PeppeRC : |
21/4/2006 10:07 |
Totale: 2724 km in 7 giorni.
Non avevo mai fatto un giro in moto. Volevo vedere che effetto facesse. Allora mi sono procurato un „rollo“ da fissare al sedile al posto del passeggero, l’ho caricato di roba che, per la maggior parte, non ho usato, e sono partito. Piano ? Nessuno. Solo un’idea di andare a Praga, e fare qualche bella strada e vedere altri posti. Troppo „Lorenzo Llamas“, come mi ha fatto notare mio fratello ? Non credo, perchè io ho un Bandit e non una custom del cavolo, e poi io sono rapato a zero e non ho la chioma fluente di Lorenzo. Ah, ho anche qualche neurone in piu’, e parecchi eurozzi in meno di lui. Per tornare al filo conduttore: schiaffo dentro il sacco l’occorrente (principalmente vestiti caldi) per 5 giorni, due paia di scarpe, mi vesto con quello che ci vuole: giacca, pantaloni, stivali, casco, copripantaloni impermeabili, giacca impermeabile, sciarpa e via. Equipaggiamento „tecnico“: spray per catena remove/ingrass, un litrozzo d’olio che non si sà mai (non usato, consumato praticamente zero), ed è tutto... Tanto, ci avessi messo altro avrei fatto solo danni, visto che sono una schiappa tecnica.
La versione corta: ho preso sette giorni d’acqua, pioggia e neve, mi sono quasi congelato due volte, e tanto di quel freddo da farmi maledire tutti i santi del calendario, in ordine sparso, ed anche ripetutamente. Però l’ho fatto, ed adesso sò che un viaggio del genere è, per me, fattibile. E lo rifarei, magari una volta che il tempo collabori un po’ di piu’.
La versione lunga:
Partenza da Bremerhaven la mattina presto di domenica (quella precedente Pasqua)... avevo sentito Vorel a proposito di itinerari interessanti in Repubblica Ceca, mi aveva consigliato due tratte nella zona NE di Praga, dunque la direzione è quella, verso l’ingresso di Zittau. Dove fermarsi in mezzo, visto che non me la sento di spararmi subito 700-800 km in un giorno ? Chiedo a degli amici tedeschi che mi consigliano Dresda. Perfetto... Andatura turistica, rispetto del codice (circa...), qualche puntatina sui 120-130 km/h, solo strade statali e provinciali, zero autostrada. Bene, in Bassa Sassonia non ci sono problemi, tutto piatto, tutto dritto... passo da Bremervörde, Rotenburg, punto su Braunschweig, Salzgitter, da lì Goslar. Le porte dell’ Harz (la mia prima „montagna“ con la Bandit, l’anno scorso... ci volevo passare anche solo per quello...). Beh, ci vado... La giornata è piovigginosa... lo saranno tutte fino al giorno del ritorno. Attraverso l’Harz per il lungo, paesaggi spettacolari, domenica mattina, niente traffico, ambiente autunnale, silenzio, neve nei paesaggi circostanti, boschi umidi. Mi faccio Clausthal, Gernrode, Harzrode, sbuco nella ex Germania est. Continuo verso Halle e Lipsia, arrivo a Dresda nel tardo pomeriggio/quasi sera. Trovo un albergo, piazzo la moto dietro un cancello in un cortiletto apposito, pulizia ed ingrassatura della catena, come tutte le sere da qui in poi, doccia e cena (con una tanto, ma tanto, meritata birra scura). Mi visito tranquillamente, in piena serata/notte la città, perlomeno il centro. Bella, mi piace, c’è una piazza (quella con l’Opera) che sembra un gioiello, con una quantità (4-5?) di bei palazzi monumentali/chiese affacciati su di lei, e l’Elbe che scorre accanto. Il giorno dopo, la prima cosa che faccio, alle sette di mattina, è di farmi cascare la moto da fermo, mentre faccio manovra a piedi per uscire dal cancelletto. Dopo una raffica di improperi mi preparo e via verso una strada che mi hanno vivamente consigliato per la moto, da Pirna a Bad Schandau, attraverso la „Svizzera Sassone“ (Sächsische Schweiz), e poi continuando per stradine di montagna che portano fin quasi al confine con la Repubblica Ceca. Il freddo è tanto, la stradina alla fine è chiusa per neve, ma il pezzo che ho percorso mi è bastato. Zona molto bella, strade buone, nei boschi. Curve a go-go. Continuo per stradine minori, cercando di portarmi in direzione Zittau. Ci arrivo verso mezzogiorno, coda al confine, controlli, lenti, dai poliziotti polacchi (si... si attraversano qualcosa come 10 km di Polonia prima di arrivare in Repubblica Ceca), chiacchierata con il poliziotto tedesco che si vuole comprare la Bandit, però col cupolino... Ed arrivo nella zona dei Sudeti... Anche qui boschi, ma malandati.. e strade (anch’esse malandate). Mi dirigo verso Liberec, poi riesco a fare una parte del tratto consigliato da Vorel, quello da Tannvald a Zelezny Brod, molto bello. Ma fa parecchio freddo e dunque rinuncio all’altro tratto (Melnik-Duba) che farò comunque tra qualche giorno. Prima impressione del paese: desolato, strade malandate (con eccezioni), l’aria puzza costantemente di carbone. Ma avevo letto cose del genere su questa parte e sui Sudeti. Piove a dirotto, e mi butto su una autostrada per gli ultimi 100 km che mi separano da Praga. Trovo un hotel, ci parcheggio la moto dentro, doccia e cena (insomma, la routine). Il giorno dopo mi visito tranquillamente Praga, masse di turisti anche se non siamo in stagione piena e mancano 4-5 giorni a Pasqua (e fà un freddo boia, l’ho già scritto ?). Molti italiani, dappertutto, e norvegesi, un casino di norvegesi (ok, il cibo e la birra non costano niente in rapporto al loro paese, ma si sono trasferiti tutti qui ????). Non riesco ad immaginarmi che casino deve essere durante l’estate. Beh, a me già comincia a dare noia così... Appena posso mi trovo delle zone tranquille (per esempio il quartiere Kampe), ma mi giro metodicamente la città e vedo le cose principali: Starometsky Namesti (dove c’è l’orologio astronomico, il vecchio municipio, la chiesa di Tyn), il Ponte Carlo, il „Castello“ e la zona annessa, qualche altra via interessante, etc etc etc. E naturalmente un paio di birrerie (boccale da mezzo litro = 1 Euro) ed un po’ di sana cucina boema (con i Knödel dappertutto, che a me piacciono, tra l’altro...). Il giorno dopo giretto attorno a Praga (mi faccio il tratto Melnik-Duba che mi ero perso il giorno precedente), attraverso il Cesky Raj (il Paradiso Ceco), poi vado a visitare Kutna Hora (c’è una bellissima cattedrale gotica, dedicata a Santa Barbara), e Hradek Kralove, per poi tornare, sempre seguendo stradine sperdute, su Praga ed una bella cena. Il giorno dopo ancora gironzolare per Praga, visitare un paio di monumenti, niente di speciale, a letto presto per ripartire in gran forma il giorno dopo. Si, adesso punto verso il sud, verso il confine con l’Austria. Prima tappa Telc (una piazza del mercato interessante, bello, ma non esiste altro... ah, e la piazza era in ricostruzione, con ruspe e casino mostruoso), poi da lì verso la Moravia del sud, Cesky Budejowice (Budweis)... Ho anche visto la fabbrica della Budweiser, è accanto alla strada che attraversa la città... Ma non mi sono fermato. Il mio obiettivo della giornata è Cesky Krumlov, dove farò tappa. Questo paesino è stato il massimo della visita, mi è piaciuto molto piu’ di Praga. E’ piccolo, raccolto, mooooolto piccolo e raccolto, ma anche infinitamente bello e rilassante. E c’è una taverna in stile medievale dove fanno delle grigliate su fuoco aperto (c’è un camino enorme nella prima sala, con il cameriere che ci si infila dentro per arrostire carni varie...) che sono memorabili. E della buona birra... E dell’ottimo Med, caldo, servito in una tazza da cappuccino (la „mead“ /mett/med, insomma il miele fermentato, la bevanda dei vichinghi...). Il giorno dopo mi dirigo verso la Selva boema (il parco nazionale Sumava, in ceco). E qui casca l’asino, cioé io... I paesaggi sono incredibili, ma le condizioni meteo (pioggia, freddo, nebbia, vento, a tratti neve) e stradali (praticamente una continuazione di buche, fanghiglia, pietrisco, foglie, pezzetti di legno) sono proibitive... Ed infatti, mentre percorro ad andatura lentissima (30-40 km/h) una stradina in discesa con neve sul fondo stradale (ero nella parte centrale della carreggiata, senza neve), cerco di schivare una macchina di fronte, freno sulla neve, e la moto mi parte da sotto. Strisciata di una decina di metri, bei dannozzi sul lato sinistro, botta al serbatoio, freccia spezzata, ma ancora funzionante, graffi e strisciate varie su tutto il graffiabile/strisciabile. Sono stressatissimo, non sò se riuscirò a ripartire, rimetto a fatica la moto dritta (si era piantata nella neve a bordo strada), la spingo, fatico come una bestia, e dopo cinque minuti di tentativi riparte. Continuo mooolto lentamente (sono agitatissimo), e faccio una pausa per riprendermi (fisicamente, non mi sono fatto niente, ma moralmente sono a pezzi). Continuo ad attraversare paesaggi spettacolari, ed arrivo nel pomeriggio tardi alla mia tappa, vicino al confine con la Germania (dalle parti di Bayreuth). Il giorno dopo avevo programmato una sosta da qualche parte tipo Göttingen, prima di rientrare, ma cambio idea (sono demoralizzato per la caduta, e ne ho anche abbastanza del tempo pessimo): dunque tutta una tirata, 800 km fino a Bremerhaven. Attraverso la Selva della Turingia (molto bella, ottime strade), e poi, subito dopo Kassel, mi faccio la valle dell’ Alto Weser (una istituzione per i motociclisti da queste parti, infatti ne incrocio moltissimi... nella Repubblica Ceca ne avrò incontrati quattro, dei quali uno con un Bandit identico al mio a Cesky Krumlov). Paesaggi molto belli, e strade in stato eccellente, veramente da consigliare (è il tratto che da Kassel và verso Hameln, su una statale, costeggiando il Weser, un 60-80 km in tutto). Il resto è piatto e rapido. Arrivo in serata e mi fiondo a letto. Fine dell’avventura.
Cosa ho imparato: Evitare le strade del cazzo... zone con brecciolino, fondi sconnessi, condizioni meteo pessime, acqua per terra, pioggia, freddo, sono degli inviti a nozze per le cadute. Perchè farlo se non si gira con le ruote tassellate ??? Portarsi dietro al massimo la metà di quello che crediamo ci serva. Avrei potuto lasciare a casa almeno il 50% del bagaglio. Tappe corte, ci guadagni parecchio in tutto. Per me, oltre i 400 km al giorno sono una pena, non è piu’ un piacere. Ne ho fatti 700-800 in un giorno solo e volevo morire... Alla fine della giornata ero stracotto, sognavo soltanto il mio letto ed avevo il fondoschiena dodecaedrico. Con tappe piu’ brevi ti godi meglio la giornata, vedi di piu’, sei piu’ rilassato, e piu’ riposato, sia per il giorno stesso che per l’indomani. Ho provato a tendere la catena a metà viaggio, ma non sono riuscito a svitare il bullone (o sono troppo una nullità, oppure il meccanico che l’aveva fatto per ultimo l’aveva stretto veramente troppo)... adesso pende troppo (arriva quasi al cavalletto centrale...), beh, lo farò fare domani in officina. Se interessa posso postare qualche altra foto.
Ciao, Peppe
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[ Modificato da bdade il 17/7/2006 14:34 ]
[ Modificato da Miki il 26/6/2007 8:28 ] | |
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