Lorenzo_83,
Citazione:
Il condensatore è un accumulatore di carica elettrica e funziona in soldoni come ha spiegato Natale, cioè si carica di energia e la cede a un utilizzatore quando è collegato.
In un impianto elettrico molto semplice potrebbe fare le veci della batteria, nel senso che fornisce energia durante i picchi di assorbimento (che poi sono quelli della candela nel tuo caso).
Il problema però è la tensione dell'impianto, che dipende dalla quantità di carica del condensatore. Se non c'è una batteria che fissa la tensione questa fluttua da 0 (condensatore scarico) a un valore che dipende dalla carica immagazzinata e dal valore di capacità, quindi in teoria da 0 alla tensione massima che può sopportare il condensatore.
A questa tensione è sottoposto (visto che è in parallelo) tutto l'impianto, e non è una gran cosa (anche se mi pare di capire che non ci sia nulla a parte la batteria). Se lo metti molto grande hai meno scompensi una volta che è carico, ma temo che ci voglia davvero molto grande per non scaricarsi durante la scintilla della candela.
Oltretutto quando è scarico e lo colleghi equivale praticamente a un corto (per l'istante iniziale, poi mentre si carica la corrente decresce esponenzialmente): questo ti porta alla lunga probabilmente a bruciare il regolatore dell'alternatore (anche se di solito sopportano correnti elevate, tipicamente quelle di carica della batteria).
La scelta la farei su un valore grande a sufficienza per tenere la scarica della candela e quindi non avere fluttuazioni di tensione: Poi se ha una ESR (resistenza equivalente in serie) con quella puoi calcolare grossolanamente la corrente che deve sopportare l'alternatore quando è scarico.
Che batteria hai (o avevi) sul dr? Quanti A di spunto? Quanti Ah?
generalmente il condensatore non viene utilizzato per la candela che è già foraggiata di suo dalle bobine.... se non erro...
so che è una pratica molto usata anche sul TT mod. 59x come il mio...
kit già pronti si trovano sulla baya una casa ad esempio è la white brothers