Dopo lo splendido raduno 2008 avendo già programmato alcuni giorni di ferie siamo pronti per continuare la nostra avventura per le strade della Croatia.
Partenza alle ore 10 circa da Marina Julia in 3 io Babio e Banditoslatino, comunque dispiaciuti per il povero Eagle che è stato richiamato all'ordine ed è dovuto tornare a Milano, partiamo direzione Trieste con notevole fatica ad abbandonare i Banditi del raduno che non rivedremo per diverso tempo.
A trieste chiedo a 2 Mule su motorino dove si raggiunge la frontiera Slovena per andare verso l'istria ottenuta la risposta mi faccio seguire e mi infilo in tangenziale a Trieste al bivio successivo leggo Koper o Slovenia ed in un momento di rincoglionimento come me ne capitano tanti tiro dritto per la Slovenia, una volta collegato il cervello mi rendo conto che Koper è Capodistria ed avrei dovuto girare.
Torniamo indietro e prendiamo il bivio corretto direzione Pula.
Passato il confine Sloveno vediamo srotolarsi una strada a 2 corsie con curvoni in salita Babio è già carico come una molla e parte a razzo ed io non posso farmi mancare una occasione del genere dietro di lui; curvoni ampi con moto sdraiata e dopo un piccolo momento di panico per una gru che stava allegramente oscillando il suo braccio meccanico in mezzo alla strada ci fermiamo a fare benzina. Prezzo 1.15
, rabbocco il serbatoio come neanche il miglior turista tedesco sarebbe in grado di fare facendo oscillare la moto 15 volte per consetire al liquido di scendere il più possibile.
Babietto con sorriso a 86 denti stava già scaricando la moto dai bagagli per rifare il tratto di strada scarico su e giù per altre 6 volte quando lo rassicuro e gli spiego che di curve ne troveremo ancora tante.
Direzione Pula troviamo un tratto gustoso prima del confine Croato e successivamente una parte di strada curvosa non eccezionale ed un lungo tratto di strada con molti lavori in corso; stanno rifacendo la strada e l'asfalto è tutto grattato non si può osare.
Arriviamo a Pula davanti all'anfiteatro romano decidiamo di fermarci per il pranzo in un baracchino per tenere sotto controllo le moto.
Ci approcciano 5 tedesche chiedendoci un informazione al momento che comunico loro che siamo Italiani e non del posto cominciano a parlare italiano a dire che adorano l'italia ed a chiamarci amore, mah! Banditoslatino (Carletto) l'unico libero non se la sente di continuare la conversazione allora ripartiamo.
20 km ancora di strada in rifacimento quando ad un tratto vediamo strada rifatta, Babietto e carico e parte ma si ferma a breve perchè trova sulla strada uno dei pochi camion che la percorreva, non si passa. Mentre Babio stava madonnando dentro il casco e tirando dei pugni sul serbatoio per l'incazzatura Carletto parte a razzo e sorpassa il camion, non ci facciamo scappare l'occasione e noi dietro di lui curva a destra, curva ampia a sinistra e curvone a destra, vedo Carletto che ci fa cenno di passare tutto esterno alla curva, poi ci confesserà che ha fatto un dritto, non me lo faccio ripetere i mi infilo tra i 2 e parto strada libera asfaltata da poco con le curve che vedi prima poco sopra il livello del mare e non capisco se devo guardare il panorama o dare del gasssss, opto per la 2 e dopo 30 km di curve e controcurve mi fermo all'ingresso di Opatja dove Babio doveva incontrare degli amici. Attendo gli altri per breve tempo e ci fermiamo a prendere un caffè in un bar sulla strada rendendoci conto che il paese Croato è pieno di curve di tutti i tipi
attendiamo gli amici di Babio e, dopo l'approccio di una tedesca che mi ha detto qualche cosa che non ho capito sul mio paraschiena, sulla strada ci approccia un signore che ci propone una sistemazione in un fantastico appartamento da 20 Euro a testa con parcheggio privato interno per le nostre destriere; sistemazione fantastica con terrazza privata condizionatore ecc...
La sera usciamo a pranzare con gli amici di Babietto che sono stati squisiti e vediamo i nuvoloni minacciare il nostro viaggio.
Ripartiamo destinazione parco naturale di Plitvice e le prime curve fino a Fiume sono gustose, ci fermiamo solo per cambiare gli euri e ripartiamo, curve divertenti quando cominicia a piovere la completa mancanza di intagli sulle spalle delle mie gomme mi fa chiudere il gas mentre Babio davanti a me poi rinominato il signore della pioggia si perde.
Purtroppo dopo un'avanscoperta di Babietto in direzione Plitvice ci fa capire che il parco con la pioggia non può visitare.
Dopo aver conosciuto dei ragazzi molto simpatici di Trieste con TDM (ex bandito b4) e avendo pranzato con loro partiamo per la volta di Zara, l'asfalto è perfetto sembra di essere in pista la strada è asciutta e partiamo a Kannone, mi fermo per aspettare gli altri sulla ghiaia e le mie gomme si riempiono di sassolini a causa della loro temperatura, le tocco e sono bollenti strada fantastica su e giù per i costoni con affianco il mare, ripartiamo e ad un certo punto mi parte l'embolo, ho davanti a me Babietto e sto cercando di passarlo perchè in quel momento ne ho di più, gli sto attaccato quando esco meglio da una curva a sinistra piccolo rettilineo apro tutto e faccio una staccata micidiale con il culo della moto che si spostava da tutte le parti, curva a destra con limite 40 kmh che affronterò a 92 kmh parto e non mi fermo più per 40 km giuro di non aver mai visto una strada così in tutta la mia vita eppure con la vecchia moto ho percorso 100.000 km. Provato mi fermo tiro su la moto sul cavalletto centrale mi levo il casco ed aspetto, dopo poco tempo sento lo scarico di Babio urlare gli faccio cenno di fermarsi appena si toglie il casco: "Fabietto, l'ho fatta a Kannone" lui mi risponde: "l'ho visto ho sentito il tuo scarico originale a 400 mt di distanza e ho visto le tue traiettorie dai segni della gomma calda che lasciavi per terra"
Controlliamo le gomme e Babio:" ma ce l'hai a punta, tu non ci torni a casa con ste gomme
.
Le gomme le avevo cambiate durante il raduno Venerdì mattina e già ho pensato ai soldi spesi ma goduti fino in fondo.
Arriva Carletto felice come una pasqua urlando che figata !!!!!
Io: "Ragazzi andiamo piano adesso"
Babio:" si si voglio proprio vedere"
Dopo 2 curve seguo Babio ancora a missile fino a Zara, lo aspetto all'ingresso di Zara e
Babio: "mi sono spaventato, ho grattato il cavalletto"
Dopo un giro per le agenzie turistiche di Zara troviamo una sistemazione da un signore anziano in un appartamento gigantesco con parcheggio privato ed aria condizionata il quale ci dice qui posti letto ce ne sono se volete portare ragazze non c'è problema.
Decidiamo di fare i biglietti del traghetto per partire il giorno successivo Mercoledì 4.
La giornata di Mercoledì Carlo decide di fare il turista a Zara ed io e Babio ci facciamo un pò di curve direzione Spalato, niente di eccezionale strada per lo più dritta fino a Sibenico, solo successivamente delle curve gustose.
Si è fatto tardi e dopo aver parlato con degli italiani in moto sulle strade Croate torniamo e aspettiamo l'ora della partenza del traghetto.
Dopo una piccola disavventura dove urto il porta targa che si spezza in 2, in modo splendido un noleggiatore di motorini del posto usa i suoi attrezzi tra cui la fresa per togliere i rivetti superiori della targa in modo che io possa rimontarla e nonostante abbia insitito più volte per pagarlo non ha voluto nulla (mi sa che loro hanno capito come si sviluppa il turismo).
Giovedì mattina arriviamo ad Ancona e l'Italia ci accoglie con 3 cotrolli di Passaporti la chiusura della strada statale per Pesaro per manifestazione mentre i poliziotti si facevano i fatti loro, una pattuglia della polizia locale in contro mano ed un vigile che non ci sa dare indicazione su come prendere l'autostrada a causa della manifestazione.
Arriviamo a casa a Senigallia e passiamo la giornata tra un giretto in collina a Corinaldo ed una dormita pomeridiana la sera cena dalla solita garanzia ristorante Coppetto di Ostra, serata in Senigallia in locale con musica sul lungo mare e Venerdì mattina si riparte.
Per non farci mancare nulla abbiamo deciso di passare da Arcevia Scheggia Sassoferrato Gubbio per poi arrivare ad Arezzo Pistoia ed affrontare l'abetone.
La strada inizialmente non è eccezionale ma passata scheggia fino a Sassoferrato una pista con curve e controcurve in continuazione in salita ed in discesa con moto costantemente in piega e fino a Gubbio strada stupenda, certo noi avevamo ancora nel cuore le curve della Croazia e non ci sembrava nulla di eccezionale invece una strada spendida.
Arrivo al semaforo, di Gubbio, mi fermo e Babietto arrivando mi dice: "sgraaattt" ho grattato la saponetta destra.
Mi ricordavo quella strada quando l'ho percorsa in auto e mi sono sempre ripromesso di percorrerla con la mia fida Puledrina e sono contento che agli altri sia piaciuta.
Carletto aveva il sorriso a 560 denti.
Dopo aver mangiato un panino in Autogrill arriviamo all Abetone, pensare che all'inizio non la volevo percorrere ero troppo stanco, e credevo che il mito dell'Abetone fosse il solito racconto romanzato del motociclista in ricerca della strada perfetta, mi sbagliavo.
Strada stupenda curvoni ampi per tutto il primo tratto a salire e dopo un paio di curve ingannevoli e diversi km percorsi siamo arrivati in cima.
Comincia a piovere e un pò a causa della pioggia e un pò a causa della discussione famigliare sull'orario di rientro sono un pò arrabbiato e decido di fare la strada in discesa molto tranquillo, mi devo fermare assolutamente per cambiare la visiera scura perchè non vedo nulla e dopo aver fatto una breve sosta con i miei compagni di viaggio decidiamo di tornare a casa sotto l'acqua ma contenti del tempo passato insieme.
Un ringraziamento sentito ai miei compagni di viaggio Babio e Banditoslatino a Mirko e Bobo che mi hanno fatto riecheggiare nella testa i loro insegnamenti in più di una occasione e mi sono reso conto veramente durante questa vacanza quanto mi siano serviti.
Buon gaaaasssss a tutti
[ Modificato da Panzer 07.06.2008 - 12:19 ]
"Grandi corridori di corse in salita che alzavano la testa dal manubrio per vedere se fosse finita allenati alla corsa allenati alla gara e preparati a cadere e a tutto quello che si impara"(Ivano Fossati)