Babi : |
2/1/2008 11:09 |
Il nostro giro inizia verso le ore 10 del 31 dicembre, tempo di caricare le moto e fermarsi a fare il pieno e gonfiare le gomme, e siamo in viaggio. Il progetto è raggiungere Laveno, fermarci a dormire in albergo, e svegliarci presto la mattina successiva per raggiungere il valico di Zenna, percorrere il tratto svizzero passando da Locarno, rientrare in Italia e percorrere tutta la sponda ovest fino ad Arona, per poi rientrare a casina. L'itinerario scelto per il primo giorno è all'incirca QUESTO ovvero circa un centinaio di km percorribili in meno di due ore, se non fosse che io mi impunto a tutti i costi di voler fare una stradina che quasi non è segnata sulle mappe, e perdiamo un'ora a girare intorno a Magenta per cercare una stradina che alla fine troviamo e ci porta a Turbigo, dove ci fermiamo a mangiare un panino e bere un caffè. Proseguiamo per Sesto Calende, il primo tratto di strada è molto caratteristico perchè attraversa le campagne e, se la giornata è bella, offre dei panorami stupendi sulla Valle del Ticino e in lontananza il gruppo del Monte Rosa. Questa non l'ho fatta io, ma è per rendere l'dea della suggestione
la strada fino a Sesto Calende è scorrevole, e finalmente raggiungiamo il lungolago. Decidiamo di fermarci ad Angera per visitare la Rocca Borromea-- > LINK< --, la strada per raggiungerla è un disastro, piena di buche, tornantini ghiacciati, insomma una gran fatica per arrivare in cima e scoprire che la Rocca di Angera è chiusa nella stagione invernale
Si riparte in direzione Laveno, la strada diventa via via più interessante, la giornata è eccezionale, ma è pur sempre inverno e già si intuisce che il sole presto calerà.... La strada principale in questo tratto si discosta dal lungolago, e nella mia ostinazione a voler a tutti i costi avere di fianco il lago, perdiamo un sacco di tempo a scendere in tutti i paesini e scoprire che il lungolago c'è ma non è percorribile con i mezzi a motore, in quel tratto....però vediamo un sacco di paesini caratteristici!!
Gli ultimi km prima di Laveno passano in un microsecondo, le curvine iniziano ad incalzarsi una dietro l'altra, arriviamo a Laveno tentati di proseguire altri millemila km su quelle curvine goduriose ma il sole sta già calando e propendiamo per cercare l'albergo. Pernotteremo nell'Albergo Moderno Meublè, piccolo alberghetto rimasto negli anni 60, ma con il box chiuso per le motine
Facciamo un giretto a Laveno, è un bel paesino, tipico paesino di lago, centro storico e passeggiata sul lungo lago, c'è anche il presepio sommerso! Foto di Laveno al tramonto:
La sera ceniamo in un ristorante pizzeria in piazza davanti al lago, di cui ho rimosso il nome e che sconsiglio a tutti (vedrò di recuperare il nome per fargli una pessima pubblicità), dove mi hanno letteralmente avvelenata....vi dico solo che ho vomitato così tanto che mi è venuta la faccia a macchie rosse e non ero nemmeno sbronza!!
chiusa questa triste parentesi, non vi dico in che stato ero il primo dell'anno, non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi, mi chiedevo come avrei potuto stare in equilibrio su una moto ma contro ogni previsione, l'arietta fresca sul viso mi aiuta a riprendermi, e prendiamo la strada per Luino, che è una vera libidine.. E' ancora presto, il sole ancora non ha raggiunto tutti i tratti di strada, quindi l'andatura è estremamente discreta (anche perchè il limite è 50 e incrociamo un paio di velox), per evitare di finire sdraiati su qualche tratto ghiacciato. Ma è veramente bello, e la giornata non potrebbe essere migliore.
Ma la mia notte insonne si fa sentire, e giunti a Luino decidiamo che non è il caso di fare tutto il giro, quindi torneremo indietro, a Laveno prenderemo il traghetto per Intra, e percorreremo l'altra sponda del lago per rientrare verso casa, che vista da qui sembra bella soleggiata.
Il traghetto costa 6 euri a passeggero+moto, in circa 15 minuti ti porta da Laveno a Intra, e sul ponte fa un freddo porco!! Laveno vista dal traghetto:
sbarchiamo a Intra, direzione Baveno e poi Arona......di qua la strada è una vera e propria istigazione a delinquere, bella larga, ben asfaltata....peccato veramente percorrere solo questo tratto!! Ma la stanchezza inizia a farsi sentire, mi sta salendo anche la febbre, e guidare la mia bellissima essevù sportiva con i dolorini da influenza è quando di più scocciante esista, non lo auguro a nessuno Per cui dritti verso a casa, tra sofferenze immani, un mal di schiena che nemmeno se mi bastonavano mi faceva così male, l'ultimo tratto di strada ho dei ricordi confusi... come sono arrivata a casina mi sono infilata sotto le coperte, 38 di febbre, ho preso una tachipirina e ringraziato il santo che mi aveva vegliato fino a casa, e promesso che attaccherò un santino al cupolino
Viaggio di ritorno LINK
A parte la febbre e la cena, due giorni bellissimi, il tempo è stato generoso e il lago è un posto che non delude mai.... Un grazie speciale alla mia amata essevù, che ogni giorno si rivela una moto perfetta per me, non mi mette mai in difficoltà, si guida che è un piacere, e anche nelle strade impegnative si è rivelata un'ottima compagna di viaggio Il ringraziamento più grande è per il mio fidanzato, che come solito ha sopportato i miei deliri, e miei scleri, la mia ostinazione, le mie scenate isteriche quando mi perdo etc etc etc, senza perdersi d'animo | |
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