Forum: [MT] Itinerari e report -> L'Ogliasta in moto

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© theowl :

17/6/2011 15:17
 Piccolo vademecum turistico su di un angolo della Sardegna (con varie divagazioni)

L'Ogliastra è una provincia della Sardegna che si colloca circa a metà della costa orientale dell'isola.
Capoluoghi sono Tortolì e Lanusei. Tortolì a chiara vocazione turistica balneare, Lanusei più agricolo/pastorale.
Il territorio si estende all'incirca dal passo Genna Silana a nord fin sotto Tertenia a Sud, a est c'è il mare mentre a ovest si estende nell'entroterra fin dalle parti di Sadali (vado a memoria).
Una ogliastrina mi ha detto "L'Ogliastra è un'isola nell'isola, non ci viene nessuno ed è rimasta selvaggia", l'Ogliastra è qualcosa di vicino al paradiso.


(panoramica dell’Ogliastra)

Ha delle spiagge stupende, calette nascoste raggiungibili solo dal mare o al costo di lunghe camminate, lunghi litorali sabbiosi, scogli a picco sul mare; davanti a loro il mare può essere blu, verde smeraldo, azzurro intenso ma sempre limpido e pulito.


(spiaggia di Foddini, tardo pomeriggio)

Poco all'interno si trovano le montagne che arrivano fino a 1300 metri ricche di ulivi, uva, lecci, pini. Nell'interno ci sono boschi e pinete e ci si trova in un clima più fresco e, almeno in estate, più gradevole.


(La 389 vicini a Lanusei, panorama con The Gate e Dolce Fanciulla)

In Ogliastra, un po’ come nel resto della Sardegna da me visitata, tolte le strade di grande comunicazione, lontano dalla costa concetti come "traffico" e "rettilineo" sono pressoché sconosciuti. Le strade seguono l'andamento dei rilievi e sono un susseguirsi di curve, controcurve e al più tornanti. Ogni tanto qualche rettilineo c'è ma, essendo ben nascosto e poco battuto dal già scarso traffico, è più che altro l'occasione per far respirare il motore.
Descriverò l'Ogliastra attraverso le strade da percorrere per raggiungerla con qualche digressione culinaria o turistica. Per arrivare si può utilizzare il traghetto per Arbatax (frazione di Tortolì) gestito dalla Tirrenia, compagnia di cui qualcuno dice male qualcunaltro dice peggio, altrimenti potete scegliere di approdare in un diverso porto e raggiungere l'ogliastra via terra.
Da Olbia. Quattro corsie (SS131d.c.n) fino a Nuoro, poi seguire le indicazioni per Lanusei (ss389).

Attenzione alle gallerie subito dopo Nuoro che sono buie e ventose.
Questa strada è veloce ma molto noiosa vediamo qualche alternativa.
Da Olbia si può prendere la SS199 fino a Monti per poi seguire le indicazioni per Alà dei Sardi, Buddusò, Bitti.

La strada è molto panoramica, in buone condizioni e molto piacevole. Arrivati a Bitti potete continuare per Nuoro e rientrare sulla noiosa 389 oppure seguire per
Lula e S. Anna (la strada è un susseguirsi di curve e controcurve non troppo impegnative, uno slalom speciale) e poi scendere a Siniscola per riprendere la 131.

Dalla 131, ben prima di Nuoro si può uscire e dirigersi a Dorgali dove si può prendere la ss125
orientale sarda.

Se avete tempo da spendere potete sempre fare un salto a Cala Gonone, la galleria per arrivarci è spettacolare e anche il posto non è male. Da Dorgali a Lotzorai la 125 è sia a livello paesaggistico che come guida una goduria immensa.


(The Gate sulla 125)

La ss125, come ebbe a dirmi il proprietario di un ristorante, ti porta dappertutto. L'orientale sarda (ss125) è una strada che collega Arzachena a Cagliari correndo lungo tutta la costa orientale dell'isola. A mio avviso sono da evitare i tratti vicini alla costa mentre quelli montani (da Dorgali a Lotzorai e il tratto del monte Acuto) sono veramente spettacolari. Si raccomanda di seguire il vecchio tracciato in quanto quello nuovo, ancora in costruzione, e di una noia mortale.
Da Nuoro si può seguire il tracciato della vecchia 389, non l'ho mai fatta ma se ne parla un gran bene.
Non mi dilungo sulle strade del Nuorese. Tra Mamoiada, Orgosolo, Fonni…
Prima di scendere a Lotzorai si incontra, sulla 125, l'abitato di Baunei, da cui si gode di un panorama spettacolare sulla conca di Tortolì. Merita una visita l'altopiano sopra l'abitato, il Golgo, raggiungibile seguendo le apposite indicazioni e, in caso di dubbi, seguendo la strada in salita. Arrivati in cima alla salita il panorama è, se possibile, migliore di quello di cui si gode da Baunei. Continuando lungo la strada si passa in un bel bosco per giungere infine alla chiesetta di san Pietro (luogo di sagre) dove verrete inseguiti da un folto gruppo di asinelli in cerca di coccole, non è raro quassù incontrare anche capre, maiali selvatici e molte altre bestie. L'ambiente ricorda molto quello di tanti film western all'italiana... Da segnalare sempre in questa località una delle voragini più profonde d'Europa (280m) e il sentiero che conduce a cala Goloritzè (patrimonio dell’umanità).


(Duello sul Golgo…)

Per scendere a cala Goloritzè si paga il parcheggio (2 euri moto, 4 euri auto la giornata) e un euro a cranio di contributo ecologico. Il sentiero non è difficile ma si raccomanda di non affrontarlo con infradito o altre calzature improbabili, si percorre a piedi e richiede circa un'ora per la discesa e un'ora e mezza per la salita (se non siete allenati mettete in conto un'ora e mezza e due ore) ed è il caso di portarsi una buona scorta d'acqua perché il punto di ristoro più vicino è il bar dove avete pagato il contributo, il dislivello complessivo è di circa 500 metri. Cala Goloritzè è una splendida spiaggia contornata da scogli con un mare di un colore verde smeraldo, da non crederci. Il luogo è frequentato dagli appassionati di arrampicata che vanno a dare l'assalto alle numerose pareti della zona nonché dalle capre selvatiche che la raggiungono la sera per abbeverarsi.


(Cala Goloritzè)

Tornati sulla 125, dopo l'abitato di Baunei, scendendo verso Santa Maria Navarrese, sulla sinistra c'è la strada per Pedra Longa, pittoresca formazione rocciosa a picco sul mare che merita una visitina.


(Pedra Longa)

Da Porto Torres. 131 fino a Macomer o da quelle parti li, poi si segue per Nuoro girando poi in direzione di Ottana, Sarule, Pratobello
e la 389.

La strada è piuttosto noiosa, tranne per il tratto tra Ottana e Pratobello, si rientra poi sulla 389 e sul percorso da Olbia. Ancora più noiosa se, invece di girare per Ottana, continuate fino a Nuoro per poi prendere da li la 389.
Una possibile variazione passa da Alghero e Bosa con un tratto di strada in costa molto bello per poi riprendere il percorso principale a
Macomer.


(Tra Alghero e Bosa)

In ogni caso passando per Silanus si raccomanda la visita alla chiesa di Santa Sabina con Nuraghe annesso. Il Nuraghe di Santa Sabina è molto ben conservato e attraverso una scala interna è possibile salirci sopra. Lo si trova a lato della strada che da Macomer porta a Nuoro.


(Santa Sabina)

Un'altra possibile variazione passa per Ozieri, Pattada (famosa per le sue lame, la pineta e lo splendido panorama del suo belvedere) per poi scendere a Buddusò e rientrare nella varianti del percorso
da Olbia.

L'arrivo a Lanusei lungo la 389 consente di passare in mezzo ad una bella pineta che ricorda certi passi alpini. La zona è piuttosto alta rispetto al livello del mare (forse sui 1000 metri?) ed è molto verdeggiante. Le zone di sosta e picnic sono molto piacevoli e fresche e non è così raro incontrare esemplari della fauna locale. La strada è sufficientemente larga, scorrevole e con parecchie curve (se vi siete fatti la 389 saranno di grande conforto).
Fate attenzione ai greggi di pecore che di tanto in tanto attraversano la carreggiata. A proposito di ovini... in Ogliastra non è difficile trovare ristoranti, o meglio sagre, che offrono tali carni come attrattiva, nel caso non indugiate e buttatevi a capofitto sul lauto pasto. Pecora, capra e capretto arrostiti con timo, alloro, mirto o altri sapori (la ricetta cambia ogni volta) sono una delizia, così come la pecora in cappotto, bollita con patate, carote ed altre verdure. In ogni caso questa classe animale si conferma dispensatrice di piaceri culinari non indifferenti. Tutto questo senza nulla togliere al classico porcetto o a suo cugino, il signor cinghiale.
Tenete in buon conto le sagre paesane, in genere si mangia molto bene e, in certi casi, il pagamento è una offerta libera.

Da Cagliari.
SS125 fino a Lanusei. Naturalmente lungo il percorso vecchio. Il percorso nuovo è molto più noioso.

La parte tra Cagliari e Muravera che passa per il monte Acuto (o Acutzu) è molto bella. Strada piena di curve, bene asfaltata e con paesaggi splendidi, si raccomanda un minimo di attenzione perché è un tratto piuttosto trafficato (sempre secondo i parametri sardi) e potreste trovare anche una ventina di auto e qualche camion.


(Spiaggia nei pressi di Villasimius)

In alternativa si può seguire la costa fino a Villasimius e Olia Speciosa per poi rientrare sulla 125, come strada vale certamente la pena, ma, in questo caso, il traffico aumenta
considerevolmente.

La 125, percorrendola da sud verso Lanusei, passa per Tertenia che, come paese, non è diverso da tanti altri paesi della zona ma possiede delle belle spiagge il località Marina di Tertenia. Tra l’altro queste spiagge sono meno frequentate di quelle della zona di Tortolì. Per arrivarci basta seguire le indicazioni e superare, attraverso una strada molto piacevole, le alture che dividono Tertenia dal mare.
Le spiagge dell’Ogliastra non sono ancora così pesantemente sfruttate dal turismo di massa. In quelle di Tortolì si cominciano a vedere gli stabilimenti balneari e si può fare fatica a parcheggiare (l’auto, la moto si arrangia) ma in altre località come Cardedu e Tertenia la situazione è decisamente migliore. Le spiagge sono di diversi tipi. Il lido di Orrì (Tortolì) e foxi manna (Tertenia) sono sabbiose con mare basso per un lungo tratto; la torre di Barì (Barì Sardo), Cea e Foddini (Cardedu) sono sabbiose a grana più grossa con mare subito profondo, Foddini è molto ventosa e adatta al wind surf; su Sirboni (Cardedu) è sabbiosa con mare basso in certi tratti e scogli con mare alto in altri, secondo me è un litorale splendido con le sue rocce rosse che emergono dal mare; Pedra Longa è tutta scogli.


(Su Sirboni)

Le gite in barca alla scoperta delle calette e delle grotte sono molto gettonate. Non avendole mai fatte non mi permetto di esprimere giudizi anche se ho fonti di prima mano che parlano di luoghi da favola ed estremamente suggestivi.
Vedo dalla cartina che un possibile tragitto da Cagliari passa per Dolianova, Serri,
Sadali, Lanusei.

Ho percorso tale strada solo da Lanusei fino al bivio per Esterzili ed è una libidine; bene asfaltata, larga, poco trafficata, tutta curve e panorami spettacolari. Risalendo da Lanusei si incontra, e si ignora, il bivio per la 389 e Villagrande Strisailis. Continuando a salire si trovano: il bivio per il sito archeologico di Bosco Selene, una bella area da picnic con un nuraghe, tombe dei giganti e scavi aperti; il bivio per la cima del monte Tricoli da cui si gode del più bel panorama che l’Ogliastra possa offrire, strada bianca da farsi con una enduro ed un po’ di attenzione; il bivio per l’osservatorio astronomico che, trovandosi in cima ad un monte, offre anche lui un ottimo punto panoramico. La strada prosegue poi in mezzo al verde per scendere verso Gairo. Gairo Vecchia venne abbandonata negli anni ‘50 perché doveva franare a valle, invece c’è ancora e le sue rovine disabitate sono molto pittoresche. Si continua poi verso Ussassai e Seui e la strada continua ad essere spettacolare fino a Sadali dove spiana e diventa rettilinea. Sadali merita una deviazione ed una visitina. In zona vi sono poi le grotte is Janas che offrono, oltre alle gite nelle viscere della terra, una ampia area di sosta bene ombreggiata dove consumare un panino.


(Gairo Vecchia)

Lungo la strada è facile imbattersi in uliveti, vigneti e alberi di mandorle. L’ulivo dell’Ogliastra produce un olio ottimo, delicato e non invadente che esalta i sapori senza coprirli, buono anche per friggere. Se ne volete acquistare vi consiglio di intercettare qualche coltivatore direttamente nei campi e chiedere direttamente a lui se può vendervene qualche litro. Le vigne producono l’uva, l’uva produce il vino, in Ogliastra il vino si chiama Cannonau (o Cannonao). Si tratta di un vino rosso ad elevata gradazione alcolica che quando imbottigliato diventa molto frizzante, al punto da rendere difficoltosa la stappatura, mentre se mantenuto in botte rimane fermo. Se ne consiglia un uso adeguato come accompagnamento degli arrosti ma, se poi dovete guidare, cercate di consumarlo con il massimo rispetto. Le mandorle? L’amaretto da queste parti si compone di: pasta di mandorla, bianco d’uovo e zucchero. Provate un amaretto che si sia appena raffreddato dopo la cottura in forno e capirete di quale delizia sto parlando.
Da Seui si può imboccare la strada panoramica che porta al lago alto del
Flumendosa.

La strada è asfaltata, un po’ stretta e attraverso un territorio molto selvaggio che fa parte del parco nazionale del Gennargentu. Un po’ di attenzione va riposta nel manto stradale che di tanto in tanto presenta delle profonde buche. Percorrendo questa strada ci si imbatte in un altro magnifico nuraghe.


(Nuraghe sopra il lago alto del Flumendosa)

Un altro splendido percorso è quello che gira intorno al lago del
Flumendosa (non quello alto)

Così come la strada che da Perdasdefogu
porta a Lanusei.

Ho dimenticato il Culurgione. Rimedio subito. I Culurgiones sono simili a grossi ravioli che vengono chiusi rigorosamente a mano. La ricetta classica prevede un ripieno di patate, pecorino semi stagionato, menta e che vengano serviti senza sugo, mentre solitamente vengono serviti con un velo di sugo di pomodoro. Naturalmente poi le ricette e le variazioni sul tema non si contano, addirittura ogni paese ha un suo modo di prepararli; con più o meno formaggio, senza menta, al timo, ai funghi e via di questo passo. Ce n’è una variante dolce; ripieni di ricotta, fritti e serviti ricoperti di miele. A quanto ho capito i Culurgiones sono tipicamente ogliastrini anche se ormai si trovano un po’ ovunque. Molto buoni, consumare con cautela, un consumo eccessivo porta ad una pericolosa patologia nota come dipendenza da Culurgione. Da non sottovalutare gli altri primi, fra tutti una nota di merito ai ravioli di asparagi selvatici e menta.
Dopo ogni pranzo, cena, prima di andare a dormire o in ogni altra occasione si possa trovare è d’obbligo il consumo di una adeguata quantità di mirto, liquore facilmente reperibile in tutta l’isola.

Ricordo sempre con nostalgia le giornate passate in questa splendida terra e passerei ore a descriverle ma il tempo mi è tiranno, per saperne di più sull’Ogliastra non avete che da visitarla.

Buon viaggio.

Note utili:
In Sardegna in estate fa caldo. Si consiglia di bere molto e mangiare frutta e verdura in abbondanza. Anche se mentre andate in moto non ve ne accorgete sappiate che il vostro corpo si disidrata, agite di conseguenza. La Sardegna non è il Sahara ma neppure il trentino, portate sempre con voi una bottiglia d’acqua.
Date poca confidenza agli alcolici. Come già detto nel testo il Cannonao è un vino pesante mentre il mirto o il Vermentino, specie se serviti freddi, non vi danno subito la percezione della loro gradazione alcolica. Prudenza.
Tutto si consuma, ma in Sardegna le gomme si consumano di più. Forse e solo una mia impressione ma mi pare che le strade sarde effettivamente inducano un maggiore consumo di pneumatico.
I sardi sono delle persone splendide. Parlando con chi non c’è mai stato ho avuto l’impressione che i sardi abbiano la fama di persone chiuse, testarde e permalose; tutto questo è FALSO. Sono persone gentili, simpatiche ed estremamente ospitali. Poi se vi deve capitare di incontrare il cafone lo trovate in Sardegna come in ogni altra parte del mondo.





Spero che immagini e link siano corretti. In caso così non fosse e voleste info, contattatemi.

© NatZan :

17/6/2011 15:36
 theowl,
Citazione:

Lanusei


e il bar della tettona dove lo lasciamo?!?

theowl,
Citazione:

calette nascoste raggiungibili solo dal mare o al costo di lunghe camminate,


cala sisine in moto




per il resto che dire... la dorgali arbatax, con deviazione a cala gonone (soprannominata dai terroni turci e maxramarro, calacannone) è un pezzo da sogno, saponette fumanti...

genna silana e baunei... fantastici...

a gairo si mangia bene e piovono bottiglie di filuferro...

sopra gairo iniziano gli off del parco dell'ogliastra... garantiti 10 ore di sterrati fighissimi

poi seui sadali su fino ad aritzo e tonara (il tratto che noi chiamiamo LagunaSeca... 20 km di cavatappi in susseguirsi)



ormai siamo a 16-17 uscite in sardegna, ... circa 30.000 km macinati tutti nella terra sarda...


siamo tornati ad aprile... e ad agosto si riparte

© skido :

17/6/2011 16:55
 NatZan,
Citazione:

e il bar della tettona dove lo lasciamo?!?


Hai detto santona?? :-D



Complimenti bellissimo report!!!

© void :

17/6/2011 18:11
 Complimenti per il report, molto bello... mi hai fatto rivivere la vacanza dell'estate scorsa. :-)
Non ho pero' capito cosa c'entri Porto Torres mentre parli di Ogliastra e di strada per Nuoro, visto che si trova dall'altra parte dell'isola. Un copia-incolla sbagliato? :-P

theowl,
Citazione:

cala Goloritzè (patrimonio dell’umanità).


E' uno dei posti piu' belli che ho visto in Sardegna, assieme alla vicinissima Cala Mariolu e alla spiaggia di Is Arutas (che pero' si trova sulla costa occidentale, vicino Oristano).

[ Modificato da void 17.06.2011 - 19:19 ]

© theowl :

17/6/2011 18:20
 void,
Citazione:

Non ho pero' capito cosa c'entrino la Macomer - Porto Torres e la Bosa - Alghero mentre parli di Ogliastra e di strada per Nuovo, visto che quei posti si trovano dall'altra parte dell'isola.


Il report è scritto pensando alle strade che dai tre porti principali della sardegna (Olbia, Porto Torres e Cagliari) arrivano a Lanusei.
In questo senso scendendo dal traghetto a Porto Torres diventa pensabile fare la Alghero - Bosa per poi girare verso Macomer e Nuoro
invece che andare direttamente da Porto Torres a Macomer via Carlo Felice. La si allunga ma la strada è più panoramica.

© void :

17/6/2011 23:27
 theowl,
Citazione:

Il report è scritto pensando alle strade che dai tre porti principali della sardegna


Ah ecco, non avevo capito...
Pardon :-)

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