Epifania 2009, ha nevicato ininterrottamente per quasi due giorni, dopo giorni nei quali vi era l'allerta meteo. Cosa fa la provincia di Milano qualche giorno prima delle nevicate? Regala il sale al Piemonte.
Poco male, il sale da solo con la neve non serve a nulla. Il sale serve esclusivamente in caso di ghiaccio ed abbinato alla ghiaia, così da creare un'azione chimica e meccanica utile alla rottura ed allo scioglimento del ghiaccio.
I Milanesi, un po' perchè è festa, un po' perchè sono in vacanza, il primo giorno di nevicate se ne stanno a casa. Quindi, almeno nella mia zona di allora (viale Corsica) si vedono passare gli spazzaneve e qualche spargisale. Le strade sono relativamente pulite in quanto continua a nevicare copiosamente e non è che uno spazzaneve può passare ogni minuto. Milano è grande, ci sono centinaia di vie in ogni zona e vanno ripulite tutte.
Durante la notte non accenna a smettere di nevicare e si sentono passare le lame degli spazzaneve sulla strada, sulle rotaie, sui tombini (che vengono regolarmente divelti...). I tg, il Comune di Milano nella persona del vicesindaco INVITANO i milanesi (non si può obbligare) a non mettersi in auto il giorno successivo e di utilizzare i mezzi pubblici per non congestionare il traffico.
La mattina succede che io me ne sto a casa e mi metto alla finestra a guardare cosa succede.
Vedo che gli autobus viaggiano senza catene, anche perchè fino alle 8.00 circa le strade erano mantenute pulite dagli spazzaneve. Ma vedo anche che vi sono decine di automobilisti che cercano di immettersi nel traffico cittadino, rigorosamente senza catene, spostando i cumuli di neve che vi sono a fianco delle auto stesse (essì, purtroppo a Milano la neve che viene spostata dagli spazzaneve va ad appoggiarsi alle auto in sosta lungo la strada). E cosa succede? Si incastrano letteralmente con le auto di traverso sopra i mucchi di neve accumulati dagli spazzaneve.
Quindi, un vialone che normalmente ha 3 carreggiate da 10 metri di larghezza, vedono le carreggiate ridursi a 5/7 metri senza soluzione di continuità.
E intanto la neve scende e si deposita sull'asfalto.
E gli spazzaneve? Notoriamente gli spazzaneve per funzionare al meglio hanno bisogno di velocità e di continuità di movimento, non possono zigzagare nel traffico per evitare i suddetti veicoli di traverso, non possono fermarsi, aspettare e ripartire. E comunque in un vialone di 10 metri di larghezza, c'è sempre il coglione che ha fretta e si affianca allo spazzaneve...
Nel microcosmo che poi tanto micro non è di viale Corsica, ad una certa altezza vi è un primo restringimento (incrocio via Negroli) ed un secondo più importante (incrocio via Battistotti Sassi), dove lo stradone da tre carreggiate di 10 metri l'una, diventa una strada ad una carreggiata a 4 corsie (due per senso di marcia) di 3 metri l'una, con l'immissione di due vie non certo secondarie (citate in precedenza) e dove si imbottigliano regolarmente, neve o non neve, decine di veicoli... vi si imbottigliano anche gli spazzaneve.
E intanto la neve cade soffice e lieve dal cielo.
Lo spazzaneve o gli spazzaneve sono fermi da qualche parte della zona Corsica/Argonne, le corsie che fino alle 8.00 del mattino erano belle pulite, diventano strisce bianche con 5/10/15 cm di neve... si fermano i tram per via degli scambi bloccati e dietro ai tram si fermano i bus. Spesso gli scambi sono agli incroci con varie vie, e se il tram si ferma in mezzo ad un incrocio, voglio vedere come passano le auto.
Ove non passano i tram, ma solo gli autobus, si vedono le scene esilaranti che spiegavo qualche foto fa... Autobus senza catene che si intraversano, ma badate, non per colpa degli autisti, ma per colpa del sistema di trasmissione dell'autobus. Già, sono tutti automatici. Nel 1985 quando ci fu la famosa nevicata da 80cm gli autobus non si fermarono, ricordo che andai a scuola. Erano autobus con trasmissione manuale, gli autisti potevano controllare con la frizione la trazione.
A Trento, dove sono ora o in Veneto dove ho mezza famiglia e di dove sono originario, noto che le corriere sono ancora tutte con cambio manuale. Gli autobus in città sono invece automatici, ma non è paragonabile Trento a Milano. Qui con 5 spazzaneve tieni pulita la città, a Milano con 5 spazzaneve forse si arriva a pulire una zona.
E la neve scende candida e lieve sulle auto bloccate nel traffico, sui tram che non possono proseguire per gli scambi bloccati e sugli alberi che ad un certo punto cedono, spesso sulle linee aeree di tram e filobus provocando ulteriori blocchi. La neve scende sugli autobus fermi chissà dove lungo il percorso e sulle persone che aspettano fiduciose alle fermate. La neve scende alla faccia di tutti i milanesi che hanno disatteso gli inviti del vicesindaco, alla faccia di chi si era premunito pensando di aver accolto civilmente l'invito del vicesindaco, alla faccia di chi aveva montato le catene o gomme invernali... alla faccia di tutti.
E qui? A scannarsi tra Trentini, Veneti, Milanesi...
senza, in alcuni casi, avere la minima idea di cosa significhi stare in una città, che come ricordava il Panzer, di giorno ha quasi 5 milioni di abitanti (hinterland compreso) e di notte si svuota divenendo una "piccola" città di 1,2 milioni di abitanti...