# 1 ≡ Sindrome semaforica ed affidabilità motori
Percorso casa - lavoro, centro città a Trieste, bel sole, andatura tranquilla.
Strada a due corsie per senso di marcia, traffico medio tendende all'abbondante comprensivo di camion e autobus, faccio la mia strada senza zighizaghi perchè in quel tratto - viste le numerose svolte possibili - per guadagnare un minuto di percorso si rischia, e neanche poco.
Sento un borbottare di scarico tamarro unito ad un rumore di scatole di latta in centrifuga, guardo nello specchietto e vedo un bicilindrico italiano di grossa cilindrata con a bordo due persone.
Mi si attacca dietro (andatura mia - e del traffico - 40/50 km/h), spinge, mi affianca passando a dx (e noto le belle scarpe col tacco della signorina dietro, in abbinamento alla giacchina elegante da ufficio) e mi guarda con aria seccata... Arretra, tenta di cambiare corsia e non ce la fa, torna a dx, poi rallenta e tenta di passare a sx (peccato ci sia l'aiuola spartitraffico...) e così via per un paio di minuti buoni. Da notare che io tenevo la mia corsia e la mia strada seguendo la macchina davanti, come se niente fosse.
Ad un certo punto il traffico rallenta ancora, si apre un varco mica tanto largo tra quelli della mia corsia e l'autobus e questo spalanca rombando passando nel mezzo (si sono viste distintamente le chiappe della signorina stringersi, se mi passate l'inglesismo) e se ne va, peraltro fermandosi al semaforo 200 metri più avanti ma - quello si - in prima fila.
Le macchine si allargano, qualcuno gira e arrivo bello tranquillo ad affiancarlo sull'altra corsia, aspettando anch'io il verde.
Si gira con l'aria di "hai visto, eh, che manovra... Io non sto mica dietro, in fila, con gli altri...".
Sgasa un po' e il rumore dell'allegro italbicilindrico cambia: oltre alle scatole in centrifuga deve essere finito anche un barattolo di viti, a giudicare dal clangore...
Riaccelera e il rumore diventa un "Gooouuuuuu" mica bello da sentire
L'espressione cambia e con aria preoccupata si guarda sotto mentre scatta il verde e io parto in tutta calma fischiettando, con quelli dietro che gli suonano... Impagabile.
Chissà poi com'è andata a finire