Questa mattina ho accompagnato in sardomobile mia figlia, nel centro di Padova, a prendere l' autobus per andare con la scuola in gita istruttiva a Londra. Appuntamento alle 9.30 con destinazione aeroporto di Treviso, alle 9.15 ricontrolliamo tutto e "Papa' non trovo la carta d' identita' " , "Guarda bene, l' avrai messa da qualche parte", "No, ho preso la fotocopia che ho fatto ieri sera, credo di averla lasciata sulla fotocopiatrice", "Non starai mica scherzando!
" . Risultato: mia figlia prende ugualmente l' autobus, io torno a casa in sardomobile, impiegando circa 50 minuti, prendo la carta d' identita salgo sulla banditina per correre,
lemme lemme, a Treviso. Prendo l' autostrada e, sovrapensiero, mi trovo a superare talvolta i limiti di velocita' . Forse a causa della giornata fosca, con una lieve pioggerellina, della sporadica presenza di motocicli in autostrada e del faro giallo della banditina, le automobili si facevano da parte spontaneamente. Da parte mia, probabilmente per la senilita' incipiente, mi sentivo piu' comodo assumendo una posizione ranicchiata sul serbatoio. Ogni tanto rialzavo il busto per sgranchire le ossa, spesso in corrispondenza di alcune simpatiche postazioni di colore grigiastro, delle quali conosco la disposizione. Ho impiegato cosi' 35 min in tutto per giungere all' aeroporto e consegnare il documento a mia figlia in tempo. Spero tanto che questa prestazione alla VR o JL non venga rovinata da qualche letterina verde pastello..., ma, piu' che altro, era la banditina che sembrava volersi togliere qualche incrostazione dovuta all' andamento lento alla quale la costringo tutti i giorni. Evasa la missione, sono tornato a Padova con la solita andatura leme-molto_lemme, lungo la statale che passa dalle parti di Noale, dove ha sede una famosa ditta costruttrice di motocicli. Mi fermo ad un semaforo di un paese li' vicino, ed ascolto il motore della banditina con il bel rumore pacato, pieno ma rassicurante, quando, all' improvviso, il suo canto viene coperto da un insieme di suoni 'cattivi e prepotenti'. Qualche anno fa avevo trovato una Lamborghini Murcielago ad un casello auostradale, ed il rumore emesso da quella belva aveva sicuramente compromesso la stabilita' dell' intera struttura. Oggi ho avuto la stessa impressione, ma ho visto che erano invece due motocicli della casa di Noale, condotti da due collaudatori. La banditina, forse provata dalla volatona appena fatta, ha preso un po' di paura, ma solo per qualche frazione di secondo, subito dopo ha continuato a cantare la sua parte, che e' un sommesso-andante. Le due rivali la guardavano dall' alto della loro potenza, ma a me ricordava un po' lo spot che si sente su radio rai per pubblicizzare la replica delle serie Rocky su Rai3 (!), 'Io ti spiezzo in due'. Quando e' scattato il verde, sono partiti due missili ed un accelerato, ma va bene cosi'. Tirando un po' le somme di quanto sopra, d' accordo che una motocicletta deve essere grintosa, ma non deve mica fare le pernacchie con un minimo quasi da fuorigiri e svegliare tutto il quartiere! Ci sono gia' robe del genere, e se qualcuno si deve sentire 'macho' , puo' sempre prendere un martello pneumatico e fare buchi sull' ozono. E' davvero impopolare costruire mezzi di locomozione si' potenti e piacevoli alla guida, ma che non disturbano gli altri? Prima di prendere il banditino, ero stato tentato da una Tuono, ma, a ragion veduta, il banditino e' abbastanza versatile (e pesante), il Tuono offre molto di piu' ma presume una guida decisa e grintosa tutti i giorni. Non c'e' un modello italiano da turismo/turismo leggero? E' il segmento che non garantisce volumi di mercato cospicui? Va be', tornero' alla vecchia fiamma Guzzi.
Lampeggi asincroni