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     ≡  Suzuki GSF 1250 "Bandit" S - le mie impressioni di guida


  
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Zel
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Su: Honda CBR 1000 RR (2007) - Ducati Multistrada 620 (2005)
# 11 ≡ Re: Suzuki GSF 1250 "Bandit" S - le mie impressioni di guida
»06.11.11 - 11:10
Stufo76,
Citazione:

quella "tendenza ad allargare" è in realtà un comportamento sano e prevedibile, che ti permette di andare in giro anche sportivetto con il massimo della facilità e il minimo impegno psicofisico.


credevo di avere espresso un concetto analogo:

Zel,

Citazione:

quando il conducente, una volta assestatosi in modo soddisfacente in piega, volesse incrementare la percorrenza residua con un filo di gas e qualche graduccio di piega in più, e prepararsi a un'uscita che valorizzi l'ottima trazione e lo straordinario motore della Suzuki. [...] la moto evidenzia un allargamento progressivo e "onesto", che si annuncia in tempo per consentire a chiunque di correre ai ripari e desistere, rimanendo sulla linea senza sforzi; se chi guida non se ne dà per inteso e invece insiste a pretendere qualcosina in più di una linea pulita e neutralmente seguita, la 1250 richiede qualche astuzia di corpo e di manubrio per non far puntare l'anteriore un po' esterno.


io so che sono un deficiente, ma ormai sulle strade che mi danno tranquillità se una moto ha un feedback sano la sdraio immediatamente, sempre: poi decido se la sdraio per cazzeggiare o per fare sul serio, ma non comprendo - salvo gomme sgonfie o completamente fruste - un concetto come

Stufo76,
Citazione:

moto [...] più o meno [...] e propense alla piega
ogni moto è costruita per fare ogni curva finché non ne limi qualche pezzetto, soprattutto questo vale per moto con luce a terra non esagerata come tutte le non-ss. bisogna avere l'occhio artistico di starci dentro fermandosi in tempo.
poi lo capisco anche io che per esempio con il 120/90 della dominator, accoppiato all'enorme luce a terra, ecco forse è meglio andarci qualche mm più cauti, ma in generale voi altri coi gommoni stradali ne avete sempre da buttare via, secondo me.

poi che significa che è colpa di chi guida? è SEMPRE COLPA DI CHI GUIDA. il buon cuoco usa il sale come sale e lo zucchero come zucchero. dopo che ha capito che è zucchero, anche se c'è scritto sale, se lo usa per salare è un idiota. d'altro canto, è pur vero che esiste il sale e lo zucchero non è sale. per cui è anche "colpa" dello zucchero, o meglio proprietà dello zucchero, di essere zucchero e non sale. nell'incrocio tra questi due fatti si ha un corretto impiego degli ingredienti. ma dire che un buon cuoco è tale perché sala con lo zucchero, mi sembra una posizione un po' sforzata.

diciamo che se avessi voluto essere più preciso avrei parlato di effiicacia marginale di piega e sterzata a partire dalla moto già bella giù.

io penso che la migliore guida in strada sia mettere la moto dentro con un minimo di margine, senza cercare con inutile affanno i 2 km/h in più, e una volta giù, traguardare la traiettoria migliore e uscire fucilati aprendo prima possibile. stare a rosicchiare sulle frenate sino alla corda in strada per me è una cosa da dementi, chi guida così di solito quando trova tre curve una letteralmente dietro l'altra, gli passi sopra anche passeggiando.

in questo stile, e in particolare nel rimanere sempre piegati tanto, ma più veloci (e molti diranno: ma com'è possibile a pari piega andare più forte o più piano? lo ritenevo anche io impossibile, ma tra 2010 e 2011 - consigliato da "certa gentaglia" - ho capito che non è impossibile per niente, e come si fa), la moto di ale mi è sembrata proporre un comportamento non lineare nella fase finale. non insoddisfacente, non incontrollabile, ma non lineare. tu ti metti giù guardi dove devi passare, ci butti il gas dentro e la moto lentamente deriva dalla linea dei tuoi occhi. la devi corcare di spalle o fare una roba che pochi osano, girare leggermente il manubrio con la moto già in forte piega. (altra cosa che tanti dicono che non si può, ma a microdosi si può). questa roba ci sono moto che non la fanno. e non ti parlo di rr o naked sportive al top, e basta. una hornet non la fa, una fazer non la fa. la mia manco si sogna di farla, al contrario anzi.

quanto all'intervento di snail, risponde a delle cose che non dico (forcella cedevole? io dico scorrevole e ben libera sulla prima corsa, cosa ottima) e configura un approccio alla guida talmente opposto al mio (e che en passant mi pare talmente opposto alla vocazione del bandit) che non so proprio mettermi in comunicazione con le valutazioni che egli esprime. anche perché quando leggo nei forum parlare di guida sporca e frenate all'ultimo, la prima cosa che mi viene in mente (perché statisticamente è ciò che trovo nella maggioranza dei casi quando vado a "vedere") non è l'Haga dei tempi migliori, ma uno che "non va avanti neanche inculato". non posso farci niente, è un istinto naturale. essendo questo un pregiudizio poco cortese, e qui privo di un riscontro sul campo, giocoforza una discussione che germogli su di esso non sarebbe appropriata. semplicemente non capisco bene di che parli perché non pratico quel tipo di motociclismo lì. e se mi mettessi in cranio di provare a praticarlo, l'ultima moto al mondo che mi procurerei per farlo è la bandit 1250 s.
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# 12 ≡ Re: Suzuki GSF 1250 "Bandit" S - le mie impressioni di guida
»06.11.11 - 11:54
Condivido quasi tutto, sospensioni discrete, moto che allarga in curva soprattutto aprendo in gas in uscita, confort di guida che su una moto da turismo è molto importante ma per quanto riguarda i freni non mi sembra malaccio come la descrivi. Sicuramente non è al top e su questo non si discute ma scadente non lo è di sicuro. Condivido chi dice che probabilmente quella che hai provato aveva qualche problemino. Comunque sono d'accordo con te su quello che potrebbe essere un potenziamento dell'impianto e un miglioramento delle sospensioni ma sicuramente l'incremento di prezzo la porterebbe allo stesso livello di moto che secondo me sono su un'altro pianeta. Comunque 12 km possono dire tutto e niente ma se una moto va, come dici te, te ne accorgi immediatamente, se non va... ;-)
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Paolo_69
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# 13 ≡ Re: Suzuki GSF 1250 "Bandit" S - le mie impressioni di guida
»06.11.11 - 15:45
Zel,
Citazione:

In questo contesto, la moto evidenzia un allargamento progressivo e "onesto", che si annuncia in tempo per consentire a chiunque di correre ai ripari e desistere, rimanendo sulla linea senza sforzi; se chi guida non se ne dà per inteso e invece insiste a pretendere qualcosina in più di una linea pulita e neutralmente seguita, la 1250 richiede qualche astuzia di corpo e di manubrio per non far puntare l'anteriore un po' esterno


Caro il mio Nabucco, tempo fa scrivesti una cosa che mi rimase impressa, tanto che non ho fatto fatica a ritrovare e che riporto:
Zel,
Citazione:

ma sapete che in tutta la mia breve vita motociclistica, io non ho mai avuto la sfortuna di imbattermi in una moto che "allarga in curva"? semmai le moto che guidavo io, fino a un certo periodo, c'hanno avuto un conducente che allargava le curve, quello sì; ma poi dopo, dar dr 600 ar 748 co tutto l'inmezzo, mai notata una cosa del genere, che allarghi in curva, anche tipo er dominator coricato sui 140 segnati che so impegnativi pe robba de 15 anni mai revisionata.. zero. a meno che non si intenda che, dato un certo angolo di piega e raggio di curvatura, oltre una velocità se non puoi ulteriormente piegare te ne vai fuori e questo sì, può capitare... del resto se così non fosse vale e compagnia si farebbero anche la san donato ai 330... e il gusto verrebbe meno... ma che so ste cose che allargheno, che, appoggiate giù da uno non ubriaco che calcola quanti metri riesce a fa de lato per ogni tanti che fa in avanti, da un certo punto in poi cambiano e allargheno quello che prima nun allargaveno? ma nun sarà a strada che strigne? siete sicuri che non siete voi che a un certo punto v'empressionate de quarcosa, a ragione o a torto, e arzate mpo' ste moto che poi per forza porelle allargheno? questo sì a vorte l'ho sperimentato eccome no, na spolverata de breccole in traiettoria e a voja s'allarga... ma allarga il sottoscritto, la moto no, al massimo se sdraia. na vorta ricordo n'amico je s'è scoppiato en leveraggio der mono, e ha allargato; a n'antro la camera d'aria anteriore dell'africa twin j'ha fatto pluff debbotto mentre stava sparmato a pelle de leone in un curvone dx finale di una s da fuoco prima de arriva' a monticiano (si), paese d'origine de Moggi, e porcaputtana se ha allargato... ma se n'ze rompe gnente, ma che se deve allarga'?

ah no aspetta, una sì. la 690 supermoto. je butti un po' de più de gas e je tiri no schiaffone in più sul manubrio e nun allarga più manco quella.


Ora, a prescindere dal landofiorinismo, la cosa mi rimase impressa perchè anch'io, pur nella mia ignoranza motociclante, al cospetto di frasi tipo "quella moto allarga in curva", sono sempre rimasto perplesso (Maronn', mi tocca quotare Stufo...:-P).
Pur guidando una moto semplicemente perfetta (8-)), quando la sento "allargare" o "stringere" una curva penso semplicemente di aver sbagliato l'impostazione della traiettoria, e non cerco difetti nella moto; mi capita, cambiando sempre il modello di gomme di avvertire differenze di comportamento: partendo da una guida "standard", con le BT016 PRO tendevo a chiudere le traiettorie, con le Sportsmart ad allargarle, ma il problema resta sempre il mio modo di interpretare la curva tenendo conto di cosa separa il mio culo dalla strada (sella-telaio-sospensioni-gomme), e mi sembrava trovare conferma nella tua affermazione.
Ora invece ti sento parlare di moto che allargano, cos'è che mi sfugge?
"A prescindere di cosa si parli, un paio di tette non sono mai OT!"

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# 14 ≡ Re: Suzuki GSF 1250 "Bandit" S - le mie impressioni di guida
»06.11.11 - 16:15
grande Zel !
... La seconda birra e' la conferma di bevuta ...

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# 15 ≡ Re: Suzuki GSF 1250 "Bandit" S - le mie impressioni di guida
»06.11.11 - 17:02
la sv1000s cè l ha mio fratellone dal 2004,provata qualche volta anche se andavo piano perche' non amo i semi manubri,davanti è molto piu' rigida del banditone e ha l ammo di sterzo

un annetto fa' ha dovuto cambiare i dischi ant perche si era rotto qualche anello tra disco e attacco,ha messo dei dischi con piu anelli per distribuire meglio la frenata sui dischi è successo perche' lui frena sempre con eccessiva forza sulla leva....

visto che non solo io parlo bene dei freni ant :-P :-P :-P :-P

la mia ha ancora le pastiglie originali e all ultimo tagliando mi hanno detto che sono ancora buone.....vedremo al prox tagliando,tra 2 mila km

quoto paolo69

[ Modificato da nikon 06.11.2011 - 17:18 ]
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# 16 ≡ Re: Suzuki GSF 1250 "Bandit" S - le mie impressioni di guida
»06.11.11 - 17:20
Ho letto la tua prova ma per quanto riguarda i freni anch'io non ho questo ricordo, il posteriore rallentava più che frenare era comodo in curva per chiuderla se occorreva, l'anteriore si un pò spugnoso ma non arrivava tutto e all'improvviso...piuttosto ad ogni tagliando (l'ho venduta con 46000 km in poco più di due anni) il conce mi diceva che "aveva dato una spurgatina ai freni" sempre di sua iniziativa quasi fosse necessario, non è che la moto che hai provato ne avesse bisogno? ;-)

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# 17 ≡ Re: Suzuki GSF 1250 "Bandit" S - le mie impressioni di guida
»06.11.11 - 17:44
Paolo_69,
Citazione:

Ora invece ti sento parlare di moto che allargano, cos'è che mi sfugge?


In breve, ho cambiato idea. Perché -come sai- ho cambiato stile, e ho cambiato di conseguenza velocità, e mi trovo pertanto di fronte a problemi che prima non vedevo.

Per esteso: io non ho scritto che la moto non si può tenere su una certa linea. Ho scritto, e ri-scritto, che lo si può fare. Ma che
Citazione:

tu ti metti giù, guardi dove devi passare, ci butti il gas dentro e la moto lentamente deriva dalla linea dei tuoi occhi.


Quindi la moto NON allarga se percorri a gas chiuso o costante, rimane sulla sua linea e si gestisce. Se invece una volta che sei giù la vuoi tenere bassa riaprendo il gas e uscendo come una palla di cannone (attenzione, prendendo velocità con la moto ancora piegata, mica già raddrizzata), si manifesta il problema, che come ho scritto è curabile con astuzie di corpo e di manubrio.

La teoria vorrebbe che tu non debba arrivare in corda con una velocità che potrebbe essere superiore, ma è una teoria che funziona bene con ciclistiche iper-rigorose e in condizioni in cui sei sicuro di sapere esattamente qual è la corda. Se non vedi una percentuale importante della curva, e se hai una moto un po' flaccida che non ti consente di gestire in piacevole sicurezza il contraccolpo dato dal mollare i freni con quello dato dal tuffarsi in piega e assestarsi in assetto giù, a MIO modesto parere ti è suggerita un'altra via: mettere la moto giù, ma giù vuol dire giù sul serio, a una velocità sicuramente un po' più bassa del possibile, e poi riportarla durante l'appoggio vicina alla percorrenza massima, gas morbido, sguardo lontano, gomiti aperti, pedane ben equilibratamente puntate: ti riprendi quando sei al sicuro, in una compressione stabile che fa osciillare le sospensioni tra estremi vicini, quel di più di percorrenza che una moto pesante e lunghetta di sospensioni sconsiglia di spremere in inserimento. E' uno stile che tra quelli sicuri a me sembra il più rilassato, divertente ed efficace. Ovviamente potrei sbagliarmi.

Io quando ho scritto quella frase piegavo come e probabilmente più di ora, ma ero più lento. Dividevo la curva in un prima e in un dopo, ritenendo la cosa cruciale "starci" nello spartiacque tra i due momenti.
Poi due stronzoni amichetti miei, uno lo conoscete, mi hanno detto: c'è un punto di ogni curva in cui te e la moto vi fermate col fiato sospeso, tirate un sospirone e ricominciate da capo. Lascia andare sta moto. Fottitene se sei veloce o lento, tu fai andare la moto se possibile con dentro una marcia più alta di ora, e tienila in strada intanto che va. Se temi di essere troppo veloce togli un po' di gas prima, pace. Poi tra sei mesi ne riparliamo.

Niente è stato più come prima. Ho smesso di spezzare la strada in punti dove si rallenta e dove si accelera, ho davanti sempre un unico serpentone dove è l'armonia di movimento a determinare la velocità, e non l'ansia di velocità/rallentamento a determinare le scansioni del movimento. Io nella mia testa non corro mai, mentre prima, cazzo sì che "correvo" a volte.

Questo ha modificato la mia percezione delle qualità dinamiche delle moto. E non credere sia solo il bandit.

Mi è capitato di riprendere in mano anche quest'anno la R1100S di marco. Tra l'altro quasi sulle stesse strade di questa prova. Ognuno di noi due andava meglio con la mia. E non è che con la S andassimo propriamente pianissimo (vedi). Ma quando si trattava di metterci dentro quel di più ancora che passa da una curva fatta diligentemente bene e una curva fatta quasi brillanemente, la mia supersospensionata GS teneva la traiettoria sotto gas precisa come una RR, la S con sospensioni di serie mai toccate in 70.000 km e oltre.... ebbene sì, ALLARGAVA.
(La tua è meglio di entrambe perché è precisa come la mia sulla linea ma molto più rapida e precisa negli assestamenti e movimenti transitori.)

Si cambia, Paolo.
Non rinnego tuttavia che la moto la tieni in strada sempre, solo che vai più piano di quanto il tuo occhio e il suo motore e le sue gomme e la sua geometria sopporterebbero. Non succede mica niente. Non è antipatico perché perdi una gara, è che ti devi ritarare su limitazioni alle quali non sei abituato, è come se suonassi un piano con meno tasti: certo le ottave ti mancano ma poi è divertente lo stesso. L'arte è nel rapporto tra potenza e atto, non nella potenza sola.
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# 18 ≡ Re: Suzuki GSF 1250 "Bandit" S - le mie impressioni di guida
»06.11.11 - 17:45
Zel,
Citazione:

credevo di avere espresso un concetto analogo:

certo, e sono pienamente d'accordo con te

Zel,
Citazione:

ma non comprendo - salvo gomme sgonfie o completamente fruste - un concetto come

Stufo76,
Citazione:

moto [...] più o meno [...] e propense alla piega

dovresti provare (magari in pista che ti avvicini ai limiti e capisci meglio) moto più "estreme" come la fattoria di fabione, che s'inserisce in curva con la sola forza del pensiero e se non fai attenzione ti ritrovi nell'erba... ma all'interno però! Pensa che risultava assolutamente estrema e difficilmente guidabile non solo a me ma anche al nat, che non è proprio di primo pelo. Forse mi sono espresso male io: diciamo che ci sono moto che fai più o meno fatica a buttarle giù e a fargli prendere la corda.

Zel,
Citazione:

poi lo capisco anche io che per esempio con il 120/90 della dominator, accoppiato all'enorme luce a terra, ecco forse è meglio andarci qualche mm più cauti,

neanche più di tanto: con la nerina che ha il 4.00" dietro e il 3.25" avanti ci faccio delle pieghe niente male e me ne avanza ancora un bel po'

Zel,
Citazione:

in generale voi altri coi gommoni stradali ne avete sempre da buttare via, secondo me.

hai voglia!

Zel,
Citazione:

io penso che la migliore guida in strada sia mettere la moto dentro con un minimo di margine, senza cercare con inutile affanno i 2 km/h in più, e una volta giù, traguardare la traiettoria migliore e uscire fucilati aprendo prima possibile. stare a rosicchiare sulle frenate sino alla corda in strada per me è una cosa da dementi, chi guida così di solito quando trova tre curve una letteralmente dietro l'altra, gli passi sopra anche passeggiando.

concordo, ma senza "uscire fucilati aprendo prima possibile", meglio tenere un filo di gas e far scorrere con dolcezza la moto da una curva all'altra, pennellandole in sequenza: il massimo del divertimento con il minimo rischio

Zel,
Citazione:

in questo stile, e in particolare nel rimanere sempre piegati tanto, ma più veloci (e molti diranno: ma com'è possibile a pari piega andare più forte o più piano? lo ritenevo anche io impossibile, ma tra 2010 e 2011 - consigliato da "certa gentaglia" - ho capito che non è impossibile per niente, e come si fa), la moto di ale mi è sembrata proporre un comportamento non lineare nella fase finale. non insoddisfacente, non incontrollabile, ma non lineare. tu ti metti giù guardi dove devi passare, ci butti il gas dentro e la moto lentamente deriva dalla linea dei tuoi occhi. la devi corcare di spalle o fare una roba che pochi osano, girare leggermente il manubrio con la moto già in forte piega. (altra cosa che tanti dicono che non si può, ma a microdosi si può). questa roba ci sono moto che non la fanno. e non ti parlo di rr o naked sportive al top, e basta. una hornet non la fa, una fazer non la fa. la mia manco si sogna di farla, al contrario anzi.


io questa cosa di cui parli non l'ho notata.
Forse quando scrivi che "la devi corcare di spalle" intendi proprio il portare testa e spalle all'interno, in avanti e in basso: ecco, devo dirti che a me viene naturale, e apprezzo il banditone che mi accompagna.

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# 19 ≡ Re: Suzuki GSF 1250 "Bandit" S - le mie impressioni di guida
»06.11.11 - 17:59
Stufo76,
Citazione:

ci sono moto che fai più o meno fatica a buttarle giù e a fargli prendere la corda.


allora non ti avevo capito. non ho alcuna critica da fare alla bandit in questo frangente. la moto mantiene ciò che promette con piena diligenza.
certo, come dici tu ce ne sono di più rapide ma non e' questo il punto.

Stufo76,
Citazione:

"la devi corcare di spalle" intendi proprio il portare testa e spalle all'interno, in avanti e in basso: ecco, devo dirti che a me viene naturale, e apprezzo il banditone che mi accompagna.


niente di male, ma preferisco le moto che sono omogenee su tutto il movimento che le porta o le tiene in piega, e su tutto l'uso del gas.
estremizzando: non mi dà fastidio che un ducati sia un ducati. mi dà fastidio che una moto cominci andando benissimo portata come un transalp e finisca accettando solo se la tratti come un 748.
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# 20 ≡ Re: Suzuki GSF 1250 "Bandit" S - le mie impressioni di guida
»07.11.11 - 12:57
[OT]
Ai più sarà sfuggita, forse perchè era domenica e non venerdì, eppure dopo aver letto più e più volte questa frase, senza capirci un lazzo, non sono riuscito a trattenere lacrime di gioia e di commozione:
Zel,
Citazione:

il buon cuoco usa il sale come sale e lo zucchero come zucchero. dopo che ha capito che è zucchero, anche se c'è scritto sale, se lo usa per salare è un idiota. d'altro canto, è pur vero che esiste il sale e lo zucchero non è sale. per cui è anche "colpa" dello zucchero, o meglio proprietà dello zucchero, di essere zucchero e non sale. nell'incrocio tra questi due fatti si ha un corretto impiego degli ingredienti. ma dire che un buon cuoco è tale perché sala con lo zucchero, mi sembra una posizione un po' sforzata.

Rileggetela con calma, assaporatene l'uso di ogni singola parola, ascoltate il rumore dei concetti che si aggrovigliano come ingranaggi che si compenetrano fino a spaccarsi, è tutto così perfetto.
Qui siamo oltre le frasi celebri, oltre il sito, oltre lo zen...questa è metafisica motociclistica allo stato puro :-D
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