Ma papà, quando mi porti in moto?
Papà, ma quanti anni devo avere?
Papino, ma esistono i caschi piccoli per me?
E giù domande a carattere motociclistico, praticamente da quando ha iniziato a parlare...
Già, essendo mia figlia nata con le moto per casa, era abbastanza inevitabile. Meno male che non sono appassionato di parapendio
E' stata dura rimandare, i bambini non vogliono sentir parlare di normative e leggi varie; l'unica via per procastinare un po' era misurare se i piedini arrivassero alle pedane del passeggero. Una volta toccato questi preziosi supporti, è stato un attimo!
Negozio preferito, e grandi acquisti; casco (integrale) Airoh taglia XXS, guanti da cross - sono buffissimi, da vedere, ma come quelli per "grandi" e colorati belli aggressivi, non se li voleva togliere - e, in ultimo, paraschiena come quello di papà: solo in scala
(clicca).
Non ho trovato ancora dei pantaloni con le protezioni, ma sono all'opera anche per quelli: il giubbotto di pelle nera, invece, ce l'abbiamo già e sembra fatto apposta.
Non è stato facile convincerla a non entrare in macchina con casco e tutto, e a pazientare fino a casa in attesa del tasto sospirato giro...
Una volta arrivati è iniziata la cerimonia della vestizione: insieme io e lei, era qualcosa vedere l'orgoglio nei suoi occhi nel bardarsi da motociclista, finalmente dopo tanta attesa.
Ancora qualche minuto per le ultime spiegazioni sul come salire, sedersi, comportarsi a bordo e cosa fare e non fare in movimento.
Ha fatto qualche rimostranza perchè voleva andare col b12 (che è la sua moto preferita) ma ho optato per il Kle che ha il bauletto e i telaietti laterali: per il primo giro ho pensato che fosse meglio avere qualche appoggio in più, che non guasta
Accensione, preparazione... Partiti!
Non è facile da descrivere la sensazione, di tutti e due: io un po' preoccupato ma fiero della pargola, lei col sorriso (sdentato, ci è caduto un incisivo da latte
) tipo cartone animato, emozionata ma tranquillissima; mi ha stupito la postura perfetta e il modo naturale in cui seguiva la moto in curva. Paura zero, anzi: ridacchiava quando acceleravo un po' più bruscamente.
Non ne voleva assolutamente sapere di scendere: arrivati davanti a casa siamo dovuti ripartire per il secondo giro, anche perchè bisognava a tutti i costi farsi vedere dalla mamma dal balcone
E' stata un'esperienza bellissima, che ripeteremo presto...
Anche perchè se prima che non sapeva cosa significasse andare in motocicletta già tarmava professionalmente, ora che ha provato non smette più di parlare, raccontare e chiedere di tornare in sella.
Bello, davvero
Vi allego una "foto" dell'evento che la novella zavorrina ha voluto fare appena tornati a casa