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     ≡  le moto cinesi: non solo scooter


  
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Lorenzo_83
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Da: Torino, forse stabilmente
# 21 ≡ Re: le moto cinesi: non solo scooter
»10.01.11 - 14:05
chiotto,
Citazione:

i collaudi li stanno facendo da anni a casa loro e in Asia, dove sicuramente non hanno i problemi di omologazione che trovano qui.
Ma non credo che il cuore del problema siano la sicurezza o le omologazioni, quanto l'appeal del prodotto, per ora inesistente o basato solo sui prezzi bassi.
Quando avranno dei prodotti interessanti per noi, penseranno anche a renderli omologabili e "sicuri" almeno quanto quelli che circolano ora.
E quando decideranno di invadere i nostri mercati (ora per quanto riguarda le moto li stanno solo esplorando), non penso che saranno così commercialmente stupidi da mandare qui dei prodotti pericolosi o fragili.



Non credo che sia un problema di protezionismo omologativo.
Per quanto riguarda le auto, basta andare a vedere il risultato di un crash di una berlina cinese di oggi per capire tutto. E il discorso vale su moltissimi altri componenti e sistemi.
Per esperienza diretta sono evasivi nelle spiegazioni e tendono ad applicare soluzioni a bassissimo costo fregandosene degli standard di qualità o del rispetto delle normative internazionali richieste. Solo così i costi al cliente vengono abbattuti in maniera tale da farli diventare appetibili. Tanto sarà sempre molto difficile andare a pescarli in caso di risarcimento. Cerchi cinesi in vendita su ebay a basso prezzo si sfasciano dopo metà delle ore di prova che regge un qualunque cerchio, sono uno diverso dall'altro, addirittura in qualche caso vengono copiati i numeri di omologazione europei (che sono sempre diversi).
I prodotti paragonabili a quanto realizzato con know-how evoluto (europeo, americano, giapponese) e standard di qualità elevati, realizzati con manodopera non sfruttata o sottopagata alla fine hanno quasi lo stesso costo che da noi.
Lorenzo

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# 22 ≡ Re: le moto cinesi: non solo scooter
»10.01.11 - 14:24
chiotto,
Citazione:

i collaudi li stanno facendo da anni a casa loro e in Asia, dove sicuramente non hanno i problemi di omologazione che trovano qui.
Ma non credo che il cuore del problema siano la sicurezza o le omologazioni, quanto l'appeal del prodotto, per ora inesistente o basato solo sui prezzi bassi.
Quando avranno dei prodotti interessanti per noi, penseranno anche a renderli omologabili e "sicuri" almeno quanto quelli che circolano ora.
E quando decideranno di invadere i nostri mercati (ora per quanto riguarda le moto li stanno solo esplorando), non penso che saranno così commercialmente stupidi da mandare qui dei prodotti pericolosi o fragili.


Completamente sbagliato :no: il problema è solo per le omologazioni (e non i collaudi che sono tutta un'altra cosa) e le stanno facendo da anni... e questo te lo posso dire con sicurezza visto che é proprio di quello mi occupo, abbiamo il piazzale pieno di veicoli cinesi (e non solo) non omologabili CEE ed CE in Europa ;-) se solo riescono ad omologarli si diffondono rapidamente, un pò come successo con i jap ed in secondo tempo con i veicoli made in corea o taiwan.

In quanto all'appeal del prodotto, ce ne sono parecchi indistinguibili da quelli made in Europa... e se solo li potessero omologare, chi non chiude un'occhio sull'estetica e compra un mezzo che costa il 70% in meno di un pari prodotto fabbricato in europa? ;-)

Abbiamo sul piazzale un bel 4x4 UAZ con il Motore del Daily (quindi emissioni euro 4/5) che non supera le prove di urto laterale, ma che è molto più affidabile e robusto di tanti altri 4x4 degl'anni "80 attualmente circolanti... ed è anche bello e ben rifinito molto più di tanti altri.

Certo la moto è un caso a parte, perchè è anche un mezzo di svago e divertimento, oltre ad uno status symbol da sfoggiare... che si compra con il cuore e non con la ragione, nella maggior parte dei casi se non ti "fa sangue" non lo compri ;-)
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# 23 ≡ Re: le moto cinesi: non solo scooter
»10.01.11 - 14:27
Lorenzo_83,
Citazione:


Per quanto riguarda le auto, basta andare a vedere il risultato di un crash di una berlina cinese di oggi per capire tutto....


ma anche per le auto ora non stanno lavorando per i nostri mercati. A maggior ragione per le moto, che qui sono strumenti di svago più che di lavoro, per i quali quindi si è disposti a spendere di più, ma alo stesso tempo si pretende una buona qualità

Lorenzo_83,
Citazione:


I prodotti paragonabili a quanto realizzato con know-how evoluto (europeo, americano, giapponese) e standard di qualità elevati, realizzati con manodopera non sfruttata o sottopagata alla fine hanno quasi lo stesso costo che da noi.


la manodopera in Cina lavora ai costi cinesi quindi per i nostri standard sottopagata. Il termine sfruttata implica un giudizio di merito, nel quale non voglio entrare per non andare OT, ma sicuramente con livelli di tutela sociale e sicurezza sul posto di lavoro improponibili per il mondo occidentale (temo ancora per poco)

[ Modificato da chiotto 10.01.2011 - 14:35 ]
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# 24 ≡ Re: le moto cinesi: non solo scooter
»10.01.11 - 14:31
Gunny,
Citazione:

il problema è solo per le omologazioni


ma non riescono a raggiungere gli standard per le omologazioni perchè non ne hanno la capacità tecnica o perchè vogliono continuare a produrre ai loro costi?
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# 25 ≡ Re: le moto cinesi: non solo scooter
»10.01.11 - 14:31
Lorenzo_83,
Citazione:

Non credo che sia un problema di protezionismo omologativo.
Per quanto riguarda le auto, basta andare a vedere il risultato di un crash di una berlina cinese di oggi per capire tutto. E il discorso vale su moltissimi altri componenti e sistemi.
Per esperienza diretta sono evasivi nelle spiegazioni e tendono ad applicare soluzioni a bassissimo costo fregandosene degli standard di qualità o del rispetto delle normative internazionali richieste. Solo così i costi al cliente vengono abbattuti in maniera tale da farli diventare appetibili. Tanto sarà sempre molto difficile andare a pescarli in caso di risarcimento. Cerchi cinesi in vendita su ebay a basso prezzo si sfasciano dopo metà delle ore di prova che regge un qualunque cerchio, sono uno diverso dall'altro, addirittura in qualche caso vengono copiati i numeri di omologazione europei (che sono sempre diversi).
I prodotti paragonabili a quanto realizzato con know-how evoluto (europeo, americano, giapponese) e standard di qualità elevati, realizzati con manodopera non sfruttata o sottopagata alla fine hanno quasi lo stesso costo che da noi.


Già.... ma nell'attimo che raggiungeranno gli standard CEE/CE (manca davvero poco sui veicoli) saranno ca#zi amari per molti... per il know-how si fanno dare tutti i disegni di progetto per ogni veicolo che vuoi vendre in cina, anche i più insignificanti, poi basta copiare e costruire con le specifiche giuste come hanno fatto i jap a suo tempo. Per l'estetica basta appoggiarsi a qualche studio di designer (o comprarselo) di grido ed il gioco è fatto.
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# 26 ≡ Re: le moto cinesi: non solo scooter
»10.01.11 - 14:42
chiotto,
Citazione:

ma non riescono a raggiungere gli standard per le omologazioni perchè non ne hanno la capacità tecnica o perchè vogliono continuare a produrre ai loro costi?


La capacità/know-how è già in loro mani... gli è stato fornito dai tanti che fanno costruire o vogliono vendere in cina, devono solo cambiare la loro mentalità di fottere il prossimo... come diceva Lorenzo_83 sigle di omologazioni fasulle ecc. ecc., Se in Europa si controllasse di più quello che viene importato, si eviterebbe che certe schifezze vengano messe in commercio (cerchi, fanaleria, ecc. ecc.). La cina fa, quello che gli viene permesso di fare... esattamente come fanno anche tanti Italiani, che ti rifilano prodotti avariati o fallati a basso costo.
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# 27 ≡ Re: le moto cinesi: non solo scooter
»10.01.11 - 14:47
Mah....io ho una pistola cinese....ed è fatta benissimo. :-)
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# 28 ≡ Re: le moto cinesi: non solo scooter
»10.01.11 - 15:03
Sulle omologazioni, bisognerebbe valutare il fattore, numeri di vendita, loro pensano globalmente a tutto il mondo, e quindi bisogna vedere nel resto del mondo, i numeri che fanno di vendite, e quelle che prevedibilmente farebbero in europa, alla fine è quello che conta, loro producono sia roba buona che mediocre e cattiva, e non buttano via niente, per ora la buona mediamente la mettono poi prodotti prodotti conto terzi, quella mediocre per prodotti a basso costo, quella cattiva (secondo me gli scarti del controllo qualità vengono comunque),per il mercato interno, o con importazioni pirata o su internet, il giorno che penseranno che ci sia da fare i numeri pure qua forse allora... Intanto in italia ci sono molte teste di ponte che fanno testing sia benelli garelli dr e great wall per esempio. Sono commercianti si muovono per mero lucro quando serviranno nuovi mercati... Arriveranno

[ Modificato da daunio 10.01.2011 - 15:11 ]
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# 29 ≡ Re: le moto cinesi: non solo scooter
»10.01.11 - 17:39
Gunny,
Citazione:

La capacità/know-how è già in loro mani... gli è stato fornito dai tanti che fanno costruire o vogliono vendere in cina, devono solo cambiare la loro mentalità di fottere il prossimo... come diceva Lorenzo_83 sigle di omologazioni fasulle ecc. ecc.

Esatto per fortuna che qualc'uno ha capito come quadra il cerchio ;-)
Dicono che i giapponesi quando hanno iniziato tempo fa erano uguali.
Ma tra la mentalità Giapponese e quella Cinese c'è un abisso ;-)
"Grandi corridori di corse in salita che alzavano la testa dal manubrio per vedere se fosse finita allenati alla corsa allenati alla gara e preparati a cadere e a tutto quello che si impara"(Ivano Fossati)

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# 30 ≡ Re: le moto cinesi: non solo scooter
»10.01.11 - 17:42
Gunny, Citazione:

.......
L'aspetto "tecnico" è stato correttamente esposto dal collega e non entro nei dettagli.
Come purtroppo ebbi modo di scrivere diverso tempo fa, i cinesi sono alle porte (anzi, alcuni sono già entrati) e noi NON riusciremo a fermarli (in verità forse neanche lo vogliamo troppo). Senza dimenticarsi di altri potenti mercati (es: Brasile, India; etc...), diversissimi tra di loro, ma tutti ugualmente "pericolosi" poichè in fortissima espansione.
Per quanto mi riguarda sto correndo ai ripari, non con il link postato (poichè ad oggi mi tengo stretto il mio Cr), ma imparando a mangiare il riso con le bacchette: daltronde il riso "giallo" [ndr: indovina] è nella mia cultura!
laaaaampsssss

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