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/  Indice forum » Tutti in sella » Mototurismo » [MT] Itinerari e report

     ≡  [Report] 14 giorni,3589 km,40 passi Alpi,Dolomiti e Corsica


  
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Bandito
Bandito

brokenheart74
Messaggi: 50
Iscritto dal: 16/6/2009
Da: Torino
Su: Bandit 1250 SA Traveller
# 1 ≡ [Report] 14 giorni,3589 km,40 passi Alpi,Dolomiti e Corsica
»15.09.09 - 14:50
Alcune premesse necessarie.

Cibo
Il resoconto di viaggio che vi apprestate a leggere di seguito è frutto di una mente “sui generis”, nel senso che molte delle scelte effettuate sono state dovute non solo a un’esigenza di badget, ma anche e soprattutto a una condotta di vita “normalmente” seguita nella quotidianità. Insomma sono un esteta palestrato, uno fissato con le diete, con la percentuale di grasso corporeo, con la vena sull’addome ecc ecc e dunque sempre - a volte devo ammetterlo anche in modo ossessivo - attento a ciò che mangia, nonché a ciò che beve (niente bibite gasate, soprtattutto Coca Cola e simili - anche per un discorso etico -, nè alcolici o birra - che tra l'altro non mi pacciono). Ciò per spiegare il fatto che non troverete in questo report descrizioni di luoghi di ristorazione, o descrizione di mangiate di piatti caratteristici locali, non avendo io mai mangiato, in questi 14 giorni, in un locale, tranne le prime colazioni in hotel, ma avendo sempre provveduto a fare la spesa nei supermarket locali e a cucinare da me, laddove non fossero bastate le varie provviste portatemi dietro da casa. Provviste comode, non deperibili e dal rapporto qualità/quantità/ingombro eccellente, come ad esempio: gallette di riso, pane azimo, proteine in polvere, latte liofilizzato, scatolame vario (ceci, fagioli – che tra l’altro danno anche altre soddisfazioni -, tonno al naturale, bresaola sotto vuoto ecc ecc).
ATTENZIONE: non fermatevi assolutamente a mangiare nei self-service tipo “break” che trovate nelle stazioni di servizio lungo le autostrade svizzere: tutto ciò che risparmierete sulla benzina ( che arriva a costare anche 1106 euro al litro ) lo spenderete li dentro per mangiare il pasto di un Pollicino anoressico. Porca w….a, ho preso 2 cucchiaiate di mozzarelline, un po’di Jocca e pomodori e mais: quando alla cassa mi han detto “18 euro s’il vous plait” mi è venuto su tutto, Cribbio!!!
Pernottamenti
Preciso che il viaggio è stato totalmente all’avventura, nel senso che nulla è stato preventivamente prenotato, neppure il traghetto per la Corsica (se non il rtorno), ma lasciato al momento.
Di conseguenza, mentre nella prima parte del viaggio (quella dolomitico-alpina – Trentino; Austria; Svizzera e Francia) visti i luoghi di montagna in cui mi trovavo, nonché l’ora tarda a cui solitamente mi ritiravo, ho optato per il pernottamento in strutture ricettive apposite, quali Hotel, B&B e rifugi, dove mi hanno chi più chi meno letteralmente salassato: da un massimo di 67 euro (pernottamento e prima colazione) nel “Parc du Mercantour” a 30 euro (solo pernottamento) del Rifugio di Passo Sella, per la seconda parte (quella marittimo-costiera in Corsica), una tenda da due posti – tipo loculo -, un sacco a pelo, un fornellino e una lampada a gas sono bastati a darmi tutto ciò di cui necessitavo: un letto riparato per dormire; un fuoco per cucinare e una luce per vedere di non inciampare nei tiranti delle altre tende del campeggio la notte quando preso dal panico di farmela addosso, mi aggiravo per il campeggio in cerca di un “cesso”.
Orientamento
Dopo aver perso due settimane prima del viaggio il TOM TOM, come scritto anche qui sul forum, cadutomi dalla moto … ma che mi sarebbe comunque stato prettamente poco utile, non potendovi programmare itinerari personalizzati, mi sono procurato una cartina completa dell’Italia pieghevole – di quelle a soffietto - e antipioggia per motociclisti; una delle Alpi e Nord Italia; una dell’Europa – di cui ho utilizzato la sezione Corsica.
Molto, molto, molto utile è stata la piantina in 3D in rilievo che ho comperato poi sul posto, proprio al primo passo delle Dolomiti e che mi ha guidato in modo facile e intuitivo alla scoperta dei vari passi visitati. Se andate da quelle parti con l’intenzione di fare il giro dei passi, senza perdervi fra la loro innumerevole quantità, credo sia indispensabile e insostituibile. La trovate in quasi tutti i negozi di souvenir delle Dolomiti.
Carico
Il viaggio è stato fatto in solitaria, a dir vero in due: io e la banditona :-D e ciò mi ha permesso di lasciarmi andare nel carico della moto, forse un po’ troppo ( 9 kg per borsa laterale e 12-13 per il bauletto posteriore), in quanto nelle manovre da fermo o laddove l’appoggio sul terreno era morbido, tutto diveniva esponenzialmente più difficoltoso – e per la seconda volta la moto mi si è adagiata a terra di lato !!!
La bandita era dunque così caricata:
- Bauletto Kappa 52 litri posteriore (tenda, sacco a pelo, stuoia con lato idrorepellente, naylon sottotenda) … cibo, cibo, cibo.
- Borse laterali suzuki 35 litri ( vestiario – poco e niente - , antipioggia … cibo, cibo, cibo)
- Borsa serbatoio estensibile con porta cartina.
- Zaino-frigo in spalla ( certo se si potesse evitare di caricare le spalle sarebbe meglio!!!)
Morale: devo imparare a caricare di meno, se penso che ero da solo. Ma è il cibo che mi frega ih ih!!

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Tragitto completo del viaggio:

Prima parte. dolomitico-alpina


Seconda parte: marittimo-costiera

Partenza I° giorno
- Sabato 29 Agosto 2009
DA…A: Torino- Trento

(Contachilometri a 7543 km)
Tutto è pronto, la roba già sistemata nei bauletti è solo da caricare sulla Bandita, la quale con gli stessi non entrerebbe nel box.
Dopo aver passato la mattinata a sbrigare le ultime incombenze ( bollette, svuotamento frigorifero ecc), carico la moto, vado a pranzare dai miei genitori, per non perdere l’abitudine del sabato e per salutarli prima della partenza.



Verso le ore 15.30 giro la chiave nel quadro comandi della Bandita e imbocco da Venaria Reale (Torino) la A4 (autostrada serenissima) in direzione Milano. Proseguo passando Milano per uscire poi a Brescia Est e, proseguendo per Salò lungo la costa ovest del lago di garda e passando per Riva del Garda, prendo il mio primo nubifragio, sostando per tre quarti d’ora (o forse più ) buoni sotto una galleria con altri motociclisti. Il cielo è cupo, le nubi di un grigioblu scuro non lasciano passare se non una luce fioca e inquietante che, riflettendosi sulle creste ondose che il vento forma sulla superficie del lago, rendono il paesaggio tenebroso eppur affascinante in tutta quella maestosità, quella stessa maestosità che il vecchio e famoso filosofo di Konigsberg non avrebbe esitato un sol momento a definire “sublime”. Sembra di ammirare un acquarello rinascimentale dipinto con le pennellate forti e violente di un Van Gogh.


Quando la pioggia diminuisce senza cessare, continuando a battere sull’asfalto come infiniti spilli su un telo teso, infilo l’antipioggia e, uscendo dal tunnel, entro a far parte di quell’opera d’arte che poco fa ammiravo: riparto.
Fra la visiera del casco leggermente aperta – per evitare l’appannamento dei miei respiri/sospiri – e le gocce d’acqua che di conseguenza e inevitabilemte trapassano sul mio viso, arrivo a Trento, dove dopo un breve giro di ricognizione trovo ristoro all “Albermonaco”, un Hotel a tre stelle con parcheggio sotterraneo 8dove tra l’altro è parcheggiato un B12 azzurro che tiene compagnia alla mia Bandita). Pernottamento e prima colazione: 61 euro.


II° giorno
- Domenica 30 Agosto 2009
DA…A: Trento-Bolzano


Dopo una abbondante colazione (questa si l’ho fatta nelle strutture dove era compresa nel prezzo) ricarico i bauli e la borsa serbatoio, precedentemente scaricati, e mi dirigo verso Bolzano, città dalla quale inizierà il mio vero e proprio tour dolomitico, che oggi comprenderà, partendo dal

Lago di Carezza:

1)Passo Costalunga; 2)Passo San Pellegrino; 3)Passo Falcade; 4)Passo Valles; 5)Passo Rolle; 6) Passo Cereda; 7)Passo Duran; 8)Passo Staulanza; 9)Passo Giau.


un esempio di sosta pranzo


ed io ancora in versione Sub Comandante Marcos (rivoluzionario EZLN) o bandito :-D


Sosta a Pòcòl all'omonimo albergo

B&B, Pernottamento e prima colazione con box al chiuso: 54 euro

III° giorno
- Lunedi 31 Agosto 2009
DA…A: Pòcòl – Cortina d’Ampezzo – Passo Sella:


10)Passo Tre Croci; Lago di Misurina; Dobbiaco e Lago di Dobbiacco; 11)Passo di Cimabanche;- ripassaggio da Cortina -; 12)Passo di Falzarego; 13)Passo di Valparola; 14)Passo Campolongo; 15)Passo Pordoi; 16)Passo Sella (dove tornerò a pernottare); 17)Passo Gardena; - ripassando per Passo Campolongo - 18)Col di Lana; 19)Passo Fedaia ( e lago).
Ripassando per Canazei torno al Passo Sella e al rispettivo rifugio, dove pernotto: la bandita resta solo coperta da un cielo di stelle. Solo pernottamento 30 euro


Lago di Misurina con 2 sorelle bandite

Lago di Dobbiaco

Passo Fedaia


Mangio ... :-D


IV° giorno
- Martedi 01 Settembre 2009
DA…A: Passo Sella – Innsbruck – Sölden (Austria)


Dal Rifugio Sella ritorno a Passo Gardena e passando per Brunico e Vipiteno, mi arrampico sui tornanti del 20)Passo del Brennero per giungere, tramite l’autostrada, a Innsbruck. Ritorno da quest’ultima tramite strade provinciali, cioè non percorrendo più l’autostrada, ma passando per Steinach. Mi rifaccio il Brennero, Vipiteno il 21)Passo Penes e proseguo per la Val di Fassa, laddove attraverso il 22)Passo Giove e il 23)Passo del Rombo.

Alquanto stramazzato, sono già le 21.00, mi fermo a Sölden, dove sosto.
Pernottamento e prima colazione 47.20 euro

(Il contachilometri segna 8786 km)

V° giorno
- Mercoledi 02 Settembre 2009
DA…A: Sölden – Jmst – Landeck – St Moritz – Chiavenna (Campodolcino)

In questo tragitto, in cui mi acompagna una pioggia costante, visito:
24) Passo Resia; 25)Passo dello Stelvio; - passando per Bormio e Livigno - 26)Passo d’Eira; 27)Passo Foscagno; 28)Passo Forcola; 29) Passo Bernina. Attraverso St Moritz e quindi il 30)Passo del Maloja (Malojapass). Giungo a Chiavenna e a Campodolcino mi fermo all’hotel Europa per dormire e fare colazione per euro 35, prima di affrontare il giorno seguente, ancora con una pioggia copiosa, le curve e i tornanti del tanto agognato Splugenpass.


VI° giorno
- Giovedi 03Settembre 2009
DA…A: Chiavenna (Campodolcino) - Pré saint Didier –La thuile


Continua a piovere. Sono umido ovunque e i tornanti e i curvoni dolomitici devono esser percorsi con molta prudenza, cosa che mi fa pensare a quante pieghe ipotetiche e possibili sto perdendo. Ma poi penso che comunque, visto il periodo settembrino, poteva andarmi peggio, nel senso che avrebbe potuto piovere anche nei giorni precedenti, mentre mi sono fatto la maggiorparte dei passi con un tempo veramente bello. L’esperienza di guida sotto la pioggia non potrà che acuire il mio feeling con la bandita: cerco di vedere il lato positivo della cosa!
Comunque andiamo avanti.
In questa giornata passo i confini austriaci, svizzeri, italiani e francesi:
31) Splugenpas (Passo dello Spluga); 32)Passo San Bernardino (non si vedeva una ceppa dalla nebbia che c’era: se sbagliavo e arrivavo lungo cadevo di sotto); 33)Passo del San Gottardo – attraversando poi Brig Glis, Sierre, Sion e Martigny – 34) Col de la Forclaz (la porta svizzera del Monte Bianco); 35)Col des Montets.

Da qui mi inserisco nel Traforo del Monte Bianco dove, oltre al pedaggio di 22 euro, forse per immortalare questa mia impresa, in collaborazione svizzero-italiana, mi viene scattata una nitidissima foto, che mi è costata la bellezza di 45 euro. Infatti il limite di velocità all’interno del Traforo è 70 kmh, mentre io andavo a 90 (anzi mi è andata bene). Solo dopo il flash ho visto”controllo elettronico della velocità”. Comunque all’uscita vengo fermato da un agente italiano e uno svizzero che mi comunicano che devo pagare la foto ricordo. La cosa che simpatica è stata vedere le loro facce quando, chiedendo se potevo pagare col Bancomat o con la Carta di Credito e non essendo ciò possibile, ho dovuto dirgli che dovevo andare in bagno, perché avevo i soldi contanti ben nascosti nelle mutande. Quando son tornato, il gendarme svizzero ha preso il 50 euro con due dita. Ridevo come un tapiro dentro di me!
Dopo quest’avventura tragico-comica, mi dirigo verso … Courmayer, poi Prè Saint Didier e mi fermo (ANCHE perché è già – come al solito – buio) prima di entrare nella Francia del Parc National de la Vanoise, a Thuile (AOSTA), dove pernotto e mi “primocolaziono” per 47 euro.
N.B.
E’ liungo questo tragitto, per raggiungere il San Gottardo che pago 18 alla staszione di servizio euro per mangiare NIENTE. Giornata assai esosa e ciò mi fa ripromettere e fa avvalorare ancor di più una mia intenzione: appena sbarco in Corsica e al mare, “niente più alberghi, ma solo campeggio”. E che c….o io faccio l’operaio, mica l’imprenditore!!!

VII° giorno
- Venerdi 04 Settembre 2009
DA…A: La Thuile – Sant etienne-de-tinee (Parc National du Mercantour)


Ancora inumidito e dopo aver steso la roba in giro per la stanza la sera prima in albergo, me la infilo che “ non è che sia proprio asciuttissima”, cribbio! Riparto, indeciso se “antipioggiarmi o no”: perché dentro quelle tute si suda come dei maiali che colano grasso sullo spiedo. La indosso, anche se fortunatamente piàù tardi potrò levarla, perché il cielo si aprirà.
Mi avvio dunque e attraverso:

Il Parc National de la Vanoise, il 36)Colle del piccolo San Bernardo; la Val d’Isere, il 37)Col de l’Iseran; il lago del Mocenisio e il 38)Colle del Mont-cenis; ripasso vicino casa, attraversando Susa in Italia e mi avvio verso il 39) Colle del Monginevro ritornando in Francia. Mi infilo a Briançon e risalendo il 40)Col d’Izoard; il 41)Col de Vars, giungo al luogo ( svoltando per Jausier) che più mi ha colpito e affascinato in tutto questo mio giro dolomitico-alpino:

42) il COL DE LA BONETTE.

Quest’ultimo è il valico stradale più alto d’Europa (o comunque in contesa fra pochi altri) e le sue strade strette e tortuose, compreso il paesagio pietroso e semidesertico, gli conferiscono un aspetto misterioso, inquietante,. La in mezzo tisenti padrone del mondo e allo stesso tempo un nulla nell’immensità del tutto. Devo dire che pure io sono un po’ fuori, nel senso che sono arrivato in cima (sembrava non giungere mai) che erano le 20.30 e che il sole già tramontava. C’era un vento lassù, soprattutto sulla cima, dove non vi sono ripari laterali di roccia che faceva oscillare la moto di qua e di là: porca miseria a volte dovevo fermarmi talmente le raffiche erano forti. Poi un freddo orripilante. Con i guanti pesanti avevo le mani ghiacciate. Ma lo spettacolo di siò che mi si presentato davanti è stato incredibile. In alto, tanto in alto. Al di sopra di tutta la montuosità della zona e laggiù, sullo sfondo il mare francese di Nice. Ora capisco cosa possano provare gli scalatori che ad altezze ben più proibitive conquistano una cima: lassù vedi il mondo da un punto di vista indescrivibilmente straordinario.Poi ero proprio solo, non c’era un canedi nessuno e di niente: penso vista anche l’ora! Sono sceso che era quasi buio e anche li ti vieme un po’ di caghetta, senza illuminazione, con un vento pazzesco, con tornanti in discesa che sono un continuo punto interrogativo.Comunque chiunque passi dal Mercantour, non dovrebbe perdersi questo spettacolo, magari ad un’ora più “luminosa”.

Dal Col de la Bonette, dunque, discendo e nel buio più totale, solo con i miei abbaglianti sempre accesi, percorro le strade totalmente inabitate del parco del Mercantour, fino a quando, finalmente (saranno state le 22.00) trovo un alberghetto a Saint Etienne-de-tinee, dove pernotto e faccio colazione per euro 67 (55+7), anche se in realtà la sera prima la cameriera mi aveva detto 50 solo pernottamento e 5 con prima colazione. Tantochè la proprietaria (una donna alquanto austera) voleva farmi pagare 67 + 7 e nel mio comunicarle il prezzo diversamente comunicatomi, diceva: “mah, il n’est pas possible!”. Ma vai a fare storie in unas ingua straniera … vabbeh!

VIII° giorno
- Sabato 05 Settembre 2009
DA … A: Sant Etienne-de-tinee – Nice


Con oggi termina la prima parte, quella “dolomitico-alpina” del mio viaggio, in quanto mi dirigo verso Nice, nella quale giungo verso le 12.00 e dove vado direttamente al porto per cercare un posto sul primo traghetto disponibile per la Corsica del Nord che non mi costi come un cambio gomme della bandita. Alla biglietteria della Sardigna-Ferris, trovo un imbarco per il pomeriggio alle 15.30 e arrivo ore 22.00 direzione Bastia al prezzo di andata di euro 43.73 (! Adulto 30 euro e 1 moto offerta di 1 euro – più varie tasse portuali ) e mentre ci sono effettuo l’unica prenotazione di questo tour, visto che il lunedi dopo devo rientrare al lavoro e non posso pconcedermi imprevisti. Il ritorno è per il saoto seguente, il 12/09/2009 da bastia alle ore 8.00 con arrivo a Nice alle 13.30. Qui il biglietto è più salato: 83.73 euro (36 euro per passeggero e 33 per moto più tasse solite). Totale biglietto 127.46 euro.
In realtà poi il Bateaux ha tardato ed è partito per le 17.00 – 17.15 e così sono sbarcato a Bastia che erano le 24 circa. Lungo il tragitto marittimo, stravaccato sul ponte un po’ di qua e un p di là, avevo mangiato e sonnecchiato, così decido, vista l’ora, che sarebbe sprecato ( sia in termini di denaro che di tempo) cercare un posto per dormire e decido di partire, con calma ma subito, in direzione Bonifacio.
In tal modo esco dal porto e mi immetto sulla strada per la Corse-du-Sud … dove montuoso il paesaggio muterà radicalmente in uno costiero.marittimo, come anche le temperature: il sole mi accompagnerà per tutta la settimana.
Ma questa è un’altra storia … della stessa storia … che ...

… CONTINUA …
:-D

[ Modificato da brokenheart74 15.09.2009 - 18:29 ]
"Il diavolo non è altro che l'ozio di Dio ogni settimo giorno" F. Nietzsche

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# 2 ≡ Re: [Report] 14 giorni,3589 km,40 passi Alpi,Dolomiti e Cors
»16.09.09 - 20:41
Che bel report, complimenti !!!

Si ma, quello che non vai al ristorante a magnare è una cosa :incredibbile:............io invece, quando sono in vacanza, faccio l'abbonamento :-P !!

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