Ieri dopo anni di pausa forzata (a causa di vari motivi) e parecchio allenamento a quote basse sono tornato a camminare seriamente in montagna: ho cominciato con un'ascensione semplice e per niente tecnica, di 750 m di dislivello, su una delle cime inferiori del massiccio del monte Canin.
L'ascensione parte dal piazzale della funivia di Sella Nevea, e per arrivare a Sella si deve percorrere, arrivando da Trieste, la strada che attraversa la Val Raccolana... Strada gradevole e divertente dal punto di vista motociclistico.
Sono partito di buon'ora, e via a ciabattare su per le pietre: il primo tratto immerso in un bellissimo bosco e il secondo tratto tutto su balconate enormi di calcare eroso dal tempo e dall'acqua...
E ho ritrovato la meravigliosa sensazione che dà l'immergersi in quei luoghi: tranquilli, arcigni e maestosi, per fortuna ancora poco frequentati a causa della natura molto severa.
Ad un certo punto della salita, circa ad un terzo del percorso, ho cominciato a sentire un gruppo di moto salire per la valle: facevano un casino incredibile, saranno stati cinque km più sotto in linea d'aria e a tre o quattrocento m di dislivello e quasi facevo fatica a sentirmi con la mia compagna di escursione.
La cosa si è ripetuta più volte nel corso della mattinata: li sentivo distintamente e rumorosamente anche a quasi 2000 m di quota, nella pace delle pietraie!
Ora, io salgo su quelle montagne - pause a parte - da più di quindici anni, e mai mi era capitato di sentire una simile cagnara.
Si sentivano le moto passare, certo, i primi tratti dei sentieri e con un rumore accettabile, non troppo molesto.
Mi sono trovato a vergognarmi della categoria alla quale peraltro anch'io appartengo (anche se non siamo tutti uguali in quanto a comportamenti, educazione, convinzioni), e una volta di più ho capito perchè stiamo sulle palle a tanta gente... E mi sono trovato a mandare mentalmente a giocare vicino ai tombini aperti i signori Acrapovic, LeoVinci, Molossi e compagnia.
Sarà che probabilmente amo più la montagna che la moto, sarà che sono un cialtrone mototurista, sarà che la vedo in mainera diversa... Ma ci sono rimasto male, e la cosa mi ha fatto pensare.
E credo che tutto questo mi tornerà in mente, al prossimo giro in moto.