Forum: Sociale & dintorni -> (serio) offerte per ricerca scientifica

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© Sil11 :

16/11/2007 14:14
 ho dei dubbi molto seri sulla reale utilità nell'offrire denaro per aiutare la ricerca :

1 i soldi realmente arrivano?
2 se si quanti rispetto alle offerte
3 se si fa una grossa scoperta, chi la breveta? vienen donata al mondo o qualcuno si arricchise con questa?
4 ma i ricercatori ( i capi delle ricerche) hanno contatti con le case farmaceutiche?se si , non vi è un conflitto di interesse e le persone offrono soldi per finanziare ricerche farmaceutiche manscherate da filantropia che poi alla fine rendono moolto bene alle multinazionali?

© monella :

16/11/2007 14:17
 Sil11,
Citazione:

ho dei dubbi molto seri sulla reale utilità nell'offrire denaro per aiutare la ricerca




domandine da niente... :-o


e chi lo sa realmente come vanno a finere queste cose...
come puoi saperlo...

© Chitarrista83 :

16/11/2007 14:24
 l'unica cosa sicura è non donare mai soldi, ma farseli donare!!! è l'unico modo per sapere dove vanno effettivamente i soldi :-D

© geoveloce :

16/11/2007 14:25
 per quale ricerca?

© rederik :

16/11/2007 14:29
 Sil11,
Citazione:

ho dei dubbi molto seri sulla reale utilità nell'offrire denaro per aiutare la ricerca :

1 i soldi realmente arrivano?


Dipende dalla serietà dell'associazione a cui dai i soldi. Per le ONLUS, ogni anno viene assegnato l'Oscar di bilancio: un premio che in sostanza verifica sul bilancio delle associazioni quale percentuale delle donazioni va effettivamente a destinazione e quanto viene speso invece per far funzionare la stessa organizzazione. Mi sembra un'ottimo parametro per scegliere di chi fidarsi! Personalmente, devolvo quello che posso al CESVI, vincitore dell'oscar di bilancio qualche anno fa...


Sil11,
Citazione:

3 se si fa una grossa scoperta, chi la breveta? vienen donata al mondo o qualcuno si arricchise con questa?
4 ma i ricercatori ( i capi delle ricerche) hanno contatti con le case farmaceutiche?se si , non vi è un conflitto di interesse e le persone offrono soldi per finanziare ricerche farmaceutiche manscherate da filantropia che poi alla fine rendono moolto bene alle multinazionali?


Penso che la maggior parte delle ricerche siano finanziate dalle aziende farmaceutiche, che mettono a disposizione mezzi e risorse nella speranza di avere un brevetto da sfruttare :-(
...salvo poi dismettere la produzione di certi farmaci rari e costosi solo perchè hanno pochi "acquirenti" :-x

© G-Spot :

16/11/2007 14:35
 1. molta della ricerca e' vista male dalla multinaizonali perche' in certi casi non puoi dare certezze ne' su tempi ne' su risultati economicamente (...) palpabili
2. molta dell ricerca sul "pratico" (cioe' a breve distanza dalla applicazione diretta verso il "popolo" ( farmaci compresi) ) viene fatta e brevettata dalle multinazionali avare ... coi rimasugli viene fatta anche ricerca "estrema" in compartecipazione pubblico e privato (per i motivi di ritorno sopra spiegati
3. la proprieta' intellettuale della scoperta e' un affare scottante ... per fortuna (in Italia) e' brevettabile la applicazione pratica ma non il principio teorico su cui si basa (anche se a volte il confine e' labile)
4. (paranoico ma ...) il mercato dice che dove ci sono molti interessi in ballo (soldi e potere) le nuove grandi scoperte non compaiono finche' il "vecchio sistema" non e' arrivato al totale collasso ... tanto paghiamo noi (vedi questione petrolifera)
5. la vita di un brevetto dipende molto dal settore della scoperta, da chi la fa e dove (ripeto in usa e' piu' disastroso che da noi)
6. la raccolta di fondi per la ricerca e' spesso convogliata negli stessi canali di quella per telethon/beneficenza (con i suoi pro e contro)
7. sui farmaci, essendoci in ballo la vita vs mercato, la questione e' particolare ... ma le ricerca viene fatta alla quasi totalita' da privati. la vita sotto "copyright" di un principio attivo immesso sul mercato e' giustamente breve e poi viene "liberato" generando un serie di generici ... poi sta al consumatore scegliere ... ad esempio quanti prendono l'acido acetilsalicilico in compresse invece della "aspirina" della bayer ?

© Miki :

16/11/2007 14:38
 Quasi quasi sarebbe da spostare questo topic nel sociale... E' un argomento attuale, interessante e... Spinoso.

© Babi :

16/11/2007 15:49
 Sil11,
Citazione:

ho dei dubbi molto seri sulla reale utilità nell'offrire denaro per aiutare la ricerca :

4 ma i ricercatori ( i capi delle ricerche) hanno contatti con le case farmaceutiche?se si , non vi è un conflitto di interesse e le persone offrono soldi per finanziare ricerche farmaceutiche manscherate da filantropia che poi alla fine rendono moolto bene alle multinazionali?



il piu delle volte sono le stesse case farmaceutiche a commissionare le ricerche, e si: c'è un enorme conflitto di interessi, o meglio, c'è un'enorme lobby dietro a tutto ciò che mi fa una tristezza incredibile.
tieni conto che la stragrande maggioranza della ricerca scientifica si basa ancora sulla sperimentazione animale, con metodi che non vengono sostituiti da cinquant'anni a questa parte...

io non ho nè le conoscenze nè la capacità di spiegarti fino in fondo che grande presa per il culo è gran parte della ricerca scientifica (non tutto grazie a dio, ma gran parte), ma se vuoi posso girarti dei link di associazioni e comitati scientifici che da decenni si battono per una ricerca onesta e pulita, con metodi piu umani e scientifici della sperimentazione animale (che è tutto tranne che scientifica...), dove puoi trovare dati, spiegazioni, e i nomi di chi fa ricerca seria, e chi no.

se vuoi donare alla ricerca, e questo è un gesto bellissimo perchè in italia la ricerca è un settore in disastro completo, prima informati, ma veramente a fondo, perchè dare i propri risparmi a chi si prende gioco delle nostre vite è inammissibile.

© darkfour :

16/11/2007 17:00
 la mia impressione costruita in lunghi anni di 'prossimità al problema', indipendentemente dall'origine dei fondi, è che non c'è un interesse reale a trovare rimedi che curino (cioè che risolvano i problemi definitivamente) quanto piuttosto a trovare soluzioni che mantengano in salute il più a lungo possibile il malato. Si cercano terapie di sotegno più che cure. Non serve alle case farmaceutiche che un diabetico guarisca, quando può contribuire ad una catena di soldi che durerà un sacco di tempo...

© darkfour :

16/11/2007 20:14
 e anche sugli anticoncezionali: è quasi obbligatoria, nel senso che è molto 'sponsorizzata', la pillola: la devi prendere tutti i giorni (mi suggeriscono 21 giorni al mese) per un tempo lunghissimo...

o il collirio: paghi una boccia con dell'acquetta che dopo 30 giorni non è più buona; chi riesce a finirlo? fare boccette più piccole che costino meno.....?!

© Babi :

16/11/2007 21:15
 darkfour,
Citazione:

e anche sugli anticoncezionali: è quasi obbligatoria, nel senso che è molto 'sponsorizzata', la pillola: la devi prendere tutti i giorni (mi suggeriscono 21 giorni al mese) per un tempo lunghissimo...



beh li sta alla mentalità delle persone....
c'è chi prende per buono tutto quello che gli viene detto, che legge sui giornali, che sente in televisione.....e purtroppo anche quello che ci dicono i nostri medici spesso non è proprio il meglio per la nostra salute....
riprendo il tuo esempio, la pillola. un sacco di anni fa la mia dottoressa mi consigliò la pillola, e me la prescrisse senza darmi una singola informazione su quelli che erano gli effetti indesiderati e le controindicazioni....
ho continuato a prenderla per piu di quattro anni, poi un giorno mi sono aperta il bugiardino, l'ho letto tutto (donne: leggetevelo!) e mi è preso un colpo, ho buttato via la confezione e mai piu presa.

e mi son girate le balle perchè la mia dottoressa ai tempi me l'aveva prescritta con una leggerezza scandalosa, senza nemmeno chiedermi se fumavo o no (la pillola aumenta in modo spaventoso il rischio di trombosi nelle donne fumatrici).
e mille volte mi sono trovata a discutere con i medici, o con i veterinari quando si trattava della salute dei miei animali, perche mi sembrava che prescrivessero medicine come se fossero caramelle, perche mille volte ero in disaccordo con loro....

poi, siccome mi sono rotta di essere sempre in disaccordo, ho deciso di iscrivermi a medicina veterinaria, per poter pensare con la mia testolina e capirne un po di piu....ed entrando un po alla volta in quel mondo, sto avendo tante tristi conferme.
una di queste è che la maggior parte dei medici umani e veterinari fanno gli interessi delle case farmaceutiche, cercando di propinare il piu possibile farmaci a destra e sinistra....

© G-Spot :

17/11/2007 8:18
 Babi,
Citazione:

la mia dottoressa ai tempi me l'aveva prescritta con una leggerezza scandalosa


... sarebbe dovere del medico informare il paziente anche sui dubbi stessi/ignoranza dello steso medico su quel farmaco
... a volte nemmeno il medico ha dati precisi della sperimentazione del farmaco, anche grazie a "leggerezze"/spinte dell'indusitria : io per esempio ho scoperto di essere stato curato con un farmaco potenzialmente mortale che poi e' stato riturato in fretta dal commercio dopo che negli usa ne hanno riscontrato la pericolosita' ...

© MinaVagante :

17/11/2007 8:36
 Miki,
Citazione:

Quasi quasi sarebbe da spostare questo topic nel sociale... E' un argomento attuale, interessante e... Spinoso.



condivido e sposto

© Babi :

17/11/2007 9:45
 G-Spot,
Citazione:

per esempio ho scoperto di essere stato curato con un farmaco potenzialmente mortale che poi e' stato riturato in fretta dal commercio dopo che negli usa ne hanno riscontrato la pericolosita' ...



tieni conto che un altro aspetto scioccante della ricerca scientifica con animali è proprio questo: anche se i farmaci sono stati testati come vuole la legge, ovvero su animali, finchè qualche uomo non fa da cavia, non si sapranno mai i veri effetti sulla specie umana.
l'iter di legge per mettere in commercio un nuovo farmaco (ed ogni nuova sostanza per la quale si vuole il brevetto) prevede che questo venga testato su animali per determinare il DL50, ovvero la quantità di quella sostanza necessaria ad uccidere la metà del campione su cui è stata condotta la ricerca.
più è basso il DL50, più la sostanza è pericolosa.

puo capitare che un famaco dà risultati ambigui, magari sui ratti è letale mentre sui criceti è miracoloso, e si decide comunque di mettere in commercio, presentando i dati buoni.
la fase successiva è la sperimentazione sull'uomo....e ovviamente nessuno puo sapere quali effetti avrà, puo solo immaginarli con la pura fantasia, perchè la fisiologia di un uomo è unica e i dati estrapolati da animali non si possono riportare all'uomo cribbio!!
viene testata sia sull'uomo sano (cavie umane volontarie, tipo il caso che era scoppiato un po di tempo fa in UK, il ragazzo in fin di vita...) e sull'uomo patologico: ospedali etc.
poi viene messo in commercio, e magari gli effetti dannosi sono a lungo termine....e dopo qualche anno viene ritirato di corsa dal mercato, e qualcuno ci rimette le penne.....e qui chiudo perchè sto andando un po OT, ma sono cose importanti e da sapere.....

per questo e per mille altri motivi, etici e scientifici, se scelgo di donare alla ricerca, mi informo e cerco chi non utilizza animali, questa è la mia scelta, il mio parametro per decidere se chi lavora nella ricerca lo fa seriamente o no.
ma questo è il mio parere :-)

© G-Spot :

17/11/2007 10:01
 Babi,
Citazione:

la fase successiva è la sperimentazione sull'uomo

... giusto per chiarire ...
il farmaco a cui sono "sopravvissuto" (sgrat, tieh !, + cero votivo) non ha ammazzato animali da laboratorio dopo studi ulteriori ... ha ammazzato "ignari umani"/uomini della strada ... ceh del medico e del sistema avevano fiducia ...

© Babi :

17/11/2007 10:12
 G-Spot,

appunto...quello che dicevo sopra: magari il farmaco sugli animali è miracoloso, e per questo viene messo in commercio, e poi è letale per la specie umana!! ma questo si sa solo quando è l'uomo a provare il farmaco.
e questo perchè siamo fisiologicamente diversi.
e per questo che non ritengo serio chi utilizza animali in ricerca scientifica :-(

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