano a noi, e che certe cose le sappiamo fare solo noi, e che abbiamo iniziato a lavorare presto...I ho iniziato a lavorare presto, ho continuato a mantenermi e bla bla...se avessi studiato a tempo pieno avrei finito prima e meglio e non avrei una mentalità da barbone perchè sarei abituato ai soldi facili. Bella roba!

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