# 1 ≡ sostituzione sospensioni - R1150 GS
Eh si, ormai l'orango é talmente grande che é sempre più difficile tenerlo a bada...
Ci sto pensando da tempo, ma credo ormai di essere prossimo all'azione.
Vorrei sostituire, insieme, gli ammortizzatori della mukka.
Certamente non ho la sensibilità di guida per apprezzare (anzi, apprezzare si, diciamo sfruttare) appieno la bontà del cambiamento.
E' anche vero che le sospensioni attuali non sono ancora alla frutta, però hanno già 8 anni di vita, che sappiamo, indipendentemente dai km percorsi, essere un lasso di tempo durante il quale ogni sospensione perde buona parte delle proprie capacità e caratteristiche.
Inoltre, quelle pochissime volte che ho viaggiato in coppia, pur non facendo pieghe assurde mi è capitato di strisciare il cavalletto laterale (non il centrale).
Ma non ho certo bisogno dell'alibi psicologico per questa decisione; fin dai tempi del wp su scaccomatto sono sempre stato convinto che i soldi spesi in sospensioni sono ottimamente riposti, non certo per settaggi racing ma per trovare, conformemente al proprio peso ed alle strade che si percorrono quotidianamente, il giusto assetto per la moto.
Dopo una prima scrematura ero arrivato all'indecisione tra due case: wilbers ed öhlins.
Tendenzialmente orientato su quest'ultima, perché secondo me wilbers, pur nella bontà del prodotto, ha commesso una sonora cappella progettuale: quella di mettere la regolazione precarico dell'ammo anteriore in alto. Una volta montato, inaccessibile. Una grossa limitazione per un prodotto la cui bontà sta proprio nella rapidità e sensibilità di regolazione.
Ma anche öhlins non mi convince del tutto; per aver letto qualche test indipendente in giro, mi sono fatto l'idea che già da tempo il prodotto non valga tutto quel che costa, l'impiego di componentistica "asiatica" anche qui ha avuto il sopravvento, e la forte immagine che la casa si é fatta consente di mantenere costi e appetibilità.
Così, per caso, sono entrato in contatto con uno dei preparatori di un noto pilota (di raid africani e non solo) friulano degli anni 80, che da tempo si occupa, appunto, di sospensioni.
E così ho avuto modo di farmi parlare un pò più da vicino di Bitubo, casa che come altre avevo già sentito nominare, ovviamente, ma senza ulteriori approfondimenti.
Casa italiana, componentistica italiana, un vero made in italy, che non guasta. E, come per altre case chiaramente, la possibilità di avere ammortizzatori personalizzati sul proprio peso ed utilizzo della moto, realizzati su commessa, non giacenze di magazzino risalenti a non si sa quanto tempo prima. Sempre da chiacchiere confidenziali ho appreso di riscontri su ammortizzatori öhlins e bitubo montati proprio sui cancelli teutonici eseguiti da laboratori che tanto indipendenti non dovrebbero essere (tipo un nome che inizia per an e finisce per ni
); ebbene, ne sono uscite delle belle, confermando sostanzialmente le idee che mi ero fatto.
Tutto ciò, per carità, non per dire che una casa faccia schifo rispetto ad un'altra, stiamo pur sempre parlando di prodotti di qualità, ma come sempre ci sono degli elementi, oggettivi e soggettivi, che fanno propendere per una scelta, e la possibilità di parlare con una persona competente che non ti spinge a comprare questo piuttosto che quello, fanno il resto.
Bene, ora ho le idee chiare ed una grande scimmia da uccidere. Vi terrò aggiornati...