il musicista/cantante non è la mia professione, lo faccio per passione e che ci sia un ritorno economico m'interessa ben poco...
ma in parte posso risponderti poichè sono stato più volte nelle sedi SIAE per varie questioni (concerti in piazza, in pub, produzione cd, informazioni per l'iscrizione, etc.).
In primis bisogna dire che la tutela del diritto d'autore è ovviamente necessaria, così come per i brevetti e quant'altro, ma c'è da dire che a tal fine la SIAE non è l'unica via percorribile,
nel senso che per avere la garanzia che la paternità di un'opera dell'ingegno (così si chiamano) resti tale si può depositare la stessa presso la SIAE (indipendentemente che si sia iscritti), che ha un costo, ma esistono metodi alternativi più economici.
La SIAE si occupa principalmente della "tutela economica" dei diritti d'autore, ovvero della riscossione dei soldini dovuti per lo sfruttamente delle opere tutelate...
per esempio nel caso delle "canzoni" si fa pagare ogni volta che questa viene riprodotta mediante qualsiasi sistema sia per scopi di lucro sia per scopi no-profit.
La tutela vale per chi è iscritto che annualmente riceve la somma relativa ai diritti di sfruttamento delle proprie opere depositate.
Fin quì tutto normale e ci sta.
Poichè però siamo in Italia ci dobbiamo aspettare sempre qualche "anomalia"...
ora non sono aggiornatissimo sulle ultimimissime novità, per cui riporto alcune "stranezze" in cui mi sono imbattuto qualche tempo fa...
Esempio:
il 50% dei proventi derivanti dalle prime "TOT" hits della musica da discoteca va a finanziare gli autori di "liscio"!
la musica disco non è chissà quale alta arte ma privarla della metà dei guadagni non è proprio normale...
inutile dirvi quanti componenti della famiglia Casadei sono nel CdA della SIAE, anzi erano...perchè è stata commissariata a marzo 2011.
Altro Esempio:
mi arrivò una notizia dall'associazione degli autori indipendenti che parlava dell'approvazione da parte del CdA SIAE di un nuovo "simpatico" regolamento sul borderò di esecuzione...
Quando si suona in locale, in piazza o ovunque sia necessario pagare i diritti SIAE bisogna compilare un foglio con la scaletta dei brani eseguiti, un sistema semplice ed efficace per ripartire i diritti tra gli autori.
Da notare che se io eseguo i miei brani, devo pagare lo stesso i diritti che mi verranno rimborsati con la cifra annuale.
Questo sistema esiste da molti anni...
La novità introdotta prevedeva che indipendentemente da quello che scrivevi sul borderò... i diritti venivano ripartiti tra gli autori dei primi 50 dischi in classifica (italiana).
Questa cosa come potete immaginare ha fatto incavolare mezzo mondo!
Immaginate questa situazione:
io, artista emergente iscritto alla siae, ho appena prodotto un nuovo album e voglio presentarlo con un concerto in una piazza
organizzo il tutto, pago i diritti a forfait (poichè non c'è biglietto d'ingresso), compilo il borderò con i brani (depositati alla siae) che eseguo in piazza...
...e quei soldini vanno ad autori che non hanno nulla a che vedere con la mia arte...
Ho pagato per i diritti di sfruttamento di una mia opera dell'ingegno regalando soldi a degli sconosciuti.
Ditemi voi se è una cosa normale!!! Mah?
comunque c'è la possibilità di rinunciare alla tutela economica del diritto e rimanere in regola con tanto di bollino sul proprio album...
...una volta ho litigato con un ispettore SIAE perchè continuava a sostenere che non avevo pagato i diritti per esibirmi con un paio di miei brani, sui quali avevo espresso rinuncia alla tutela economica.
alla fine l'ho spuntata ma è stata una seccatura immane!
"Non c'è luogo nel pensiero. Non c'è tempo che non hai..."
Triumviro dei Saggi Astemi
Socio Sostenitore del circolo culturale "Amici del corpo rigido e della sua dinamica"