Forum: Mototurismo -> Mototurismo - la scintilla primordiale(c) www.bandit.it http://www.bandit.it/public
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Miki : |
14/5/2008 15:18 |
Cominciamo col precisare che l'intento di questo topic non è quello di chiedervi perchè usate la moto, al posto di un auto o di un escavatore... Diamo abbastanza per scontato che se leggete queste righe e frequentate questo forum siate dei motociclisti più o meno appassionati.
Questo topic è pìù settoriale, e si rivolge a chi con la moto ci viaggia, per giorni, stracarico sotto il sole cocente o sotto il temporale più violento... Chi ha le foto della moto carica come un conestoga del west sotto i cartelli, e giù a sorridere scoprendo i denti pieni di moscerini... A chi in moto ci fa le vacanze...
A chi è abituto a pesare il dentifricio, a chi conta le magliette per calcolare il coefficiente di sporco rispetto ai giorni... A chi non vede l'ora di caricare la moto e partire... A chi ha questa irrazionale ma umanissima pulsione di caricare la moto e partire senza meta...
Ai mototuristi, insomma.
La domanda è la seguente: cosa ha scatenato in voi la passione del mototurismo?
Una foto? Un raccconto epico? Un libro? Un'avventura vissuta? Qualche vostro parente-mito d'infanzia?
Avanti, banditi... Raccontate qual'è stata la scintilla che ha fatto di voi un eroico mototurista | |
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chiotto : |
14/5/2008 15:36 |
viaggio in moto per sentire l'odore del letame | |
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Miki : |
14/5/2008 15:40 |
Inizio io... Quand'ero piccolo - roba di scuola elementare - me ne andavo un paio di mesi all'anno, d'estate, coi miei genitori in giro per il mondo... A viaggiare. A volte con qualche meta definita, a volte solo con qualche spunto, qualche abbozzo di idea da inseguire. Un'estate una di queste idee ci ha portato, auto e tenda canadese al seguito, sulle sabbie del Marocco. Qui in Africa abbiamo incontrato due motociclisti, coi quali abbiamo condiviso alcune tappe di viaggio e un certo periodo di tempo. Li ricordo ancora in maniera molto chiara, nonostante siano passati un fracasso di anni: erano milanesi, e uno si chiamava Pippo. Avevano moto giappe: questo particolare mi è rimasto impresso perchè erano venuti (l'abbigliamento tecnico all'epoca era quello che era) da quelle parti coi giubbotti di pelle, le braghe di pelle e decine di magliette a maniche corte di quelle con le scritte Suzuki, Honda, etc. Usavano queste magliette come merce di scambio: avevano raccolto nei loro personali mercatini taffetani, tuniche, roba fatta a mano, davvero meravigliosa.
Avevano dietro poco niente, ed erano rudi nella loro semplicità ed essenzialità; Ai miei occhi di bambino avevano un fascino irresistibile, lo stesso fascino che emanavano certi personaggi dei libri di Salgari che leggevo nelle lunghe ore di trasferimento da un posto all'altro... Quattro carabattole, un pentolino, una tendina leggera... Non che noi avessimo molto di più, ma loro erano in moto... Trasudavano avventura da ogni centimetro della loro pelle brunita dal sole.
Ricordo che giravamo per il deserto, noi dietro sulla Dyane 6 cv col tetto aperto e i cappelli in testa per il caldo torrido e loro davanti, ad aprire... Ho ancora in mente le sensazioni che mi provocava il guardarli là sulla pista sabbiosa, fieri e a loro modo selvaggi, liberi.
Credo che parte del mio entusiasmo per viaggiare in questa magica maniera derivi da quell'incontro... Ho pensato tante volte a loro, chiedendomi spesso dove siano finiti.
Mi piace pensare che ci siamo incrociati - io "grande" e loro più vecchi - su qualche strada, le mani sinistre a V... | |
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Miki : |
14/5/2008 15:46 |
chiotto, Citazione: viaggio in moto per sentire l'odore del letame
Cioè? | |
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Mendi : |
14/5/2008 15:55 |
Mah, io non ho neanche dovuto scegliere. Non sopporto la macchina, non mi piace stare a stretto contato con la gente tipo treno, corriera o aereo, non amo conversare troppo con i miei compagni di viaggio. Quindi motocicletta, rigorosamente senza interfono. e uno, massimo due compagni di viaggio. Dimenticavo: odio i bagagli, quindi solo borsa da serbatoio con l'indispensabile. La biancheria che eventualmente mi serviva l'ho sempre presa per strada. Comunque ho preso tanta di quell'acqua che metà basta...
[ Modificato da Mendi 14.05.2008 - 16:59 ] | |
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Klaudio : |
14/5/2008 16:42 |
Diciamo che la moto è una buna scusa per andare in nessun posto senza motivo.
Mi spiego:
Se qualcuno vi chiede: "Cosa hai fatto lo scorso Week-end?" e tu rispondi: "Ho preso la macchina ho fatto 900 Km ho bevuto una birra e sono tornato a casa" come minimo il tipo ti prende per deficiente e in breve tempo tronca i rapporti con te.
Se invece rispondi: "Ho fatto un giretto in moto, sono andato in una birreria che conosco vicino a Monaco e sono tornato a casa, 900 Km." la risposta in genere è, "bello, fico" | |
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Miki : |
14/5/2008 16:49 |
Klaudio, Citazione: Se qualcuno vi chiede: "Cosa hai fatto lo scorso Week-end?" e tu rispondi: "Ho preso la macchina ho fatto 900 Km ho bevuto una birra e sono tornato a casa" come minimo il tipo ti prende per deficiente e in breve tempo tronca i rapporti con te.
Se invece rispondi: "Ho fatto un giretto in moto, sono andato in una birreria che conosco vicino a Monaco e sono tornato a casa, 900 Km." la risposta in genere è, "bello, fico"
E' che è lunga, altrimenti sarebbe da frasi celebri! | |
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boltz : |
14/5/2008 16:59 |
Miki, Citazione: E' che è lunga, altrimenti sarebbe da frasi celebri!
questa non e' lunga Klaudio, Citazione: Diciamo che la moto è una buna scusa per andare in nessun posto senza motivo.
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Miki : |
14/5/2008 17:08 |
E' bello vedere che gli utenti leggono quello che scrivi nel topic iniziale | |
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Miki : |
14/5/2008 17:29 |
Tranquillo Nic... Il topic l'avevo pensato per raccogliere qualche bella storia sui banditi... Lo sapevo già mentre scrivevo come sarebbe finita... Anche questo è bandit.it
Però mi fa impazzire che io faccio una domanda, tu non hai la risposta (e me lo scrivi pure) a quella domanda ma rispondi lo stesso Sei inimitabile, devo ammetterlo
P.s. Non c'è problema, davvero | |
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Stufo76 : |
14/5/2008 17:52 |
Erano i primi anni 80, e io avevo sui 6 anni o giù di li.
Un mio amico ebbe regalato dal padre il mitico Malaguti Grizzly, e nei we andava con il papà nei campetti da cross.
Io ci lasciavo kili e kili di bava, ma mio padre non voleva, aveva paura, e così non ho mai avuto una moto.
Intanto divoravo tutte le riviste di moto, sperando un giorno di poterne avere una.
Nel '92, appena compiuti 16 anni, presi di corsa e al primo colpo la patente A; era già + di 1 anno che studiavo per essere sicuro al 100% di prenderla subito, e infatti, me lo ricordo ancora, zero errori.
Ma mio padre, avendo paura, non mi comprò mai la moto.
Per la cronaca, mio padre la patente B mi obbligò quasi a prenderla... io avevo già la A e volevo la moto, non la macchina!!!
Nel 2006, per i miei 30 anni, potendomelo finalmente permettere, mi sono regalato la mia prima moto.
Ora ne ho 2, di cui una solopista.
Faccio almeno 20.000 km all'anno, prendo la moto appena ne ho occasione, esco per il solo gusto di fare 2 curvette, anche senza meta e senza nemmeno fermarmi se non per una sigaretta.
Perché??? E' la mia passione, ho fortemente desiderato una moto da sempre, e l'ho avuta soltanto a 30 anni suonati... devo recuperare il tempo perduto | |
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lucianomm : |
14/5/2008 19:26 |
hò un fratello maggiore di mè di 4 anni,lui compiuti i14 mamma e papà gli regalarono il ciao,io 10 anni la bicicletta . Messo cartolina rumorosa col ciappo per simulare motore,ma bisognava pedalare.Però il rumore era appassionante.Finalmente i 14 benelli minibyke 3 marce.I primi viaggi da Milano ad Abbiategrasso per fare il bagno.Da allora è sempre un sù e giù e finalmente poi a posto con famiglia figli grandi e un pò più di possibilità.I viaggi i giri a cazzeggio.KM per prendere un caffè e incontrare amici e farne degli altri. PS.la passione è contagiosa,ho una epidemia in famiglia. | |
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chiotto : |
14/5/2008 20:04 |
Miki, Citazione: chiotto, Citazione:
viaggio in moto per sentire l'odore del letame
Cioè?
perchè solo in moto quando viaggi senti anche gli odori | |
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Miki : |
14/5/2008 20:14 |
chiotto, Citazione: perchè solo in moto quando viaggi senti anche gli odori
E' vero, ci pensavo proprio ieri in campagna: in un km avrò sentito 5 o 6 odori - ormai rari - diversi. | |
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skiboy : |
14/5/2008 20:47 |
la passione per i motori me l'ha trasmessa il mio povero papa'........... gestore Agip con annessa piccola officina meccanica..........3 anni a Parigi come capo meccanico alla citroen................. svariate moto possedute.............ma non mi ha mai portarto con lui.............l'ho odiato per questo (non ho mai capito il motivo di questa riluttanza a soddisfare le mie innumerevoli richieste e immancabili pianti ad ogni suo "no" secco, finquando mia madre mi racconto' che un suo carissimo amico perse il proprio unico figlio in un incidente in moto mentre il padre guidava)........... la scintilla che mi fece pensare "anch'io da grande lo faro'"scocco' un giorno d'estate di tanti anni fa quando, dopo la chiusura del distributore, in tarda serata, suono' il campanello di casa.......... erano tre tedeschi che chiedevano aiuto per un guasto ad una delle loro moto, mio padre che era in pigiama non ci mise 3 secondi ad infilarsi la tuta ed aprire l'officina............ scesi anch'io con il mio bel pigiamino giallo e mi misi in un angolino ed osservavo................ci mise un sacco di tempo usando attrezzi e tanto nastro adesivo...........non capivo un piffero di quello che dicevano (credo parlassero in francese), ma mi divertivo un mondo.........ad un certo punto, per me era passata una vita ma effettivamente saranno state 2 orette, la faccia di mio padre si illumino' e scattarono le pacche sulle spalle e le strette di mano...........capi' che ce l'aveva fatta, i tedescotti potevano ripartire..............non volle una lira e mi mando' a letto....... lui torno' il giorno dopo verso le 10 ubriaco finito e con i tre tedeschi peggio di lui.............. il giorno dopo, a mente serena, mi disse " per me quelle persone sono le piu' felici del mondo, se un giorno potrai fallo anche tu "........... credo si riferisse al senso di liberta' ed avventura che solo una moto puo' darti............... aveva ragione, cavolo se aveva ragione.........
ps dedicato a mio padre | |
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Miki : |
14/5/2008 20:52 |
Skiboy, tanto di cappello... Davvero. E' per storie come queste che ho aperto questo topic... Grazie | |
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skiboy : |
14/5/2008 21:46 |
....bhe........ anche il tuo racconto non e' niente male............
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Paolo_69 : |
15/5/2008 9:27 |
Io di anni ne avevo 13 o 14, andavo in vacanza con i miei in Sardegna, macchina, cane, nonni, nessuna autonomia e ogni volta che volevo andare in qualche posto dovevo fare tre ore di lagna finchè qualcuno dei grandi si muovesse a compassione, insomma due palle! Le cose più belle di quelle vacanze furono il mio primo viaggio in aereo (Cagliari Roma Napoli) perchè fui rimandato, e la miriade di ragazzi e ragazze che salivano sul traghetto con le loro moto, tenda e sacchi a pelo legati alla buona e via...Rispetto a tutte le costrizioni che avevo l'immagine di quei ragazzi per me rappresentava l'idea stessa di libertà. Li guardavo e pensavo che un giorno lo avrei fatto anch'io E se oggi, dopo centinaia di km, mi fermo in un autogrill stanco morto, mi basta lo sguardo sognante di un ragazzino per risalire in moto con più voglia di prima
Oltre alla passione per le moto, in quelle vacanze, grazie alle tante ragazze che sfoggiavano splendidi topless, mi è venuta un'altra passione che mi accompagna ancora adesso Miii, mi venivano le bolle sotto ai piedi a furia di andare su e giù per le spiagge kilometriche | |
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suzibandit : |
15/5/2008 10:25 |
Io sono cresciuto con i racconti del mio nonno materno che mi raccontava le sue "peripezie" quando lui, bersagliere motorizzato in tempi vicini alla guerra (la seconda), scorrazzava per le vie di Roma "prendendo a prestito" le moto militari per andare a trovare le ragazze. Poi la passione che evidentementre si era sviluppata nel frattempo (probabilemnte era tutto partito come necessità, in quanto immagino che costasse mooolto meno di un'auto), lo ha portato anche in età più adulta a prendersi una Guzzi Falcone con la quale mi raccontava (e mia madre conferma) che una volta sono andati fino ad Asiago in 4 saliti. Ma la sua passione non si limitava alla guida. Faceva pure esperimenti, tipo per aumentare la compressione, riportare del materiale di saldatura sul cielo del cilindro, per poi accorgersi che le valvole toccavano, quindi si è messo ad asportare con la lima in materiale in eccesso per creare la sede delle valvole. Oppure di quando ha provato a migliorare la lubrificazione delle punterie con un goccio di olio (non ricordo che accrocchio si era inventato perfarlo), ma non essendoci il coperchio delle punterie, la polvere si era amalgamata all'olio smerigliando la sede delle valvole. Mio nonno era amico di uno storico meccanico Guzzi di Mestre ( Emilio Ceccon, se non ricordo male) con il quale condivideva le idee e gli esperimenti. Quello che al tempo era il garzone ( "el bocia") ha portato avanti l'opera del "maestro" arrivando fino ai giorni nostri essendo fino a due anni fa l'unico meccanico dal quale i guzzisti portavano le moto d'epoca a fare i vari lavori (per chi lo conosce, "Battista e Gigi"). La moto poi negli anni '60 è stata venduta per comperare un mezzo più consono ad una famiglia (moglie e tre figlie); una Fiat Topolino che piu avanti, nei primi anni '70 sarebbe stata sostituita da una 500. C'è da direi che fino a 70 anni suonati la sua intenzione era quella di riprendersi una moto, ma la moglie e le figlie hanno insistito tanto da fargli credere che era troppo vecchio per questa sua idea... alla fine comunque ha ripiegato su un Ciao, che dopo sei mesi ha sostituito perchè "correva troppo poco", con uno Scarabeo 50 al quale ha fatto togliere immediatamente i fermi. Ora non è più tra noi, ed il mio più grande rammarico è di non essere riuscito a portarlo ad un raduno di moto d'epoca, come gli avevo promesso....
Dal racconto che vi ho riportato potrete capire che per me la moto è passione, punto. Mi piacciono le moto, mi piacciono i motori, mi piace sporcarmi le mani e sudare. Da grande vorrei diventare come mio nonno Luigi (Gigio, per gli amici) per il quale in meccanica (e nella vita) non c'erano mai problemi irrisolvibili: bastava un pochina di pazienza e di inventiva.
Ah Miki, magari ti è capitato di vederlo in giro dalle tue parti: una delle sue mete preferite era il Villaggio dei Pescatori....
Ciao nonno... mi manchi tanto ! | |
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SNAIL62 : |
15/5/2008 17:22 |
Bho, direi che è una cosa innata e indipendente dalla potenza (CV) del mezzo che si possiede, basta un pò di affidabilità meccanica e una sufficente velocità di crociera (anche bassa). Se per ipotesi vendessi la moto,quindi mi basterebbe uno sputer 250/400 per soddisfare la mia voglia di avventura, non mi farei problemi per andare in Scandinavia giusto per fare un esempio | |
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utente inattivo : |
15/5/2008 21:40 |
avevo 19 anni ed una Gilera 125 Arcore che usavo per i miei spostamenti. Un giorno mio padre mi sgridò energicamente per una colpa che, a mio parere, non avevo. Mi arrabbiai, sbattei la porta e me ne andai fuori di casa. Ho dormito in un sacco a pelo per un paio di giorni fin quando un zio mi convinse a far pace con i miei. Lo feci, ma il giorno dopo, come avevo progettato nei 2 giorni che ero stato "fuori casa", ho riempito uno zaino verde militare e, indossatolo sulle spalle, l'ho appoggiato su una scatola di cartone (anch'essa piena) legata sul posto passeggero del sellino della moto. 500.000 lire in tasca, un saluto a tutti e.... dalla Sicilia alla Calabria, alle Puglie, alle Marche, all'Emilia Romagna e poi dritto fino a Udine. poi a Bologna e poi... a casa (senza una lira e, credo, molto più adulto delle settimane precedenti. Era il 1982 e credo di aver passato l'estate più bella di tutta la mia vita. Ho imparato a viaggiare da solo (anche metaforicamente) con una meta principale ma aperto a ogni possibile avvenimento. Ho imparato ad avere fiducia in me stesso ed ho imparato a confrontarmi con la vita. La scintilla è stata quella. Forse, nel tempo, si è sopita, ma non si è mai spenta | |
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