Raccoglierei qui i report di tutti, in modo che siano visibili e consultabili in blocco
se ne dimentico qualcuno... fate sapere
raccolta report EIS
Pensieri di un elefantentreffen, By NatZan
Citazione:In realtà non è un vero e proprio report... direi più pensieri a caso messi a parole.
un bel pò di foto e filmati su
http://www.zan.it/Eis/index.html(portate pazienza, sono 2 gb di roba... ci vorra una bella giornatina prima che sia tutto visibile)
Bello.
Nessun altra parola potrebbe riassumere quanto è stato detto e fatto dal quel fatidico 22 agosto 2008 dove l'embrione dell'idea iniziava a prender forma.
Ore ed ore di lavoro (a spanne attorno alle 1400 ore... praticamente un anno di lavoro a 8 ore al giorno... turni di 6-8 peronse a botte di 10 ore al giorno durante i weekend)
1200 km percorsi ad una media scandalosa di 30 km/h per circa 40 ore di guida.... e 40 ore di guida fatte al 101% della capacità del mezzo.
ogni giorno di andatata e di ritorno non lasciavo nemmeno il tempo di mangiare. Solo tappa benzina e via.
Un grande film girato tutto da grandissimi attori non protagonisti e tutti allo stesso tempo registi delle emozioni che abbiamo riportato a casa.
Grazie... grazie a chi è venuto, grazie a chi ha lavorato per renderlo possibile, grazie su tutti alla mia roberta per avermi assecondato in questa folle idea....
Folle idea... ma nemmeno tanto... il viaggio è stato lento nel trascorrere dell'asfalto ma molto più veloce delle mie aspettative nella mia mente.... km di tranquillo scorrere di panorami.
10 ore di guida fatte con uno di sti cessi.... sono volate come 1 ora fatta su una moto normale.
Il freddo, pensavo molto peggio.... non ne ho patito particolarmente.... nemmeno di notte...
La Passione: questa subdola malattia che ci ha spinto a questo Tour delle lande Germaniche.
Non è stato L'Elefantentreffen a spingerci... lui è stata solo la scusa... il vero motore della trasferta è stata la passione per la compagnia, per i paesaggi... e ogni sera ogni giorno, ogni minuto trasudavano passione viva per l'emozione che queste cose ci lasciano.
Sentir parlare la sera di come ti ho superato salendo quella tal salita o come ti ho sverniciato scendendo dal passo... quando dopo 25 km il distacco dal primo all'ultimo era di 500 mt.... e quando lo sverinciare significava superare con l'ausilio del vento a favore e della scia (mancava solo alzare lo spinnaker) quello che ti precedeva superandolo di ben mezzo (e dico mezzo) km orario.
Il pathos che si sentiva in questi discorsi era lo stesso che si assapora la sera tra amici dopo una bella giornata di pista, dove ti sei ingarellato, hai toccato, assaporato fino in fondo quello che l'emozione riesce a darti, quell'alcalino ai lati della lingua che ti fa parlare con te stesso e dire... Si, Ci sono!
Grazie anche a quei cadaveri di ignobili inutili cosi con ruote... ne davo per sicura la dipartita di almeno 3.... 1 sicuramente prima del Brennero all'andata... invece tutti son tornati.... e solo la stanchezza, la pioggia e la neve, ci hanno fatto desistere dal cambiare la candela ai due che si sono fermati a 5 km da casa mia al rientro.... questa mattina, candela cambiata e sono partiti come se fossero pronti per un nuovo giro fino a quel dogma del motociclismo che è la buca di Solla.
Porterò sempre con me le risate fatte mentre sulle salite ci si giocava la scia a 20-
25 km/h per superare quello avanti.... Porterò con me il primo giro di buca con tutti i bagagli montati, da solo, assaporando ogni cm della discesa, dell'anello, e la lacrimuccia scesa nella risalita
Momenti topici...
come dimenticare i tre giri dell'anello in 11, con partenza stile Le Mans, ... 11 sputer da una parte e 12 piloti dall'altra.... giocare a ruba la sedia prima di partire e ingarellarsi come se fosse stato valido per la conquista del mondiale motogp... e un arena di gente che ride e applaude
come dimenticare il traino di un b4 dal bordo bolgia infernale fino ai limiti del recinto... con un cesso 50cc.
Come dimenticare i miei ultimi giri di buca con pit stop e rifornimento ... ovvero gente sconosciuta che ti placcava, alzava la visiera del casco ti infilava una bottiglia di Rum/Grappa/altra roba che non so in bocca e via... verso la prossima tappa.... circa 20 metri più avanti
come dimenticare la discesa dal brennero a bolzano ... nemmeno le gare di velocità dei 125 mondiale sono cosi combattute... 11 incoscenti idioti che si ingarellano in discesa sfruttando la scia con sorpassi ai limite dell'immaginabile... attorno ai 60 km/h
Come dimenticare gli ultimi 120 km sotto neve e pioggia..
Un grazie a chi ci ha sostenuto, fornendoci le giacche, fornendoci dei piccoli segni per abbigliamento, fornendoci qualche sconto sui ricambi.
Un viaggio unico che non si ripeterà, non con questa formula.
La compagnia dell'anello... l'anello di neve in fondo alla buca.
Abbiamo fatto qualcosa di epico? no, direi di no.... abbiamo creato una situazione unica? si.
A tutti quelli che comunque han detto... facile andarci organizzati.... posso ribadire.... prova a organizzarla tu una trasferta per 20 persone... con mezzi totalmente sfiniti... e non è che ce ne siamo stati in albergo... abbiamo piantato la nostra bella tenda e fatto il nostro bel falò grigliata compresa... purtroppo non in buca, non c'era posto. Ma vissuto come se fossimo stati dentro
A quelli che comunque han detto ... facile andarci con i mezzi di supporto.... se fosse stato per me... sarei andato rigorosamente con i soli motorini.... se sei in 2 o 3 ... è fattibile... ma in cosi tanti... no. I mezzi sono serviti rigorosamente solo in caso di emergenza... ognuno aveva tutto il suo proprio necessario caricato sul proprio mezzo e ognuno era attrezzato per andare e tornare in totale autonomia.
A quelli che comunque han detto.... non è un impresa.... Avete completamente e totalmente ragione.... l'impresa non è stata andare o tornare... l'impresa è stata averci creduto e essere partiti... il resto è solo discesa.
Come dimenticare .... non sarà possibile...
Ci vorrà una cura di disintossicazione da questi ricordi
Ma forse no. Forse la cosa migliore è raccontare... è trasmettere le emozioni che noi abbiamo vissuto. Come ogni evento saliente che tocca l'anima di una persona... Che sia estremamente bello (la nascita di un figlio) o estremamente brutto (la prematura scomparsa di un amico)... la cosa che non riesci a fare a meno di fare è parlare....
grazie a tutti.
Ringraziamenti:
su tutti:
Roberta: per avermi/averci sopportato e sfamato e ospitato in questi ultimi 4 mesi
Mamma Zan: come per roberta.... grazie dell'ospitalità
BabboZan: grazie della pazienza, dell'accompagnamento e di avermi passato questa passione.
inoltre
TucanoUrbano: per averci fornito Giacche, moffole e copertine
Adventuriders: per averci appoggiato e aver pagato 1/3 delle gomme
MotoBlog: per averci seguito e averci dato la visibilità necessaria... il minimo ringraziamento per i nostri sostenitori
MC Tecnology: per il graditissimo contributo in denaro
Vi-Da: per il graditissimo contributo in denaro e prosecco
Tecnopal: per averci prestato il mezzo con cui siamo andati a prendere i cessi
Sovendi: per la generosa fornitura di scaldamani e scaldapiedi Fahreneit
Lu-Best: per lo sconto sugli oli
Motoalesatura Salini: per lo sconto (piccolo) sui ricambi
3Tre Bike, 24ore val Rendena, 99 Live service: per essersi comprati 5 degli scooter avanzati al ritorno... cosi me li tolgo dalle palle
Moto e Auto Revisioni F.lli Cassinelli: per averci aiutato con la revisione dei mezzi
Pneus7: per averci scontato 1/3 delle gomme
Dayco: per averci fornito 10 cinghie di trasmissione
Mico: per averci fornite 4 maglie tecniche e 20 scaldacollo in pile
Raineri Design: per averci appoggiato con Mico
Bandit.it: per averci fatto conoscere
76 racing team: per averci appoggiato
Ho visto cose che voi umani.... by Babi
Citazione:Ho visto 11 sputerini partire alle 7.30 del mattino dal cortile di casa Zan....con un freddo becco e il termometro che segnava -9 °C....
Ho visto 11 sputerini tutti belli in fila, con le loro brave copertine, le loro moffole, i loro parabrezza, i loro bauletti....snodarsi su strade spettacolari a velocità da esaurimento nervoso, attraversando Italia, Austria e Germania
Ho visto la gente voltarsi stupita, strabuzzare gli occhi e ridere di gusto alla vista di questo bislacco serpentone
Ho visto delle strade splendide, paesaggi incredibili, l'alba sulle alpi è qualcosa di emozionante
Ho visto....ho visto un enorme cameriere servirci la cena vestito con calzoncini corti in pelle nera con tanto di bretelle e calzettoni bianchi al ginocchio
Meglio non raccontare del tizio con tanto di occhiali luminosi che intratteneva i presenti nei modi più assurdi....
Ho visto i nostri eroi ripartire puntualissimi alle 8 della mattina dopo....e attraversare lande desolate e gelide tra Austria e Germania....quanto freddo...ho temuto di congelare!
Ho visto i nostri sguardi diventare sempre più euforici man mano che la distanza dalla meta si accorciava.....iniziavano a vedersi in giro i primi mezzi deliranti, tutti verso Solla....
Ho visto il Tata guidare una Mondeo che trainava un'enorme balla di fieno
Ho visto gli 11 sputerini arrivare all'ingresso del recinto, con gente che arrivava e ci chiedeva "ma voi siete quelli di motoblog???? siete arrivati!!!"
Ho visto la Buca....e lì non si può raccontare, certe cose le si può capire solo vivendole
Primo giro traumatico....per arrivare giù c'è una discesa ripida e ghiacciata...salgono e scendono mezzi di ogni forma e dimensione guidati da piloti diversamente sobri...in buca devi girare in trenta cm di neve battuta....
Ho visto quattro squilibrati scendere in buca alle 2 di notte.....
Ho visto 11 scooterini ingarellarsi in buca....con partenza stile le mans....Devis si è fatto la buca a cannone, girava così veloce che praticamente saliva sulle pareti laterali della buca, ha fatto barba e capelli al gruppetto di tedeschi accampati là in mezzo, ha vinto la gara e preso dall'euforia della vincita si è messo a fare i numeri nella neve con lo scooter....
Comunque ragassi.....quando siamo arrivati in buca con i nostri 11 cessi, per una buona mezzora siamo stati al centro dell'attenzione...tutti che ci fotografavano, tutti che ci facevano domande...
E quando gli dicevamo che ci eravamo sparati 600km con i 50ini.....big respect da parte di tutti.
Ho visto Nat ubriacarsi come pochi.....e qui non mi dilungo, tanto sono sicura che verrà aperto topic apposito
Ho visto due ragazzi della repubblica ceca a bordo di un Liberty delle poste girare in buca, poi illuminarsi alla vista di altri scooterini simili al loro, fermarsi a bere con noi, poi ciucchi persi piantarsi nel bel mezzo della buca a fare pit-stop: ti fermavano, ti facevano bere, foto ricordo, poi gassss!!!!!
Ho visto uno sputer fare il giro della buca con sopra quattro persone, ho visto sputerini ingarellarsi in doppia, ho visto il nostro amico Zundap impazzire e totalmente ciucco spararsi cinque giri della buca a cannone sotto i nostri occhi preoccupati...abbiamo temuto seriamente nel momento che un sidecar si è infilato contromano nella buca....
Ho visto alcuni banditi lanciarsi in balli scatenati dopo cena....e anche qui meglio non aggiungere altro
Ho visto la buca per l'ultima volta....non potevamo partire senza salutarla
Ho visto 11 sputerini ripartire....uno sul carrello causa gomma a terra...sistemata alla prima pausa benzina, così che gli 11 sputerini potessero ripartire tutti con le loro gomme sull'asfalto....finchè Anche no perde per strada la marmitta.....Devis! lo vedi che succede a darci del gran gas in buca??!!
Prontamente sistemato, si riparte.
Ho visto 11 sputerini ingarellarsi sul Brennero.....G punto se li è mangiati tutti!!!!
Se non ci fosse stato davanti il Tata che faceva da tappo con la Mondeo, avrebbe infranto la barriera del suono!
Comunque, una manica di rincoglioniti, col coltello fra i denti a 50 all'ora...
Ho visto 11 sputerini continuare stoicamente per la loro strada sotto la bufera di neve....oddio a dire la verità non vedevo proprio un cazzo, in due secondi e mezza il parabrezza si riempiva di neve e l'unico modo per vederci qualcosa era sporgersi lateralmente dal parabrezza....immaginatevi la scena ridicola degli undici piloti che ad ogni curva a destra si sporgevano a destra, ad ogni curva a sinistra si sporgevano a sinistra......
Ho visto i nostri eroici sputer iniziare a perdere colpi negli ultimi 20km.....io in totale crisi di panico guidavo Sa l'Hostia che stava per sbiellare....buio, neve, non si vedeva un cazzo, lo sputer che mi si spegne su un tornante...
Io totalmente in preda al panico urlo "Nat aiutooooooooo!!!!" ci scambiamo gli sputer, lui guidava G punto che aveva il gas bloccato, ma piuttosto dell'altro andava benissimo, facciamo 500mt e Sa l'Hostia muore.....Nat si fa la discesa a sputer spento...senza luci....il mio unico punto di riferimento era la sua luce di posizione...panico...ci fermiamo per capire cos'ha Sa l'Hostia...ci tocca constatarne in decesso...
Rimane uno sputer, e due piloti.
Mancano 5 km.
Ci guardiamo.
"Andiamo in due?"
"Andiamo in due!"
Si riparte...qualche km e G punto muore....Fermi, via la candela, su la candela tolta a qualcun altro, si riaccende, prende i giri..via di nuovo....
A un km da casaZan muore di nuovo.....Nat scende e gli urla "No! Non qui!!" lo strapazza un pò e G punto ci porta gloriosamente fino alla meta....
Che altro dire...la felicità di arrivare fino alla fine è immensa, i nostri volti euforici non si possono raccontare...
Come non si possono raccontare altre mille cose viste e vissute....perchè se non le vivi non le puoi capire.
E' stato tutto splendido, il viaggio, la buca, i compagni di viaggio, e l'orgoglio di poter dire "c'ero anch'io"...
grazie a tutti per esserci stati
E.I.S. il mio Report, by Paolo Snail
Citazione:Una cosa veloce, vista da me......
Mi scuso anticipatamente per eventuali inesattezze o dimenticanze, scritto di getto.
Arrivo a Lodrone, i miei compagni stanno attaccando gli adesivi sui cessi, mi danno un foglio pieno di adisivi e inizio pure io a lavorare. Con noi c'è un simpatico quanto estroverso (a differnza mia) ragazzo di Bergamo, Carlo (ha un B 1.2 e non è iscritto al sito, ma ancora per poco !!!!!) con la sua vecchia Zundap 125 a miscela, che personaggio, proprio adatto alla situazione !!
Di notte dormo poco, non sono abituato a ronfare in compagnia, e poi sono pieno di adrenalina per la partenza, dormo meno di 1 ora, sveglia presto, è ancora buio, in taverna c'è già mamma Zan che gentilissima e premurosa ha preparato caffè, the e brioches calde, i napoletani topesio Giuspe con le sfogliatelle freddedi un gg prima, ma nonostante ciò ..buonissime. Fortunatamente Boltz mi spiega che, prima di fermarsi e appoggiare il piede a terra con le copertina Tucano è necessario arretrare un pò il piede, diversamente quest' ultimo rimarrà incastrato con facili conseguenze.
Si parte dopo mille preparativi, siamo fortunati per il meteo,certo è fresco e più avanti c'è il termometro che indica -9 C°, questa è la temperatura più bassa in assoluto che incontreremo. Soste benzina ogni 80 km, cerchiamo di essere brevi, ma non è semplice basta un piccolo inconveniente ad uno di noi che si rallenta tutto. Faccio fatica a indossare il girocollo che mantiene la copertina, si parte, non c'è tempo. Per non parlare del mio cesso Esticazzi, l' unico a cui manca parte del cavalletto centrale, è quindi necessario issarlo dal lato dx, cosa scomodissima per me o utilizzare il laterale per non parlare del sottosella che non riesco nemmeno ad aprire .....solo dopo grazie ad alcune info mi spiegano che è necessario premere in basso la stessa e contemporaneamente girare la chiave per aprire. Arriviamo finalmente al Brennero, foto di rito, pure il fotografo ufficiale si sbizzarrisce, ripartiamo ma poco dopo l' ingresso in Austria vedo un compagno davanti a me che cade, spavento....è Boltz che sfortunatamente è stato tradito dalla neve, menomale una botta al gomito, giacca Tucano un pò rovinata, Ronni invece viene coinvolto nella caduta, e da fermo si rompe il parabrezza prontamente riparato con nastro americano. In una sosta benzina ci nota una bella ragazza austriaca (diciamo così và....),è una giornalista di un emittente privata e chiede il permesso di intervistarci, va a prendere il microfono con registratore e intervista il nostro preziosissimo interprete (e non solo) il Tata. I miei problemi non riguardano il freddo ma il cibo,ho un fisico che "brucia" parecchio e in mancanza di zuccheri mi assale un improvvisa stanchezza ma la sosta pranzo si salta, è tardi, saranno le 14e passa e all' ennesima sosta benzina approfitto delle minibarrette in dotazione a tutti nel sottosella, le mangio immediatamente tutte, poco dopo sono di nuovo in piena forma. Le soste si susseguono, quando attraversiamo i paesi non passiamo inosservati, la cosa mi diverte, gli automobilisti intrappolati nel nostro ingorgo mostrano molta pazienza di solito, è straordinario il rispetto per le due ruote...non ti superano nonostante la strada libera....ma perchè ??? In piena campagna tedesca è più facile trovare un litro di latte o di birra che un pò di benzina...restiamo appiedati, nulla di che c'è nel sottosella un lt di benzina (oltre alle macchine appoggio con tanica) in questi casi che si rileverà utile. Una delle ultime soste, da ribaltarsi dalle risate, il Tata è andato a prendere un pò (appena appena) di paglia che ci servirà come isolante per il pavimento delle tende e per il fuoco, l' abbiamo pagata una sciocchezza, ma che divertimento vederlo arrivare con la Mondeo mentre la traina !!
Tagliamo corto....arriviamo alla meta, il clima euforico, foto, tenda grande di Ronni (protezione civile) una bestia da 9( +2 in veranda) persone, che al nostro arrivo è già stata montata per il emplice fatto che ci hanno anticipato. Siamo arrivati tardi e non c'è il posto perpiantare la tenda nei pressi della fossa, insieme alle altre, nella bolgia, questa viene piantata distante nei pressi del bar, poco casino, poca puzza di fumi causati da paglia, meno rischi di essere centrati dai petardi.
Il clima (non quello meteo) era come me l' aspettavo, moto di tutti i tipi, bizzarre divertenti, buffe, ragazzi con la gavetta appesa alla cintura pronti ad ogni evenienza, ovvero se ti offrono da bere (è un usanza tipica ) non puoi rifiutare dicendo che non hai il bicchiere....bello !!
Prima notte in tenda, io non ho il materassino e nonostante intimo di primissimo livello (Icebreaker e Odlo x Warm) e un caldo sacco a pelo....passo una notte da incubo ! La brandina sospesa a 30 cm da terra fa passare tutto il freddo da "sotto", ci voleva un materassino in gomma che isolasse e che stupidamente ho trascurato ritenedo sufficente la sola brandina sospesa da terra. Pare di dormire su un blocco di ghiaccio !! Anche qui dormo certamente meno di 1 ora, sono stravolto, non vedo l' ora di alzarmi al.....freddo. Fortunatamente si va a far colazione al vicino bar, ci si riscalda ma poi...si esce di nuovo al freddo....non resisto,e menomale che poi si va in "buca" a girare.
Infatti mi scaldo....per arrivarci c'è una discesa al 15-17% innevata, fate un pò voi...Trattasi del famigerato anello dantesco, neve e ghiaccio, meno di 1 km....paerto abbastanxza veloce....primo giro tutto ok....poi mi si spegne, poi riparte...poi in curva ne passo uno all' esterno , ma che divertente che è.....a risalire è molto più semplice del previsto, tutto merito delle gomme antineve, va su che è uno spettacolo basta dare gas !! Babi si è troppo divertita nella fossa e si è drogata con tanti giri anche notturni
. Altra nottata, recupero un materassino che mi isolerà dal freddo un pò meglio, non muoio di freddo...certo non ho caldo e riesco addirittura a farmi 4 ore di nanna.E' stato tutto molto bello, la differenza dal mio modo di vivere e pensare o semplicemente intendere la moto è agli antipodi, per me non ci sarà mai più un Elefant. Non ho sofferto per nulla il freddo in viaggio (grazie 1000 a Tucano) la copertina per le gambe è stata favolosa così come le moffole. Ho sofferto molto, troppo in tenda e ....fuori, fermi al freddo, fermi al pranzo e a cena ma è colpa del mio fisico troppo asciutto. A volte mi sono perso bei momenti di compagnia...stavo male...ero come ipnotizzato dal freddo !!! Non ho bevuto un sorso di birra (che mi piace) fuori dai pasti, per me è veleno con quel freddo
beati voi, vi invidio.
Ora sono a casa, il polso dx mi fa male per colpa del gas sempre aperto a manetta, preferivo rallentare usando il freno senza chiudere l' acceleratore, al ritorno più dell' andata ci siamo ingarellati rubandoci tante scie vero Stefano ? (Sogliola666)....da ridere, per me che sono abitato in bici era un gioco da ragazzi, rientro dopo il Brennero con un pò di neve, poca ma per la nostra visibilità è stato tragico, si attaccava al parabrezza impedendoci di vedere, fortuna che è durata poco perchè poi dopo Rovereto si è trasformata in pioggia...se la prendevamo dall' inizio in Germania era necessario togliere il parabrezza, ma non è detto che giungevamo a destinazione.
Tanta tanta fortuna, anche con il parabrezza bagnato di sera ...non si vedeva granchè e gli ultimi 50 km su in montagna con neve e ghiaia sono stati da incubo....volevamo arrivare presto.... si viaggiava a manetta sulla neve ghiaia e....zero visibilità, in discesa al buio con il potente faro del vecchi Free, praticamente un cerino... però è stata adrenalinica la situazione.....e divertentissima.
Anche se come anticipato dalla Babi,negli gli ultimissimi km ci hanno abbandonato 2 cessi, tutti sono rientrati sulle loro ruote, che soddisfazione !!
Alla fine riuscivo a issare tranquillamente il cesso dal lato dx, riuscivo ad alacciarmi il girocollo della copertina in un attimo e sbloccare la sella immediatamente....mi mancherà tutto di questo, è stata una cosa unica e irripetibile, ho le foto che ho riguardato ieri sera all' una di notte ma tutto resterà impresso nella mia mente, e mi mancate già tutti davvero, mi fa ancora male il polso dx a dare sempre pieno gas...non è un modo di dire...si partiva e gas al 100 % per tutto il viaggio !!!
Sono felicissimo di aver condiviso un esperienza unca con voi, ora scrivendo mi sono commosso e non capita spesso.
E.I.S. ringraziamenti, by Sogliola666
Citazione: volevo ringraziare tutti coloro che hanno condiviso con me questa avventura
tataritsch,ronny,babbo-zan per il supporto logistico con le vetture
notturnia e kiky per organizzazione e pianificazione itinerario (da paura la precisione !!!!!!!!
)
babi,nat e rolly per averci dimostrato che anche un anello di ghiaccio puo' dare dipendenza
jarod per la grandissima disponibilità a farmi da "tassista"
snail,devis e jarod per tutte le micro-gare fatte che hanno aiutato a far passare il tempo e che sono sbocciate
in una discesa dal brennero che ha coivolto buona parte degli E.I.S.e che è difficilmente descrivibile
(paolo.....ridammi le scieeeeeeee!!!!!!!!!!!! )
topesio e giuspe per le "performance" danzanti del dopo cena
boltz e kalla per la disponibilità ad aiutare gli zanbros a sistemare i cessi
carlo (i) per simpatia e disponibilità
nat e rolly perchè senza di loro questa spettacolare esperienza non sarebbe nemmeno cominciata
babbo-zan e mamma-zan per l'enorme disponibilità ad ospitare per X numero di mesi i cessi nei loro bocs e
per l'ospitalità accordataci
e infine un enorme grazie a tutti per la bellissima compagnia che ha sicuramente influito nella riuscita della nostra iniziativa
P.S un grazie alla germania che ha i prezzi delle birre cosi bassi !!!!!!
E.I.S. Report, by Topesio
Citazione: Un cavaliere un giorno vide undici cavalli e sogno' di un'impresa.
A lungo ci penso' finche' il sogno divenne un'idea.
Altri dieci si innamorarono dell'avventura e si consacrarono ad essa.
Genti diverse, da posti diversi, con vite diverse.
Una passione, un solo desiderio: arrivare in buca.
La meta: l'Elefantentreffen, il raduno di moto tra i piu' freddi d'Europa, tra i piu' vecchi d'Europa, il piu' carismatico, il piu' ambito, il piu' temuto.
E cosi' il maniero del cavaliere si trasformo' in una fucina di lavori instancabili, tra mille e mille difficolta', mentre i destrieri si rivelarono dei miseri ronzini.
L'ardore ed il coraggio del cavaliere e dei suoi pari fu tale che quei ronzini divennero dei cavalli di razza pronti alla partenza.
Ok, ora sono di nuovo sobrio.
Ricominciamo.
Parliamo di muli, che e' stato gia' un risultato strepitoso...
Undici scooter rimasugli di magazzino delle Poste Italiane, con problemi meccanici al limite della rottamazione, sono stati prodigiosamente recuperati alla strada dal genio incompreso degli Zan Brothers, precedentemente noti unicamente per le attivita' di distilleria alcolica...
In buona compagnia di diversi altri pazzi, hanno sacrificato ore ed ore del loro tempo per rendere marcianti degli sputer innominabili per arrivare all'impresa delle imprese: il viaggio (e ritorno) fino all'Elefantentreffen.
Arriva il giorno della partenza, con gli scalmanati guidatori vestiti come l'equipaggio di Nobile nella spedizione al Polo.
Ci sono Giuspe e Topesio, i due terroni napoletani che si presentano agghindati come Toto' e Peppino a Milano, ci sono i rudi Zan Brothers: Nat e Rolly, ci sono il Uebmastro Boltz e signora Kalla indomiti e supertecnici, c'e' il ciclista Snail, c'e' Notturnia il navigatore (al ritorno e' stato immediatamente assunto via SMS dalla TomTom con uno stipendio principesco), c'e' Jarod vestito da Superman che aveva paura solo della kryptonite, c'e' Sogliola che ha i piedi talmente grandi che non ci entrano sulla pedana, c'e' Babi che mette sempre allegria, c'e' Kiki che non ci crede, c'e' Davis che cercera' invano il suo motard pronto resing per cinque giorni.
C'e' poi lo staff, indimenticabile ed indomito.
Tatarisch traduttore simultaneo, driver, divo della radio austriaca dopo un'intervista volante fatta da una gnocca clamorosa, nonche' compratore di paglia all'ingrosso.
Papa' Zan che non ha mai smesso di sorridere regalando anche nei momenti di sconforto calore ed allegria a tutti;
Ronni, detto Bzzzzz dal termine austro ungarico che seppe coniare (Bzzzz appunto) per significare la sua richiesta di miele ad una vichinga. “Bzzzz->Api->Miele”. E miele fu portato. Geniale...
A questa banda male assortita si e' poi unito all'ultimo istante un altro pazzo, Carlo detto Zundapp, alla guida di un'improbabile mezzo di simil epoca, rivelatosi un simpaticone d'altri tempi e dal cuore d'oro.
Sia come sia arriva il fatidico momento della partenza, cui assiste anche la stampa, nella persona di un superfighetto giornalista che narrera' le gesta urbinet et orbinet accompagnandosi a noi.
Tre minuti dopo la partenza avvengono le prime defezioni che rimarranno tali per tutto il viaggio: qualche sputer non parte, altri come quello di Topesio ritengono orpelli inutili le frocerie elettriche (grazie Toro...) e decidono di disintegrare la batteria seduta stante, privando il pilota di inutili opzional come frecce, avviamento elettrico, spia della riserva e fesserie del genere. Per comprensibile e puro spirito di imitazione, anche diversi altri sputer seguono l'esempio del capo branco ed in diversi faranno tutto il viaggio senza gli ausili della tecnologia moderna.
Cinque minuti dopo, quattro risate, fregancazzo partiamo lo stesso e questo sara' lo spirito che alla fine rendera' possibile l'impresa.
Il tempo e' sul freddino andante, ben sotto lo zero, ma siamo carichi di ogni immaginabile forma di adrenalina e divoriamo la strada senza nemmeno accorgercene.
O almeno questa e' la versione ufficiale, poetica ed abbastanza credibile.
In realta' i cessi vanno a manetta per tutto il tempo, emettendo un rumore lancinante dai motori violentati, unito a sinistri e preoccupanti versi estemporanei che vanno dal suono di lamiera contorta allo stridio di una cinghia che slitta. Ma vanno, accidenti se vanno....
Trento, Bolzano, la salita verso il Brennero. Siamo inarrestabili.
L'ingresso in Austria provoca emozioni intense, mentre il serpentone dei mezzi scorre tra le dolci curve innevate del Tirolo.
Non mi sembra vero, stiamo marciando ormai da diverse ore, tra sorpassi in scia e tirate al limite dei 60 km/h. L'armata Brancaleone pian piano si sta trasformando in una perfetta macchina da guerra. I rifornimenti sono in stile pit-stop di formula 1, con un volontario che pompa alla mano riempie i serbatoi uno dopo l'altro, mentre i piloti in fila ordinata non tolgono neanche il casco. E via si riparte.
Grandi.
Finalmente arriva il tramonto e ci fermiamo per il meritato riposo in una Gasthouse sperduta in una valle innevata.
La doccia calda che ne segue rimarra' impressa lungamente nella mia memoria, mentre la colonnina di mercurio fuori tocca tranquillamente i -9....
Ci ritroviamo in un ristorante tirolese dove beviamo e mangiamo a sazieta' accompagnati dalla incredibile visione di un cameriere in braghe corte e cosciotti che sembrano due ceppi.
E' troppo, andiamo a dormire.
Domani, se va tutto bene, potremmo essere in buca e la cosa devo dire stenta a farmi prendere sonno.
Siamo ancora tutti e undici, incredibile, per chi pensava che avremmo fatto solo pochi kilometri.
All'indomani di buon'ora e sotto un freddo becco siamo tutti li', ad accendere al primo colpo i cessetti e pronti alla partenza.
Si va, si va, su sempre piu' su, avanti sempre piu' avanti.
L'organizzazione dei Nat Brothers e' commovente, niente e' stato lasciato al caso, dalla latta di benzina di riserva nel sottosella (preziosissima quando restiamo tutti senza benzina lontani dal prossimo distributore) alle staffette e scope che istintivamente i due si alterneranno a fare per tutto il viaggio.
Perche' siamo tutti Banditi, e nessuno resta indietro, nessuno resta solo.
Mi commuoverei anche, se non fosse che le lascrime gelano e poi non c'e' tempo, dobbiamo arrivare in buca, dobbiamo fare l'impresa....
Siamo partiti senza una macchina appoggio, che si e' avviata a Solla per montare la tenda in buca, e da loro arriva la notizia che lo spazio nella fossa per noi non c'e', dovremo accamparci nel parcheggio vicino l'ingresso. Poco male.
L'arrivo a Solla avviene in un misto di fervore mistico, pacche sulle spalle ed incredulo stupore.
Siamo al campo base, con gli occhi pieni di tutto l'andirivieni di mezzi incredibili che vanno e vengono dall'ingresso dell'Elefante.
Ci siamo.
E' ora di scendere in buca.
Ci avviamo lentamente lungo una discesa costellata di moto parcheggiate che abbagliano nella loro stranezza, ma non abbiamo tempo di ammirarle.
Destinazione ingresso della buca, che tra l'altro non sappiamo nemmeno come e' fatto, ne' cosa ci aspetta.
Giriamo l'ultima curva e d'improvviso dinanzi a noi appare l'ingresso dell'Elefantentreffen.
E' il delirio, scendiamo dai cessi e ci abbracciamo l'un l'altro urlando come bambini.
La folla si apre per farci passare.
BIG RESPECT, i ragazzi lo meritano....
E' una soddisfazione immensa, non si puo' raccontare, non si puo' descrivere.
Restiamo li' a ridere mentre tutti ci fermano, vogliono sapere, vogliono dettagli. In tanti gli italiani che avevano letto di noi su Internet e si chiamano e li sentiamo dire “guarda li'...sono quelli con gli scooter delle poste, cazzo ce l'hanno fatta davvero...”
BIG RESPECTNon mi viene in mente altro se non che ora dobbiamo scendere nella fossa.
Eh si, perche' l'Elefantentreffen si svolge in una conca dalla forma di un cono rovesciato ripidissimo, con tutte le tende e le genti accampate sulle pareti ed il famoso anello sul fondo.
Guardiamo giu' la strada per la fossa.
E' un incubo: un discesone ripidissimo con fondo di lastre di ghiaccio ricoperte in parte da un misto di neve pestata e fanghiglia.
Roba da matti, mettere le ruote li' e' contrario ad ogni regola di buon senso.
E difatti tutti i proprietari di BMW GS, specie quelli italiani, se ne guardano bene. Tutti han parcheggiato benin benino sopra e poi scendono (eventualmente) a piedi.
La strada per la buca e' solo per i sidecar o qualche mezzo stranissimo dalle ruote chiodate.
Ma deve essere anche per noi.
Scendiamo a rotta di collo, con il coraggio (e la fortuna...) degli incoscienti.
La tenuta e' nulla, si ondeggia, si schivano pedoni ubriachi, si cerca di imbrigliare il toro impazzito che ti ritrovi sotto il sedere.
L'ultima curva, piede per terra in uno stile ignobile ad imitare crossisti e motardisti e siamo in fondo.
S P E T T A C O L O!
Giro d'onore con i cessi, e alla fine cado pure, piantandomi col l'anteriore in buoni 40 cm di neve fresca.
Si precipitano in tre, ridendo. Uno mi tira su lo sputer, l'altro mi aiuta a rialzarmi ed il terzo mi da da bere roba forte non meglio identificata, mentre rido anch'io a crepapelle.
Ladies and Gentleman, that's Elefante!
L'attenzione della buca e' tutta per noi, e' una soddisfazione immensa, indicibile.
E allora facciamo il nostro numero....
Mezzi accesi, piloti a piedi di fronte ai cessi.
Tre, due, uno, PARTENZA!
In perfetto stile Le Mans saltiamo su per tre giri a rotta di collo nella fossa.
Ci ingarelliamo come i pazzi, mentre praticamente tutto l'Elefante si ferma a guardarci e fa il tifo.
Siamo come impazziti, ridiamo, scodiamo, sbandiamo, ma stiamo tutti su.
Undici scooter delle poste italiane stanno facendo una gara nella fossa, mentre l'altoparlante richiama l'attenzione di tutti su questa mattizia.
Rifarei tutto il viaggio un miliardo di volte solo per quei momenti.
La gara in se' non ha storia, con un Devis indiavolato che a cannone inanella un giro dopo l'altro, tra l'altro passando a pochissimi centimetri da un accampamento di tipacci che non lo degnano nemmeno di uno sguardo continuando a bere fino allo sfinimento...
Ci fermiamo, ci guardiamo l'uno con l'altro e capiamo.
Siamo leggenda.
Mi piace fermarmi qui, il ritorno e tutte le altre cose, di cui pure parlerei e scriverei per ore le lascio magari descrivere a qualcun altro.
A me piace ricordare tutti noi li, nella fossa, stanchi, sudati e felici dopo la gara, mentre guardiamo le migliaia di persone che battono le mani e ci danno pacche sulle spalle.
Siamo partiti in undici, siamo arrivati in undici e siamo tornati in undici.
Ma in quella buca ci sono ancora undici bambini che scorazzano nella neve.
E non cresceranno mai.
[ Modificato da NatZan 04.02.2009 - 18:16 ]