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© boltz :

27/10/2007 22:44
 Report di Viaggio: Sicilia
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Boltz e Kalla
B12 e ER-5

21/09/2007: Padova-Civitavecchia
Si parte col sole, e questa e' una novita'. La strada e' tanta, ci aspetta il
traghetto, quindi sardostrada fino a Fi, poi Fi-Siena (Nb 60 km senza
distributori) poi SI-lago bolsena lungo la Cassia (veloce, piacevole e poco
trafficata), poi verso la costa e l'Aurelia (a Montalto di Castro) e infine
Civitavecchia. Partenza alle 9, arrivo alle 17, andando con calma e le dovute
soste. Imbarco sul traghetto: poche moto, e stranamente non legate alle pareti
del garage della nave, ma al pavimento. comunque, nessun problema. Nave (Grandi Navi
Veloci) non economica (250 euro: 2 moto + cabina (idem al ritorno)) ma comoda.
La prenotazione fatta per tempo ci ha fatto rispoarmiare circa 160 euri (A/R).

22/09/2007: Palermo-Bagheria-Piana degli Albanesi-Bagheria
Sbarco a PA. Qui e' ancora estate, piena. 38 gradi, e noi con vestiti adatti
per affrontare gli appennini in settembre avanzato. Ci sentiamo alieni sbarcati
da Marte: i locali, rigorosamente in canotta e infradito, ci additano e ci
irridono. A Bagheria (pochi km a est) troviamo il ns B&B (villa Cirincione, 70
euro + 10 parcheggio - necessario! -, 335-1699251) in bella villa ottocentesca
immersa nel verde: Bagheria invece, e' un inferno di traffico. Il pomeriggio
andiamo verso Piana degli Albanesi (entroterra di PA) e portella della
Ginestra. Facciamo conoscenza con l'asfalto siculo, che ci accompagnera' per 15
giorni. In pratica e' vetro. Anche quello nuovo (lo trattano con carta vetrata
00). Inoltre le strade hanno frequentissimi cedimenti del fondo, con
conseguenti salti e buche assai poco piacevoli. In sostanza, prudenza.
Piana, in compenso e' molto piacevole: panorama quasi alpino ma quasi in vista
mare. C'e' una bella area attrezzata per Pic-Nic sulle sponde di un laghetto,
stranamente deserta, nonostate sia sabato. Noi pennica di recupero (e
pezzettino di sterrato che Kalla apprezza particolarmente).
Vana ricerca del sito greco di Solunto, con cartelli infidi e traditori che
appaiono e scompaiono. E comunque inidicano sbagliato: lo troviamo tardi,
torneremo domani. La sera, Sir_J e famigghia ci portano fuori in tipico locale
siciliano: birreria tirolese (ma antipasto con panelle, difficili da trovare a
Brunico). E' sempre un grande piacere rivedervi!

23/09/2007: Bagheria-Parco delle Madonie-Cefalu'
Torniamo a Solunto: panorama superbo, sito non eccezionale. Notevole il
contrasto tra noi con pantaloni tecnici e stivali e i turisti in canotta e
ciabatte, che ci guardano strano ma non hanno il coraggio di dire niente.
Poi si va lungo la costa (strada non male, ma incrocia troppi paeselli) verso
Campofelice di Roccella e poi entriamo nell'interno verso il parco delle
Madonie. Uno spettacolo: la sicilia che non ti aspetti. Panorami alpini, boschi
di conifere, e asfalto decisamente migliore. Tanto bruciato, purtroppo: ne
vedremo molto in giro. Che scempio! Qualche difficolta' a trovare da mangiare,
ci fermiamo a Piano della Battaglia: dopo l'Etna, seconda localita' sciistica
della Sicilia. In effetti, pare che il luogo sia frequentato solo d'inverno, e
morto d'estate. Troviamo (ed e' domenica) solo un gruppo di motociclisti:
inspiegabile. E' un posto da raduni, Sir_J, datti da fare.
Petralia Soprana, Geraci e Castelbuono: meraviglia! Poi scendiamo a Cefalu':
panorama mozzafiato.
Difficolta' a trovare da dormire: l'ufficio turistico e' chiuso, ovviamente, e
i B&B indicati sono falsi (ovvero a >20 km di distanza, ma non lo dicono!).
Troviamo posto su un brutto albergo, pure caretto. Ottima cena, invece, al
Saraceno, in centro citta, con tavolo su passerella sopra gli scogli.

24/09/2007: Cefalu'-S.Agata Militello-Tindari-S.Agata
Giretto a Cefalu', un gioiello. Poi ci spostiamo lungo la costa fino a S.Agata.
Troviamo un alberghetto dignitoso (Parimar 0941-701888). Lasciamo tutto e
ripartiamo verso Tindari lungo la costa. Strada deserta e molto bella (a parte
l'asfalto, come gia' detto...: e non venitemi a dire che e' la sabbia a
levigare la strada. Su una costa rocciosa??). A Tindari c'e' un orribile
santuario di qualche madonna locale, anni 60, con esterni in mattonelle lucide.
Terribile. Invece il sito greco-romano e' molto bello e merita. Il panorama,
come da tutti i siti greci, e' notevolissimo. Ritorno via sardostrada, visto i
nuvoloni neri che arrivano. Arriviamo prima noi in albergo della pioggia, ma
questione di minuti. Come andiamo a mangiare, bisogna mettersi l'antipioggia e
tutto il resto? No, basta chiedere al portiere, che chiede al cameriere di un
ristorante li' vicino, che ci viene a prenderci in macchina (e poi ci portera'
indietro). Se non e' ospitalita' questa! Ottima mangiata di pesce freschissimo,
tra l'altro (rist Zà Pippina 0941 702723)

25/09/2007: S.Agata-Messina-Giardini Naxos-Taormina
Anche oggi, brutto tempo, minaccia pioggia, e nuvole basse verso l'interno.
Maledizione: proprio li' volevamo andare, per attraversare il parco dei Nebrodi
e poi cambiare versante verso Taormina. Vabbe', oggi va cosi'. Sardostrada (con
un po' di pioggia) verso Messina e poi verso Taormina. A Giardini Naxos il
diluvio ci attende, proprio quando dobbiamo arrivare al ns alberghetto, gia'
prenotato la sera prima (Hotel Sole Mare, 0942-52347, rispondono Sig Paolo e
Cagna Sasa': hotel molto carino): uffa! Dopo qualche ora la pioggia si riduce e
andiamo in bus a taormina (pochi km ma tornantosissimi). Citta' molto
piacevole, teatro spettacolare. Al ritorno, sempre in bus, conosciamo
l'autista, ex rugbista, che afferma di andare a caccia di cinghiali armato solo
di balestra! Il tutto mentre scende a buona velocita' per tornanti belli
stretti, con un pulmann da 12 metri...
A cena, come per i giorni seguenti, scegliamo uno dei ristoranti sul lungomare
di Giardini: uno meglio dell'altro.

26/09/2007: Giardini-Catania-Acireale-Giardini
Ancora brutto tempo: il programma ufficiale (di Kalla) prevede non mi ricordo
piu' cosa, ma comunque cose all'aperto da raggiungere in moto, quindi poco
indicate. Invece prendiamo un treno per andare fino a CT (tra l'altro, la
stazione di Giardini, in perfetto stile liberty, e' un piccolo gioiello). CT
invece e' abbstanza deludente, caotica, sporca e trafficatissima. Qualche bella
piazza, un bel bastione normanno, ma non ci ha lasciato un bel ricordo. Poi, in
treno+bus, andiamo a Acireale, che invece e' molto bella, ariosa, e piacevole.
Visitiamo, tra l'altro, un bel museo dei pupi siciliani, cui si accede suonando
il campanello del comune: vi apre l'assessore alla cultura e con grande
gentilezza vi mostra tutto. Info all'ufficio turistico.

27/09/2007: Giardini-Gole Alcantara-Novara di Sicilia-Giardini
Il tempo e' migliorato: si gira. Prima Castigline di Sicilia, verso l'interno,
borgo medioevale con rocca molto carino. Poi andiamo alle gole dell'Alcantara:
sono profonde gole scavate da un fiume impressionati e suggestive. Noleggiano
stivali-salopette da pescatori e si entra in acqua fino al petto: notevoli.
Putroppo le forti piogge dei giorni scorsi rendono impossibile il giro lungo,
style canoying, con discese in corda e salti. Peccato. Poi, andiamo ancora
verso l'interno, fino a Novara di Sicila. Strada bellissima, con asfalto molto
buono (finalmente!) e nessuno, ma proprio nessuno, tranne quanche pecora e
capra lungo la strada. Un assaggio dei Nebrodi che non siamo riusciti a fare:
tocchera' tornare! Bello anche il paesino, dove prendiamo un caffe' al bar
del paese, scambiando qualche parola con i locali, che sembrano sempre stupiti
di vedere gente con tuta, casco, stivali e guanti...

28/09/2007: Giardini-Etna-Costa dei Ciclopi
Oggi l'Etna si fa vedere, finalmente: ci proviamo! Nei giorni scorsi ha nevicato in cima...
Ma metre saliamo sulle pendici (la strada e' molto bella, buon asfalto ma
attenzione alla cenere) le nuvole scendono e ci troviamo nella nebbia. Uffa!
Respinti e offesi, scendiamo lungo la costa a Acitrezza e Acicastello (costa
dei ciclopi). Troviamo un baretto, poi un scoglio e passiamo la giornata a
rosolarci al sole.

29/09/2007: Giardini-Avola-Cava Cassibile
Si riparte, verso sud. Si supera CT in tangenziale, e poi verso Siracusa e
Avola, per la precisione Marina d'Avola. Troviamo un buon B&B (Villa Eben-Ezer,
0931 821742, www.villaebenezer.it, sig Salvino) e poi andiamo verso l'interno
alla Cava Grande del Cassibile, impressionante vallata scavata da un fiume che
forma laghetti e cascate, con la precisa idea di trovare un angolo ameno e
tranquillo e rilassarsi. Putroppo recenti incendi hanno reso il luogo
pericoloso per rischio frane, e quindi e' chiuso. Peccato, visto dall'alto e'
veramente bello. Anche la stradina che si aggroviglia per una discesa in mezzo
al nulla merita. In serata, il sig Salvino, usa i suoi agganci per trovari un
tavolo alla Taverna del Pescatore (0931-562218: notevolissima!)

30/09/2007: Avola-Siracusa-Avola
Oggi tocca Siracusa: il tempo non e' granche', e fa anche qualche goccia di
pioggia, rendendo le strade saponate. Il Teatro di SI e' uno spettacolo, e
anche la curiosissima Latomia del Paradiso (Latomia sta per cava, in questo
caso antichissima, gia' usata dai greci, mentre Cava sta per valle stretta, e
infine Valle sta per... no basta!). Bellissimo il museo archeologico, anche se
chiude alle 13 nonostante sia la giornata mondiale della cultura, con relativo
ingresso gratuito. In piu' non ha nemmeno un pidocchioso guardaroba...
Stroncati dal museo, crolliamo su un tavolino di una vicina pasticceria (verso
il teatro, 200m sulla sx dopo il semaforo), che si rivela una meraviglia.
Rifocillati (a dir poco) riprendiamo la moto e andiamo verso la parte vecchia
della citta', l'isola dell'Ortigia. Molto, molto bella: ben tenuta, pulita,
senza macchine (anzi, con pulmino elettrico e gratuito dai parcheggi vicini).
C'e' un duomo spendido, che fa capire molto della storia di SI: ci sono colonne
di un tempio dorico, chiuse da mura normanne, cui si aprono finestre gotiche e
con una facciata barocca: manca qualcosa? Non mi pare...
Infine, andiamo qualche km verso l'interno verso il castello di Eurialo:
fortificazione greca a difesa della citta'. Impressionante. All'uscita,
troviamo vicino al nostro B12 un altro B12 (telaio curvo) e un B65: lasciamo
biglietto e invito, chissa' se poi sono venuti a trovarci.

01/10/2007: Avola-Palazzolo Acreide-Pantalica-Avola
La strada per Palazzolo e' molto, molto bella: come al solito deserta ma con
asfalto tradimentoso. Arrivare al sito di Akrai (a Palazzolo) e' un po' una
impresa, i cartelli latitano e sono fuorvianti. Chiediamo un po' e alla fine ci
arriviamo. A posteriori era facile: i greci costruiscono sempre nel punto piu'
alto, quindi basta seguire la strada piu' in salita ed e' fatta. Il sito e' un
gioiello, con un piccolo, perfetto, teatro, un odeon e una sorta di catacombe
scavate nella roccia. Poi andiamo a Pantalica, valle profonda scavata da un
paio di torrenti sede di vaste necropoli scavate nella roccia della
pareti: in pratica un vero e proprio alveare. La strada che corre lungo la
valle (presa da Sortino) e' essa stessa una meraviglia: alla fine, con un po' di
buona volonta', si puo' scendere a piedi fino al fondo della valle e trovare un
angolino fresco e tranquillo in riva al torrente per uno spuntino e qualche ora
di relax. Troviamo due francesi con un cancellone monumentale, lei convinta di
scendere giu', lui molto meno: devo dirvi come e' andata a finire? Credevo che
il b12 fosse grossa come moto, ma quando ho visto quei due spingere e tirare il
cancello per parcheggiare su uno spiazzo con un po' di ghiaia, tutto sommato,
il B12 e' una bicicletta. C'e' da dire che loro erano riusciti a legare le due
giacche arrotolate al manubrio senza problemi. Anche se poi, per scendere al
fiume, hanno dovuto nasconderle nei campi vicini, perche' non avevano il nostro
fondamentale lucchetto a spirale con il quale legare giacche e caschi alle
moto. Eh eh...

02/10/2007: Avola-Noto-Ispica-Modica-Ragusa Ibla-Scicli-Capo Passero-Avola
Oggi si gira sul serio: prima tappa Noto. Capolavoro del barocco siciliano,
appena restaurata, tutti gli edifici fatti con una pietra chiara, color miele,
ariosa e armoniosa: veramente bella. Cerchiamo di trovare la Cava D'Ispica, ma
senza successo. La strada da Noto a Ispica e' molto gradevole: in mezzo ai campi, in
collina, ci sono solo trattori di gente al lavoro, che ci guarda strana ma
ricambia allegramente il nostro saluto. Modica e' decisamente piu' caotica, ma
girandola a piedi (che caldo! 38 gradi) ripaga della fatica delle salite e
gradinate. Edifici barocchi spuntano quasi dal nulla, e dall'alto la vista e'
suggestiva. Un'altra spendida strada verso Ragusa Ibla (la parte vecchia della
citta') attraversa i monti Iblei, selvaggi e aspri, ma a volte
eccezionalmente verdi e rigogliosi. Molto bella anche Ibla. Al ritorno,
scendiamo a sud verso il mare, lungo una bella strada che passa per Scicli
(quella che corre lungo il fiume Modica). La visione di Scicli alla fine della
valle e' notevole. Arriviamo sulla costa,e poi giriamo a est, verso Capo
Passero. Strada litoranea qualche scorcio sul mare, ma noiosa in se', abbastanza
dritta e con asfalto sporco di sabbia. Pachino, che pure sembra vicina sulla
carta, non arriva piu', e raggiungiamo Capo Passero solo al tramonto, che in
questa stagione e' presto, verso le 19. In 30 minuti, si passa dalla luce al
buoi completo. Pero', cosi' a sud non siamo mai arrivati con la moto: tra noi e
l'Africa c'e' solo il mare (e nemmeno molto). Quindi in futuro, o si va in
Africa o si raggiunge l'estremo nord, o l'estremo est o ovest...scusate, sto
divagando. Ultima serata a cena in un ristorante vicino al B&B, scelto a caso
(e perche' eravamo stufi di moto): Portomatto 0931 822207. Cena spettacolare, a
dir poco: quando e' arrivao il cuoco a chiederci come andava, ho avuto
l'impulso di abbracciarlo.

03/10/2007: Avola-Villa Armerina-Agrigento
Abbandoniamo il sud-est per andare verso l'interno:
Avola-Noto-Palazzolo-Vizzi-Caltagirone-Piazza Armerina. Strada molto bella (a
parte il numero eccessivo di passaggi a livello: 2 km a destra della ferrovia,
poi 2 km a sx, poi 2 a dx... ma decidetevi!). Vicino Piazza Armerina c'e' la
Villa Romana del Casale, che, da sola, merita un viaggio in Sicilia. Mosaici
romani come non ne abbiamo mai visti altrove, senza parole. Conosciamo un
curioso tizio che ci chiede dei caschi, perche', oh tapino, avendogli ritirato
la patente e' costretto a girare in sputer. E il vento gli fa venire il mal di
testa. Che sfortunato, e' costretto a girare col casco!
Poi si scende verso Agrigento (via Pietraperzia-Caltanissetta: primo tratto
bello, poi superstrada assai noiosa e trafficata), dove dormiamo all'hotel Akragas
(0922-414082). Hotel onesto, e vicinissimo ai templi, e ristorante da segnalare.

04/10/2007: Agrigento-Selinunte-Marsala
Visita ai templi e al museo archeologico: magnifici entrambi. Poi riprendiamo
le moto e andiamo verso Selinunte, sulla costa a ovest. Lasciado la statale
qualche km prima, a Menfi, si riesce a fare anche una stradina di campagna con
qualche attrattiva (se non ci si perde, e' ovvio). Il sito greco e' bellissimo,
e, al solito, in posizione spettacolare. Da qui, andiamo verso Marsala, dove
abbiamo trovato un agriturismo conveniente (Agr. Samperi, 0923-741733). Abbiamo
un accogliente mini-appartamento fornitissimo, con giardino pieno di fiori e
l'agr e' anche un ristorante di primissima qualita' (e quantita'!). Posto da
pranzo natalizio, se non fosse un po' fuori mano.

05/10/2007: Marsala-Mozia
Visita a Marsala, dove c'e' un museo con una nave fenicia dei tempi della
seconda guerra punica, o dei tempi di Gunny, fate voi. Non c'e' altro che
meriti a Marsala. Poi ci spostiamo di poco a nord, verso l'isola di Mozia.
Molto rinomata, ma un po' una delusione per noi. E' un sito
fenicio/greco/romano, ma, a parte un piccolo museo con alcuni pezzi notevoli,
non c'e' rimasto molto altro. Belle invece le saline, con i bianchissimi cumuli
di sale e i mulini a vento. Nel pomeriggio, un po' di mare.

06/10/2007: Marsala-Segesta-Erice-Marsala
Proviamo ad andare a Erice, verso nord nei pressi di Trapani, ma e' coperta da
una nuvola nerissima che non promette niente di buono, quindi deviamo verso
Segesta, seguendo l'autostrada direzione Palermo. Ennesimo sito greco, con
meraviglioso tempio perfettamente conservato e teatro in posizione da togliere
il fiato. Vediamo anche una coppia di tedeschi con due Beta Alp tassellate, con
borse e quant'altro: alla faccia delle mezzeseghe.
Al ritorno riproviamo Erice, sembra un po' meglio: saliamo (e' arroccata ben in
alto) e arriviamo dentro la nebbia, visibilta' 50 metri scarsi. Passeggiare per
le stradine medioevali con questo clima e' suggestivo: ancora piu' suggestiva
la sosta/merenda in una delle tante pasticcerie locali, con specialita' a base
di mandorle e marsala. Quando usciamo, la nebbia e' un po' salita, e il
panorama si apre: cosa deve essere in una giornata limpida!
Ritorno per stradine di campagna, fidando nel navigatore (che per una volta,
non ci tradisce): attenzione ai cani, ai trattori, e siamo arrivati.

07/10/2007: Marsala-Salemi-Palermo
E' quasi finita: si torna al via. Invece di fare sardostrada, prendiamo una
strada che porta a Salemi e Gibellina Nuova, molto bella, anche se molto sporca
di fango portato dai trattori. Si dipartono alcuni sterrati pieni di fango, ma
con indicazioni invitanti tipo strade nazionali. E ripensiamo ai due in Beta
Alp: ma noi, con le moto cariche, be'... non e' il caso. Inizia a piovere,
intorno e' molto nero: quindi sardostrada fino a Palermo, e riusciamo anche a
zig-zagare tra i temporali senza prendere pioggia. Interessante escursus per
il centro storico di Palermo (per i locali, siamo riusciti a passare per il
palazzo dei Normanni, di fianco al Duomo e per Quattro Canti) a causa di
cartello "porto" errato e/o mancante. E ci si imbarca. C'e' anche un tizio
umbro con XR 400 ultracarico: sempre alla faccia delle 1/2 seghe.

08/10/2007: Civitavecchia-Padova
Siamo in continente: sento la gomma dietro strana, ma e' solo un po' sgonfia, e
forse la strana sensazione di aderenza sull'asfalto: non siamo piu' abituati.
Verso casa sulla stessa strada (lago Bolsena-Cassia-Siena-FI-BO-PD), e eccoci
arrivati.

Considerazioni finali:

Quindici giorni, 3200 km: non male. Problemi alle moto: eh? cosa? ah, si: due
lampadine rotte (probabilmente causa fondo sconnesso) sulla ER-5 e basta.
Per le strade abbiamo detto: tranne rari casi, il fondo e' pessimo e l'asfalto
altrettanto: pero', al di fuori delle citta'/paesini, abbiamo trovato poco
traffico e sono in generale godibili a andatura turistica. Nessun problema per
trovare benzina, tranne che nelle strade dell'interno.
I Motociclisti sono pochi: il saluto e' quasi sconosciuto, a volte un colpetto di
claxon, ma raro. E' facile distinguere i mototuristi forestieri dai locali, per
l'uso di casco, giacche, guanti e altri orpelli, quasi del tutto sconosciuti ai
locali.
Gli automobilisti in citta' sono assai pericolosi: tendono a fermarsi agli stop
(o simili) solo svariati metri dopo la linea di arresto, ovvero a passare
senz'altro suonando il claxon. Massima allerta, mai dare niente per scontato e
sempre, ma dico sempre, due dita sul freno. Nel complesso, pero' si riesce a
cavarsela al solo prezzo di alcuni anni di vita per gli spaventi presi. Fuori
citta' o sono veloci, ossia si materializzano dal nulla a 5 cm dalla targa, o
veloci e pavidi, come sopra, ma poi restano per km e km dietro (sempre a 5 cm)
perche' non hanno il coraggio di superare, o lenti, cioe' vanno a 30 km/h in
centro carreggaita su strada dritta senza laterali. A volte i veloci si
trasformano improvvisamente in lenti, senza spiegazione. Gente che va normale,
rara.

Per trovare da dormire, la cosa migliore e' chiamare l'ufficio turistico locale
(la mattina, poi tipicamente chiude) e farsi dare una lista di numeri da
chiamare. Cercare indicazioni sul posto e' spesso difficile se non senza
speranza. Per mangiare non c'e' problema: andate ovunque, vi andra' bene. In
questa stagione, si trova una camera doppia in B&B con circa 60 euro (ma non
sono tantissimi), alberghi ** a qualcosa in piu', un agriturismo con ~100 euro
con 1/2 pensione (2 persone): i prezzi salgono in luoghi turistici.

Oltre al mare, che in molti punti non ha nulla da invidiare a Grecia o caraibi,
c'e' grande offerta di siti archeologici (se uno e' appassionato, come noi),
architettura molto spesso unica, come per il caso del barocco siciliano, ma
anche paesaggi montani, valli, gole, fiumi, etc etc. L'unico problema, se si
puo' dire cosi' e' che ci sono talmente tante cose da fare e da vedere che il
tempo non basta mai.

© ale73tra :

27/10/2007 23:01
 Bel report.. viene voglia di fare subito i bagagli..

© Sir_J :

27/10/2007 23:13
 ale73tra,
Citazione:

Bel report.. viene voglia di fare subito i bagagli..


si, quasi quasi domani mi faccio un giro verso cefalu' :-D

© utente inattivo :

27/10/2007 23:36
 Bello :-)....mi hai fatto venire in mente la mia vacanza dell'anno scorso, ero a Cefalù....posto meraviglioso....tutta la sicilia è meravigliosa ed hai descritto benissimo quello che si trova andandoci, molti posti li ho rivisti nelle tue parole......mi viene anche in mente la giornata passata con Sir J....non ci conosceva nemmeno e ci ha portati in giro per mezza Palermo.....spirito bandito :hey:

Quasi mi è scesa una lacrimuccia a leggere.....ci tornerò ;-) !!

P.S.: hai fatto bene ad imbarcarti a Civitavecchia però la cabina sa di "sborone" :-P.....la traversata noi l'abbiamo fatta in sala TV....ma non l'ho rifarò mai + :-D !!!


[ Modificato da Nic71 28.10.2007 - 00:37 ]

© Sir_J :

28/10/2007 7:02
 Nic71,
Citazione:

però la cabina sa di "sborone" :-P.....la traversata noi l'abbiamo fatta in sala TV....ma non l'ho rifarò mai +


Ringrazia che, vedendoti, non ti hanno fatto dormire nella stiva :-D

© topesio :

28/10/2007 7:34
 Complimenti!!
Report coi fiocchi, da manuale.
Stampo e conservo.

© Kiki :

28/10/2007 10:29
 bravo! bel report! :-)

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