Premessa: senza polemiche, senza prese di posizione e senza flame né scazzi vari (evitiamo il lucchetto, grazie), apro questo topic perché volente o nolente è l'argomento del momento, e volevo raccogliere un po' di notizie quanto più possibile veritiere sulle centrali nucleari in generale, e su quelle che si vogliono costruire in italia in particolare.
Non sono contrario al nucleare, la ritengo anzi una forma di energia potenzialmente sicura e pulita.
Ritengo però che la tecnologia attuale non sia ancora sufficientemente matura, soprattutto perché un reattore nucleare ha bisogno di sistemi di controllo e gestione "attivi", che se non funzionano portano alla perdita di controllo e conseguente fusione del nocciolo, e conseguente contaminazione vasta e moooolto duratura.
In pratica, un reattore nucleare fuori controllo causa danni paragonabili a quelli di un'eruzione vulcanica, con la differenza che l'area contaminata rimarrà tale per un tempo lunghissimo.
In particolare, ho trovato
questa intervista all'ingegnere Fulcieri Maltini, che sembra confermare quello che pensavo, ovvero, riferendosi alle centrali di nuova generazione EPR che si vorrebbero costruire in italia: "Quando si fa lo scram del reattore, ossia lo si ferma, il calore continua, occorre acqua per raffreddarlo, si mette cioè in funzione il sistema di raffreddamento residuo".
In pratica quindi anche le centrali di nuova generazione sono intrinsecamente instabili, anche se si lo SCRAM, ovvero l'arresto d'emergenza del reattore, occorre che l'impianto di raffreddamento residuo continui a funzionare, pena la fusione del nocciolo e la conseguente grave contaminazione.
Quanto c'è di vero in quell'articolo? Chi ha notizie più attendibili che possano confermare o smentire quanto scritto?
E voi, cosa ne pensate al riguardo?
Grazie