# 1 ≡ il tour degli incursori = toccata e fuga in sicilia
Quello che segue è una descrizione degli eventi accaduti in senso cronologico alla stregua di un racconto di Andy McNab e un episodio della serie di Fantozzi…. al fine di dare un senso logico a tutta l’opera….e farvi fare due risate.. Lo spero!
Napoli,13 luglio ‘09 Quartier Generale dei Banditi Campani (ahimè.. Bar Arabo)
tra una birra e un negroni, un negroni e una birra, tra manciate di noccioline, i vostri cari banditi allegramente conversavano, ad un certo punto Paolo dice < lo sapete che il traghetto SA/ME costa sui 90 euro? E il viaggio dura sulle 8 h?
risponde Topesio <La cosa sembra interessante…. Approfondiamo!>
Paolo allora inizia a spiegare di quando se ne scappa il fine settimana giù a Linosa per andare a trovare Ale e il lunedì mattina deve stare in ufficio.. il viaggio in nave.. le coincidenze e i tempi da rispettare…
anche Giuste visto che c’è stato l’anno prima in vacanza, inizia a decantare la bellezza di quei paesaggi, di quelle strade dall’asfalto perfetto e di quelle curve infinite e mozzafiato..
Carlone < ma come andiamo in Sicilia e non assaggiamo la granita?!?!?>
Io risposi.. ics!! allora la cosa era stata decisa.. senza chiedersi se la cosa era fattibile, con un rapido sguardo i nostri eroi decisero che la cosa s’aveva da’fare!! Si pur che folle ma s’aveva da’fare!!! Bisognava fare una toccata e fuga, un’azione rapida e fulminea, al pari dei reparti speciali, “un’incursione”! il nome dell’impresa venne da sé..
la dinamica era la seguente:
partenza da Salerno alle 02:00 a.m. arrivo a Messina verso le 10:00 a.m.
poi da li infiltrazione nel territorio.. curve, curve, tornanti e curve…
rientro da Messina alle 00:00 e arrivo a Salerno alle 08:00..
si dormiva in nave, adattandosi alla meno peggio utilizzando i propri mezzi a disposizione.. sedie poltrone.. materassino.. pavimento!!
ci saremmo nutriti a base di arancini e granite..
si diede una data.. il week end successivo a quel dì dell’incontro.
comunque.. dopo due settimane di organizzazione (prenotazione biglietti, preparazione e completamento bagagli) arriviamo al venerdi della partenza, torno a casa nel pomeriggio, controllo la posta elettronica trovo una email di Paolo con i dettagli del voucher per l’imbarco, allora nel dubbio lo telefono e gli chiedo lumi.. Paolo nella piena fase rem.. risponde al cellulare…
pronto..
Ciao paolo.. sento la voce cavernosa.. mica dormivi?? comunque ho letto l’e-mail ma vedo i dati della mia moto e i tuoi estremi che hai fatto la prenotazione.. come funziona sta cosa?? Ci sta un biglietto a parte x il conducente?
Risponde lui.. ancora pieno di sonno.. no voi rimanete a terra, mi imbarco le moto e poi le vendo… io: se le vendi a stock forse ci guadagni qualcosa..
lui: avendo capito che ero in fase cerebrale più attiva di lui.. decide di tornare al discorso principale.. < quella che ti ho mandato è una parte del biglietto.. in fase di stampa esce completa di tutti i dati.
io: ah ok, allora tutto a posto.. ci vediamo stasera.. a che ora??
Lui l’imbarco è alle 2:00.. ci vediamo un oretta prima, verso le l’1:00 /1:15 alla biglietteria..
Ok ciao ciao a stasera…
Sfortuna volle che quella sera stessa la mia dolce metà aveva organizzato una cena a casa per dei suoi parenti che venivano dalla Germania.. tra me e me pensavo.. vabbè sono tedeschi… non si farà tardi. Parto a mezzanotte da casa arrivo tranquillo a Salerno, ci stà pure il tempo per un caffè al bar..
Non avevo calcolato che i tedeschi erano di origine napoletana…
Alle 00:45 parto da casa.. come un missile sull’autostrada scansavo i sensori dei tutor manco fosse Matrix.. arrivo al porto all’1:20.. becco l’omino degli imbarchi che mi dice i tuoi amici ti stanno aspettando il biglietto sta in biglietteria, scavalca la fila dei camion, l’altro collega ti fa passare..
tra me e me mentre mi dirigevo all’altro varco.. ok c’è l’ho fatta.. una 10 di minuti.. sono perdonabili.. poi arrivo all’altro omino, quello che gestiva l’ingresso dei veicoli.. e mi fà:
dammi il biglietto,
io: senti ho fatto tardi ma il biglietto è stato già fatto da un mio amico ma non c’è l’ho addosso.. devo raggiungerli
lui: in pieno stato confusionale che mentre parlava con me parlava alla radio e faceva entrare i camion..”ho capito chi sei..il tuo biglietto c’è l’ho io, dimmi il tuo nome.. chi sei come ti chiami… chi sei, dimmi il tuo nome..” (giuro è la sequenza precisa..)
io rispondo dicendogli i miei estremi..
lui mi risponde.. va bene. mettiti là ti chiamo io..
scusa ma non posso imbarcare adesso, sono una moto, mica un autosnodato, che devo fare manovre e vi impallo!!
No , ti chiamo io.. ( la voglia di fargli provare un romantico bagno di mezzanotte era tanta.. ma tanta..)
Dopo una decina di camion io ero sempre là.. faccio per avvinarmi e lui mi indica da lontano a gesti di non muovermi.. intravedo il capitano. Mi avvicino a lui gli spiego la situazione e lui mi fa:
<già e assai che la faccio imbarcare!! Ci si presenta al porto 2h prima dell’imbarco per fare il biglietto!! Guardi che il biglietto è stato già fatto dal mio amico>.. allora capisco che probabilmente ci doveva stare una parentela tra i due..
dopo una ventina di camion, riesco a imbarcarmi, salgo sul ponte 5 e inizio a cercarli.. li trovo al Bar…
salve ragazzi.. è successo un casino.. risponde Topesio: abbiamo trovato chi paga la colazione a Messina!!
E vabbè..mi tocca..
Chiedo a loro perchè non si sono messi nella “sala tv” dove ci sono le poltrone tipo cinema.. ma mi fanno giustamente notare.. che anche i più angusti angoli erano già stati occupati dagli altri passeggeri… ci accampiamo nel bar. sistemo i miei bagagli sotto la tv cercando un po’ di spazio sotto i tavolini, di fianco a Topesio, Carlone aveva deciso di dormire su un a sedia, mentre Paolo si era accampato nell’atrio prima della sala tv… ad un certo punto carlo dice <ragazzi mi metto in mezzo a voi.. mi faccio piccino piccino…> luca gli risponde che l’importante è che si giri dall’altro lato.. io.. che già avevo sentito decantare della sua famosa capacità vocale.. ero venuto già preparato, avevo riesumato i tappi per le orecchie di quando sparavo con il mortaio da 61mm…
La scelta della posizione mai fu cosi sbagliata.. (l’alto volume della tv ) durante il sonno mi sembrava di vivere nel film totò..”che fine ha fatto totò baby”… poi a continuare il decamerone con tognazzi… fin qui tutto bene.. ma se non ci fosse stato un altro tipo di sottofondo musicale.. avrei potuto resistere, alle 4:30 non c’è la faccio più.. mi alzo chiedendomi i misteri della natura umana.. nel vedere gianluca che dormiva placidamente affianco a carlo che ronfava di brutto..allora prendo le mie cose e mi trasferisco da paolo.. una volta preparato mi stendo, lui si sveglia e mi chiede.. tu che ci fai qua?.. io: paolo neanche con i tappi nelle orecchie c’è l’ho fatta… a saperlo i mobili di casa me li facevo fare da carlone….
Sabato 25, h 10:00 i nostri eroi sistemavano il materiale e si preparavano allo sbarco, chi più chi meno.. avevano riposato ed erano pronti ad affrontare una giornata impegnativa.. io avevo incubi diurni cinematografici.. ad attenderli ci stava Giuspe, già sul posto come unità Recon, sganciatosi giorni prima allo scopo di ricognire la zona, con il supporto di un unità bandita locale (Mc Orion)..
Il gruppo era pronto, dopo aver terminato i saluti, ci si mette in marcia, prima sosta, una pasticceria al fine di riprendere le energie e degustare le delizie locali.. sullo sfondo dietro al bancone un poster di una ragazza bellissima, alchè si chiede.. signora ma siete voi da giovane in foto? Lei risponde no è mia figlia.. ringraziamo dio perché non era presente anche il marito.. dopo una serie di assaggi di pasticcini alla pasta di mandorle a vari gusti.. si decide di culminare con la colazione vera e propria:
Una granita al caffè con una panna cosi leggera che si scioglieva in bocca.. con un maritozzo talmente morbido che manco quando te lo cacciano dal forno è così!! Il buon Carlone ci suggerisce di inzuppare il pasticcino nella panna.. l’apoteosi dei sensi..
Dopo aver fatto colazione e aver ripreso in parte i sensi.. ci mettiamo in marcia destinazione Terme Vigliatore, saliamo sopra la parte alta di Messina per imboccare l’autostrada direzione Palermo e uscendo a Barcellona, già da li ammiravo la bellezza di quel paesaggio scolpito dal mare e dal sole, la macchia mediterranea, un unico colore verde scuro che si alternava a variazioni di marrone, beige e il grigio delle rocce, un unico insieme di colore che terminava fino al mare, di un blu intenso, che ci devo fare.. sono nato e cresciuto con i panorami del mediterraneo ma ogni volta che li vedo rimango estasiato..
Usciamo a Barcellona da li ci mettiamo in colonna con Giuspe che fa da apripista, come una perfetta guida indiana conosce perfettamente la strada e il gruppo ciecamente lo segue, andiamo a Terme Vigliatore, per proseguire a Novara di Sicilia salendo per i Monti Peloritani, l’andatura all’inizio tranquilla cambia man mano che usciamo dalla zona abitata, purtroppo non riesco a reggere il ritmo veloce, complice lo stress della notte precedente, la calura e la colazione abbondante.. e cosi che da secondo, passo a quarto, cedendo il mio posto a Paolo e a Topesio.. dopo di me davide e carlone…
Arriviamo a Novara di Sicilia, una sosta era d’obbligo, ci fermiamo una mezz’oretta, il caldo è insopportabile, qui i nostri eroi si possono rimettere in sesto, bivacchiamo nella piccola piazzetta del paese, approfittiamo delle sedie messe gentilmente a disposizione dal circolo culturale…sciolgo una bustina di Sali minerali nella bottiglia d’acqua, lentamente inizio a riprendermi.
Novara di Sicilia è uno dei più bei borghi medievali d’Italia, nella piazzetta dove abbiamo sostato non ho potuto far a meno di notare la bellezza di quei piccoli balconi con delle sculture alla base che sembrano sorreggerli.
Decidiamo di partire, usciamo dal paese e riscendiamo i monti Peloritani, dopo aver ripreso a pieno le forze, inizio anche io a danzare tra le curve insieme a Giuspe e a Paolo, come un ballo frenetico, non riesco a smettere, mentre ero in curva già osservavo quella successiva, e poi l’altra e così via dicendo, talmente era la foga che avevo perso la custodia del GPS, ma il buon Topesio per fortuna me l’ha raccolta.
Usciamo dalla pineta dinanzi a noi la vallata, una foto era d’obbligo, dovevo immortalare questo paesaggio, un fiume in secca tra le montagne, che ha lasciato una lunga traccia di ghiaia e sabbia, avverto Giuspe e Paolo cosi ci fermiamo a una fontana un po’ più avanti, il gruppo si ricompatta, riempiamo le botiglie, facciamo foto commemorative e faccio degustare a Luca la bontà della natura rupestre, gli suggerisco di masticare il finocchio selvatico e bere l’acqua fredda della fontana, un mix di sapori di menta e limone sembra ghiacciarci il palato.
Ci rimettiamo in marcia e ci fermiamo a Francavilla di Sicilia, una sosta forzata per fare benzina al distributore automatico e qui i nostri eroi si sono dilettati a far entrare quanto più carburante all’interno dei serbatoi delle proprie moto.. suddividendo la benzina in surplus con gli altri compagni di viaggio…
Dall’altro lato della strada leggiamo “Trattoria Casereccia”, mentre tutti facevano benzina, io nell’attesa del mio turno, vado a controllare se era aperta…
Il ristorante era aperto, allora decidiamo di andare a mangiare e di rimanere leggeri.. qualcuno dice.. fa caldo.. prendiamo solo un primo… le ultime parole famose… pasta fatta in casa per tutti con ragù di carne con ricotta secca grattugiata sopra.. per me e topesio in aggiunta anche il secondo.. grigliata mista e salsicce con contorno di patate al forno… dovevamo rimanere leggeri disse qualcuno…
Finita la pausa pranzo prossima tappa Etna Nord passando per Linguaglossa, mai vista una strada cosi perfetta, le curve sembrava fossero progettate con il compasso, il manto stradale fatto asfaltando la pietra lavica, permetteva una tenuta in curva mai vista e ci ha permesso di divertirci parecchio, eravamo in quattro quasi con il ginocchio a terra, avrebbe commentato più tardi Gianluca, dopo aver fatto questa ipnotica danza arriviamo quasi su in cima e ci fermiamo a Mareneve al rifugio xxxxx per una sosta stavolta veloce, perché erano quasi le 16:00 e dovevamo ancora andare dall’altro versante del Vulcano.
Svuotate subito le lattine di Red Bull, ci rimettiamo in marcia per andare sull’altro versante direzione Hotel Corsaro, l’albergo di Mc’ Orion, foto di rito sul cratere e acquisto souvenir.
Scendiamo dall’Etna, direzione Nicolosi, sosta caffè, partenza direzione Randazzo, da li sosta benzina, cambio visiere e pulizia caschi, oramai il sole era già calato, salutiamo Mc’Orion e Carlone (che era diretto a Capo d’Orlando) e ce ne andiamo sui monti Nebrodi, il gruppo si scompatta, Paolo e Giuspe si avviano per prendere i biglietti, io rimango con il direttore, una giornata intera sui semimanubri inizia a farsi sentire, poi in aggiunta i guanti da enduro, costringono il nostro beniamino a rallentamenti dovuti ad intorpidimento dei polsi, ma nonostante tutto la missione andava portata a termine, così stringe i denti e và avanti, il doppio cartello a Ucria con direzione Autostrada ci fa sbagliare strada e cosi allunghiamo il tragitto di ritorno, ci ritroviamo tutti e 4 alla stazione di servizio agip sull'autostrada, erano quasi le 22:00, dovevamo far presto, senza aver confermato i biglietti, la nave di certo non ci avrebbe aspettato.. cosi Paolo si avvia con Giuspe, io e Luca partiamo dopo un po’, Luca aveva i polsi troppo doloranti.
Usciamo dall’Autogrill, uscita Messina Centro, il mio Gps ritorna a funzionare e quindi riesco a trovare l’ingresso del Molo Norimberga.. ci ritroviamo tutti e 4 alla biglietteria, stanchi ma soddisfatti con una strana espressione, mista a dolore e piacere, ma con la voglia di ripetere quest’esperienza. Imbarchiamo sulla nave, posiamo le moto e risaliamo sul ponte, ci accampiamo come la nottata precedente, ma stavolta ero sicuro che avrei dormito….
La mattina successiva, freschi e riposati avevamo pensato appena sbarcati a Salerno, di farci anche un giro nel Salernitano e un pezzo dell’Ofantina vecchia, purtroppo arrivati a Giffoni la stanchezza ha ripreso il sopravvento e siamo dovuti ripiegare direzione casa..
48h intense, indimenticabili, un ottima compagnia, amici con cui ho condiviso curve, km, abbondanti mangiate, vi ringrazio per avermi sopportato.. ciao Paolo, ciao Luca, ciao Peppe, ciao Carlo e ciao Davide, mi ha fatto molto piacere conoscerti, ci ribeccheremo sicuramente alla prossima incursione..
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