# 7 ≡ Re: Articolo sulla sicurezza (poca) in moto...
anche questo è un buon punto: "...risanamento del sistema strada con finanziamenti adeguati agli importi che gli automobilisti e motociclisti pagano in tasse, imposte e accise."
ci penso ogni volta che pago il pedaggio in autostrada (uguale a quello delle auto
)...
x Miki: non credo che l'articolo calzerebbe allo stesso modo per le auto, in quanto si riferisce alla statistica degli incidenti per le sole moto. sul sito dell'asaps, infatti, puoi leggere:
Citazione:
"L’Italia è prima assoluta in Europa nella graduatoria delle vittime, seguita da Francia, Germania e Spagna.
L’Ue sulla base di questi dati preoccupanti – questo è l’unica categoria che non fa segnare diminuzioni nei numeri della sinistrosità – si sta ponendo seriamente il problema e cerca soluzioni."
...
"Si può tentare ci capire il perché di questa tragica situazione. Prima di tutto l’effetto dissuasivo della PaP sul mondo delle due ruote, arriva debole e poco efficace. I ciclomotoristi non perdono punti. Una significativa aliquota di motociclisti accetta il rischio e la sfida. Lo dicono tutti i possibili meccanismi che vengono adottati per sfuggire alle foto dell’autovelox (targhe inclinate o con numeri e lettere taroccabili, fazzoletto che sventola sulla targa…)"
...
"C’è da dire però che di fronte a questa incontrollata espansione di morti e feriti negli ultimi 10 anni, assistiamo contemporaneamente anche ad una notevole espansione del parco veicoli a due ruote specie fra i motocicli. Secondo gli ultimi dati disponibili il parco veicolare italiano è aumentato tra il 1990 e il 2003 del 33% e tra il '90 e il 2004 i maggiori aumenti sono stati registrati nei motocicli (+82%), ciclomotori (+50%). (Fonte: Rapporto sull’Ambiente). Le auto sono aumentate invece del 24%.
Il veicolo a due ruote è, e rimane, essenziale per garantire, insieme al piacere della guida di questi mezzi, una più agevole e possibile mobilità urbana. Su questo non si discute.
C’è solo da porsi qualche domanda. Cresce nel parco mezzi la cifra di due ruote ad alta potenza motoristica. I giovani si trovano la disponibilità di motocicli che in prima marcia raggiungono i 130 Km/h, vanno da 0 a 100 in 3 secondi, raggiungono velocità che vanno dai 270 ai 320 Km/h. Alcuni pensano di essere perfetti emuli di Valentino, ma sono solo comuni signor Rossi.
Esiste una preparazione adeguata fra i patentati abilitati a guidare questi bolidi, intesa come capacità di guida pratica, ed esiste una sufficiente consapevolezza dei fattori di rischio?
Le strutture stradali con i loro manufatti e sistemi protettivi, in particolare guard-rail, contribuiscono al contenimento delle conseguenze del sinistro o le aggravano proprio per i motociclisti? Anche l’atteggiamento di molti automobilisti catturati mentalmente da troppi elementi distrattivi, contribuisce ad elevare la soglia del rischio nei confronti dei due ruotisti, specie nei sorpassi e nelle immissioni."
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"Forse servono più piste con prezzi accessibili per far sfogare la voglia di velocità di tanti giovani. E’ però necessario anche un recupero delle regole sul territorio stradale, urbano ed extraurbano per tutti i motociclisti, se non altro per salvaguardare il bene più prezioso, la loro vita."
Comunque lo si legga, non mi pare che ci si sia scagliati contro il mondo delle due ruote, anzi.
Il problema è riuscire a svegliare l'interesse di chi dovrebbe risolvere certi problemi, ma quelli si sa, sono più interessati alle exit poll...
[ Modificato da ilgabri il 29/5/2006 20:10 ]