BM76 : |
3/8/2008 15:40 |
L'HCV è ben peggiore ma intanto la spernza vive per trovare la cura per la B :
» 2008-08-03 14:45 L'EPATITE B HA DUE 'FACCE', ECCO LA MAPPA DEL VIRUS ROMA - Due distinte geometrie tridimensionali, due poliedri con venti identiche facce triangolari, cui corrispondono forse differenti gradi di virulenza: è così che si è presentato il virus dell'epatite B, 'immortalato' con un nuovo metodo di indagine che ha permesso di mapparne struttura e composizione molecolare. Il metodo è stato messo a punto dal gruppo di Albert Heck dell'università di Utrecht in Olanda, riadattando la tradizionale spettrometria di massa, tecnica molto usata ad esempio anche per i test anti-doping ma finora inutilizzabile per analizzare particelle grandi quanto un intero virus. La prima 'mappa' completa della struttura del virus è stata descritta da Heck in due lavori pubblicati sui Proceedings of the National Academy of Sciences USA e sulla rivista Angewandte Chemie International Edition.
"Abbiamo usato un metodo chiamato ionizzazione elettrospray, finora utilizzabile solo per analizzare la composizione di droghe e farmaci o studiare singole biomolecole - ha spiegato all'ANSA Heck - trovando per esempio che il rivestimento virale (capside) si può presentare in due diverse strutture. Usando questa tecnica possiamo studiare la composizione esatta del virus e il suo modo di assemblarsi, cosa che ci permetterà di interferire con l'assemblaggio e quindi di ideare nuove cure".
L'Epatite B è un'infezione virale che colpisce il fegato, trasmissibile sessualmente o per contatto con sangue o liquidi del corpo infetti. La trasmissione può avvenire anche attraverso pratiche che prevedono il contatto con aghi e siringhe non sterili, come tatuaggi, piercing, manicure, pedicure, anche perché il virus resiste in ambienti esterni fino a sette giorni. Secondo dati dell'Istituto Superiore di Sanità, gli italiani portatori cronici del virus sono 700-800 mila e i nuovi casi di infezione registrati ogni anno sono 10 per 100 mila abitanti.
Ma la diffusione del virus potrebbe essere maggiore, infatti si calcola che in Italia oltre un milione di persone sia affetto da 'epatite B occulta', infezione in cui il virus rimane nascosto nel fegato, sfuggendo ai normali metodi diagnostici. L'infezione occulta è doppiamente subdola perché non dà sintomi, lasciando il paziente ignaro della sua malattia che così può progredire indisturbata compromettendo il fegato; infatti nel 20% dei casi l'epatite progredisce in cirrosi epatica nell'arco di 5 anni ed è una delle principali cause di cancro al fegato. Il vaccino per la prevenzione dell'epatite B, obbligatorio in Italia dal 1991 per i bambini, ad oggi ha ridotto di circa il 70% il numero dei nuovi casi, ma mancano ancora cure per chi ha già contratto il virus. Lo studio olandese apre la strada allo sviluppo di nuove terapie perché gli esperti per la prima volta hanno potuto mappare la struttura del virus in ogni dettaglio.
"Siamo riusciti a nebulizzare l'intero virus con la ionizzazione elettrospray, cosa finora possibile solo con molecole 100 mila volte più piccole di un virus", ha spiegato Heck. Vaporizzando il virus "abbiamo potuto misurarne la massa e poi, riducendolo in frammenti all'interno dello strumento, la sua composizione dettagliata", ha aggiunto. E' emersa l'esistenza di due differenti 'tipi' virali, ciascuno con un distinto capside, con una diversa geometria icosaedrica, un poliedro con 20 facce triangolari identiche. "E' possibile - ha ipotizzato Heck - che abbiano differenti gradi di virulenza". "Usando questo metodo, che permette l'identificazione rapida dei virus - ha concluso l'esperto - possiamo anche studiare il processo di assemblaggio del virus e, interferendo con questo processo, potremmo ideare strategie di cura dell'infezione".
http://ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_732853045.html
alcuni astemi sono giustificabili.....
[ Modificato da BM76 03.08.2008 - 17:41 ] | |
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