Da qualche mese una fiammante k1200r ha preso il posto del mio affezionato b12 dopo 80000 km di onorata carriera.
Il kr rispetto al ks ha una posizione di guida meno carica, pedane meno arretrate, avantreno piu' chiuso e rapporti accorciati.
Mi piace da sempre ma è sempre stato irraggiungibile, ho trovato un'occasione, l'ho pagata quanto una jap, ho un mecca amico che conosce le bmw come le proprie tasche, non ci ho pensato 2 volte.....
Non è stato facile cambiare, frecce comprese..... Sono due moto completamente diverse, la ''stazza'' è paragonabile, anche se il b12 ha meno interasse, credo che più o meno le traiettorie da seguire sono le stesse, dolci, ben raccordate, non sono moto che ti permettono di zigzagare più di tanto nel misto(molto)stretto.
La vera differenza è che la k è diversa in ''troppe'' soluzioni rispetto a tutte le altre moto, ed a primo impatto non sempre può essere capita.
Il duolever ? accelerare e frenare fa poca differenza, l'assetto non viene compromesso dai trasferimenti di carico, nonostante una spinta notevole anche ai bassi regimi ( accompagnata da un sound gutturale di un forte rumore di aspirazione, non sostituiro' il terminale originale, mi piace troppo il sound !!! ) ed una frenata poco modulabile( è servoassistita ed integrale ) ma potente, che sia in rettilineo od in curva, a pieno carico, sugli avvallamenti anche ad alte velocità non si smentisce, il duolever fa sempre il suo dovere, e non scompone mai l'assetto della moto.
non sono uno smanettone, finora ho solo capito che in curva sono troppo lontano dai limiti di questa moto, le mie velocità di percorrenza sono troppo basse, sembra volerne sempre di più, ma ci vuole del tempo per abituarsi a curvare a compasso e con velocità sostenute anche al massimo della piega, sorretti da un assetto che regala tanta stabilità e fiducia in ogni situazione.
Il mio mecca dice che i limiti di questa moto sono nelle gomme e nella mente del guidatore, forse ha ragione...
Certo, in città, l'erogazione sporca sotto i 2500, il gioco ( anche se minimo) del cardano, le dimensioni della moto stessa ti fanno venir voglia di parcheggiarla e proseguire a piedi, ma se avessi voluto girare in città non sarei qui a parlarne.....
ed anche in pista non sarà sicuramente la moto adatta, ma può essere una valida sostituta del bandit, ovvero una moto utilizzabile a 360° col massimo della soddisfazione e il sorriso stampato sotto il casco
Mi piace respirare l'aria fresca del mattino, l'odore dell'erba umida, quando i primi raggi di sole illuminano e scaldano l'atmosfera. Mi piace far scorrere sotto le gomme della mia moto il nastro d'asfalto infinito .....continua.....