Garanzia su pezzi di ricambio
Il Codice del Consumo prevede una garanzia di due anni dall’acquisto, che opera in caso di difetto del bene acquistato, che lo rende inidoneo all’uso cui è destinato. Se un pezzo di ricambio di un elettrodomestico viene sostituito, il consumatore acquista il pezzo in questione. Anche tale acquisto è tutelato dalla garanzia prevista dal Codice del Consumo: quindi se nel termine di due anni il pezzo si rompe o rivela un malfunzionamento, il consumatore avrà diritto alla riparazione o alla sostituzione gratuita, a sua scelta. Anche se il produttore fornisce una garanzia di durata inferiore, ciò non può derogare alla garanzia di legge (c.d. garanzia legale). Succede, infatti, che le case produttrici prestino una garanzia distinta rispetto a quella prevista dal Codice del Consumo (c.d. garanzia contrattuale); ma il consumatore ha sempre diritto di scegliere quella per lui più vantaggiosa. Può succedere che la garanzia contrattuale si riveli addirittura migliore. E’ quindi opportuno opporre una garbata resistenza alla ditta di manutenzione, mostrando si essere a conoscenza di quanto la legge prescrive; in caso di insistenza nel rifiuto di far valere la garanzia, si contesterà tutto per iscritto con una raccomandata A/R. Probabilmente ciò sarà sufficiente; in caso contrario, si dovranno adire le vie giudiziali.
Logicamente dovresti avere qualcosa che attesti (ricevuta fiscale, scontrino, fattura etc.) che il ricambio è stato acquistato in data.......e presso ........
[ Modificato da Lodan 03.07.2013 - 15:40 ]