 ulissenelpelago :
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3/6/2006 9:12 |
 Ho trovato su un altro sito il post che segue che vi accludo integralmente sperando di fare cosa gradita.
"Ho 42 anni ed ho posseduto una ventina di moto fra nuove ed usate tra le più disparate cilindrate e tipologie di utilizzo: dalla Fantic 240 Trial Professional alla Yamaha FJ 1200 passando per sportive, custom, enduro e scooteroni compresi. Veniamo al dunque; ho vinto la pigrizia di scrivere dopo aver letto l'ennesimo appello di aiuto di amici motociclisti per risolvere un problema che negli anni e a intervalli più o meno regolari, ho sempre trovato scritto su riviste di settore e che ho avuto modo di doverci convivere anch'io su alcune moto che ho avuto o guidato: l'anomalo sbacchettamento (più o meno violento) del manubrio in accelerazione o decelerazione intorno alla velocità di 60 Kmh. In alcuni casi si manifestava solo se non si reggeva il manubrio, in altri era presente anche reggendolo ben saldo. In ogni caso sempre fastidioso (e secondo me, pericoloso). Immagino che alle riviste specialistiche vengano consegnate da testare moto che, per evitare figuracce che porterebbero a stangate nell'articolo che si dovrà comporre, sono sicuramente curate nella messa a punto come non lo sono le nostre che ritiriamo dal concessionario, poiché non ho ricordo di aver letto nelle migliaia di prove pubblicate, un solo accenno a problemi analoghi accaduti in prova. Tant'è vero che ho sempre sentito parlare di più probabili cause; pneumatici (più probabile il posteriore), bauletto e/o motovalige posteriori, cupolino o parabrezza ove non di serie ed altre soluzioni, tutte logiche, tutte possibili. Infatti su una CBX550FII (all'epoca nuova), sostituii la gomma posteriore convinto di un suo difetto ma non risolsi il problema. Ebbene, la moto che possiedo oggi è una Suzuki Bandit 600 acquistata nuova nell'agosto 2000 e, tanto per cambiare ha cominciato ad agitare le corna uscita dal concessionario. Senza speranza, in occasione del 1° tagliando, faccio presente al meccanico dell'officina autorizzata il problema; mi risponde che è il normale "shimmy" (termine credo di derivazione automobilistica) e che quello che NON è normale è il lasciare il manubrio con le mani. Giusto, non ci avevo pensato!!! Dotato di caparbietà, esperienza meccanica e di box adibito ad officina moto nutrito di ogni bendiddio, decido che è arrivato il momento di risolvere il problema. Spendo 800 Euro di parti speciali presso la Max Racing di Roma (colgo l'occasione di salutare e segnalare il titolare Massimiliano, persona seria, disponibile, competente e soprattutto onesta), mi metto in ferie per una settimana e mi chiudo dentro il box. Di seguito gli interventi e le modifiche apportate:
.: sostituzione dell'olio forcella da DOT 10 a DOT 20 (Castrol);
.: montaggio dei registri di precarico molle forcella della DPM compressi alla 4a tacca (la quale DPM dovrebbe, per il Suo interesse, allargare l'utilizzo di detti registri anche ai vari modelli Suzuki con steli da 41 mm di diametro, dato che li vende come validi solo per la SV650, che tra l'altro dal 2002 li avrà di serie)
.: coppia di serraggio del dado del cannotto di sterzo come da manuale
.: sfilamento di 5 mm delle canne forcella dalle piastre per compensare in parte il negativo perso per l'irrigidimento delle molle
.: taratura rigida dell'ammortizzatore posteriore (freno 4, precarico 5a tacca)
.: montaggio scarico in carbonio della MIVV rigorosamente omologato
.: sostituzione corona originale 47 denti con una PBR in ergal da 48 denti
.: montaggio tubazioni freni in treccia metallica ed attacchi in ergal
.: manubrio in alluminio PBR stessa altezza ma leggermente più aperto alle estremità
.: frecce e retrovisori in carbon-look
.: cupolino GIVI mod. A750
.: viteria varia in ergal
Ora è rigorosa, granitica, da un feeling nella guida mai avuto prima (merito dell'olio più denso e dei registri) oltre ad aver perso quella pigrizia, manifestata da più riviste, sotto i 6/7000 giri ma spinge subito e si derapa con facilità e sicurezza in uscita di curva senza portare i giri del motore alle stelle (merito del dente in più sulla corone e del terminale di scarico omologato che a dire del produttore aumenta la coppia in basso).
Chiedervi di credere sulla fiducia che ora non è più la stessa moto non sarebbe giusto ma provare per credere."
L'autore é un certo ale.pec@inwind.it al quale eventualmente chi é interessato potrà scrivere per chiarimenti od altro.
Saluti a tutti. | |
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