Forum: [MT] Itinerari e report -> [Report] M.te Viperella, sorgenti Aniene, Zompo Lo Schioppo,(c) www.bandit.it http://www.bandit.it/public
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Zel : |
16/6/2009 13:07 |
Fiumata, sorgenti Aniene, Zompo Lo Schioppo, Forchetta MorreaUna gitarella tra Lazio e Abruzzi
Gran giro, bellissimi posti, le cascate, una stupendissima quanto inattesa sterrata da 21km...
alle 9,20, con soli 5 minuti di ritardo, mi presento all'uscita A1 di Valmontone, e rapidamente partiamo alla volta di Gennazzano, tra torme dei soliti bei smanettoni prenestinofili. A passo panoramico e legale ci indirizziamo sulla prenestina (SS155) verso Fiuggi, il mio compare d'avventura Marco fa benzina (dice che la sua Africa Twin 650 dell'88: a fine giornata sarà meravigliato dei bassi consumi, quando si dice la fermezza...), ripartiamo, accostiamo vicino ai resti archeologici di una Villa Traianea, dove scatto un po' di foto con la sua supermacchina Nikon (forse qualcuna arriverà su questi schermi tra un po', spero) e, per girare la moto, mi gusto, poco più su, un intero prato in fiore dove mi sento più leggiadro della "vispa teresa" in persona. Il rumore delle brutale che sfrecciano affianco suggella la mia estraneità alla battaglia domenicale. primo obiettivo, raggiunto.
ripartiamo, giriamo a sinistra sulla bellissima quanto breve strada per Roiate, belle curve tonde, da sportiva, gran grip, e una vegetazione che comincia a farsi prematuramente da mezza montagna. Incrociamo la provinciale detta non so perché Maremmana Superiore, altra gran strada, e mentre io mi fermo per mostrare a Marco una cosa, lui mi dice "ma se ci mettessimo in una di queste belle curve lente qua a farci due foto dinamiche, con la funzione sport della mia camera?". e che devo dije, de no? mi fa un po' ridere l'idea della foto dinamica sulla caprettamannara, ma già che ce semo, famo. risulterò orsesco e mostruoso nelle foto ma è la realtà, bisogna accettarla. (anche queste, forse, a dopo).
riprendiamo la strada, raggiungiamo la Sublacense (SS411), puntiamo verso gli Altipiani di Arcinazzo, veramente un bel posto. DI lì imbocchiamo a sinistra la direzione FIlettino/Trevi nel Lazio, cioè la strada del monte Viperella. La vegetazione è particolarmente lussureggiante, al contrario dell'intelligenza degli automobilisti, e alla nostra destra scorre in un fosso ombreggiato, con qualche sporadica spada di sole a illuminarlo, l'Aniene fanciullo, che qui non ha il caratteristico olezzo tossico nocivo sfoggiato nel quartiere tibbburtino. Adocchio un prato, dove ci fermiamo e si fa qualche foto, soprattutto con la sua macchina, ma qualcuna anche con la mia.
Sotto il fogliame, l'Aniene bambino.
RItorniamo per strada. Alla deviazione per Fiumata/sorgenti Aniene, la imbocchiamo. Arrivati al bivio, prendiamo la sterrata a sinistra che costeggia l'area camping. Procediamo per questa sterrata dove incontriamo qualche caverna o speco naturale, e un po' di bovini.
questa cornuta si gratta la fazza contro la corteccia.
sembra incredibile, ma è proprio l'Aniene
un po' di onore ai nostri due rottami (a parte una elefant 900 con su una coppia, che incontriamo proprio qui, nel resto della giornata non incapperemo in alcuna moto gitante, collettiva o singola, che valga sul mercato meno del doppio delle quotazioni delle nostre due sommate)
Sabato Marco ha fatto una gita smanettosa con la RSV factory: è un po' provato nelle braccia ma lo stesso si sottopone stoicamente alle mie improvvisazioni. Senonché, a un certo punto del nostro procedere verso le sorgenti, notiamo dei cartelli di divieto di transito e scrupolosamene decidiamo di tornare indietro. Ed è a questo punto che io propongo il cambio moto. Voglio sentire com'è sta Africa gommata 40-60%. Anche lui è interessato al dominator, quindi facciamo lo scambio. Sparisco davanti in due secondi: diversamente dal dominator, all'avantreno dell'AT non gliene frega niente di niente al cubo, sasso smosso, fanghiglia, pietra bagnata... persino sulle buche è un po' più generosa. Sembra di stare su un Mehari, si fa giusto un po' di attenzione in curva ma senza un motivo preciso.
Giriamo a sinistra per andare al ristorante/pensione/bar/vivaio delle trote di Fiumata. Ha appena riaperto, ci beviamo una cedrata perché poco altro è disponibile freddo. La gerente, romanissima de trastevere, ci racconta di prima che isitituissero il parco, vietando tutto meno il respiro: migliaia di giovani da tutto il circondario convenivano da ste parti per fare campeggio libero, grigliate libere, bagno libero, sesso libero , e altre cose interessanti libere, per giorni, settimane o anche mesi. E io mi figuro un'esercito di Dyane, 2cv, cagiva e honda da enduro, e poi yamaha e scrambler vari e biciclette e tandem e risciò accorrere in massa sul Viperella... oggi, nell'Italia caduta in prescrizione, metastasi televisiva alla De Filippi, solo indizi vaghi e tremolanti di tutta questa energia vissuta insieme, di questo retaggio, vicino ma lontanissimo.
Dalla settimana ventura riaprirà a pieno servizio: qui fanno buone ricette a base di trota, di ogni sorta, l'ambiente è suggestivo e il clima un po' umido ma fresco.
Ripartiamo, sempre io sull'Africa Twin e lui sulla mia, che sull'asfalto lo diverte mooolto di più che sullo sterrato. Il motore dell'AT è sempre una delizia, direi ideale per il turismo tortuoso, peccato la sella scavata da lui che fa sentire caldo al popò e piega oltremodo il mio malandato ginocchio. Ci muoviamo con garbata eleganza su per i tornantoni che portano alla Serra S. Antonio, sfilando fra gli alberghi destinati perlopiù al turismo invernale diretto alle vicine stazioni sciistiche. Annoto due ktm molto tecnici che escono da un'area attrezzata, lì ci dev'essere uno sterrato facilotto da cui poi si parte per boschi da gente seria. Segnato.
Ad un certo punto, superata la vetta del Monte Viperella e cominciata quindi la discesa verso Capistrello, mi fermo a un poggio ricavato sul terrapieno di una curva a sinistra e faccio qualche fotina, in su e in giù.
Capistrello
Ci riscambiamo le moto (apprezzo molto le mie gomme tonde e il mio tassello meno intagliato, molto più di quanto facessi prima) e puntiamo a scendere, a nord.
Giunti a Capistrello ci buttiamo tra le curvette della vecchia Sora-Avezzano, ormai soppiantata dalla superstrada. La temperatura è aumentata enormemente, il nostro obiettivo ora è quello di salire alle cascate di Zompo Lo Schioppo e trovare dove mangiare guardando la gara di Moto GP. Saliamo, vediamo, controlliamo, e torniamo indietro. Il mio compare ha notato un ristorante defilato e insiste che dobbiamo mangiare lì.
Tagliatelle fatte in casa col ragù e una modesta porzioncina d'abbacchio, caffè e conto grazie. Marco riceve dal figlio telefonate di epico aggiornamento circa la gara di MotoGP che non abbiamo potuto vedere..
Ripartiamo alla volta delle cascate, dove però ora ci fanno pagare l'ingresso (prima il gabbiotto era vuoto, stavano a pranzo) di un euro. Paghiamo, parcheggiamo e cominciamo ad arrampicarci in questo bosco umido e ombroso, per sperare di raggiungere la vista delle cascate. Stress mostruoso per il ginocchio, ma andiamo avanti. Anche le foto con la macchina di Marco le farò io, per un suo momentaneo problema fisico.
Mostro qualche scatto fatto colla mia plebeissima Coolpix, giusto per farvi un'idea.
Ascesa fracassaginocchia su per il boschetto.
Qua ci sono fiottini d'acqua in giro da per tutto...
Le cascatelle, qua e là
A questo punto ritorniamo con calma al parcheggio, strapieno di moto quasi tutti nuovissime e/o agggggresssivissime, ci beviamo un po' dell'acqua di fonte fresca fresca, e con grande agio ci rivestiamo e ripartiamo. Dopo 300 metri troviamo una coda di moto e auto, sulla sinistra una motociclista in terra, dolori di schiena. Se ho ben capito, ha subito le conseguenze di un high side per una sbandata iniziata su uno strato di brecciolino evidentissimo, evitabilissimo, secchissimo e su un tratto drittissimo. Constata la sovrabbondanza di soccorritori alla poveretta, ripartiamo. DOpo un gelatino a Morino, prendiamo a sinistra per Avezzano, destra subito per Civita d'Antino. Marco mi segnala che siamo di nuovo in zona-rifornimento. Io gli spiego che ci attendono una trentina di km abbondanti, su per la montagna, poi scolliniamo e alla peggio il distributore lo troviamo lì. Quello che non so è se la strada sarà tutta asfaltata oppure no. Però so che esiste su googlemaps, quindi se è sterrata, è facilissima. Arrivati a Civita d'Antino su asfalto, le indicazioni in bianco su fondo marrone mi fanno sospettare che non ci sia asfalto per un pezzo bello lungo.
Due fotine le scatto proprio al principio della stradina sterrata per Forchetta Morrea e Collelongo, a salire sulla catena della Serra Lunga, quando intravedo un tratto di vegetazione particolare.
Stimando ad occhio sulla cartina il tratto segnato in biancoegiallo, con le distanze, ci aspettano 20 km di sterrato:QUESTI (LINK).
So che Marco insisterà per non farlo, ma so che alla fine sarà contento di averlo fatto. QUindi per i primi 3 km gli dico che saliamo in avanscoperta e torniamo indietro; coperta questa distanza, gli dico che ne abbiamo fatti 6 e che ne mancano 9 o 10. ne mancheranno per una mezzora sempre un po' gli stessi, via via. La salita ha una ripidità non esagerata ma avvertibile, c'è troppo sasso smosso per i miei gusti e a un certo punto mi fermo a sgonfiare le gomme che sono effettivamente troppo gonfie.
Va be', intanto che procediamo ci fermiamo spesso per contemplare il panorama, sempre più bello via via che ci si dirige a nordest.
I colori Hrc ben si accordano con l'ambiente esterno, anche se non si direbbe.
Il bovino, fiero baluardo della natura contro la motocicletta... Ne abbiamo incontrati 5 gruppi, tutti con vitellini. La vacca, in particolare se con prole al seguito, non ama la moto; la punta con le corna lunghe e aguzze, abbassa la testa e comincia ad arrotare le zampone anteriori. Al che tocca spegnere il motore e farsi avanti a piedi. Miracolosamente si scosta dalla carreggiata, con una posatezza riluttante.
Il bivio, salendo da Collelongo:
A questo punto scendiamo su asfalto, con quella solita andatura fiduciosa, sciolta e totalmente trasformata che si ha quando si rimette piede su asfalto dopo un bel po' di sterrato. Tiriamo per Villavallelonga per fare benzina e decidere il seguito. E' troppo tardi per sondare la strada verso sud, per Schiena Cavallo. Puntiamo verso casa, ma preannuncio a Marco che io preferisco fare l'interna guidata e non da subito l'autostrada. Lui ha invece premura. Ad Avezzano, Marco prende l'autostrada e dieci minuti di pioggia battente, io resto sulla Tiburtina, raggiungo Tagliacozzo e faccio la strada dei Colli di Montebove (la TIburtina vecchia) che è uno dei topos smanettonici locali, il tutto senza prendere una goccia d'acqua. Data l'ora, non incontro anima viva di nessuna sorta: né moto, né bici, né auto (mi pare). Un paradiso, condotto a ritmo allegro ma rifuggendo ogni tentazione estrema. Procedo poi sulla Tiburtina sino a Roma raccordo, fermandomi a Tivoli per una fotina panoramica al tramonto.
raggiungo tranquillamente casa, incontrando ancora poco traffico.
le migliori (e più abbondanti) foto sono sulla macchina del mio socio, presto dovrei poterne disporre, spero.
questo è il percorso del giro, che ha ammontato però a 370 km perché alcuni piccoli tratti li abbiamo coperti più volte, per varie ragioni.
note finali:
grande relax e grande pace e serenità interiore, forse pause troppo lunghe, ma non importa. perfetta armonia col compare, in ogni aspetto e momento. un passo arioso ma prudente, sereno e contemplativo sul dritto, senza mai stress in nessun punto e con un certo divertimento di guida nei luoghi adatti. alcuni posti dove tornare, magari allungando il brodo. strabiliante l'africa twin fuori asfalto.
buon mototurismo a tutti | |
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pinobandito : |
16/6/2009 13:09 |
sembrano le location dove hanno ambientato i film di Trinità | |
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Zel : |
16/6/2009 13:13 |
si chiama appunto "spaghetti-enduro", una sorta di motoalpinismo per turistoni ciccioni e tecnicamente inabili. | |
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Miki : |
16/6/2009 14:11 |
Veramente gran bel report... Grazie
P.s. Zel, cordialmente, Fanqlo: così non mi aiuti di certo a dimenticare la scimmia dell'AT | |
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Zel : |
16/6/2009 15:27 |
insieme a gunny e toro che danno un'occhiata una riga sì e tre no, vi rendete conto che siete le uniche due persone che leggono i miei post? quindi avete un problema ben maggiore di una scimmia per la moto tale e talaltra (peraltro le due migliori moto under 160 km/h di tutti i tempi) trovatevi uno bravo
p.s. quello della settimana in terronia purtroppo non l'ho ancora terminato, ahime' sono un po' stressato da assilli quali tentati omicidi e cose così, che non mi danno la giusta serenité per compilare i miei report straordinéri. ma verrà il giorno. | |
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Zel : |
16/6/2009 15:33 |
peraltro in Slovenia mi pare di ricordare posti abbastanza simili a questi, anche se io all'epoca non ero neanche A-patentato, e più che coi talebani del tassello amavo intrattenermi con le talebane dell'uccello... | |
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Zel : |
16/6/2009 16:05 |
no boltz davvero non era per quello... è che così, la comunità è soprattutto nordica e sudica, io ho ormai questi interessi da motopensionato on-off, giro in giro col mono 650 e mi sento felice facendo le pieghette sotto i gheppi e le poiane, i dritti a 70/80 all'ora, vado alle cascate a dialogare in brianzolo con le famigliole tipo parrocchia di de sica/don buro... non vedo un interesse. tutto lì. ma se interessa, con molto piacere. tra l'altro stavolta ci sono anche in ballo delle foto interessanti, fatte con macchine fotografiche serie. c'è anche l'orso yogi in moto... | |
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Kalle60 : |
16/6/2009 17:21 |
complimenti zel!!
bellissimo report, belle foto,e.....tanta tanta invidia...il tuo dominator, è l'ultima serie di quando andava di moda, io avevo la versione precedente 1991 e ti quoto all grande!! ho fatto 20000km in due estati, comprese vacanze all'elba e nella selvaggia corsica...il domi una bicicletta con il mono-pompone sotto le terga...spettacolo!!!! | |
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Miki : |
16/6/2009 17:35 |
Zel, Citazione: peraltro le due migliori moto under 160 km/h di tutti i tempi
Zel, Citazione: ho ormai questi interessi da motopensionato on-off, giro in giro col mono 650 e mi sento felice facendo le pieghette sotto i gheppi e le poiane, i dritti a 70/80 all'ora, vado alle cascate a dialogare in brianzolo con le famigliole tipo parrocchia di de sica/don buro...
Vedi, non sei solo a praticare questo genere di attività. Io uso il Kle per le passeggiate agresti e il b12 per un turismo pacioccone con qualche piega su strade spesso sconosciute ai più che di volta in volta scopro se sono asfaltate o meno (casomai torno con Cinquecentino, per l'appunto).
Sarà lo "stress" (dico per ridere, ovviamente) di moderare e doversi leggere un sacco di roba che da utente considero in un certo modo, ma mi piace ogni tanto di leggere report come questo o topic e post con un senso e, perchè no, anche con un certo stile. Ergo, come dice Boltz, la cosa interessa. Ricorda inoltre che non tutti quelli che leggono qualcosa qui dentro e l'apprezzano lo scrivono...
Forse devo trovarmi davvero uno bravo, ma è così
Gunny, Citazione: Miki, Citazione:
P.s. Zel, cordialmente, Fanqlo: così non mi aiuti di certo a dimenticare la scimmia dell'AT
Anche tu?
E' in assoluto una delle moto che mi sono più piaciute fin dalla loro uscita. Mi son trovato più volte a pensare che per il tipo di motociclamento che pratico io, si potrebbe considerare di vendere B12 e KLE e raccattare un'AT dell'89 (quella 650, livrea uguale a quella delle foto), farci una bella e seria revisione, e via. Finora mi ha fermato il mio essere longilineo, ho paura che sia un po' alta... Chissà. | |
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Zel : |
16/6/2009 17:45 |
il 650 in off è il migliore secondo la vox populi, ma scalda un po' e conquista l'adeguata schiena nella spinta del propulsore solo con un ricorso al gas un po' più intenso, che si traduce in consumi molto + alti del 750 usato allo stesso ritmo. è anche meno affidabile per quella micidiale centralina sottosella.
il 750 1996-02 (eviterei i 750 precedenti per un telaio che non piace a nessuno nessuno nessuno) è la moto che ha uno dei miei maestri di motociclismo stradale. gommata non troppo tassellata in strada va su da paura, piega da far venire i brividi. e sta in strada in maniera eccellente. fuori la sua non l'ho mai provata. deboluccia di pompa benzina, c'è una modifica da 200 euri circa che la rende inattaccabile. il regolatore... è Honda, nessuno è perfetto, ogni tanto te tocca ma su questa serie non tanto spesso
probabilmente se il mio parco moto sparisse e fossi sicuro che l'eurozero non mi possa creare gravi impedimenti, io penso che sostituirei tutto con una 750 delle ultimissime. c'ha persino la doppio chioccioletta a quindici posizioni per la tensione catena, e inviterei il capo qua a spiegarvi che divino stratagemma essa sia...
oltre a un freno anteriore solo discreto e ad ammortizzatori migliorabili, c'è poi il capitolo dei cerchi tubetype. io ritengo che, tra tante frociate inutili, una moto da guidare anche per sfizio in strada dovrebbe non correre il rischio di vedere una gomma afflosciarsi ini un battito d'ali, specie l'anteriore. quindi, raggi Alpina e via. non posso parlare di tutto ciò senza commuovermi, scusate. | |
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Kalle60 : |
16/6/2009 17:53 |
Zel, Citazione: il 650 in off è il migliore secondo la vox populi, ma scalda un po' e conquista l'adeguata schiena nella spinta del propulsore solo con un ricorso al gas un po' più intenso, che si traduce in consumi molto + alti del 750 usato allo stesso ritmo. è anche meno affidabile per quella micidiale centralina sottosella.
anche perchè è rapportato corto di brutto....rispetto alla xl600r dalla quale deriva, gira 1000g/m in più con 2/3km/h in meno di velocità di punta... la centralina sotto la sella a me non ha mai dato problemi...le gomme ricordo che dopo aver lisciato le dunlop di serie in 3800km, ero passato alle nuovissime michelin t66 tassellate, ma non così profonde come le primo equipaggiamento...comunque dominator over the top!!! | |
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Zel : |
16/6/2009 18:03 |
sìsì rispondevo alle scimmie di Miki il domi è un buon prodotto, indiscutibilmente. fai solo serraggi e olio, fine, non c'è niente che possa non funzionare. secondo me è un po' troppo piantato d'avantreno: in strada è un mostro rispetto alle varie xt e dr omologhe, di serie; ma in off per me ha un cannotto troppo stretto ed è nervoso, ti chiede un botto di gas. l'africa twin a mio avviso su fondi veloci di carattere rallistico è molto più rassicurante.
Gunny, Citazione:
uh, papi gunny... ma tu hai anche il fazzeronzolo da 150 cv quando non ritrovi la virilità ruoti una manopola. io ho una vacca da tre quintali e 73 somari alla rota, se ruoto non mi sento maschio, al massimo mi dà una frullatina di ribaltamento. con le moto che ho io, i pantaloni li devo portare io in casa... considerato soprattutto quanto spesso me le dò sulle gambe :( | |
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clyde : |
17/6/2009 10:14 |
Zel, Citazione: grande relax e grande pace e serenità interiore, forse pause troppo lunghe
Le pause non sono troppo lunghe se, come dici, ti portano pace e serenità. I giri di corsa lasciamoli fare ai piloti in pista, noi godiamoci la vita .. | |
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Lancelot : |
17/6/2009 10:24 |
dopo aver letto il fantastico report e visto le immagini mi sta venendo voglia di enduro | |
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Zel : |
17/6/2009 12:10 |
Moto da fighetti come poche il 100 GS PD. e glielo dici tu poi ai due Bing che noi non amiamo fare 13 con un litro passeggiando con una moto da 50 cavalli e senza i freni? lo so cosa fa, ci ho girato con uno buono, lo so. però non ha i freni, fa fighetto da paura e consuma con un vtr1000 sp1....
Burp
invece.
Arrivate le foto fatte con la macchina figa del compare.
Prima dell'ordine cronologico, come antipasti, i tre scatti di cui sono orgoglino:
nel seguito, in ordine, alcune fatte da lui, altre da me (quando lo scrivo tra parentesi).
La villa traianea sulla prenestina (foto mie)
Nel pratino affianco all'Aniene sul monte Viperella
Vacchismi alle sorgenti dell'Aniene (Fiumata)
Rapporti animaleschi
Saluti dal vostro obesone prediletto. Fai ciao all'orso con la manina, miki
Spelonche e celebrazioni dell'AT
Visioni (e incubi) dal/sul poggio scendendo dal M.te Viperella
[continua...] | |
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Kalle60 : |
17/6/2009 18:12 |
zel ma nelle due foto dell'antro spettrale in acqua....c'è un sub?
nella prima si vede un tubo perpendicolare all'acqua che nella seconda foto è sostituito dai cerchi sullo specchio d'acqua... | |
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Zel : |
17/6/2009 19:52 |
continua appendice fotografica.
Riserva naturale di Zompo Lo Schioppo, con cascate.
Foto mie, macchina di Marco. Buona visione.
definiamo la posizione
grigliatonzola in area attrezzata
avvicinamento alla cascatiella
acquetta ruscelletta ovunque io mi metta
il boschetto
il ritorno nel bosco, verso il parcheggio
[ Modificato da Zel 17.06.2009 - 20:56 ] | |
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Miki : |
18/6/2009 7:00 |
Veramente gran bei posti, e con un sacco d'acqua. Ho addocchiato anche un paio di paretine dove non mi farebbe per niente schifo arrampicare | |
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ender : |
18/6/2009 13:18 |
Gran bel report e gran bei posti... Zel cordialmente un fanqlo anche da parte mia che cerco di resistere alla scimmia di un enduro ... e comunque eccone un altro che deve farsi curare da uno bravo visto che continuo a leggere i tuoi post. Ps foto veramente belle | |
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Zel : |
18/6/2009 15:41 |
Zel, Citazione: e mentre io mi fermo per mostrare a Marco una cosa, lui mi dice "ma se ci mettessimo in una di queste belle curve lente qua a farci due foto dinamiche, con la funzione sport della mia camera?". e che devo dije, de no? mi fa un po' ridere l'idea della foto dinamica sulla caprettamannara, ma già che ce semo, famo. risulterò orsesco e mostruoso nelle foto ma è la realtà, bisogna accettarla. (anche queste, forse, a dopo).
azz, stavo per dimenticarmene!
ecco la caccola, pardon la chiccola, insomma la ciliegia che marcia sulla torta, le foto dinamiche. dinamiche è una parola grossa, fra la prima e l'ultima passa il tempo medio di una fottutina del Toro, amante rispettabile, si sa.
fermeggiare pallido e storto lungo un rovente muro d'orto
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Miki : |
22/6/2009 13:22 |
Sono notoriamente rincoglionito, e forse se ne era già accennato da qualche parte... So per certo che era uno degli argomenti da sviscerare al primo incontro utile... In ogni caso, mi chiedevo: ma dal punto di vista del girellare sterrato da quelle parti, come stiamo dal punto di vista delle forze dell'ordine? Si direbbe - leggendo i tuoi report - che siano di manica veramente larga | |
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Zel : |
22/6/2009 16:16 |
direi che quello che non è proibito è permesso, ed è ancora proibito relativamente poco rispetto a quanto accade nel nord, nel triveneto e in particolare nelle province di trento e bolzano.
quanto al livello di controllo circa il proibito o il semiproibito, dovrei fare molte cose proibite o semiproibite per conoscerlo davvero, e non le faccio. posso però ipotizzare per quanto osservato a margine, o sentito dire, che sia basso/mediobasso.
qua all'idea di rompere i maroni alla gente, così, come modo di passare il tempo, non si eccita nessuno, mancano proprio i presupposti antropologici per fenomeni come letizia moratti. | |
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JLynne : |
23/6/2009 8:20 |
Miki, Citazione: che siano di manica veramente larga
vacca boia, mi hai tolto le lettere dalla tastiera. Da noi dopo il paesini se inizia uno sterrato trovi la sbarra, se è aperta e passi ti inchiappettano.
Comunque, bel giro, sapore d'altri tempi | |
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Zel : |
23/6/2009 20:32 |
organizzo un weekend in amiata (questo) con anche un'amica great biker che viene da trento. niente, lo dicevo en passant vista la tua posizione geografica.
però a sto giro niente sterrini, siamo cbr speed triple r1100s e il ghisùn a dettar legge com'è triste onere dei giesse
io se faccio cose posterò, grazie dell'apprezzamento :) sono i vantaggi della vita in medioriente
anzi, ci sarebbe in programma da fare a luglio il pian delle cinquemiglia da scanno, mooolto suggestivo anche se forse un filo complesso per le naked. proverò a coinvolgere qualche bandito parteno-sudico. | |
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(c) www.bandit.it http://www.bandit.it/public
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