Dunque, in principio era il caos...
La Katana ha la sella piatta e un po' spigolosa, altina e spaziosa sia lateralmente che longitudinalmente, ma il materiale di rivestimento è tutt'altro che sdruciolevole, ne risulta una posizione non obbligata ma un po' "vincolata". Il manubrio sembra più avanzato di quello della GSX-S, in realtà è più lago e vicino la seduta, quello che cambia è l'offset delle piastre più vicine al canotto di sterzo a parità di interesse.
Pronti via, alla prima curva resto seduto ma non gira. Tiro fuori il busto ma non basta. La moto sembra lunga, non scende in piega. Esco dal primo tornante fatto pianissimo, accellero dal minimo sotto una spinta magnifica senza tirare e cerco la marcia successiva, mi rendo conto di essere in sesta.
Cambio metodo, punto i piedi sulle pedane, alzo il culo dalla sella, scalo due marce e mi butto all'interno con tutto il corpo: lo moto diventa un bisturi, stabile, rigorosa e sorprendentemente agile. I freni soni pronti e modulabili soprattutto davanti, il posteriore anche troppo potente all'attacco. Il controllo di trazione è presente e per niente invasivo, si intuisce appena. Moto impegnativa, da guidare coi gomiti larghi e senza distrazioni.
Scendo e salgo sull'altra, una bicicletta a confronto. Sembra un motard col motoron. Nervosa, reattiva, o scoda o impenna, il motore ha la castagna ma bisogna snocciolare le marce, meno regolare sotto e murato sopra. È più facile da portare, si guida coi gomiti stretti ma stanca presto.
Potrei scrivere ancora molto altro, se vi interessa, oppure potreste provarle...
[ Modificato da sandrino 05.07.2019 - 16:20 ]
Le strade migliori non collegano mai niente con nient'altro e c'è sempre un'altra strada che ti ci porta più in fretta.
R. Pirsig