Ieri sono andato a ritirare gli esami cui sono stato sottoposto recentemente in ospedale.
Li ho portati dal mio medico di base (una dottoressa) e questa, sbalordita, vuole scrivere una relazione sul mio caso e mandarla non so a chi. Va bene - ho detto - chi se ne frega... (questo non l'ho detto!).
Gli esami del sangue sono perfetti, tutti, reni, fegato, cuore, polmoni compresi (il cervello non me l'hanno esaminato
).
Insomma le carte dicono che sono in ottima salute (il piede sinistro operato che mi fa zoppicare è un'altra cosa).
Dopo anni di sofferenze e dopo aver tanto sognato questo momento, non ho avuto reazioni, sono rimasto freddo e persino infastidito dall'entusiasmo della mia dottoressa, una brava persona i cui consigli non ho mai seguito, visto il carattere anarchico e da bastian contrario che mi ritrovo.
Come è successo? E' successo che non ho creduto a nessuno, né medici, né esami. Volevo capire e non dipendere dalla gente in camice bianco. Dai miei studi ho ricavato una terapia e una dieta che mi si adattassero e adesso i risultati sono arrivati. Ci sono voluti solo due mesi, paragonati ai tanti anni di "malattia".
OK, ho scritto per ricordarvi di non credere mai ciecamente a nessuno quando si tratta del vostro corpo e del vostro spirito.
Ho sentito il fruscio delle stelle del mattino.