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     ≡  Moto usata: guida all’acquisto


  
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Stufo76
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Su: V-Strom 650 XT "Brunilde"
# 1 ≡ Moto usata: guida all’acquisto
»14.04.12 - 17:11
Ciao, se può essere utile, ho scritto una guida all'acqusto di una moto usata, che riporto di seguito.

Potete leggerla anche sul mio blog a quest'indirizzo: Moto usata: guida all’acquisto

Moto usata: guida all’acquisto

Vuoi comprare una moto usata? Bene. Hai trovato il modello che fa per te, hai spulciato gli annunci, e ne hai individuati alcuni che ti possono interessare. Cosa fare, ora? La risposta sembra scontata: chiamare, prendere un appuntamento, e vederla di persona. Già, ma come farlo al meglio? Come evitare un bidone?

La telefonata

Prima di telefonare, prendi nota di tutto quanto è scritto nell’annuncio, e chiedilo al telefono. In genere le informazioni dovrebbero coincidere, ma non è affatto scontato che sia così.

Se il venditore fornisce dati palesemente discordanti, lascia perdere: quasi certamente è un bidone, una truffa, o entrambe le cose.

Prepara anche una check-list, per valutare velocemente se può valere la pena andarla a vedere:

modello e versione esatti
anno
km
proprietari
omologazione antinquinamento
scadenza bollo
scadenza revisione
è completamente originale?
ha difetti meccanici o estetici?
è mai caduta?
è mai stata in pista?
manutenzione ordinaria e straordinaria già fatta o da fare?

In questo modo ridurrai di molto i viaggi a vuoto per andare a vedere catorci spacciati per affaroni.

L’appuntamento

Quando hai trovato un’occasione che ti può interessare, prendi appuntamento per andarla a vedere, possibilmente di giorno e senza fretta. Se puoi, fatti accompagnare dal tuo meccanico di fiducia, o da un tuo amico motocilista: quattro occhi sono meglio di due.

Chiedi al venditore di farti trovare la moto spenta e fredda. Se ti chiede il motivo, spiegagli che vuoi controllare l’avviamento a freddo.

Porta con te il casco (per eventualmente provarla) e una pila (per meglio controllarla, anche di giorno).

Bene, ci siamo. La moto è lì, davanti a te. Cosa controllare, e come?

I documenti

Fatti mostrare libretto e cdp, e controlla che quanto riportato (anno, proprietari, ecc.) corrisponda con quanto ti ha detto al telefono. Se ci sono delle discordanze, chiedi il motivo. Se non ti convince, o se senti “puzza”, ringrazia, saluta e lascia perdere.

Controlla in particolare che corrisponda la targa (ovviamente!) e soprattutto il numero di telaio. Di solito nelle moto è punzonato nella zona del cannotto di sterzo: la pila tornerà utile.

Se trovi il numero di telaio consumato, o con alcune cifre più o meno evidenziate di altre, oppure se trovi sbavature o altri segni di manomissione, lascia perdere: probabilmente si tratta di una moto rubata.

L’aspetto generale

Fai un giro attorno alla moto, per farti un’idea generale. E’ pulita, sporca, o molto sporca? Magari non è stata mai lavata? Sembra tenuta con cura oppure trattata male? Sembra tenuta all’aperto oppure nel box? Chiedi al venditore, e cerca di capire se quanto dice corrisponde a quanto vedi.

Controlla anche l’usura di sella, manopole, leve e pedane, perché dà un’idea del chilometraggio effettivo: cerca di capire se i chilometri indicati sono reali oppure se il contachilometri è stato “taroccato”.

La carrozzeria

Se la moto è carenata, fai attenzione ad eventuali differenze di colore o segni di riparazione. Anche se sembra perfetta, passa delicatamente il dorso dell’unghia su tutta la lunghezza di carena, cupolino e codone: se è spaccata e riparata, sentirai un “gradino”, anche se visivamente non si nota nulla. E se la carena è spaccata, vuol dire che la moto è caduta, anche se il venditore giura di no!

Il telaio

Osservalo con attenzione, soprattutto nella zona del cannotto di sterzo e degli attacchi motore e forcellone, che sono le zone più stressate: non deve avere alcun difetto né segno, né deve avere punti di ruggine. Se noti qualcosa che non va, lascia perdere.

Controlla anche con attenzione i finecorsa del cannotto di sterzo: se la moto è caduta, lo sterzo ha sbattuto violentemente contro uno o entrambi i finecorsa, lasciando un segno.

Il forcellone

Stessi controlli del telaio. Anche qui, se trovi difetti, lascia perdere. E’ vero che si può sostituire, ma nella maggior parte dei casi non ne vale la pena.

La forcella

Controlla che sia dritta, che gli steli non siano rigati e che scorrano bene, e che non ci siano perdite d’olio. Passa un dito sugli steli: non devono risultare umidi oppure unti. Se lo sono, probabilmente i paraoli saranno da sostituire a breve. Non è un difetto grave, ma devi mettere in conto la revisione della forcella (sostituzione olio e paraoli ed eventualmente parapolvere).

Se gli steli sono rigati dovranno essere tassativamente sostituiti prima della revisione, pena una brevissima durata dei paraoli, e quindi una nuova perdita d’olio. In questo caso le cifre salgono: valuta bene la convenienza.

Il cannotto di sterzo

Sterza tutto a destra e poi tutto a sinistra: il movimento dev’essere fluido, senza attrito né impuntamenti.

Metti la moto sul cavalletto centrale (se ne è dotata), afferra i piedini della forcella e scuotili con forza avanti e indietro: non dev’esserci gioco. Se c’è un piccolo gioco, il cannotto di sterzo è da registrare, o, nella peggiore delle ipotesi, sono da sostituire i relativi cuscinetti. Non è grave, ma valuta la spesa aggiuntiva.

Il manubrio

Controlla che sia quello originale, e che sia dritto. Se è stato sostituito, due possono essere i motivi: o si è piegato per una caduta, oppure il proprietario l’ha sostituito perché la posizione di guida non gli piaceva, o magari per semplice estetica. Chiedigli il motivo di un’eventuale sostituzione, e chiedigli anche se è disponibile il manubrio originale.

Le ruote

Se ha i cerchi in lega, controlla che siano dritti e che non abbiano bozzi o segni. Se ha i cerchi a raggi, controlla che i raggi ci siano tutti e che siano tutti in tensione: controllali uno ad uno e prova a scuoterli con le mani: non devono muoversi o presentare gioco.

Gli pneumatici

Controlla che la dimensione e il codice di velocità siano quelli riportati a libretto; controlla anche che non siano troppo vecchi o consumati, e che non abbiano screpolature o bozzi.

Controlla anche l’usura: se li trovi consumati fino al bordo esterno, puoi facilmente dedurre che il venditore è uno smanettone; viceversa, che è un tipo “tranquillo”.

Se trovi le spalle “strappate” o “con i riccioli”, quasi sicuramente la moto è stata in pista: a meno di rischiare la vita ad ogni curva, è davvero difficile andare così forte in strada da ridurre così le gomme.

I freni

Controlla l’usura delle pastiglie, e che i dischi non abbiano scalini o solchi. Sostituire le pastiglie è abbastanza economico, mentre i dischi sono molto più costosi.

Controlla le pinze: non devono avere trafilaggi d’olio.

Controlla il livello del liquido nei serbatoi: dev’essere al massimo, o appena sotto.

Se la finestra è scura, probabilmente l’olio è molto vecchio, forse non è mai stato sostituito (andrebbe sostituito ogni 2 anni).

La trasmissione finale

Controlla la catena: deve avere un gioco, nella parte mediana, di circa 2-3 cm. Se è troppo tesa, il forcellone e/o il telaio possono aver subito danni. Se è troppo lasca, controlla i registri di regolazione sul forcellone: se sono già a fine corsa, l’intera trasmissione finale è da sostituire.

Controlla anche lo stato dei denti della corona: se sono “appuntiti” è segno di usura, e anche in questo caso l’intera trasmissione finale è da sostituire.

L’impianto elettrico

Controlla che tutto l’impianto elettrico funzioni: fari, frecce, clacson, indicatori e spie sul cruscotto.

Una lampadina bruciata non è ovviamente un problema, ma un indicatore che non funziona oppure altri difetti non imputabili alla bruciatura di lampadine possono essere fastidiosi e costosi da riparare.

Il serbatoio

Controlla che non ci siano bozze o segni, e che non sia stato riverniciato: è indice di una caduta. Apri il tappo, e, se di metallo, con la pila controlla che l’interno non sia arrugginito. Controlla anche la benzina: se ha un colore scuro (tipo quello del thè) vuol dire che è lì da tanto tempo: la moto è stata ferma a lungo.

Il motore

Osserva attentamente tutte le viti e i bulloni che riesci a vedere: se il motore è stato aperto, troverai il segno della chiave inglese o del cacciavite. In tal caso, chiedi al venditore cosa è stato fatto e perché.

Osserva con attenzione eventuale olio in corrispondenza delle giunzioni di testa e basamento. Un po’ di sporco secco è normale, ma se trovi tracce di olio fresco c’è una perdita: lascia perdere, la riparazione è costosa.

Controlla il livello dell’olio e del liquido di raffreddamento. Livelli scarsi sono indice di scarsa attenzione del proprietario e/o di consumo o perdite. Passa un dito sul fondo del motore, sotto la coppa dell’olio: se è umida o sporca d’olio, c’è una perdita. Anche in questo caso, lascia perdere.

Apri il tappo dell’olio: se trovi tracce di schiuma biancastra (tipo cappuccino) vuol dire che il liquido di raffreddamento si mischia con l’olio, tipicamente per la guarnizione della testa bruciata. In tal caso, lascia perdere: la riparazione è costosa.

Apri il tappo del liquido di raffreddamento: se puzza di benzina, è indice di mescolanza acqua/olio. Come sopra, lascia perdere.

Parti speciali

Puoi trovare moto con parti speciali o particolari sostituiti, come ad es. frecce, portatarga, scarico, ecc.

Assicurati che siano omologate, e che siano disponibili le parti originali. Se non lo sono, chiedi il motivo: uno scarico aftermarket può essere stato sostituito perché l’originale si è danneggiato per una caduta.

Ricorda inoltre che il valore della moto non aumenta affatto, anzi in genere moto “pasticciate” hanno un valore di mercato inferiore.

Metti in moto

Sali e metti in moto. Se la moto è a carburatori, tira prima l’aria. Il motore si deve avviare subito e deve girare rotondo e costante. Se ha difficoltà ad avviarsi, gira male oppure tende a spegnersi, c’è qualche problema ai carburatori oppure all’iniezione elettronica, oppure le candele sono da sostituire. Non è un grosso problema, ma valuta la spesa aggiuntiva.

Fai scaldare bene il motore, fino a quando non si avvia la ventola del radiatore. Controlla che la temperatura dell’acqua non salga eccessivamente, e che la ventola si avvii per qualche decina di secondi per poi spegnersi, e così via di seguito.

Se il motore surriscalda, oppure la ventola non si avvia, saluta e lascia perdere.

Dai una sgasata, e controlla che non ci sia fumo dallo scarico. Fumo azzurro o bianco è indice di trafilaggi di acqua e/o olio: lascia perdere.

Prendi un fazzoletto di carta pulito, aprilo e tienilo davanti allo scarico, e poi dai un sgasata: se trovi puntini neri sul fazzoletto, vuol dire che il motore sputa acqua/olio dallo scarico: lascia perdere.

Fumo grigio/nero e/o puzza di benzina sono indice di non perfetta combustione e/o di carburazione grassa: non è grave, ma è da controllare.

Sempre con una sgasata, controlla l’ago del contagiri (se presente): deve salire e scendere con rapidità. Viceversa, c’è quasi sicuramente da allineare i carburatori o i corpi farfallati dell’iniezione.

Con il motore caldo ed al minimo, avvicina l’orecchio alla testa: dovresti avvertire un lieve tintinnio metallico.

E’ un buon segno, vuol dire che le punterie lavorano bene e che le valvole hanno il giusto gioco.

Se avverti un rumore consistente, le punterie potrebbero essere da regolare. Non è grave, ma ha un certo costo.

Se il motore è molto silenzioso e non avverti alcun rumore di distribuzione, potrebbe darsi che le valvole hanno troppo poco gioco e non chiudono bene. In questo caso a lungo andare potrebbero bruciarsi le sedi e guide valvole, e anche le valvole stesse, soprattutto quelle di scarico.

Attenzione: se il motore ha le punterie idrauliche, queste ultime si registrano automaticamente, e il motore è sempre e comunque silenzioso.

Se avverti un rumore di trascinamento e/o sferragliamento, probabilmente la catena di distribuzione è da sostituire. Non è gravissimo, ma la riparazione è lunga e costosa: valuta bene.

Cambio e frizione

Controlla che la frizione stacchi e attacchi bene, che non slitti né trascini, e che le marce entrino facilmente e in modo silenzioso. Un leggero “tlock” è normale, ma all’inserimento marcia non dev’esserci un rumore eccessivo né un balzo in avanti.

Controlla anche che la folle entri facilmente e con poco sforzo.

Se frizione e cambio funzionano male, e non sei esperto, lascia perdere: potrebbe essere una sciocchezza ma anche una cosa grave.

Il giro di prova

Se possibile, e se te la senti, fai un breve giro di prova.

Metti tutte le marce, e assicurati che entrino facilmente e senza sforzo. Un cambio duro o “legnoso” è indice di olio vecchio oppure di usura anomala.

Controlla che la moto vada dritta, anche lasciando per un attimo il manubrio. In particolare, quando lasci il manubrio, controlla che non s’inneschino vibrazioni.

Frena dolcemente, e poi anche in maniera decisa, prima solo con l’anteriore e poi con il posteriore. Se avverti vibrazioni, i dischi freno sono storti e quindi da cambiare. Nulla di grave, ma valuta la spesa aggiuntiva.

Mi piace, la prendo!

Non prendere mai la prima moto che vedi, decidi sempre dopo averne viste almeno due o tre. In questo modo potrai farti un’idea di cosa offre il mercato, e delle rispettive condizioni e prezzi.

Quando hai deciso, prima di confermare l’acquisto, ti consiglio di fare una visura al PRA: in questo modo sarai sicuro che la moto non abbia un fermo amministrativo o altre noie legali. Puoi farlo direttamente online, basta inserire la targa.

Il trapasso

Il modo più semplice è rivolgerti alla classica Agenzia di Pratiche Automobilistiche, che però si fa pagare per il disturbo.

Se vuoi risparmiare puoi fare da te, è semplice e veloce. In questo articolo trovi una guida step-by-step: Passaggio di Proprietà fai da te.

Conclusioni

E’ opinione comune che l’acquisto di una moto usata sia un terno al lotto. Io penso che quest’affermazione è vera solo se si sceglie con un’occhiata superficiale.

Se invece si sceglie con calma, e si controlla bene ciò che si vuole acquistare, le possibilità di incappare nel classico bidone diminuiscono drasticamente.

Certo, una fregatura può comunque capitare, ma seguendo questa guida, e scegliendo con attenzione e cognizione di causa, e senza aver fretta, si può fare un buon acquisto.

E voi, che consigli dareste?

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thejasco
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Su: YZF 600 R - GSF 400
# 2 ≡ Moto usata: guida all’acquisto
»15.04.12 - 15:44
Bell'articolo, grazie! ;-)
Simone su b4 "bestiolina" - Now on Yamaha YZF 600 R Thundercat

Non mi interessa se curvi più a Destra o a Sinistra... l'importante è rimanere in sella!
Nella vita non si può sempre scegliere

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Su: B4 del '93
# 3 ≡ Moto usata: guida all’acquisto
»16.04.12 - 10:24
Stufo76,
Citazione:

E voi, che consigli dareste?

Solo il mio parere su alcune circostanze:
- tagliandi documentabili e accessori originali o una versione particolarmente accessoriata sono segno che il compratore ha investito sulla moto. Non tutti lo fanno, di solito chi lo fa tiene particolarmente alla moto.
- meglio una moto conservata con qualche segno del tempo che una moto "rileccata": un mezzo tenuto sempre in efficienza e con usura non eccessiva, anche se esteticamente trascurato, a mio parere è un acquisto più sicuro di un mezzo ricondizionato o con parti sostituite, soprattutto se con il fai da te.
E complimenti per l'articolo!

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# 4 ≡ Re: Moto usata: guida all’acquisto
»16.04.12 - 11:38
avolteritorno,
Citazione:

- tagliandi documentabili e accessori originali o una versione particolarmente accessoriata sono segno che il compratore ha investito sulla moto. Non tutti lo fanno, di solito chi lo fa tiene particolarmente alla moto.
- meglio una moto conservata con qualche segno del tempo che una moto "rileccata": un mezzo tenuto sempre in efficienza e con usura non eccessiva, anche se esteticamente trascurato, a mio parere è un acquisto più sicuro di un mezzo ricondizionato o con parti sostituite, soprattutto se con il fai da te.

ti dò ragione... ma anche no.
La manutenzione documentata è sicuramente indice di attenzione da parte del venditore, ma non è detto che poi sia effettivamente meglio del fai da te.
Mi spiego meglio: trovo una moto con i tagliandi documentati fatti dal concessionario. Bene. Penso che sia tutto a posto. Falso! Ho visto e verificato personalmente che spesso e volentieri i concessionari, pur segnando sulla fattura un milione di voci, spesso e volentieri cambiano l'olio e basta, perché è l'unica cosa che si vede.
Se invece il proprietario si fa da solo i tagliandi, è sicuro che la manutenzione sia stata realmente fatta, e magari anche con cura, indipendentemente da quello che c'è scritto o meno.
Per cui preferisco controllare personalmente, per quanto possibile, se la manutenzione è stata fatta o meno e in che modo.
Per esempio: l'olio freni andrebbe cambiato ogni due anni. Sfido a trovare una moto che abbia almeno 4-5 anni, con tagliandi documentati, che abbia l'olio freni sostituito. E' molto più facile trovarne una tagliandata fai da te, perché in quel caso sì che uno ci fa attenzione a cosa dev'essere fatto e lo fa realmente.
Anche per quanto riguarda l'estetica, di solito è strano trovare una moto esteticamente brutta ma perfettamente e maniacalmente in ordine da un punto di vista meccanico: di solito le due cose sono legate.
Che ne pensi?

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avolteritorno
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Su: B4 del '93
# 5 ≡ Re: Moto usata: guida all’acquisto
»16.04.12 - 12:36
Penso che siamo d'accordo e che comunque ci possiamo trovare di fronte a situazioni sempre diverse. Quello che diciamo è valido per farsi una prima impressione per poi valutare come hai detto tu, facendo una disamina delle condizioni del mezzo.
In ogni caso, vendendola ad un concessionario o a chi non si fida di segni esteriori, una manutenzione documentata può essere importante.
Ma ti faccio qualche esempio su quanto mi è capitato:
- ho avuto la mia prima moto nuova a 17 anni, la portavo regolarmente in assistenza. Tutti i tagliandi fatti , accessori solo originali, era praticamente un gioiellino. Mi è stata rubata, ma chi l'avesse comprata avrebbe fatto un affare. L'estetica era quella che ci si aspetta da un mezzo di cinque anni, buona ma con un po' di usura.
Mia moto attuale: acquistata dopo anni dal furto della prima solo per l'opportunità di prenderla con poco: estetica pessima, ma il precedente proprietario deve averla trattata con i guanti, perchè gira come un orologio, appena riavviata dopo una lunga sosta non fu necessaria nessuna carburazione, nè allineamento perchè il motore era reattivo e regolare, la catena è ancora a posto dopo due anni, la catena di distribuzione è abbondantemente nella misura d'esercizio (controllata l'ultima volta giorni fa) e le ultime regolazioni delle valvole non erano praticamente necessarie. Le candele le ho cambiate l'anno scorso solo per scrupolo.
Se la vedi da fuori, i carter sono un po' rigati, il codone è sbiadito e senza adesivi, il faro riporta segni di una caduta, i bilancieri...lasciamo stare. Inoltre alcune viti riportano segni di smontaggio proprio perchè la manutenzione è stata fatta.
Il serbatoio ha diverse bolle: mi è caduto mentre lo lavavo. In questo caso l'apparenza inganna. I costi da valutare sarebbero solo per questioni estetiche e i difetti sono quelli visibili. Personalmente sono per il conservato, soprattutto per mezzi in cui non c'è plastica.
Altro esempio: i mezzi d'epoca. I mezzi conservati valgono molto di più di quelli restaurati, perchè in molti casi i restaurati nascondono mezzi riassemblati o rubati.
Altro e diverso caso: se vai su moto seminuove, vai a vedere i mezzi messi in vendita da Notturnia e Kiki: nuovi, accessori originali, tagliandi regolari: se avessi preso di mira quei modelli sarei disposto a prenderli anche pagando qualcosa in più una volta fatte le verifiche di rito, anche l'estetica in quel caso parla da sola e in un certo senso suggerisce che chi le ha avute non sopporta di avere mezzi che non siano a posto...ma sono considerazioni del tutto personali.

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