gingiol : |
30/4/2012 10:32 |
Sabato, finalmente l'ho fatta. Sono salito sulla raticosa da un altro versante, strada bellissima senza autovelox. Poi si riunisce alla vecchia statale della Futa. Da lì verso Zocca ho fatto un'altra strada bellissima in zona Vergato. Asfalto rosso e adesivo. Una autentica pista. A chi potesse interessare allego resoconto della gita del ns gruppetto di moto soprannominato "Le fioriere"
Le fioriere in trasferta nella patria italiana del motore.
Partenza da Padova quasi puntuale alle ore 9.15. La formazione è così composta: Ci sono i “soliti fiorieristi”: Fla con la ancora innominata GSR, il Nonno con la sua Fazerotta, Mioni e la giallina, Lo Ziogigio su Cucciola BANDIT 1250, Andrea sulla Strommina arancionera, Nick e Giulia sulla Brevona, il rientrante Simo su Hornet. Novità di giornata: Manuel su CBF 1000 (in sostituzione del Conte Marco) e Giancarlo ( attenzione non il ns DJ) su Ninja. Mentre segnaliamo le assenze forzate di Paul, della Tigrotta, della Gladius pincia-galline, la Strom di Luca, la “sopravvissuta fioriera” di Zorrosun, ancora nessuna notizia di Mattia e del Toro. Al casello della PD-BO raccogliamo Stefano su Fazer 1000, in compagnia di Cecilia, e Vittorio che guida l’FZ1 dello stesso Ste. Dovrebbero esserci anche Christian e la Elisabetta ma alle 9.32 ancora non si vedono, a loro lanciamo una bonaria maledizione ed un sms con percorso e tappe. Si parte. L’Autobahn A13 poco si addice alle qualità di alcuni mezzi scarenati e scupolinati (Hornet e GSR) Ma Simo e Fla non demordono mantenendo l’andatura del gruppo e in circa un’oretta l’highway Euganeo-Felsinea è fiorerizzata. La seconda volta delle fioriere sulla Futa (la prima tre anni fa con Michele, Nick e lo Ziogigio) e seconda volta che all’uscita di Bologna S. Lazzaro (…di Savena, terra natia della Cucciola dello Ziogì) ci perdiamo. Le indicazioni a sud del capolouogo ci spingono a salire sul Passo della Raticosa da un versante mai affrontato prima ma il panorama dell’appennino tosco-emiliano anche da questa parte è molto bello e qui la prima bella sorpresa della giornata, una strada quasi perfetta, con assenza di Autovelox (al contrario del versante tradizionale), praticamente una pista! Si sale al Passo con andatura piùcchè turistica poiché anche lo scarso afflusso di macchine invoglia a “tenere aperto”. Flavio, nel salire, mette sotto pesante stress le pinze frenanti tokico per evitare un imprevisto giro su strada bianca. In cima alla Raticosa ci accolgono un milione e mezzo di moto di tutti i tipi e colori, un colpo d’occhio davvero notevole. Foto di rito (sempre in attesa del disperso Christian) e i dieci Km che ci dividono dalla Futa volano in una decina di minuti. Optiamo per la soluzione 1 ovvero Pranzo al Ristorante del Passo e discesa verso Modena dopo mangiato. Qui seconda piacevole sorpresa della giornata, questa volta enogastronomica. Alle 12.30 siamo già a tavola per provare a sedare la fame del Nonno e di Andrea che già da una ventina di minuti brontolano in sottofondo. Pranzo a base di tagliatelle alla bolognese, Salsiccia, Pollo fritto e soprattutto tanta ma tanta Fiorentina (e cosa sennò?). Solo 25 Euri Caduno con Vino Acqua e Caffè. Alla fine del pranzo il gruppone si divide, infatti Nick e Giulia scollinano a sud per pernottare a Firenze (Bravi!) mentre gli altri, a cui finalmente si è aggiunto Chris con il suo “cancello”, deviano verso Roncobilaccio-Castiglione de Pepoli per raggiungere la “Betlemme Rossiana” ovvero Zocca, città natale del rocker Emiliano. Intanto Mioni ci informa che il calcio Padova vince 2 a 0 con doppietta di Cacia. Terza piacevole sorpresa della giornata. Nel salire verso Zocca all’altezza di Vergato “ingarelliamo” piuttosto casualmente una strada semideserta a dir poco motociclisticamente stupenda con asfalto rosso particolarmente “adesivo”, e qui i battistrada delle nostre gomme lasciano giù qualche abbondante centimetro di gomma ed il ghigno stampato sulla faccia dei fiorieristi alla fine del “circuito” la dice lunga sulla bellezza di questa strada. Davvero da ricordare. Nel percorso si aggiunge alla numerosa serie dei Passi effettuati dal gruppo delle Fioriere il Passo Sella della croce (immaginiamo sfuggito ai più poiché il cartello era esposto in senso contrario, ma non all’occhio vigile di Ziogigio appassionato maniacale di tale tipo di indicazioni :) magari non di grande rielavanza ma in ogni caso da segnalare. Non male anche la “Vergato-Cereglio” per giungere a Zocca dove, dopo un fuori programma del Nonno che voleva sincerarsi della tenuta delle sue “Bridgestone” sull’erba fresca, effettuiamo la visita alla piazza del paese dove ci accoglie il mezzo milione di motociclette che mancavano sulla Raticosa, anche qui variamente assortite, anche se oggettivamente la Rossa di Borgo Panigale in questa zona la fa da padrona. Nel frattempo i Biancoscudati sono stati raggiunti sul 2 pari dal Grosseto. Fuck. Passaggio d’obbligo per una foto alla folkloristica casa del Vasco Nazionale e via giù dagli appennini verso Bologna. Si monta in autostrada verso le 17.30 a Casalecchio e verso le 19.00 siamo tutti a casa dopo circa 460 km. Sani e salvi, stanchi ma divertiti e soddisfatti. Per i verbali di eventuali Autovelox vi faremo sapere. Passaggio finale a salutare due degli assenti eccellenti Rispolli e Garghella che è appena rientrato da Milano dopo la “Bucata” ricerca del sua anelata TDM. Noi aspettiamo. Una piccola considerazione finale sulla cultura motociclistica dei “colleghi” emiliani. L’idea che ci siamo fatti è di una grande passione per le moto sportive (intendiamo poco touring), tute in pelle e via andare con grandi sparate a tutto gas favoriti ed invogliati dai dolci saliscendi quasi collinari degli appennini. Un po’ differente dall’idea mototuristica delle Fioriere, abituate agli “strapponi” dei passi alpini per raggiungere (in genere) i 2.000 ed oltre di altitudine dove si incrociano prevalentemente motoroni dei tedeschi addobbati di tutto punto per macinare migliaia di Kilometri, un idea forse a noi più vicina?
p.s. “Chapeau” agli anonimi Multistradisti che ci hanno sorpassato sulla Raticosa a velocità da paura e saponetta a terra. Davvero bravi. | |
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