# 25 ≡ Re: considerazioni motociclistiche
Grazie Zel!!!
Che il nostro modo di interpretare la moto e le sue conseguenze fosse molto vicino ne ero sicuro.
Si capiva da ogni singolo post sull'eterna e inutile questione strada-pista e menate simili...
Nell'apertura di questo post hai già ampiamente e splendidamente espresso ciò che significa "girare" per noi...
si, dico noi...anche perchè io sono una specie di maniaco paranoico della sicurezza (tant'è che sto sviluppando un sito sulla guida sicura in gruppo) e al Chiantella Tour hai avuto modo di vedere principalmente me,
ma ti assicuro che gli altri "ciofini suddisti" sono su questa linea... chi più chi meno, ma ci siamo.
Ricordo uno scambio di battute con Paolo_69 il quale chiuse con un: "a quanto pare siamo una specie rara..."
A furia di fare il traghettatore...tutta la carovana segue il dolce danzare, perchè il bello sta proprio nella condivisione del momento...
danzare da soli è una bella esperienza, ma quando sei in gruppo e tutti hanno la stessa visione è ben altra cosa.
Ho visto motociclisti cambiare e maturare, un esempio lampante è CrazyBandit85 che agli inizi in molti ricordano degno del proprio nikname,
un pazzo scatenato (specie se stuzzicato da Carloni), ora è diventato precisissimo...
mantiene la distanza di sicurezza giusta, è sempre visibile negli specchietti, niente tagli alle curve,
abbigliamento tecnico e protezioni a tutto tondo... (ed è uno che va...)
Un pò è l'età, ma molto secondo me dipende dai motociclisti che frequenti, che alla fine si ritrovano.
A volte mi pare di essere una specie di istruttore stradale...
Per contatti: Paolo_69 (Giuspe Safety School Manager)
[ Modificato da Giuspe 17.06.2010 - 21:42 ]
"Non c'è luogo nel pensiero. Non c'è tempo che non hai..."
Triumviro dei Saggi Astemi
Socio Sostenitore del circolo culturale "Amici del corpo rigido e della sua dinamica"