Parlandone con Topesio, che arriverà il giuovedì sera si prospettava di organizzare, in attesa del responso del sodaggio per i giri del sabato, un girello il venerdì.
Penso che dopotutto chi si fa millemiglia di strada non abbia interesse di starsene tutto il giorno in campeggio ma abbia volgia di visitare qualcosa nei paraggi, così, se siete interessati proporrei di fare questo girello turistico/culturale.
I km percorsi non saranno molti proprio x evitare di stancare ulteriormente le persone, e non togliere il piacere dei bei motogiri del sabato e permettere anche a chi arriverà la mattina del venerdì di potersi accodare.
Il giro sostanzialmente andrà a toccare i paesi di Aquileia e di Grado.
Vi posto alcune foto e cenni storici
AQUILEIA La basilicaVista generale
Il primo edificio di culto cristiano aquileiese fu edificato nel 313 d.C. dal vescovo Teodoro. Era costituito da tre grandi aule rettangolari poste a ferro di cavallo, dal battistero e da ambienti di servizio
Le due aule parallele (teodoriana sud e teodoriana nord) erano mosaicate ed adibite alla celebrazione della messa e all’insegnamento delle Sacre Scritture; la sala trasversale, pavimentata a cocciopesto, veniva invece utilizzata come collegamento tra le due aule precedenti.
Verso la metà del IV secolo l’aula teodoriana nord subì un notevole ampliamento allo scopo di contenere un numero sempre più grande di fedeli (aula post-teodoriana nord). Accanto venne costruito un nuovo battistero con vasca esagonale. Detta aula venne distrutta dagli Unni di Attila nel 452 d.C. e mai più ricostruita.
Successivamente anche l’aula teodoriana sud venne trasformata in un edificio a tre navate con un grande battistero di fronte al suo ingresso principale (aula post-teodoriana sud).
Nella prima metà del IX secolo il patriarca Massenzio volle avviare i primi lavori di ristrutturazione di quest’ aula creando il transetto, la cripta degli affreschi (sotto il presbiterio), il portico e la Chiesa dei Pagani.
La basilica attuale è sostanzialmente quella consacrata nel 1031 dal patriarca Poppone dopo le modifiche da lui eseguite (sopraelevazione dei muri perimetrali, rifacimento dei capitelli, affresco dell’abside e costruzione dell’imponente campanile alto 73 metri).
Ulteriori interventi furono apportati dal patriarca Voldorico di Treffen nel XII sec. (affreschi nella cripta massenziana con scene della vita di S. Ermacora, della Passione di Cristo ed altre a carattere allegorico e profano) e dal patriarca Marquardo di Randek nel XIV secolo (archi a sesto acuto fra le colonne e tutta la parte alta della basilica compreso il tetto a carena di nave rovesciata, lavori resi necessari dopo il terremoto del 1348).
IL PAVIMENTO MUSIVO DELLA BASILICA
Il grande mosaico pavimentale è del IV secolo ed è il più esteso di tutto il mondo cristiano occidentale.
Venne scoperto nel 1909 dagli austriaci i quali, dopo vari sondaggi, rimossero il pavimento popponiano.
Esso non ha un motivo decorativo uniforme e ripetitivo, ma è diviso in dieci tappeti figurati con soggetti biblico simbolici, ogni scena illustra con vivacità e fantasia verità di fede.
Di rilevante importanza sono: la lotta fra il gallo e la tartaruga, le quattro stagioni, i ritratti di donatori e benefattori, la Vittoria, la grande scena marina con all’interno la biblica storia di Giona, il Buon Pastore e diversi animali
La cripta degli scavi
Nella cripta sono individuabili i resti archeologici di quattro edifici che si sono sovrapposti nel corso di tre epoche: età augustea (pavimenti musivi di una casa romana signorile), II – III secolo (resti murari di magazzini portuali a pianta rettangolare), IV secolo (mosaici e cocciopesto dell’aula teodoriana nord e resti di mosaico della post-teodoriana nord).
Al di là della porta che collegava l’aula trasversale in cocciopesto con l’aula nord di Teodoro possiamo ammirare il grande mosaico: gli uccelli, l’asino, il cavallo alato, l’aragosta, le pernici, l’ariete, la lotta tra il gallo e la tartaruga…..
LA CRIPTA DEGLI AFFRESCHI
La cripta massenziana è del IX secolo e venne costruita per conservare le reliquie dei Santi Martiri della Chiesa aquileiese (Ermacora, Fortunato, Crisogono, i fratelli Canziani ed altri); gli affreschi, invece, risalgono al XII secolo.
Sulle volte sono rappresentate le scene dell’apostolato di S. Marco fondatore, secondo la tradizione, della prima comunità cristiana aquileiese e gli episodi salienti della vita di S. Ermacora, primo vescovo della città, e di Fortunato, suo diacono. Sulle pareti sono affrescate la Crocefissione, la Deposizione, la Sepoltura di Cristo e la morte di Maria.
Sui pennacchi sono rappresentate figure di Santi e sullo zoccolo scene di contenuto cavalleresco ed allegorico.
IL PORTO FLUVIALE
Lungo la Via Sacra sono visibili i resti del porto costruito probabilmente verso il II sec. a.C., in seguito ampliato e ristrutturato più volte.
Il fiume si apriva con un letto largo 48 metri ed era affiancato da solide banchine lunghe 350 metri ed imponenti magazzini
Tutte le altre informazioni potete trovarle --->
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GRADOGRADO e la sua Laguna costituiscono una realtà paesaggistica, artistica, storica e antropologica originale e autonoma nell'ambito del Friuli Venezia Giulia e della stessa provincia di Gorizia.
Complesse e lontane sono infatti le sue vicende storiche, che si intrecciano con quelle di Aquileia sin da prima delle invasioni barbariche, proseguono a margine della storia della Serenissima e, alla scomparsa di quest'ultima, si innestano in quelle dell'asburgica Contea di Gorizia e Gradisca, per divenire, con la dissoluzione dell'Impero, parte integrante e definitiva della più recente storia d'Italia.
In base all'interesse al numero di persone e ad eventuali suggerimenti ecc, mi organizzerò anche per quanto concerne ad orari di partenza/rientro, la pappa, et simili.....
E' un giro ideale anche per coloro che verranno al raduno in auto
Sappiatemi dire se di vostro gradimento.... o se vi fa c....re
Interessati
Topesio
Flavio PD
Banditos-Latino
Chitarrista83