SNAIL62 : |
16/8/2006 8:44 |
Ho trovato in rete (su it hobby motociclismo) un report interessante e dettagliato sull Austria e ho pensato bene di farvelo leggere, complimenti all' autore
IL VIAGGIO
Allora, del giro vi avevo già parlato ampiamente in precedenza, ma per completezza riassumo: Tiziana ed io, per guadagnare un giorno e risparmiare soldi, siamo partiti trasportando le moto in treno, da Roma a Bolzano. La cosa sarebbe di una comodità assoluta, se non fosse per la qualità offerta dalle FFSS, che alla fine rendono la trasferta una allucinante odissea in un carro bestiame.
Insomma, arriviamo a Bolzano già sfiancati, e siamo subito accolti da un cielo grigio e da una pioggerella fitta e insistente che saranno i nostri più fedeli compagni di viaggio. Superiamo una bella serie di cittadine montane e scavalliamo il passo Gardena sotto un bel'acquazzone, che ha creato i primi problemi all'SV di Tiziana. La zona è comunque bellissima, ci spiace solo di non aver tempo per girare altri passi.
Passiamo il confine, andiamo oltre Lienz (carina ma niente di che...) e ci fermiamo per la notte ai piedi del Grossglockner, in un bellissimo paesino in stile "villaggio di Heidi". L'ambiente è già bellissimo. Il giorno dopo è una splendida giornata di sole (una delle pochissime che ci sono spettate), per cui puntiamo direttamente sul passo. Per questo non ci sono parole, è semplicemente STRAORDINARIO, sia per la bellezza della natura che per la strada, nonché per l'accoglienza riservata alle moto. Un vero e proprio paradiso per motociclisti, davvero elettrizzante. Solo montagne, cielo, strada tutta curve e centinaia e centinaia di moto! Impressionante, sembrava di stare ad un CMRN dove tutti rispettavano i limiti di velocità! ;-P
Da sottolineare che lì i motociclisti davvero sono incoraggiati rispetto ai sardoscatolati, e ad ogni occasione gli viene riservato un trattamento di favore. Tanto che alla fine, per ogni auto, ci saranno almeno dieci moto. Davvero un'esperienza da fare e da ricordare.
Scendiamo sull'altro versante e puntiamo diretti verso Innsbruck. Il centro storico è piccolo ma carino, piacevole per passare una serata. Per evitare casini abbiamo dormito in una locanda su un villaggio in cima a una montagna vicina.
La mattina seguente abbiamo attraversato una bella strada tra boschi e montagne che ci ha portati a Fussen, e ci siamo fermati un paio di giorni per visitare la zona dei castelli. Sia il posto che i castelli sono un po' troppo affollati dai turisti, ma molto belli. In più per dormire ci siamo fermati in un paesotto vicino, dove abbiamo trovato un hotel che faceva un prezzo di favore ai motociclisti: in pratica non abbiamo pagato un cazzo e abbiamo avuto un trattamento da "quattro stelle"! Memorabili le colazioni, e la cena durante la quale una signorona tedesca ci ha presentato una grigliata mista su un vassoio di quattro metri per due. Ci siamo morti sotto, però minchia che mangiata! Fenomenale!
Dopo l'ultimo castello, visitato sotto una pioggia che ci ha rovinato anche un giro su un bellissimo lungo lago, e dopo aver passato il confine ausro-germanico circa 30 volte in un giorno, abbiamo puntato definitivamente in germania.
Ce lo avevano detto, ma Tiziana non ci ha voluto credere e ha insistito: la "romantic strasse" tedesca è una palla! Decine di km in pianura con una continua puzza di merda di vacca. Davvero niente di che. Arriviamo ad Augsburg, carina e abbastanza particolare, ma la vera ciliegina è stata in serata, quando abbiamo scovato una festa in stile medioevale nel parco: bellissima! Decine di figuranti e musicanti con costumi dell'epoca, e migliaia di persone a far casino, bere e mangiare! Inoltre abbiamo imparato che il passatempo preferito dei tedeschi attorno all'anno mille era ingurgitare salsicce misura Siffredi e tracannare boccali di birra da venti litri. =8-0
Prendete nota: alle 7.30 del giorno successivo siamo usciti dall'albergo. Alle 7.31 ha cominciato a piovere... e non smetterà più per 6 (sei!) lunghi, lunghissimi, interminabili, infiniti, fradicissimi giorni! CAZZO! 6 (E RIPETO SEI!) GIORNI DI FOTTUTISSIMA PIOGGIA ININTERROTTA!!! E dopo il secondo mi sono definitivamente rassegnato ad aver perso quel poco di impermeabilità che i miei scarponcini avessero mai avuto. Due sole parole: UMIDO e AL-LU-CI-NAN-TEEE!!!
Il prossimo che si lamenta per aver preso due gocce d'acqua, giuro che lo pesco *e lo piscio nelle scarpe*! >:-\
Ad ogni modo, l'intenzione era di puntare verso Monaco, fermandoci a dormire un paio di giorni a Dachau, che è lì attaccato. Siamo arrivati a Dachau che era il 2 novembre! Siamo arrivati alle 9.00, e abbiamo vagato alla ricerca di una stanza per le successive 4 fottutissime ore! Tutti i posti per dormire aprono dopo meggogiorno! FANCULO! Non rispondevano nemmeno alle chiamate dell'ufficio del turismo! Alla fine, estenuati e bagnati fino al midollo, ci siamo fatti vampirizzare 70 euro per una stanza di merda da un greco figlio di puttana! Davvero una giornata da ricordare come la peggiore di tutta la vacanza, nonché la stanza peggiore col prezzo più alto. Di positivo (si fa per dire) ci rimane solo la visita al campo di concentramento, che abbiamo fatto nel pomeriggio: impressionante, sotto ogni punto di vista; anche se, complice il meteo, ti butta addosso un'angoscia da togliere il respiro. Nonostante questo, è stata un'esperienza che siamo contenti di aver fatto.
La mattina seguente, completamente esauriti, abbiamo mandato a quel paese il greco paraculo, Monaco e la Germania tutta, e abbiamo puntato diretti nuovamente in Austria, verso Salisburgo. Per strada faceva talmente freddo che, nonostante tutto, Tiziana si è sentita male. Ma è stata comunque la scelta giusta. Pioveva lo stesso (ricordate? Ho detto 6 [SEI!] giorni!), però l'ambiente e l'atmosfera erano decisamente più rilassanti. Ci siamo fermati poco oltre Salisburgo, a Kuchl, un gioiello di paesino ai piedi delle montagne, talmente bello che alla fine ci fermeremo lì per la settimana successiva. Tenendo la nostra base a Kuchl nei giorni successivi abbiamo visitato Salisburgo (molto bella), poi, per via della pioggia abbiamo puntato per lo più sotto terra, visitando miniere di sale e grotte chiacciate.
A pochi giorni dalla partenza cominciavamo a disperare che avremmo più rivisto il sole, e in un paio di occasioni abbiamo cominciato a temere qualcosa di più: ad Hallstatt il lago aveva tracimato, invadendo metà del paese, e lungo la strada i fiumi in piena avevano cominciato a sbancare gli argini e a tirar giù alberi, allagando i campi ai margini della carreggiata. Cominciava ad esserci veramente troppa acqua! Oramai abitavamo 24 ore su 24 dentro le tute in pelle, con gli anti pioggia sopra, ed eravamo lo stesso sempre umidi... =8-0
Per fortuna gli ultimi due giorni ci hanno graziato, per cui ne abbiamo approfittato per tornare a rivedere Hallstatt (ancora allagato, ma col sole), bellissimo, e per girare altri "villaggi cartolina" nella zona dei laghi. Unico errore è stato decidere di fare il giro di un lago lunghissimo. Lunghissimo E palloso. Infine, ancora insoddisfatti dalle docce infinite che avevamo preso, come ultima cosa abbiamo deciso di visitare un castelletto alla periferia di Salisburgo, dove la maggiore attrazione è... il parco coi giochi d'acqua! Cazzo, mi bagno ma non mi piego! =
Siamo ripartiti la mattina successiva per iniziare il rientro, non prima di aver salutato con una certa malinconia la vecchietta che ci aveva ospitati, alla quale ci eravamo affezionati e con la quale il massimo della conversazione era stata una serie infinita di: "bitte...", "danke!", "bitte...", "danke!", "bitte...", "danke!"... Per darvi una idea di come si comunicava, vi dirò che ho impiegato due giorni a capire che alla domanda "il latte lo volete caldo o freddo?", io continuavo indefessamente a rispondere... "Sì!"!!! =8-0
Al rientro l'intenzione è di fare tre tappe, in modo da arrivare a Roma il sabato sera, con una certa calma, ma anche qui ci sono stati risvolti tragicomici: partiamo di nuovo sotto l'acqua e con un freddo cane, infagottati che parevamo Fogar e Armaduk al polo nord, tanto che per far durare la sofferenza il meno possibile decidiamo di spararci più km possibile in autostrada. Al confine, sul Tarvisio, è una vera barzelletta: in Austria avevamo passato quattro ore di cielo plumbeo, temporali a 10°C e fiumi in piena; appena passiamo l'ultimo passo e sbuchiamo in Italia... 30°C, un sole che spacca le pietre e tutti i fiumi in secca! Eravamo talmente abituati alle nuvole che con quel sole improvviso ci facevano male gli occhi!!
Il resto è stato un crescendo di stanchezza e di frustrazione: avevamo deciso di fermarci dalle parti di Rovigo, dopo arriviamo in serata stanchi morti, con già 500 e passa km sulle spalle. Ma dopo due ore di giri a vuoto alla ricerca di una stanza che non fosse a prezzi da usura, Tiziana parte in quarta e decide di spararsi altri 80km, fino a Bologna, dove finalmente troviamo posto in un Holiday Inn economico. La mattina dopo decidiamo di bruciare le tappe, salta il programma, siamo stufi e puntiamo diretti su Roma. La fatica del giorno prima si fa sentire di brutto, in più ci si mette la guida kamikaze dei nostri connazionali a farci incazzare e (per non sbagliarsi) qualche temporale a buttarci giù di morale.
Siamo arrivati a Roma a metà pomeriggio, stanchi, indolenziti, frustrati, malinconici e stranamente incolumi... ma soddisfatti per un viaggio che nonostante le avversità sì è rivelato bellissimo, e contenti e orgogliosi per il fatto di aver saputo reagire alle situazioni difficili e per non aver permesso a niente di rovinarci la vacanza.
La sera mi siedo e riaccendo il pc. Per prima cosa si torna a salutare gli amici di I.H.M. C'è che parte e chi ritorna... C'è Amicone che propone una "Orviniata" per il giorno dopo. Quasi quasi... Ma le mie chiappe dicono "NO"! Sarà per la prossima volta. Gli altri 6000 post me li lascio per i prossimi giorni, non son mica DJ, io...
Il report potrebbe finire qui, ma mi premono alcuni persieri e qualche considerazione generale. Per semplificare niziamo da qualche "pro" e "contro" su quanto abbiamo visto in Austria, in ordine rigidamente sparso.
I "PRO":
1) l'Austria è bellissima, tutta! La natura è fantastica, montagne stupende, e mai viste tante sfumature di verde tutte assieme. Anche città paesi e monumenti sono molto belli, c'è un mucchio di roba da vedere, senza dire che in ogni più piccolo villaggio merita una cartolina.
2) le strade sono perfette, asfalto ottimo ovunque, dalle montagne più alte alla valle più profonda, fino al paesino più speduto! Abbiamo davvero faticato a trovare una buca! :-\
3) gli austriaci forse non sono cordialissimi, ma sono cortesi, ospitali, ordinati ed educati. Un popolo civilissimo che ci ha fatto apprezzare il valore di un rapporto basato sul rispetto reciproco.
4) la benzina costa molto meno che da noi, in media dai 10 ai 30 centesimi di differenza. Mentre l'autostrada praticamente non costa un cazzo: con poco più di 4 euro in moto vai dove ti pare per dieci giorni, eccetto alcuni tratti a pedaggio su strade panoramiche. Ma lì vi assicuro che i soldi che spendete vi ritornano in qualità delle strade e dei servizi.
5) i limiti di velocità sono molto simili ai nostri, vanno osservati in maniera più categorica, ma sono applicati in maniera molto più ragionevole! Sembra una differenza da poco, invece è tutto un altro mondo! All'interno dei centri abitati il limite medio è di 70-80 km orari, con i cinquanta di solito imposti solo per brevi tratti in corrispondenza degli incroci, degli attraversamenti pedonali e dei punti davvero pericolosi. Fuori dei centri abitati in genere il limite è di 80-100 km orari. Per fare un esempio che tutti possono capire, su una statale ampia e dritta per km, anche se affiancata da una paio di case sparse, non trovereste *mai* il limite trappola di 40-50km/h, col velox imboscato dietro un muretto! In questo modo vi posso assicurare che, a patto di non voler fare gli smanettoni a tutti i costi, si riesce facilmente a mantenere una andatura godibile, "turistica", e allo stesso tempo è molto più facile rispettare i limiti senza avere l'incubo del velox ad ogni angolo.
6) da quelle parti tutti sono più rispettosi coi motoclisti, e con gli altri in generale. Per la prima volta dopo anni, in austria mi è caduto un'punto fermo dell'essere motociclisti: NON E' VERO CHE SIAMO INVISIBILI!!! In austria ti vedono, altroché se ti vedono! Se stai a duecento metri di distanza *SI FERMANO* e ti danno la precedenza, fino al punto di farti passare anche se hanno ragione loro. In generale per strada sono tutti molto rispettosi sia delle regole, ma soprattutto con gli altri, ed è un piacere guidare così, senza paura che ti stirino ogni dieci metri. In generale i motociclisti sono tenuti in buona considerazione, non sono criminalizzati, e anzi spesso sono ben visti favoriti rispetto agli automobilisti. Come è giusto che sia, ogni volta che c'è da pagare, le moto pagano la metà rispetto alle auto, spesso ci sono servizi riservati ai motocilcisti, e molte locande e ristoranti fanno trattamenti davvero di favore per chi si presenta sulle due ruote. Infine quando incroci altri motociclisti, almeno 9 su 10 salutano o rispondono al saluto. Sul Grossglockner c'è stato il rischio di beccarsi una tendinite al polso, a furia di salutare!
7) contrariamente alle dicerie che girano in questo senso, in Austria si mangia molto bene, e non è necessariamente tutto salsicce e crauti. In dieci giorni mai assaggiato un crauto. La cucina è abbastanza pesante, questo sì, e si sente un po' la mancanza della pasta; ma per il tempo di una vacanza si mangia discretamente e in compenso si fanno delle abbuffate di carne davvero epiche!
I "CONTRO":
1) in Austria, almeno in questo periodo, C'E' UN CAZZO DI TEMPO DIMMERDAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 6 (e ribadisco ancora SEIIII) giorni di pioggia continui sono davvero troppi! E' estenuante!! Passi per il fresco (10-15°C di media), che ci ha fatto anche piacere, ma l'acqua!... Tanta acqua, troppa acqua, BASTA acqua! Da sopra, da sotto, di traverso, dentro ai fiumi, *fuori* dai fiumi, acqua ovunque! Eccheccazzo, e che è!?, gli si son sgarrate le nuvole!?? =8-0 :-\
2) nonostante abbiano UN CAZZO DI TEMPO DIMMERDAAAAAAAA, l'Austria è stata dichiarata "Parco Naturale della mosca e della zanzara". L'unico posto dove sotto un temporale, con 5°C, ti arrivano sciami dei suddetti insetti a rompere il cazzo. =8-0
3) il vero colmo dei colmi: nonostante, come testé rilevato, in Austria abbiano una leggera eccedenza di H2O in forma liquida, nei ristoranti, e in genere dove si mangia, l'acqua costa il suo equivalente in peso d'oro!! In generale abbiamo constatato un prezzo medio che andava dai 4 agli 8 euro al litro!!! No, dico, OTTO EURO AL LITRO PER QUALCOSA CHE NON SANNO MANCO PIU' DOVE BUTTARE!!! Oh, austriaci, da dove cazzo la prendete l'acqua da bere? La fate portare con le orecchie dalle marmotte ammaestrate fino in Australia, dove la imbottigliano e ve la riportano i canguri albini? ECCHECCAVOLO! :-\
4) in generale nei posti dove si mangia è ancora permesso fumare. Unica reminiscenza barbarica in un mare di civiltà. La cosa dà molto fastidio, anche perché da quelle parti fumano tanto almeno quanto bevono, e vi assicuro che bevono tanto! No, non acqua... :-\
5) il cibo è ottimo, dicevamo, ma un po' pesantino. Per cui ti può capitare di mettere su 3 kg in 10 giorni. Vero, Tiziana? ;-P
6) la segnaletica spesso lascia un po' a desiderare. Specie per le lunghe distanze è spesso incompleta, frammentaria, discontinua. Tanto che senza una cartina decente orientarsi a volte risulta difficoltoso.
7) Il fatto di aver vissuto un tot di tempo in un clima di reciproco rispetto e di civiltà ti fa provare un senso di profondo fastidio nei confronti dei tuoi connazionali, una volta rientrati in Italia, o quando li incroci all'estero.
OSSERVAZIONI GENERALI (e vado a chiudere...)
1) dal freddo ti puoi difendere, anche molto bene. Ma l'acqua, alla lunga, è davvero estenuante! Passare giornate intere sotto l'acqua è qualcosa di assolutamente spossante, sia fisicamente che psicologicamente! :-\ Questo porta ad alcune considerazioni a margine: l'abbigliamento tecnico, e in generale "l'essere preparati" in situazioni simili sono *fondamentali*. C'è da dire che anche con tutta la preparazione e l'abbigliamento del caso, alla fine non c'è nulla da fare: alla lunga ti devi arrendere e rassegnarti ad andare in giro umido per tutto il giorno, con la roba che non fa in tempo ad asciugarsi da un giorno all'altro; però il rovescio positivo della medaglia è che, se pure l'abbigliamento tecnico non ti garantisce di rimanere asciutto, almeno ti dà la possibilità di rimanere caldo, che è importantissimo, e soprattutto, in situazioni che quando sei in viaggio possono crearti difficoltà, ti consente almeno di non rovinarti del tutto la vacanza. Infatti voglio sottolineare che, nonostante siamo stati costretti a girare per giorni interi umidi dalla testa ai piedi, non c'è stato un giorno che non siamo stati in grado di andare in giro o di visitare qualcosa, cosa che non avremmo potuto fare senza l'abbigliamento giusto. Alla fine siamo rimasti soddisfattissimi della vacanza, e la pioggia ora rimane solo un particolare che aggiunge un che di avventuroso, un aneddoto strano da raccontare. Se fossimo partiti in maniera poco più sprovveduta, penso che il viaggio ci sarebbe andato davvero di traverso. Il segreto, a quanto pare, non sta nel portarsi molte cose, ma nel portare le cosa giuste. :-\
2) devo fare pubblicamente i complimenti a Tiziana, che nonostante le difficoltà oggettive, lo stress e i malesseri non si è mai arresa, e si è sempre sforzata di andare avanti e di arrivare ogni volta dove volevamo. :-|
3) devo fare pubblicamente i complimenti anche a me stesso, perché nonostante le difficoltà oggettive e lo stress, ho trovato (non so bene dove) la pazienza per sopportare anche le occasionali paturnie di Tiziana. ;-P
4) e infine devo fare pubblicamente i complimenti a Scippo. Il Dominator si è confermato per quello che è: un trattorino in grado di macinare qualsiasi cosa, davvero inarrestabile, un portento in ogni situazione. Prima di partire la sua tenuta sulla lunga distanza mi preoccupava un po', invece è stato sempre all'altezza della situazione, persino quando si è trattato di fare qualche guado forzato. Se proprio gli devo trovare un difetto, ha avuto giusto qualche difficoltà a reggere il minimo ad alta quota, intorno ai 2600 metri. Ma la colpa era dell'aria, mica sua, quindi anche di questo non gliene posso fare una colpa! Un difetto simile credo si possa perdonare, no?
Invece l'SV ci ha creato qualche problema: nonostante pochi mesi fa avessimo sostituito le pipette delle candele, appena arrivava uno scroscio un po' più forte si bagnava una candela e prendeva ad andare a un cilindro solo. Ci ha fatto tribolare non poco, in quelle condizioni, fino a quando, non so come, armeggiando un po' sono riuscito a stringere meglio la pipetta ottenendo un'isolamento migliore. Ma possibile che i giapponesi si siano persi su una cazzata simile?
5) sono partito con un treno di gomme nuove. Complice soprattutto il meteo, è capitato che in due settimane, in 3000 km circa, io non sia riuscito a fare una singola piega decente. Morale, non solo la gomma posteriore si è vergognosamente appiattita al centro, ma (cosa ben più grave), sulle spalle del pneumatico i peletti *sono ricresciuti*!! =8-0
6) Quando arrivi in un paesino austriaco, la prima volta esclami: "Oooh!...". Dopo qualche giorno dici: "Guarda, che carino, sto paesino!". Dopo dieci giorni fai: "Cazzo, un altro terrazzino di legno coi gerani?".
7) Il tedesco non è una lingua vera e propria: ormai è scientificamente provato che in cruccolandia le comunicazioni reali avvengono telepaticamente, ormai da secoli. Poi, giusto per darsi un tono e per confonderci le idee, i conversatori buttano lì in modo casuale una serie di sillabe disarticolate, infilandoci in mezzo una vocale ogni tanto. E questi sono in realtà i suoni che giungono al nostro orecchio, niente altro che rumori a casaccio. :-\
8) Viaggiando in posti come l'Austria ti rendi conto di una cosa: se le regole sono applicate in modo ragionevole e non arbitrario; se tutti le regole le rispettano, sia che si tratti delle norme del CdS, sia di quelle della civile convivenza; se i "furbi" vengono puniti, e (soprattutto), se chi si comporta bene non deve temere nulla, a maggior ragione fregature o "imboscate" da parte delle forze dell'ordine; ecco , in queste condizioni rispettare le regole diventa più facile, più naturale, e nel farlo vi assicuro che si prova anche un sottile piacere, una sorta di soddisfazione interiore. Purtroppo da noi mancano tutte le condizioni che ho appena citato. Mi duole davvero dirlo, perché giuro che amo profondamente il mio Paese, ma noi siamo un popolo di maleducati, di ignoranti e di incivili! Millenni interi di cultura e civiltà sono andati chissà come alle ortiche, e (triste ma vero), dai tempi dei goti e dei longobardi i ruoli si sono invertiti: adesso siamo noi, i veri barbari! E non crediate che si possa fare una distinzione tra nord e sud, perché vi assicuro che basta scendere di poco sotto il confine delle alpi per trovare i primi che si comportano a cazzo! :-\
9) In dodici giorni di permanenza in Austria per strada non abbiamo mai avuto problemi. Mai una volta in 12 giorni e in 2000 e passa km. Entrati in Italia, tra Udine e Firenze, nell'arco di poche ore "di viaggio," abbiamo rischiato seriamente di essere investiti in malo modo 3 (tre) volte! Tre volte, cazzo!, e sempre per il modo di guidare imbecille dei guidatori. Ci eravamo dimenticati che, una volta passato il confine, torniamo nuovamente ad essere invisibili. :-\
Ok, la chiudo qui. Se siete arrivati fino a qui potete scegliere una risposta tra le seguenti: 1) Cazzi vostri! 2) Complimenti, ce l'avete fatta e siete ancora vivi! 3) Grazie di cuore per avermi accompagnato fino alla fine.
Ciao a tutti!
-- Mko Honda NX 650 "Scippo" Dominator
[ Modificato da Miki il 26/6/2007 19:41 ] | |
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