Impostiamo la sveglia la sera prima alle 08:00 ma, poiché siamo e saremo degli eterni dormiglioni
, alla fine ci alziamo dal letto alle 09:00.............vabbè !
Il mio primo sguardo da semi-coscente non è nemmeno il lavandino per lavarmi la faccia ma è la finestra per vedere che tempo c'è fuori ………SOLE ……..fantastico ! Nel giro di qualche decimo di secondo una voglia incredibile di girone in moto alla Nic71 ci coglie e nel men che non si dica siamo già intutati, colazionati ed attrezzati per un bel viaggetto: da Verona ci recheremo a Recco (GE) passando per la Val Trebbia e da li, faremo un pezzo di Liguria per andare a vedere Portofino e per poi riprendere l’autostrada fino a Varese Ligure rientrando dall'appennino Parmense, Parma e Mantova.
Il banditone è pronto, lavato, sympolato, benzinato, 'na bellezza
………non aspetta altro che portarci verso nuovi orizzonti……..e questa volta l’orizzonte è ben lontano da casa, alla fine ci "papperemo", oltre alla focaccia al formaggio, un bel 620 km...........bah !!!
Purtroppo, di quei 620 km, una buona parte, circa 130, me li devo cuccare tutti per andare a Piacenza via sardostrada
. Giunti a Brescia lasciamo l’affezionata A4 per la ben + tranquilla A21 Torino-Brescia; questa sardostrada mi piace, sebbene è completamente immersa in mezzo alla pianura padana, è molto scorrevole, poco traffico e bell’asfalto !
Dopo km e km di campi (
), cominciamo ad intravedere l’appennino tosco-emiliano sulla sinistra. Siamo ormai a Piacenza e già mi pregusto quello che sarà lo spettacolo di curve e saliscendi che questa stupenda catena montuosa riesce a dare a noi motociclisti.
Usciamo a Piacenza (boh….) direzione Bobbio. Appena scorgo il cartello con la scritta Genova – Val Trebbia ho quasi un tuffo al cuore……..la famosa Val Trebbia
, l’ho sentita spesso nominare dai benditi milanesi sul forum, non sto + nella pelle, non vedo l’ora di vederla.
Cominciamo a salire sull'appennino a Bobbio............
...........la moto si arrampica con la sempre bellissima spinta, mai brusca, sempre magnifica, sempre poderosa; la noiosissima pianura padana scompare alla nostra vista per entrare negli specchietti retrovisori e per far posto a panorami appenninici pieni di vegetazione mediterranea ed a strade che finalmente diventano curve e controcurve con i fiocchi. La Val Trebbia è fantastica, l’asfalto passa da buche & buche a tratti liscio come un biliardo, a volte la è stretta, altre volte è larga, comunque, nel complesso una godibilissima strada per chi sa smanettare e non. Al lato della strada c’è un bello strapiombo che ospita l’omonimo fiume di un bel colore verde-azzurro. Ogni tanto, questo fiume forma dei bacini, nei quali noto che diverse persone hanno pensato bene di passare le domeniche ai loro bordi con straio e tavolini da picnic.
Quello che mi esalta molto, a parte il sole, la strada, il panorama, insomma........la giornata che sta diventando perfetta, è sentire il rombo del GPR sulla roccia adiacente la strada, quando mai non l’ho fatto prima, tra curve, scalate, frenate e riaccellerate è una goduria per la mente e lo spirito sentire il suo rumore !
Quello che non mi piace sono i freni……non frena una cippa, almeno secondo i miei gusti. I prossimi lavori andranno al loro potenziamento.
Arriviamo in Liguria. Li l’appennino si fa “compresso”.
La Liguria è una regione totalmente montuosa a strapiombo sul mare azzurro e tutte le strade sono a strapiombo sul mare ; a me piace moltissimo questa terra mediterranea ! Le strade, da curvose ma dolci, si fanno strette..........le curve secche...........siamo quasi a Recco patria della famosa focaccia al formaggio e metà della nostra sosta culinaria.
Vediamo il cartello Recco che sono ormai le 13:30, e, passando davanti ad un ristorante, veniamo soprafatti dalla scritta “Pesto e Focaccia al Formaggio”. Ok, decidiamo che sostituiremo la focaccia in piazzetta in stile “semi pranzo al sacco “ con un decente tavolo con sedie, piatti, forchette, vino e chissenefrega
......... fermiamo la moto ed entriamo. Un bel ristorantino. Subito monopolizziamo due tavoli, uno per noi, un'altro per i nostri caschi, borsa serbatoio, giacche tuta, ecc, ecc,……….siamo banditi, noi possiamo
!!!
Arriva il cameriere con menù………la decisione scatta subito all’unanimità (siamo in due
)………..trenette al pesto + focaccia la formaggio per due
………..ovviamente alla seconda sarà dedicato un bis
! Buona, anzi, buonissima; il titolare ci dice che hanno chiesto per questa loro specialità tutta ligure, specialità di Recco il marchio DOC ma purtroppo fanno fatica ad ottenerlo. Motivo ? Per fare questa focaccia servono molti ingredienti, tra cui molto formaggio stracchino che la Liguria produce poco; per cui, essendo che lo devono “importare” da altre regioni, il marchio DOC non arriva………ma se lo meriterebbero, altrochè
Ecco la protagonista:
Caffè e ripartiamo.
Da Recco, via sardostrada A12 Genova-Livorno, praticamente una galleria intervallata da viadotti, ci rechiamo a Santa Margherita Ligure: un paradiso. La Liguria è stupenda, un mix di mare e monti da cartolina.
Da Santa Margherita Ligure arriviamo, tramite una strada strettissima ma trafficatissima a Portofino. Un sogno ! L’avevo già visto anni fa ma ogni volta è particolare. Sembra di essere in una grande caletta di spiaggia sulla quale hanno costruito un piccolo villaggio di pescatori, peccato che di barche da pescatori c’è ne siano poche, al loro posto hanno messo dei panfili da urlo
Lasciamo Portofino e Santa Margherita Ligure per fermarci a fare benza. Quello sarà il momento maledetto della giornata. Presumo di aver perso li il mio bel Nokia E 65, comprato 6 mesi fa……..che palle !!! Vabbè, dopo telefonata al centro servizi 3, blocco la scheda e riparto; sicuramente non sarà questo intoppo, anche se fastidioso, a fermare la mia voglia di viaggio.
Riprendiamo l’ A 12, dir. Livorno, uscendo dopo un paio di svincoli. Varese Ligure è la prima località che ci aspetta prima dell’’appennino parmense direzione Parma. Nel giro di 50-60 km è già cambiato il panorama, rispetto all’appennino che trovammo nella Val Trebbia. Gli alberi sono meno mediterranei e l’ambiente è decisamente + “largo” e montuoso.
Le vallate + ampie concedono strade + scorrevoli con curve decisamente meno secche della Val Trebbia. L’asfalto non è messo male, ma comunque, ne ho visti di meglio. Il Passo Centocroci è praticamente un cartello con la scritta……..nemmeno un bar !
Ci fermiamo in un hotel-ristorante per un caffè………sono le 18:30 e la stanchezza comincia a farsi sentire. Però è quello che volevo, farmi gli appennini parmensi al tramonto……….sono un romantico e l’idea di viaggiare con la vista del sole che cala e che fa tutti quegli innumerevoli e stupendi effetti chiaro/scuro nel cielo è impagabile !
Le strade, haimè, diventano delle noiose statali dritte........... l’appennino si dirada sempre +...........siamo ormai arrivati al confine con la pianura padana. Guardo i retrovisori vedendo “le cime” alle spalle che ci hanno accompagnato in questa spendida gita. Ormai è quasi buio, inforco l’ A15 Parma-La Spezia ormai nel tratto finale, pochi km e mi ritrovo al buio pesto in mezzo a camion, auto e camper sulla A1 Milano-Bologna, meno male che tra un po’ esco.
La strada è direzione Mantova………….giunti a MN sono stanco, un po’ infreddolito, decido di farmi una sparata sulla A 22 e così faccio. Verona Nord arriva in una mezzora………..viaggio finito……….domenica andata…………..ma ne faremo ancora
...........ed ancora
Nic & Sissi
[ Modificato da Miki 26.08.2008 - 20:49 ]
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[Report] Alla conquista della Liguria
