Forum: [MT] Itinerari e report -> [Report] Peloponneso 2010: ovvero l'avventura di 2 motopoppa

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© friz :

16/6/2010 6:48
 3-13 giugno, questi sono i giorni che abbiamo a disposizione per il giro del Peloponneso; per me è una meta speciale perchè in Grecia ho fatto la mia prima vacanza, ormai 14 anni fa, con Cristina, la mia fidanzata, sempre lì ho guidato per la prima volta una due ruote a motore (uno scooter peugeot trekker di cui ancora conservo ricordi bellissimi), lì sono anche caduto per la prima volta! Infine è il nostro primo viaggio in moto, e il primo con la formula "prenota il traghetto e vai..."
Insomma c'è tanta carne al fuoco ed i preparativi sono emozionanti..non vi dico quanto ho dormito la notte prima di partire, immerso tra le proccupazioni per il viaggio (se mi faccio male chi guida?) e i fantastici posti che avrei visto...

3 giugno: Venezia-Ancona
per comodità di date abbiamo scelto di partirte da Ancona, e il noiosissimo viaggio di 360km di autostrada non ha molto da dire se non che ci svegliamo col brutto tempo!
Dobbiamo già da casa indossare le tute antipioggia, inoltre scopro che la cuffia della borsa laterale destra tocca lo scarico!


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non è un problema risolvibile in pochi minuti per cui spero solo che la pioggia e l'andatura autostradale tengano abbastanza fresco il silenziatore da non bruciare la membrana (speranza vana...). In realtà avevo fissato con del velcro un'asse di legno sotto la borsa in modo che questa non toccasse lo scarico, ma non avevo considerato l'antipioggia!
Dopo un'ora un automobilista ci fa cenno di controllare la moto, mi fermo e con orrore mi accorgo che la "famosa" si era sfilata dalla borsa per posarsi delicatamente sullo scarico! morale, visto il diluvio, borsa fradicia ma membrana ancora intatta, fortunamamente avevo insacchettato tutti gli indumenti, quindi dovrebbero essere ancora asciutti..
Il Diluvio ci accompagna fino a Cesena,


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poi il sole timidamente inizia a farsi largo, questo ci consente di asciugare le tute, di rinfrancare lo spirito, ma l'aumento della temperatura farà bruciare la "famosa"...
Sbrighiamo le pratiche al porto, dove un gruppetto di bikers svizzeri con moto fichissime ci guarda con tenerezza e andiamo a rilassarci sul ponte della nave, ognuno a modo suo...


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Il traghetto della Anek lines si rivela migliore di quanto mi potessi aspettare, e nel viaggio mi ingozzo di Gyros (un piatto a base di carne stile kebab, pomodori e cipolla cruda(!), patate fritte, una salsa bianca indefinita e della "pita", cioè una specie di piadina greca) , che avranno un effetto devastante per il mio intestino, e per l'effetto domino, per i gabinetti di mezzo Peloponneso...

4 giugno: Patrasso-Kalavryta-Miraka
dopo una nottata insonne (durissimo dormire in poltrona con le luci e la tv sempre accese!) approdiamo puntuali a Patrasso, e con una certa facilità troviamo le indicazioni per Kalavryta (segnalata a volte col nostro alfabeto, altre con quello greco), località di montagna famosa per gli impianti da sci, i piatti a base di trota, la grotta dei laghi e il trenino panoramico che porta a Diakoftò; non facciamo nulla di tutto questo perchè, complice il fuso orario che mi ero scordato di contemplare, l'asfalto sdrucciolevole,la cartellonistica da interpretare


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e i vari animali che ti tagliano la strada (cani, gatti, ricci, vipere, capre e pecore) è meglio andare piano e godersi il paesaggio tanto che arrivati in paese scattiamo qualche foto,


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beviamo una spremuta d'arancia, e ripartiamo per Miraka, paesino a 3 km da Olimpia.
La strada che ci porta a Miraka è meravigliosa, attraversa delle vallate paradisiache, è un vero peccato essere un fotografo scarso...


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Arrivati in paese pernottiamo alla Taverna di Bacco, segnalata sulla guida lonely planet (ottima), dove spendiamo 50 euro per dormire e 26 per cenare con un gustoso agnello grigliato e un piatto di dolmades, foglie di vite ripiene di riso e carne, e facciamo pure il bagno in piscina (che dopo 24 ore tra nave e 600km di moto senza lavarsi è una goduria pazzesca)!


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Lì conosciamo anche una coppia di bikers francesi in sella ad una BMW K-LT 1200, l'errina parcheggiata al suo fianco sembra il "tender" di questo transatlantico su due ruote ^_^
Stramazziamo a letto, sopratutto cristina che non è abituata a questi ritmi (e me lo farà notare qualche volta...)
5 giugno: spiaggia di Zacharo-Olimpia-Pylos
La mattina ci svegliamo con un bel sole


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quindi decidiamo di andare alla vicina (17km) spiaggia di Zacharo, in realtà non sarà facile raggiungerla, ci impiegheremo 1 ora, e il sole farà in tempo a sparire,


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la spiaggia non è niente di speciale, quindi dopo un civile scambio di opinioni -_- , decidiamo di andare subito a vedere le rovine di Olimpia (gratis dato che è il sabato dei musei aperti a tutti..)


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e qualche pirla si diverte a fare lo sport che più gli piace (ma con risultati discutibili)


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Le rovine sono molto interessanti (anche se non sono molto ben conservate), però dopo un pò il mal tempo torna a farci visita, quindi mettiamo di nuovo l'antipioggia!


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In realtà il bastardo ci prenderà in giro fino a pochi km da Pylos, accerchiandoci più volte da vari lati con nuvoloni nerissimi, ma non farà nulla di più. Immaginatevi le facce dei greci, in canottiera e infradito, che ci osservavano scorazzare vestiti come astronauti...che figura di m...a!
Giunti a Pylos attraverso la panoramica strada costiera, che a volte rientra tra le colline per immergersi fra gli ulivi (bellissimo!!), pernottiamo presso "House of 12 gods",consigliata sempre dalla guida, e con 50 euro dormiamo e facciamo un'ottima colazione. Le stanze sono semplici ma hanno un'ottima vista sul porto del paese, e in generale sulla laguna di Gialova,


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inoltre la struttura ha un bar molto trendy. Parcheggio vicino ad un Gs adventure ad un hornet900, lonely planet anche loro?
Ceniamo da "Grigoris", graziosissima taverna greca specializzata in piatti tipici, con la particolarità che la padrona ti fa entrare in cucina e ti mostra le pietanze...spesi 30 euro e mangiato divinamente! Passeggiatina digestiva tra le viuzze del paese e il porto...Pylos è veramente carino! Poi sveniamo a letto...

6 giugno: spiaggia di Voidokilia-giro del Mani messenico-Kalamata
C'è un bel sole!!


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Meno male perchè oggi abbiamo in programma una mattinata di tintarella alla spiaggia di Voidokilia, una delle più belle di tutto il Peleponneso! Dista a circa 14km a nord di Pylos, ma come al solito le indicazioni lasciano molto a desiderare, inoltre la guida non tratta le spiagge (o molto poco), quindi dobbiamo arrangiarci da soli e con l'aiuto del roadbook di un tizio che ha girato da queste parti nel 2004. In ogni caso, per chi volesse intraprendere questo tour, e volesse fare visita a questa fantastica spiaggia senza sbagliare strada 100 volte come abbiamo fatto noi..


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partendo da Pylos deve andare verso nord seguendo le indicazioni per Gialova per un 12km circa e poi stare attento alla SVOLTA a SINISTRA per Petrochori; da lì ci sono le indicazioni per Voydokilia beach (a volte scritto Boidokilia) o in alternativa per il sito archeologico; ultimo avviso, quando arrivate al minimarket "voidokilia" è opportuno fermarsi per acquistare cibo e acqua..la spiaggia è libera e ogni tanto apre un chioschetto vicino al parcheggio ma ha orari "personalizzati"..


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Verso le 13.30 tornano a trovarci dei bei nuvoloni :angry: , quindi ci rivestiamo e partiamo per il giro del primo "dito" del Peloponeso, ovvero il Mani Messenico! Questa volta però decidiamo di sfidare la sorte e non ci ingoldoniamo con l'antipioggia (memori della sauna del giorno prima!), la strada è ben asfaltata, scorrevole e molto panoramica visto che è quasi tutta sulla costa, quindi il mare ci farà sempre da compagno alla nostra destra; attraversiamo, con brevi soste, i graziosi paesi di pescatori di Methoni (in cui ci sarebbe da visitare una bella fortezza ma non abbiamo tempo..), Koroni (ancora più suggestivo),


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per arrivare alla nostra meta serale, Kalamata.
Questa è una vera e propria città (14.000 abitanti), con un porto molto "IN" e una spiaggia anonima ma molto ben attrezzata, ricca di bar per tutti i gusti e le tasche, insomma una specie di Lignano, Jesolo, ecc.. Qui non ci affidiamo alla guida ma andiamo ad istinto, e ci va pure bene!, sul lungomare troviamo il Camping-Hotel Patista, da ridere!, è un campeggio in mezzo ad un frutteto di aranci, con tre o quattro roulottes sgangherate e l'hotel è un appartemento in disuso sotto l'abitazione principale dei proprietari! Quando chiedo dell'hotel, loro ci guardano sbigottiti, confabulano un pò tra di loro, poi ci chiedono 35 euro per la notte, accettiamo (70 mq per 2 persone sono un vero lusso, anche se la mobilia è da ostello..) e ci regalano anche una quindicina di arance squisite!


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La sera, sempre "a naso", ci infiliamo nella taverna "Jamaica", con l'insegna mezza rotta, ma è la più rustica trattoria greca che abbiamo mai visto fin'ora: si mangia sotto le viti, tovaglie a scacchi rossi e bianchi, forno esterno per il pane, una decina di gatti che appena ti siedi si avvicinano per ruffianarsi, 2 vecchietti dall'età indefinibile come padroni...una mangiata pazzesca a base di pane fatto in casa, tostato e condito con olio e limone, un'insalata greca con la verdura presa direttamente dal loro orto (gustosissima!), e il più buon agnello alla griglia che abbia mai mangiato in vita mia! aaaah e ci ripenso sbavo ancora!! solo il vino faceva schifetto..


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7 giugno: spiaggia di Kalamata-Passo di Langada-Mystras-Gythio-Areopoli
mattinata a base di sole, mare, arance e fortunatamente una doccia prima di risalire in moto (ecco il lato bello delle anonime spiagge attrezzate) e ci aspetta uno dei tragitti, anzi IL TRAGITTO più bello di tutta la vacanza (motociclisticamente parlando), cioè il Passo di Langada, che collega Kalamata a Sparta. Non ci sono parole, o foto, o video, per descrivere quanto sia orgasmicamente appagante fare questo passo di montagna che ti porta da 0 a 1500 e poi a 200 in 60 km..di curve e tornanti, attraverso panorami bucolici, grotte, gole degne del film "il signore degli anelli", strapiombi e tutto quello che la vostra mente può immaginare, qui la trovate! unico neo l'asfalto, che seppur di buona qualità non si avvicina ai nostri, ecco una foto che rende poco, ma se osservate il mio sguardo (stanchissimo) di biker in trance agonistica, capirete cosa voglio dire..


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...e arriviamo alle rovine di Mystras


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..e si mette a piovere..e ci mettiamo la tuta antipioggia


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...e sfacchiniamo vestiti come astronauti lungo il castello, con tanto di borsa da serbatoio pesante 9kg sulle spalle del sottoscritto, che dopo questa impresa chiamerò affettuosamente "il crocefisso" :o:


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..fortunatamente il temporale dura poco e possiamo continuare la visita con meno indumenti addosso. Le rovine di Mystras sono di una bellezza rara se non unica per stato di conservazione (ma bisogna dire che sono del 1300-1400 DC non come Olimpia o ancor di più Micene che risale al 1900AC!) e posizione dominante sulla vallata di Sparta, però ci vogliono buone gambe e riserve d'acqua (in bottiglia non dal cielo!)..


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terminata la visita, verso le 16, riprendiamo la moto e ci dirigiamo abbastanza velocemente verso Gythio, altro carninissimo paesino col porto sul mare, ma visto che arriviamo prima del previsto (sulle18), dopo una breve sosta e giretto del paese,


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copriamo altri 26km per arrivare ad Areopoli, iniziando i tour del "dito" del Peloponneso più suggestivo di tutti, quello Laconico!
Areopoli si caratterizza per le case torri, vere e proprie abitazioni a forma di torre, ed in una di queste andremo a dormire!
Si tratta delle "rooms Timsoava" (35 euro),


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citata nella guida, e gestita da un anziano partigiano greco che parla pure la nostra lingua. Nella struttura c'è anche un piccolo ma fornito museo della seconda guerra mondiale. Le stanze sono piccole e raggiungerle non è facilissimo..


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e il bagno è quanto di più spartano abbia mai usato: come doccia c'è solo il telefono e uno scarico per terra, senza nessuna parete di vetro o telo che impedisca di bagnare il resto del wc!
metto la moto a fianco di un v-strom bianco di proprietà di una coppia di austriaci, ed entrambi non mettiamo catene o bloccadisco perchè c'è un bell'antifurto vicino al parcheggio... :lol:


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..poi solito giretto d'esplorazione, andiamo a mangiare nella tavera di fronte al nostro alloggio,consigliataci dal simpatico partigiano, molto carina ma troppo turistica per i nostri palati (era meglio fidarsi della guida..), tuttavia questo paese ci resterà nel cuore..

8 giugno: Areopoli- spiaggia dei Marmari-giro del Mani Laconico-Monemvasia
dopo una super colazione,


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iniziamo quello che sarà il tour più suggestivo, ma anche il più difficile come guida, della vacanza, quello del Mani Laconico!
scendiamo verso la spiaggia dei Marmari attraverso un misto-stretto a ridosso del mare, la vegetazione cambia completamente, trasformandosi da ulivi in arbusti, e dando spazio alla roccia. Durante il tragitto incrociamo altri paesi di case torri molto ben conservati come Kita e Vathià,


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per arrivare alla fatidica spiaggia dei Marmari: una graziosa caletta controllata da un residence molto curato e in armonia con l'ambiente circostante, unico neo la sporcizia del litorale, essendo ancora fuori stagione..peccato.


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Nel primo pomeriggio riprendiamo il giro e il discorso si fa duro! L'asfalto sembra più uno sterrato con una spruzzata di cemento giusto per bloccare i sassetti, i tornanti si fanno sempre più stretti e a ridosso della scogliera (con picchi sul mare di svariate decine di metri senza nessuna protezione..), e per quanto suggestivo possa essere il panorama, a farmi guidare a culo stretto ci pensano le raffiche di vento, improvvise e provenienti da varie direzioni, che mi spostano l'anteriore della moto come "un gattino che gioca con una pallina :wacko: "; morale della favola non si va a più di 30 all'ora con le mie braccia affaticate dal continuo remare contro il vento. Incrociamo anche un Camper..il guidatore ha una faccia che sembra appena uscito da una sala delle torture!
Questo calvario (ma credetemi lo rifarei subito!) dura fino a Kotronas, altro villaggio di pescatori, poi la strada si fa sempre più dritta, larga, ben asfaltata, fino a Skala


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per poi diventare noiosa nell'ultimo tratto che porta a Monemvasia...già Monemvasia, questa è un'altra perla da non perdere se si viene da queste parti!
E' un villaggio medioevale arroccato su un isolotto, tenuto benissimo, e collegato alla terraferma tramite una stradina sopraelevata..un vero coccolo per coppiette che non ci siamo lasciati sfuggire! tale meraviglia meriterebbe una giornata intera per perdersi nelle varie viuzze, arricchite da fiori coloratissimi, negozietti (a dir la verità per turisti stop.) e le viste sul mare, magari dalla terrazza di una taverna..


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..e dormiamo presso l'Hotel Byzantino (sempre lonely planet) con 50 euro..

9 giugno: spiaggia di Elafonisso-Kosmas- Leonidio-Plaka
altra colazione ma assieme ai muli! dimenticavo di dirvi che Monemvasia è tutta pedonale...


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ci dirigiamo verso i caraibi del Peloponneso, le spiagge dell'isola di Elafonisso, le più belle che abbiamo visto in questa vacanza e tra le prime tre di tutta la mia vita di turista, tra cui annovero la spiaggia dei conigli di Lampedusa e Maganari beach all'isola di Ios (cicladi). Per arrivare ci vuole un'oretta divertente di moto fino al porto di Viglafia, si prende il ferry (che fa una corsa all'ora, agli 0 da Viglafia a Elafonisso, e ai 30 al contrario, 5,70 il biglietto di andata per 2 persone più moto).


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Qui ci permettiamo, nei 4 km che separano il porto da Simos beach, di viaggiare come i greci, cioè senza casco, senza guanti e giacca aperta, so che è una pirlata ma è stato un vero godimento, poi volevo fare un tributo a Dennis Hopper, pace all'anima sua..


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Riguardo la spiaggia, vi dico solo che Cristina voleva fermarsi qui a terminare la vacanza.


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Il tempo però è tiranno e non possiamo restare qui all'infinito, ma alle 16.30 ci aspetta il ferry di ritorno (sigh!) per proseguire il nostro viaggio, che da oggi in poi sarà un pò un ritorno verso casa. Ripercorriamo a ritroso il tragitto deviando però a Skala, visto che dobbiamo dirigerci a Nord verso Leonidio, paesino di montagna, a cui noi poi preferiremo Plaka, il suo antico porto.
La strada scorre veloce e rilassata fino a Geraki, dopodichè si inizia a salire e si percorre un tratto di strada FENOMENALE da Kosmas fino a Leonidio, che ha ben poco da invidiare al passo di Langada, solo l'asfalto non è dei migliori, in compenso non incrociamo un essere vivente per quasi 1 ora di "guidato", la strada è tutta nostra!


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Passiamo come già detto Leonidio e andiamo a dormire a Plaka, all'hotel Dioniso, 40 euro, discreto. Mangiamo li vicino con 36 euro (pesce ma niente di che) e finisce la giornata.

10giugno: spiaggia di Plaka- Micene- Tirinto-Nauplia
solita accoppiata cloazione-in-spiaggia


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nell'onesta spiaggetta attrezzata, che pur non vantando la bellezza di Elafonisso ci regala ore di relax, e via verso Micene!
strada gradevole, ben asfaltata, sulla costa, poi diventa monotona quando ci si addentra nell'entroterra, verso le 16 andiamo a visitare le rovine, antichissime, che si stagliano su un promontorio. La visita è interessante e c'è pure un tratto avventuroso in cui se muniti di propria illuminazione (e io avevo la torcia ;)) si scende 18 metri sotto terra per visitare i canali di raccolta acqua piovana. Entriamo


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ma dopo una dozzina di metri Cristina entra un pò in panico quindi risaliamo..e io che volevo fare Indiana Jones ^_^ . Spettacolare poi la tomba di Agamennone, conservata all perfezione, e la porta dei leoni.


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Tornando sui nostri passi per raggiungere Nauplia, città bizantina costruita dalla Serenissima (e qua scatta l'orgoglio veneziano :rolleyes: ), incrociamo Tirinto, ma non ci fermiamo. Giunti a Nauplia, altra tappa da non perdere, troviamo con difficoltà la location consigliata dalla guida (Dimitris Bekas, 40 euro), visto che è a ridosso delle mura della e le strade diventano mulattiere ripide e strette, da cui si gode un'ottima vista sulla città.


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Il centro storico è veramente carino, meno intimo degli altri villaggi ma offre anche di più, inoltre se volete comprare souvenir particolari questo è il luogo adatto; abbiamo visto molti negozietti di artigiani che lavorano il legno d'ulivo, facendo delle sculture originali, orefici e poi c'è Nikos, il miglior produttore di miele del Peloponneso nonchè appassionato di moto!
Ceniamo dignitosamente da Palea Ahrontiko, in centro, citata nella guida.

11giugno: Teatro di Epidauro- spiaggia di Pala Epidauro- Diakoftò
ormai siamo proprio sulla via del ritorno..andiamo a vedere il Taetro di Epidauro, che viene tutt'ora utilizzato, capienza 14.000 posti e costruito 2300 anni fà!


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poi andiamo a prendere la tintarella in una spiaggia di cui non ricordo il nome a Palia Epidauro, giusto per spezzare la giornata, infine, un pò stanchi di testa e di fisico, prendiamo l'autostrada (ebbene si lo ammetto..) fino a Diakoftò, segnalato dla guida come posto ideale per pernottare sulla costa. Qui la guida ci ha deluso e credo che abbia preso qualche mazzetta: il pese è quanto di più anonimo ci possa essere al mondo, l'albergo Lemones, consigliato, è di fronte ad una scuola, che FATALITA' oggi ha una festa con canti e urli (Ciao relax..) e la spiaggia è orribile, E-V-I-T-A-R-E! La Taverna consigliata, dopo 8 giorni di piatti tipici, non può aggiungere altro. Epidauro a parte è stata una giornata flop.

12giugno: stretto di Corinto-spiaggia al ponte di Rio- Patrasso
scappiamo da Diakoftò prendedo la vecchia statale che costeggia i paesini fino a Patrasso, e ci accorgiamo che sono quasi tutti più belli di quello dove abbiamo soggiornato noi -_- . Foto di rito alla stretto di Corinto


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, poi l'ultima spiaggia a Rio, con vista ponte


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, infine andiamo ad incastrarci nel traffico di Patrasso (e qui sclero alla grande!) in attesa del check-in.
Entriamo in nave, ma forti dell'esperienza dell'andata ci organizziamo meglio per la notte; io riprendo ad ingozzarmi di Gyros (ma ormai ho messo su gli anticorpi ^_^ )


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e buona notte.

13giugno: Ancona-Venezia
le solite due palle di 360km di autostrada, unite al fatto che la nave ci ha sbarcato con 2 ore di ritardo, che quindi ci siamo beccati i rallentamenti in zona Bologna dei vacanzieri (è domenica), non so quanti incidenti ho evitato a causa delle orde di ducatisti della zona, innervositi dal traffico, esaltati dai loro scarichi aperti, rintronati dall'alcool, e impauriti dalla perturbazione in arrivo! morale da Bologna in poi ci rimettiamo le cerate fino a casa...

Km tot 2190
km in Grecia 1470
spesa tot 1450 euro
FINISH!
:[birra]:

[ Modificato da Miki 10.01.2011 - 10:59 ]

© chiotto :

16/6/2010 7:49
 bel giro e bel report, complimenti a te, Cristina e alla Ciuchina :hey:

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