E' passato uno dei miei cognati con la moglie, Frank, tedesco, anzi, svevo, come ci tiene a definirsi, sui 50 anni, piuttosto benestante. In ferie, gira il nord Italia. Vecchio e navigato motociclista, è al suo terzo gs. Quello che ha adesso è del marzo 2014, 9000 km.
Mentre le donne (mia moglie e la sorella) chiacchieravano nel loro incomprensibile dialetto bavarese, Frank mi spiegava che il nuovo gs è una meraviglia rispetto al precedente, sia come motore che come telaio. Ha le sospensioni regolabili elettronicamente, cioè la moto si regola da sola a seconda della strada e del peso. La cosa che può sembrare macchinosa, si rivela invece di una efficienza e sensibilità eccellenti.
La cosa che più mi ha colpito però è il navigatore che la moto ha in dotazione, removibile. Ebbene è una cosa incredibile. Ci sono milioni di funzioni, ti dice tutto, ma proprio tutto ed ha anche la parola tramite cuffiette. Bell'oggetto, perfettamente leggibile anche in sella e alla luce del sole.
Con questo affare mi chiedo dove mai sia andato a finire lo spirito di avventura che una volta caratterizzava i motociclisti.

Ho sentito il fruscio delle stelle del mattino.