considerazioni motociclistiche

Bandito

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# 21 ≡ Re: considerazioni motociclistiche

Barone,
Citazione:

al contrario è per me raro trovarmi male in strada. altro discorso sono i grupponi, in cui la parte iper-dimostrativa ma non tanto capace del "ceto medio", che per andare un po' più appresso ai primi fa delle puttanate inverosimili (ma che bisogno c'è di andare più forte di come si sa andare? non lo capirò mai, capisco il voler saper andare meglio, ma questo sostituto concitato e micidialmente rischioso mi sembrala situazione più indesiderabile al mondo) è un fattore di inquinamento estetico e morale deleterio. ma quanto a singoli o gruppetti fatti sul momento, mi è raro trovarmi male, di recente.

però c'è differenza tra non trovarsi male e riscontrare una così perfettamente speculare concezione applicata della "cosa".

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# 23 ≡ Re: considerazioni motociclistiche

Paolo_69,
Citazione:

penso sia una cosa incidentale dovuta al fatto che si supponeva io fossi il tom tom

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BanditStaff

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# 25 ≡ Re: considerazioni motociclistiche

Grazie Zel!!!

Che il nostro modo di interpretare la moto e le sue conseguenze fosse molto vicino ne ero sicuro.
Si capiva da ogni singolo post sull'eterna e inutile questione strada-pista e menate simili...

Nell'apertura di questo post hai già ampiamente e splendidamente espresso ciò che significa "girare" per noi...

si, dico noi...anche perchè io sono una specie di maniaco paranoico della sicurezza (tant'è che sto sviluppando un sito sulla guida sicura in gruppo) e al Chiantella Tour hai avuto modo di vedere principalmente me,
ma ti assicuro che gli altri "ciofini suddisti" sono su questa linea... chi più chi meno, ma ci siamo.

Ricordo uno scambio di battute con Paolo_69 il quale chiuse con un: "a quanto pare siamo una specie rara..."

A furia di fare il traghettatore...tutta la carovana segue il dolce danzare, perchè il bello sta proprio nella condivisione del momento...
danzare da soli è una bella esperienza, ma quando sei in gruppo e tutti hanno la stessa visione è ben altra cosa.

Ho visto motociclisti cambiare e maturare, un esempio lampante è CrazyBandit85 che agli inizi in molti ricordano degno del proprio nikname,
un pazzo scatenato (specie se stuzzicato da Carloni), ora è diventato precisissimo...
mantiene la distanza di sicurezza giusta, è sempre visibile negli specchietti, niente tagli alle curve,
abbigliamento tecnico e protezioni a tutto tondo... (ed è uno che va...)
Un pò è l'età, ma molto secondo me dipende dai motociclisti che frequenti, che alla fine si ritrovano.

A volte mi pare di essere una specie di istruttore stradale...

Per contatti: Paolo_69 (Giuspe Safety School Manager)



[ Modificato da Giuspe 17.06.2010 - 21:42 ]

"Non c'è luogo nel pensiero. Non c'è tempo che non hai..."

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Socio Sostenitore del circolo culturale "Amici del corpo rigido e della sua dinamica"

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# 27 ≡ Re: considerazioni motociclistiche

ohhh, altro ottimo giro ieri.

ho distolto i tre guaglioni napoletani dalle loro smanettate sanguinarie, sempre nei soliti posti, e dopo aver spiegazzato su Matese e Macerone , abbiamo un po' svariato anche per mete turistiche, sulla Majella, a passo Lanciano e sulla Majelletta, e giù da Caramanico, Campo di Giove e Pescocostanzo.

splendida giornata preceduta da piacevole serata, gran caldo purtroppo, ma anche soddisfazioni. e panorami superlativi.

ho provato abbastanza a lungo il B4 "rospettina" di Giuspe, trovandomi direi bene, bella moto molto divertente anche se un po' nervosa davanti negli ultimissimi scampoli di piega prima della fine del battistrada. discutibile la scelta di un mono così lungo.

lode al sospensiologo di paolo69, a cui abbiamo restituito la fede nella sua fazer 1000, migliorata talmente tanto da disorientarlo

si conferma una identità di vedute notevole col Giuspe, anche nel dove e perché rallentare, laddove invece Carloni e Paolo dimostrano una differente e talora minore percezione del rischio.

l'unica grossa differenza è che mi sa che a lui il GS non è piaciuto

(meno male )

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