3 giorni intensi, 1500 km di divertimentro tra curve tornanti, fresco ( ma solo sopra i 2000 mt !) viste spettacolari e marmotte.
Parto di buon ora, destinazione Heillgenblut, meta strategica a una 20 di km dal ghiacciaio austriaco del Grossglockner , ho deciso di fermarmi e pernottare per poi partire il giorno dopo fresco e riposato verso il ghiacciaio.
Cavolo, passo da Cortina, è presto e decido di allungare, voglio andare sul "Fedaia". Il b 1.2 va su che è un piacere nonostante il mio peso (ehmm
) e i bagagli, avete presente la salita presa da Caprile? Non c' era nessuno è ho tirato la 4a marcia, lasciamo perdere la velocità (molto molto alta) ma era c'erano tutte le condizioni di sicurezza (considerata pure la rapida salita) per poter tirare, naturalmente non ho cercato il record, avrei potuto spingermi oltre ma a che scopo ? Un paio di foto, un caffè un saluto ai motociclisti tedeschi che non ricambiano (che se la siano presa per il 2-0 ?
) scendo di nuovo, percorro il p.sso Falzarego, (il B 1.2 in salite come queste dà un gusto....100 cavallini e una coppia sostanziosa sono l' ideale per mangiarsi queste lunghe salite, certo va bene pure una Vespa 50 ma il divertimento è esagerato ! ) e in breve tempo sono a Cortina, e poi la bella e veloce (a proposito, ve la ricordate ? Stavolta non era freddo per nulla !) strada che porta a Dobbiaco, da lì al confine è un attimo !
Sono in Austria, dovete sapere che praticamente tutti osservano i limiti di velocità imposti quasi alla lettera, almeno quelli riferiti ai centri abitati, però appena passato il centro abitato gli automobilisti (e i motociclisti) non si fanno troppo pregare nel dare gas. Sfido chiunque, in quelle stade con tutto lo spirito mototuristico che era in me, a non superare i 100 Km/h. Ci mancava il tappetino verde, per il resto pareva di transitare su dei biliardi, per non parlare del tipo di asfalto (grip mostruoso !). Arrivo a destinazione, cioè a Heillgenblut, paesino caratteristico tipico.Perdo tempo nel trovare un alloggio, non volevo andare nello stesso albergo del 2005 (pardon pensioncina). L' anno scorso spesi 28 € , mi fido delle indicazioni fornitemi da un poliziotto e vado in centro. Me la cavo con 45 € !. Pernotto e l' indomani, invogliato più del solito dallo splendido sole (strano ma vero) di buon ora sono già sulla salita che porta al ghiacciaio. Pago l' esoso pedaggio (17 € per le moto) e riprendo la salita intervallata da frequenti soste per fotografare quasi tutto quello che vedo, sono entusiasta del paesaggio e dalla neve che intravedo da lontano.
Dopo una ventina di Km sono già sulla terrazza che si affaccia al ghiacciaio, volendo perdere tempo c'è pure una funicolare che porta i visitatori sul ghiaccio. Io non ho tempo e riparto in direzione del p.sso Stelvio. Ho detto direzione, ma ho volutamente diretto il B 1.2 verso nord, passando dalla Germania e sfiorando il paese di Zeel am See. La strada che dal ghiacciaio porta fino al paesino tedesco sul lago dista circa 35 km. In vita mia (che di strade ne ho viste) non ho mai fatto una strada così bella, asfalto, paesaggio (sopratutto) e scorrevolezza. Doco dopo giungo sul passo che unisce l' Austria alla Germania (2504 mt ! ) l' anno scorso a metà luglio trovai la nebbia stavolta è andata bene, supero un tunnel e poi pare di approdare sulla luna, paesaggio brullo spoglio ma affascinante e stupendo, fermata, altre foto, riprendo a salire, fermata per frana, aspetto 10 minuti, e strano incontro un BMW di Pd, rari come le mosche bianche noi italiani
, e poi, addirittura lo supero. Mi sto dirigendo verso il paesino di Mittersill, da lì poi, dopo una 30ina di km attraverso Kitzbuel, nota località turistica austriaca e poi, per far prima decido (ahimè) di percorrere la sardostrada che attraversando la città di Innsbruck mi porterà al p.sso Resia e da lì all' Italia. In piena sardostrada a Innsbruck sbaglio e mi dirigo verso il Brennero, inoltre mi infogno in un ingorgo, non si passa e perdo 45 minuti fermo incolonnato sotto al sole.Mi rendo conto di non essere sulla strada da me prescelta chiedendo e mostrando l' itinerario a una anziana coppia austriaca che gentilmente mi consiglia di uscire e tornare indietro. Finalmente l' ingorgo si sblocca,ho rischiato davvero di svenire dal caldo !! Torno indietro e inbocco finalmente la sardostrada giusta, poi, finalmente sulla statale 180, ora ho una 50ina di km dall' Italia (Resia). Statale da smanettoni, fortunatamente rispetto i limiti, infatti...poco dopo incontro, ben nascosta, la locale polizia austriaca, fortuna che c' erano le curve che mi rallentavano ! Raggiungo Resia e il suo lago, cono gelato e 2 chiacchere con un simpatico ragazzo di Bormio, ha una Brutale serie limitata (300 esemplari), una favola da 22000 € ! Gli faccio i mie complimenti e mi invita a seguirlo fino Bormio. Declino mal volentieri l' invito, sono in moto da parecchie ore e sono stanco, voglio fermarmi prima ( pernotterò a Prato allo Stelvio) per poi godermi il rientro sul famoso passo riposato il giorno successivo. Il ragazzo si presenta, lavora o conosce bene il settore alberghiero e si offre per trovarmi un alloggio. Due chiacchere poi sulle moto, fotografo la sua opera d' arte e lo saluto, lui rientrerà a Bormio passando dalla strada più corta, in Svizzera.Io giungo finalmente a destinazione, cioè Prato allo Stelvio, perdo poco tempo, conosco il paesino che dista 25 Km dal passo e trovo immediatamente una pensioncinaper il pernottamento.Me la cavo con 21 €. In tutte le località di montagna hanno una pessima abitudine. Piumone e niente lenzuolo. Senza nulla dopo un pò è freddo, metti il piumone e crepi di caldo, una via di mezzo no ? Basterebbe un lenzuolo !! Naturalmente nell' alloggio le prese sono tedesche (ma cavolo potevano metterne 1 normale ? " mi faccio dare un riduttore per ricaricare telefono e batteria macchhina fotografica. Il giorno successivo partenza per lo Stelvio, sole e giornata caldissima a Prato.Sono circa 25/30 Km, ben presto sono sui tornanti, sono 47 da questo versante, mi fermo tante volte per foto, la strada è quasi deserta è presto, molti i ciclisti (beati loro mica è uno scherzo sta salita !) raggiungo e supero una coppia su una Honda ? di Pd, si godono anche loro il panorama. La strada fa schifo, ondulata e rattoppata, e poi, i tornanti sono ravvicinati e sono quai sempre in 2a marcia. P.sso Stelvio me lo godo, non c'è ressa, 2 chiacchere con la coppia italiana giunta dopo di me, caffe e ripartenza verso casa. Non proprio, ho fatto volutamente le cose con un pò di fretta perchè....ho voluto ri-fare pure il p.sso Gavia. Prima però devo scendere a Bormio, la strada da questo versante è molto bella e veloce, ma non rischio, alcune gallerie bagnate e poco illuminate sono poi da percorrere con la massima prudenza. Raggiungo molto velocemente la caldissima Bormio e sono ancora su, in salita verso il Gavia, strada stretta e un pò ondulata, è piena di volenterosi ciclisti, devo procedere con cautela sopratutto nelle curve a dx, magari dietro c'è una bici. Però....dove c'è visibilità, considerata la strada, spesso raggiungo i 70 Km/h, non è poco ! Il paesaggio è brullo ma bello, raggiungo la sommità, caffè (minchia 1,50 € allo Stelvio 0,90 € ! ) foto e discesa. I ciclisti sono tantissimi e li supero con molta attenzione . La strada in discesa è ancora più stretta di quella in salita, e poi se sbagli non te la cavi con una carena rovinata o un braccio rotto, niente guard rails, quindi si va di sotto !! Procedo con spedita prudenza fra la marea di bici, mi ingarello con un tedesco in MTB, tenta di starmi dietro, io ovviamente ho un enorme margine di sicurezza ma nei tornanti mi raggiunge. Raggiungo una sardo in discesa, è francese ma rallenta, si ferma e mi fa passare, io ringrazio, poi raggiungo pure un paio di moto (vabbè sono BMW
) che procedono pianissimo, accostano e io ringraziando li supero. Poi Edolo, lago d' Iseo e Brescia in sardostrada. Caldo boia cn la tuta, ma nonostante avessi di recente acquistato giacca e pantaloni traforatissimi prettamente estivi, per un giro del genere ho preferto la pelle. Stamani entro in garage e ...ruota post a terra, ho beccato un grosso chiodo quasi sicuramente in uscita dalla sardostrada fino casa mia (9 km). Gonfio e con 6 € me la cavo cn la riparazione, menomale che mi è capitato vicino casa !!!
Imprevisti : non ha piovuto !!! In Austria si parla tedesco ma questo non era un imprevisto !
Purtroppo per cena ho dovuto accontentarmi di una......pizza chi me lo legge il menù in tedesco ?
Fermo nell' ingorgo nella sardostrada nei pressi di Innsbruck dal caldo ho rischiato (davvero) di svenire.
1509 Km di divertimento e di emozioni
Mi spiace ma la sintesi non è il mio forte, avrò fatto addormentare qualcuno ?
[ Modificato da Miki il 26/6/2007 8:27 ]