Ieri ho provato per un buon numero di km, su strade piuttosto varie, un Bandit 400, non uno qualunque bensì quello di Giuspe, la fren-esente, accorciata, forcell-cementata e rialzata&puntata
Rospettina.
Tanto per farmi sentire a mio agio, per prepararmi durante il panino e birra di pranzo, mi dicono
che montarci è un atto di fede, che non frena proprio anche per essere un b4 perché l'impianto è stato mal rimontato, che il motore sotto i tot giri non va, che chiunque ci sale è destinato a un soffertissimo apprendistato annaspante. Giuspe mi informa del mono SV 650 "accorciato" ma sempre un po' troppo lungo, e della forcella con dentro troppo olio che sulle sconnessioni rimbalza via
. Con il cuore ricolmo di fiduciosa speranza
, prima di riprendere la strada vo a farmi due curve di prova per capire un po' come funziona, convinto che può essere solo meglio di così
La frizione è regolata in maniera che io non sopporto, "bassa", stacca solo a leva completamente tirata, mentre a me piace "altissima". Morale: mi si spegne appena parto
Al secondo tentativo va meglio grazie al cielo
La prima cosa di cui mi accorgo è che l'abitabilità è eccezionale, anche grazie al largo manubrio crossistico aftermarket mi trovo con una spaziatura quasi ottimale
pur avendo una corporatura imponente. Il serbatoio è poco sfalsato dalla linea della sella in altezza - un richiamo allo stile di una volta, quando le naked non si chiamavano naked, ormai del tutto scomparso
dalle nude massicce di oggi - dà a me, endurista stradale, una sensazione di disimpegno e libertà nell'interpretare la strada che una posizione maggiormente infossata non mi donerebbe
.
A bordo del Bandit 400 si ha la tangibile percezione di uno stile, di una considerazione della funzione del bello e del bello della funzione, in tutto ciò che della moto si riesce a vedere sotto e davanti a sé
(l'unica cosa d'aspetto indiscutibilmente povero, la ruota anteriore col monodisco, da sopra non si vede). E' un mezzo inconfondibilmente chic
, un mondo a parte nell'universo un po' da vecchia germania orientale dei Bandit "maggiori"
(e comunque tutte e tre le prime serie, anche 600 e 1200, hanno grande eleganza rispetto a dopo).
Veniamo alle cose concrete. La moto di Giuspe
non frena ; intendo non frena nemmeno rispetto al mio Dominator. Tirando davvero a fondo e con forza la leva e contemporaneamente frenando dietro si riesce a realizzare un piuttosto energico rallentamento, ed è il massimo che l'impianto ha da offrire. A me non piace guidare usando sistematicamente molto freno, lo sfioro molto spesso e lo premo quasi mai: troppo stress inutile. il freno serve per fare i tempi mica per divertirsi, mi dico: ma sapere di averlo, be' quello non mi dispiacerebbe!
Le sospensioni così sistemate, tipo "rigor marmis" sono molto precise finché non succede qualcosa di
sbagliato, cioè qualsiasi cosa sulla strada sia men che perfetto. La differenza con quelle che sarebbero le sospensioni di serie dopo quasi vent'anni credo sia abissale, ma qui si rischia di piegare il bastone anche troppo dall'altra parte: ill mono alza la moto dietro un po' troppo alto e forse è un tantino rigido ma -scherzi a parte- funziona bene, soffre un po' solo su scalatone. La forcella è chiaramente troppo secca, ha poca scorrevolezza e pochissima corsa (e ciononostante la moto mi pare un po' troppo puntata davanti). Detto questo, hanno il pregio di una notevole precisione se la guida va via fluida e non a scossoni
e se non si prendono troppe buche. Certo, il 50% di tutto sto rigore va beatamente a farsi benedire non avendo a disposizione nulla di simile a un freno
Del motore mi ha stupito la brusca reazione alle inversioni della manopola del gas e il notevolissimo freno motore, per me davvero insospettabile, visti frazionamento e cilindrata
. Certo, molto sarà anche dovuto alla rapportatura corta, ma quando si lascia il gas sul b4 si sente più che sul vecchio 600 e sul 650, e la cosa fa scalpore per me.
I rapporti del cambio a mio parere sono un pressoché totale disastro
: manca poco che, di sei che ha, non ci sia
una marcia buona per guidare in santa pace senza rimanere rivettati al suolo
riaprendo, e senza esser scalcicchiati fuori linea chiudendo
perlomeno su tratti stradali non veloci, come quelli prevalenti nella parte "mossa" del percorso su cui l'ho provata (
LINK).
Premetto che la Rospettina ha
un dente in più in corona e tutto ciò che scrivo potrebbe essere condizionato in maniera decisiva da questo piccolo accorciamento. Quindi va preso con beneficio di inventario, ma... be', dunque
: la prima potevano non metterla, non capisco a cosa possa servire. usare bene la seconda mentre si fanno le curve, a meno che non siano veramente lentissime, è inutilmente impegnativo, ad ogni millimetrica variazione del gas corrisponde una variazione di "tiro" fin esagerata
. La terza va bene ma sovente si sente il bisogno di una roba un filino più corta e piena sotto, ma certo non corta come la sua seconda
. Inoltre sui 100/110 strumentali la terza comincia a strillare un po' troppo e tocca fare delle cambiate terza-quarta-terza in pochi metri, mentre evitarle non sarebbe male. la quarta si può usare bene su certe strade, ha un senso. quinta e sesta sono per altri universi, mi pare: eventuali pistate a parte
(meglio se avendo reinserito i freni, davanti
) servono solo a consumare meno nei trasferimenti, secondo me.
il B4 sarebbe secondo me meglio attrezzato per agevolare la guida curvaiola in strada con
: una prima tra l'attuale prima e l'attuale seconda, una seconda tra l'attuale seconda e l'attuale terza (un po' più vicina alla seconda però), una terza tra l'attuale terza e l'attuale quarta (ma un po' più vicina alla terza), una quarta leggermente più corta dell'attuale quinta e una quinta uguale all'attuale sesta, e basta
. La ho imparata bene dal dominator la solfa delle motorette leggere da 40-50 cv in
strada, sei marce non servono a una sega, le ultime due sono sempre entrambe inutili come la prima: tutto sta a verificare l'usabilità di seconda terza e quarta.
Com'è adesso, scalare in seconda equivale quasi automaticamente a quasi qualsiasi velocità, anche lenti lenti, a una inutile sbandatina
, e per riprendere il gas in mano in curva in seconda ci vuole una delicatezza notevole altrimenti ti scalcia e fa perdere tempo (e pace interiore del pieghismo
).
Premesso questo, il motore
è di un godurioso fantastico, si riescono a fare bene decine di curve consecutive in terza ma è assolutamente
vietato perdere troppa velocità in curva - dev'essere un supplizio guidarla quando piove - e obbligatorio usare a fisarmonica tutto l'allungo disponibile finché ce n'è, pena una perdita di tempo intollerabile in cambiate e scalate a ridosso una dell'altra, (a me sembra) inutili. Di fatto, il b4 ha paradossalmente un arco utile di motore che agli effetti pratici funziona in modo analogo a quello di un bicilindrico, se non si vuol cercare sempre la velocità di punta sul dritto e si accetta di venir fuori non esageratamente fucilati di curva: con due marce in strada fa praticamente tutto e il contrario di tutto, e mai male data la molto soddisfacente fruibilità del motore in terza quarta tra i 50 e i 130 segnati.
Carloni, quando dietro mi ha avuto a vista, era stupito e divertito del regime per lui altissimo a cui giravo. Diagnositicò poi che mi ero pappato una guarnizione o due in quella maniera
, cremata via dal tubo di scarico secondo lui
. A me non veniva in mente di poter fare altro
; infatti, anche a causa della sensazione (non del tutto veridica) di non andare un cazzo tipicamente trasmessa dal 1150, Giuspe sul mio GS di metri ne faceva e avrei perso il piacere della compagnia
senza i miei 30-45 cavallini sempre pronti, chiusi in poca rotazione di polso.
Veniamo al comportamento dinamico. Il 400 (come ricordavo dalla notte dei tempi) è divertente di per sé, anche solo ad abbozzare le cose senza pretese particolari
: nel lento gira in un fazzoletto, e semmai bisogna resettare la mente perché sia disposta ad accettare il livello di rapidità di cui è capace. Il vantaggio sul GS è di 79 mm di interasse (qui forse un po' meno), un oceano. La posizione del busto e delle braccia è veramente perfetta per la guida della motocicletta, fin commuovente.
Certo bisogna capirsi su cose s'intende per "divertente anche nell'uso barzotto e pacifico": il bandit 400 non è una moto per gente irrigidita dai troppi scrupoli, e bisognosa di tranquillizzazioni. Secondo me, richiede un ampio e ricorso alla rotazione motore offerta, sia che si scelga il range passeggiata 5-9mila o il range "allegrotti" 7-14mila, e questo richiede
disinvoltura. se ti metti a cercare la guida troppo spigolosa, le cambiate, sempre i pochi giri di supercoppia o al contrario sempre la sottocoppia, o sei uno davvero bravo
o ti viene da buttarla immediatamente nel burrone una moto così. Direi che per un neofita, magari timorato d'indole, non potrei immaginare una moto più nociva di questa. Va bene come downgrade disinibente per motociclisti un minimo formati, o per neofiti purché pazzi completi.
Torniamo al tema.
La scesa in piega è facile, progressiva e abbastanza intuitiva, bisogna solo - sul lento - lasciare la giusta libertà allo sterzo quando comincia a chiudersi sull'interno per seguire il profilo della curva (ovviamente è così per tutte le moto, ma il B4 va "aiutato" e ci si gudagna tanto, nello stretto, prendendo bene le misure con questa mossa), mentre sul più veloce è tutto più spontaneo.
Dopo un po', le curve prendono a stringersi ed avvicinarsi, e Giuspe comincia a trovare la quadra con il GS, vedo gli spigoli delle borse farsi sempre più vicini all'asfalto curva dopo curva
, Carloni disperdersi dagli specchi nel magnifico bosco fresco
e capisco che non me la caverò con le mezze cazzatine
e barando grazie al vantaggio di interasse: bisogna metterla
giù fino in fondo. La regola in moto è sempre quella: cercare un passo leggermente superiore a chi è davanti
, sfruttando il vantaggio di venire dopo, in modo da essere sicuri di rimanere perlomeno a contatto con calma e senza forzare. Non sempre riesce però
, anche perché qui il vantaggio del GS nei regimi transitori è tangibile, perché non ha nemmeno un millesimo di contagiri totalmente inutile.
Messa giù seria, la moto va bene all'incirca come prima, piace molto e sguscia via svelta. Se non che, alcune volte si manifesta una nervosità dello sterzo nell'ultimo tratto di piega, che secondo me può riuscire piuttosto pericolosa e che mi ha causato, nel tratto percorso a ritmi più intensi, due principi di "presa sotto" dell'anteriore, di cui uno molto plateale e brusco. Secondo me, su una geometria che già alla nascita è ben più "puntata" di avantreno rispetto agli altri due bandit (con i quali in configurazione di serie è infatti praticamente impossibile prender sotto senza arrivare in piega frenato, fare marchiani errori o incorrere in drammatici cali di grip sottostante), mettere un mono che la alzi ancora dietro può essere più dannoso che altro
. Ne guadagna un po' l'agilità immediata, quella godibile da tutti nel primo 50% di sfruttamento del mezzo, alla portata di chiunque; e, credo, anche la guida col passeggero; ma ne possono trarre scapito serio la trazione e soprattutto, come in questo caso, l'affidabilità dell'anteriore ai massimi angoli di piega e la sua omogeneità di comportamento
Mi è venuto il sospetto che fossi io ancora un filo troppo rigido, e bisognasse liberare ancora di più lo sterzo in quel frangente e mettere un po' più di gas, ma alla seconda volta che una moto in prestito prende sotto, su un asfalto non eccellente e in una strada mai percorsa prima, la si pianta lì con gli esperimenti
(Comunque la si sia, il paragone col feeling del fazer 1000 revisionato ed m5ato di paolo69, in massima piega&dintorni, è assolutamente spietato: sulla mille - certo un po' più macchinosa da manovrare e bisognosa di premeditazione - con gomme ok e ciclistica risanata viene da farsi un sonnellino una volta appoggiata
)
Scesi dalla moto, la gomma davanti sui lati apparirà consumata almeno quanto quella dietro, se non forse di più (non ho guardato le misure lì per lì: forse ripensandoci è dovuto al /60 anteriore e non significa quindi granché; però le specifiche dicono che il b4 ha il /70 "normale" davanti: attendiamo giuspe per sapere) e questo mi fa pensare che qualcosa non vada come sarebbe raccomandabile.
Alla fine dell'esperimento di scambismo, mi restano due considerazioni da fare: il bandit 400 è una moto freschissima, forse l'unica moto più fresca del GS che abbia mai provato
. Ha una ergonomia sontuosa
: va infatti bene per delle nane da giardino come la sdoppy e quasi bene per un buzzicozzo oltre 1,90 come me: no comment! (Soprattutto pensando alla scomodità crescente delle naked recenti.) Dopo quasi un'ora di guida anche piuttosto impegnata, non sono tanto più stanco di quanto sarei stato con la mia, e solo l'anomala necessità di avere
sempre il piede destro "in battuta" sul freno posteriore, giusto per quel morboso attaccamento che la nostra specie ha alla propria sopravvivenza, mi ha un po' indolenzito i tendini davanti dello stinco.
Che dire? Stile 11 e lode, piacevolezza generale 9, efficacia 7,5, assetto giuspizzato attuale 6-, freni senza voto, motore 8, rapportatura 5, frizione e cambio 7,5, ergonomia 8, sella 7. A saper qualche acca di meccanica o ad aver vicino un amico fidato e competente a cui fare il servo d'officina in cambio di occhiate anche alla mia, penserei molto seriamente ad accattarmi un esemplare prossimo a entrare in epoca (al posto del domi che mi ha un filo stufato anche se da guidare è leggermente più facile e in piega estrema ha perdite d'aderenza più leggibili, mi pare). Con la terza dentro, in città dev'essere una favola, è ancora bella da voltarsi a guardarla
, il traliccio sotto è tuttora fin troppo fino per le velocità che fa e bellissimo da vedere, con un po' di pazienza e due lire su ebay si portano a casa ciclistiche di rincalzo molto ben performanti (gamma 250, gsx-r 400 ecc.)...
ORa d evo trovare qualcuno che mi fa provare su strada una tuonina II serie e un monsteruzzo 900 s i.e....
Grazie a Giuspe del prestito e soprattutto del sacrificio per lui immenso di sobbarcarsi a lungo e con ottimi risultati il GS; e grazie a Paolo e Void della compagnia e dell'assistenza spirituale.
Capovaro, posso andare?(p.s. per i mod: com'è il sistema per evitare che tra otto mesi sia tutto spazzato via senza guardare cos'è dalla sciura delle pulizie, se esiste? va messo in vecchie glorie? fate vobis)